CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 17 settembre 2013
83.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
Pag. 288

AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 17 settembre 2013.

Audizione dei rappresentanti della Federazione italiana movimenti agricoli (FIMA) su questioni di interesse del comparto della mozzarella di bufala DOP.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 11.35 alle 12.

AUDIZIONI

  Martedì 17 settembre 2013. — Presidenza del presidente Luca SANI.

  La seduta comincia alle 12.

Audizione del Sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali, Giuseppe Castiglione, sui profili di competenza dell'Accordo di partenariato relativo alla programmazione dei fondi europei per il periodo 2014-2020.
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del regolamento, e conclusione).

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  Luca SANI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso e la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati. Introduce quindi l'audizione.

  Il sottosegretario Giuseppe CASTIGLIONE riferisce sui temi oggetto dell'audizione.

  Graziella ROMITO, dirigente dell'Ufficio Programmazione sviluppo rurale (DISR II) della Direzione generale dello sviluppo rurale del Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, svolge un intervento integrativo.

  Intervengono, per formulare considerazioni e quesiti, i deputati Mino TARICCO (PD), Mario CATANIA (SCpI), Monica FAENZI (PdL), Franco BORDO (SEL), Alessandra TERROSI (PD), Loredana LUPO (M5S), Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD), Paolo RUSSO (PdL), Massimo FIORIO (PD).

  Interviene altresì Luca SANI, presidente.

  Il sottosegretario Giuseppe CASTIGLIONE interviene in sede di replica.

  Luca SANI, presidente, facendo presente che la Commissione potrà esaminare atti di indirizzo al Governo sull'argomento in discussione, dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 13.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

RISOLUZIONI

  Martedì 17 settembre 2013. — Presidenza del presidente Luca SANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali, Giuseppe Castiglione.

  La seduta comincia alle 13.

7-00075 Cova: Iniziative in materia di definizione del prezzo del latte bovino praticato ai produttori.
(Discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00010).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione.

  Paolo COVA (PD), illustrando la risoluzione di cui è primo firmatario, ricorda che il settore del latte ha pagato duramente la crisi, anche con una perdita del patrimonio bovino e la chiusura di stalle. Le produzioni agroalimentari e casearie hanno invece fatto registrare risultati positivi, con un aumento delle esportazioni.
  Precisa quindi che, alla data in cui è stata presentata la risoluzione, non si era svolto l'incontro tra Ministero e rappresentanze dei produttori e dei trasformatori, che ha poi portato a fine luglio ad un accordo sul prezzo del latte tra alcune organizzazioni. Al riguardo, rileva tuttavia che tale accordo non consente di risolvere tutti i problemi, anche perché non si applica a tutto il settore, ma agli aderenti alle organizzazioni firmatarie.
  Ricorda poi che il prezzo fissato nel citato accordo è di 42 centesimi di euro al litro per un periodo che va da agosto 2013 a gennaio 2014, mentre il prezzo praticato prima in Lombardia era di 38 centesimi, tuttora praticabile a chi non ha sottoscritto l'accordo. Peraltro, l'accordo va in controtendenza rispetto all'andamento di mercato. Infatti, il latte venduto al di fuori della contrattazione (latte spot) arriva a quotazioni di 49-50 centesimi di euro per litro e il latte importato dalla Germania Pag. 290raggiunge il prezzo di 50-50,5 centesimi. Si tratta quindi di differenze rilevanti. Basti pensare che un aumento di 5 centesimi significa che affluiscono in un mese ai produttori circa 40 milioni di euro. Sottolinea in proposito che in Lombardia i trasformatori stanno acquistando latte a 38 centesimi per venderlo come «latte spot», realizzando guadagni senza affrontare i costi della trasformazione. Il rischio è la chiusura delle produzioni, con effetti negativi che si vedranno già nel prossimo futuro.
  Per queste ragioni, il Governo dovrebbe intervenire, convocando le parti e mediando tra le stesse, affinché sia fissato un prezzo congruo. In proposito, fa presente che l'Italatte ha scritto ai propri conferenti per comunicare un prezzo di acquisto del latte fissato unilateralmente, in contrasto con quanto prescrive l'articolo 62 del decreto-legge n. 1 del 2012 e la normativa europea di cui al cosiddetto «pacchetto latte», che impongono che il prezzo sia oggetto di accordo tra le parti. Si tratta di una grave inadempienza, che il Governo dovrebbe evidenziare.
  La risoluzione chiede poi che si operi per l'indicizzazione del prezzo del latte, meccanismo di salvaguardia richiesto dai produttori soprattutto per il caso di mancanza di accordo sul prezzo. Al riguardo, osserva che, secondo dati dell'ISMEA, il prezzo del latte indicizzato sarebbe pari a 49 centesimi di euro per litro.

  Il sottosegretario Giuseppe CASTIGLIONE esprime la valutazione favorevole del Governo sulla risoluzione.

  Franco BORDO (SEL) si dichiara favorevole alla risoluzione all'ordine del giorno, che intende sottoscrivere e che chiede di integrare con la seguente frase, da inserire nelle premesse: «nel mese di luglio in Lombardia, la maggiore realtà produttiva del latte italiano, è stato definito un accordo valido per il solo semestre agosto 2013-gennaio 2014 che prevede il prezzo alla stalla di 0,42 euro per litro».
  Dà quindi atto al Ministro di essersi attivata perché si giungesse al citato accordo.

  Mario CATANIA (SCpI) osserva che alcuni degli interventi richiesti alle istituzioni pubbliche non sono stati considerati coerenti con le normative nazionali ed europee, prevalendo un approccio che li considera lesivi delle dinamiche di mercato e della concorrenza. Per questo, le azioni condotte dai Ministri, anche nel passato, si sono svolte piuttosto all'insegna della moral suasion, per facilitare la trattativa tra le parti. In questo senso, la risoluzione all'ordine del giorno, e in particolare il secondo impegno, per come è formulata sembra andare più in là di quanto consentito sul piano giuridico. Tuttavia, se il rappresentante del Governo ritiene, in una lettura elastica e forse lungimirante, di poter interpretare il testo nel suo significato non letterale, ma sostanziale, egli non si oppone all'approvazione della risoluzione, i cui obiettivi sono senz'altro condivisibili. Infatti, a suo giudizio, solo la giusta remunerazione dei produttori può consentire la sopravvivenza della filiera.

  Gian Pietro DAL MORO (PD), ricordando che in passato si sono spesso coltivate illusioni, poi non realizzate, condivide le preoccupazioni del collega Catania. Condivide tuttavia anche la risoluzione, che sottoscrive, ma desidera richiamare l'attenzione sul previsto superamento del regime delle quote latte, che determinerà importanti effetti sul settore. Nel nuovo contesto, infatti, anche l'idea di regolamentare il prezzo è destinata ad essere superata, in mancanza di un quadro di riferimento sul quale fondare interventi a livello nazionale. Il tema in discussione va quindi affrontato, ma immaginando modalità diverse di intervento e di svolgimento dei rapporti di filiera. In questo senso, occorre anche evitare di suscitare illusioni negli allevatori, la cui posizione dipenderà, come sempre, dai rapporti di forza nell'ambito della filiera.

  Roberto CAON (LNA) dichiara di concordare con il collega Dal Moro, ma anche con la risoluzione, che sottoscrive. Ritiene infatti che la situazione sia di tale difficoltà Pag. 291per il settore da mettere a rischio la sua stessa sopravvivenza. Invita pertanto il Governo a fare la necessaria opera di convincimento presso le parti.

  Loredana LUPO (M5S) rileva che il suo gruppo è favorevole agli obiettivi indicati dalla risoluzione, pur non essendo del tutto convinta dalle modalità sulle quali dovrebbe basarsi l'indicizzazione del prezzo del latte. Chiede pertanto chiarimenti a tale riguardo.

  Paolo COVA (PD), richiamata la normativa europea sulle relazioni contrattuali sul settore del latte, osserva che attualmente nel mercato del latte i produttori non hanno forza contrattuale adeguata rispetto ai trasformatori. In questo senso, il Governo dovrebbe adoperarsi affinché le parti istituiscano meccanismi di indicizzazione del prezzo, in mancanza dei quali si affermeranno prezzi imposti unilateralmente dai soggetti più forti.
  Quanto ai chiarimenti chiesti dalla collega Lupo, fa presente che l'indicizzazione comporta che, come ora fa l'ISMEA, vengano individuati parametri significativi per l'andamento del prezzo del latte e si attribuisca agli stessi un peso, in modo da definire il prezzo del latte. Tali parametri possono consistere nel prezzo delle materie prime, nel prezzo del latte importato, nel prezzo al consumo e in altri parametri attinenti la trasformazione e la lavorazione dei formaggi. Si possono inoltre prendere in considerazioni le variazioni a livello regionale.
  Presenta quindi una nuova formulazione della risoluzione, che recepisce l'integrazione richiesta dal deputato Bordo (vedi allegato 1).

  Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD) osserva che, senza voler ad ogni costo praticare l'unanimismo, per la risoluzione in discussione vi sono le condizioni per arrivare all'approvazione unanime, anche nella seduta odierna. A tal fine, si dichiara in ogni caso disponibile a prevedere ulteriori tempi di valutazione, ove ritenuti necessari.

  Mario CATANIA (SCpI) precisa che è disponibile a sostenere la risoluzione in quanto ne condivide lo spirito. Non insiste invece sulle riserve di carattere giuridico in precedenza illustrate, se non sono fatte proprie dal Governo.

  Loredana LUPO (M5S) dichiara che, tenuto conto dei successivi approfondimenti, il suo gruppo è favorevole alla risoluzione.
  Il sottosegretario Giuseppe CASTIGLIONE esprime parere favorevole sulla risoluzione, come riformulata.

  Luca SANI, presidente, avverte che la nuova formulazione della risoluzione assumerà il numero 8-00010 (vedi allegato 1).

  La Commissione approva infine la risoluzione n. 8-00010.

7-00096 Oliverio: Misure in favore della filiera avicola a seguito dei recenti casi di influenza aviaria.
(Discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00011).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione.

  Michele ANZALDI (PD), illustrando la risoluzione in titolo, di cui è cofirmatario, ricorda in che maniera la filiera avicola italiana, e in particolare quella dell'Emilia-Romagna, è stata colpita dall'influenza aviaria, diffusa nel Paese con incredibile velocità a causa dell'azione diffusiva degli uccelli migratori. I focolai d'infezione sono stati però rapidamente circoscritti grazie alla reazione, che giudica drastica e coraggiosa allo stesso tempo, delle istituzioni italiane, che hanno salvato gli allevamenti italiani ed europei. Tale azione ha però avuto un costo, che ammonta ad oltre dieci milioni di euro, che è stato necessario per bloccare sul nascere il propagarsi dell'infezione. Pag. 292
  Desidera quindi ricordare, anche per valorizzare questo Parlamento, che nell'opera di contrasto si è da tempo distinta l'onorevole Capua, una delle massime esperte mondiali di settore e oggi divenuta componente della XIII Commissione, che ha in tal modo contribuito a realizzare un vero e proprio successo nella lotta contro questa malattia, tutto di marca italiana.
  Ricorda infine che la risoluzione impegna il Governo a ristorare i danni subiti da allevatori che si sono distinti nell'opera di eradicazione dell'infezione, innanzitutto verificando in sede comunitaria la possibilità di avviare misure compensative, e, in secondo luogo, predisponendo con urgenza le misure necessarie per sostenere l'intera filiera avicola, colpita a vario titolo, dalle conseguenze dirette o indirette dell'epidemia aviaria.

  Il sottosegretario Giuseppe CASTIGLIONE, nel ringraziare il deputato Anzaldi per aver voluto rendere testimonianza dell'impegno e dell'azione efficace messa in campo dalle autorità a ciò preposte, esprime parere favorevole sulla risoluzione, condividendo l'esigenza di dare ristoro ad un settore che ha fatto la sua parte con senso del dovere per tutelare gli allevamenti nazionali ed europei.

  Franco BORDO (SEL), nel sottoscrivere la risoluzione, propone di integrarla con un ulteriore impegno al Governo ad assumere iniziative affinché tutti gli allevamenti di galline ovaiole si adeguino quanto prima alle direttive europee in materia sanitaria e relativamente al benessere degli animali.

  Chiara GAGNARLI (M5S), facendo presente che il suo gruppo stava predisponendo analoga risoluzione, manifesta rammarico per i tempi rapidi di iscrizione all'ordine del giorno della risoluzione Oliverio, presentata solo da pochi giorni. Ricorda che invece, per la risoluzione n. 7-00032 a sua firma, relativa al settore cunicolo, che pure richiede interventi di sostegno, non si è proceduto con analoga celerità. Chiede quindi che nella calendarizzazione di nuovi argomenti si dia tempo ai gruppi di predisporre eventuali iniziative.
  Osserva tuttavia che il settore avicolo ha bisogno di un intervento rapido a compensazione dei danni diretti e indiretti sopportati a causa delle misure imposte dai focolai di influenza aviaria. Ricorda in proposito che la possibilità di aperture in tal senso è stata di recente annunciata dal Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, De Castro.

  Luca SANI (PD), presidente, pur comprendendo le considerazioni della deputata Gagnarli, ricorda che la trattazione delle risoluzioni sulla materia è stata decisa nell'ultima riunione dell'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

  Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD), concordando sulla proposta di integrazione formulata dal collega Bordo, presenta una nuova formulazione della risoluzione, che ritiene possa essere condivisa da tutti i gruppi (vedi allegato 2).
  Manifesta inoltre disponibilità per porre all'ordine del giorno anche la risoluzione sui problemi della filiera cunicola, indicata dalla collega Gagnarli, ricordando che la carne di coniglio è la sola per la quale non si prevede l'etichettatura di origine.

  Luca SANI, presidente, avverte che la nuova formulazione della risoluzione assumerà il numero 8-00011 (vedi allegato 2).

  La Commissione approva infine la risoluzione n. 8-00011.

  La seduta termina alle 13.45.

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AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 17 settembre 2013.

Audizione dei rappresentanti dell'Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno, su questioni di interesse del comparto della mozzarella di bufala campana DOP.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 15.10 alle 15.50.

Audizione dell'assessore all'agricoltura della regione Campania, Daniela Nugnes, su questioni di interesse del comparto della mozzarella di bufala campana DOP.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 15.50 alle 16.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.55 alle 17.20.

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