CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 20 dicembre 2017
935.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-12858 Albanella: Tutela degli ex dipendenti del call center Qè di Paternò.
5-12874 Rizzetto: Tutela degli ex dipendenti del call center Qè di Paternò.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Le interrogazioni degli Onorevoli Albanella e Rizzetto vertono entrambe sul medesimo argomento: la salvaguardia occupazionale dei lavoratori della società Qè di Paterno (CT) che ha espletato, in regime di subappalto, il servizio di contact center INPS-INAIL-EQUITALIA. Per esse, pertanto, fornirò una risposta congiunta.
  Al riguardo, faccio presente che – a seguito della sottoscrizione di un contratto di solidarietà in data 5 maggio 2016 – la società Qè ha fatto richiesta di accesso al trattamento straordinario di salariale (CIGS) in favore di un numero massimo di 257 lavoratori su un organico complessivo pari a 275 unità. A seguito di tale richiesta, il Ministero del lavoro - con decreto n. 96964 del 12 settembre 2016 - ha autorizzato la concessione della CIGS per il periodo dal 9 maggio 2016 al 8 maggio 2018 in favore di tali lavoratori.
  Tanto premesso, informo che l'Inps ha reso noto che – nell'ambito della procedura di gara pubblicata nel maggio 2017 e finalizzata a selezionare il nuovo fornitore del servizio di contact center multicanale Inps-Equitalia è stato fatto espresso riferimento alla clausola sociale prevista dall'articolo 1, comma 10, della legge n. 11 del 28 gennaio 2016. In forza di questa clausola, il nuovo appaltatore sarà tenuto a garantire la prosecuzione dei rapporti di lavoro in essere con le modalità stabilite dalla contrattazione collettiva di settore o, in mancanza, secondo i criteri generali stabiliti da apposito decreto ministeriale.
  Al riguardo, l'INPS ha comunicato che la società Transcom – appaltatrice del predetto servizio di contact center – si è resa disponibile ad un confronto con la nuova società subappaltatrice NETIT al fine di consentire ai lavoratori licenziati da Qè una ricollocazione durante il – probabile – periodo di proroga del contratto di appalto che dovrebbe durare fino alla conclusione della nuova procedura di gara.
  In ogni caso, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali continuerà a monitorare i futuri sviluppi della vicenda, anche nella prospettiva di esaminarle eventuali criticità, tenuto anche conto degli istituti di tutela finora attivati.

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ALLEGATO 2

5-12888 Tripiedi: Dati relativi al numero dei lavoratori «precoci» nella Regione Lombardia.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Preliminarmente è opportuno ricorre che la legge di bilancio per il 2017 ha previsto che i lavoratori che sono in possesso di dodici mesi di contribuzione per lavoro effettivo prima del raggiungimento del diciannovesimo anno di età (cosiddetti lavoratori precoci), possono accedere alla pensione anticipata con un requisito contributivo di 41 anni purché si trovino in una delle seguenti condizioni:
   siano disoccupati e abbiano concluso da almeno tre mesi la prestazione sociale per la disoccupazione;
   assistano da almeno 6 mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap grave;
   abbiano una riduzione della capacità lavorativa per invalidità civile almeno del 74%;
   siano lavoratori dipendenti impegnati da almeno sei anni in lavori particolarmente pesanti.

  Ciò posto, con riferimento al quesito formulato con il presente atto parlamentare, metto a disposizione dell'interrogante e dell'intera Commissione le tabelle fomite dall'INPS.
  In particolare, relativamente al punto a) del quesito, le prime tre tabelle riepilogano le istanze di certificazione accolte nella Regione Lombardia – riferite a domande presentate entro il 15 luglio 2017 – suddivise per tipologia (Tabella 1), per provincia (Tabella 2) e per genere e anno di nascita (Tabella 3). La successiva tabella 4 riporta invece le domande di certificazione, presentate nel periodo 16 luglio-30 novembre 2017, suddivise per tipologia.
  Con riferimento alla lettera c) del quesito, l'INPS ha fornito la Tabella n. 5 precisando che i dati in essa contenuti sono stati estratti dal Casellario dei lavoratori attivi alla data del 13 gennaio 2017.
  Nello specifico, la predetta Tabella riepiloga il numero di lavoratori che hanno maturato, nel corso del 2016, una contribuzione pari o superiore a 40, 41 o 42 anni, suddivisi per sesso e tipologia di lavoro (autonomi, dipendenti privati e pubblici, appartenenti alla gestione separata), residenti nelle singole province lombarde e che non sono titolari di pensione diretta.
  Sulla lettera b), l'Istituto, pur specificamente richiesto, non ha fornito utili elementi di valutazione.

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Tabella 5

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