CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 6 dicembre 2017
924.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Contratto di servizio tra il Ministero dello sviluppo economico e la RAI-Radiotelevisione italiana S.p.a. per il periodo 2018-2022 (Atto del Governo n. 477).

PROPOSTA DI PARERE DEI RELATORI

  La Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi:
   a) visto l'articolo 1, comma 6, lettera b), n. 10, della legge 31 luglio 1997, n. 249, che prevede il parere della Commissione sullo schema di Contratto di servizio tra il Ministero delle comunicazioni e la società concessionaria del servizio radiotelevisivo pubblico;
   b) visto l'articolo 45 del decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177 (testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici), che al comma 1 stabilisce che il servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale è affidato per concessione a una società per azioni che, nel rispetto dei principi di cui all'articolo 7 del medesimo decreto, lo svolge sulla base di un contratto nazionale di servizio di durata quinquennale con il quale sono individuati i diritti e gli obblighi della società concessionaria;
   c) visto l'articolo 1, comma 2, della Convenzione tra il Ministero dello sviluppo economico e la Rai per la concessione per il servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale approvata con D.P.C.M. 28 aprile 2017;
   d) visti, altresì, gli articoli 1 e 4 della legge 14 aprile 1975, n. 103;
   e) esaminato lo schema di Contratto di servizio per il periodo 2018-2022;
   f) preso atto delle importanti innovazioni contenute nello schema di contratto trasmesso a codesta Commissione rispetto a quello attualmente in vigore;
   g) tenuto conto delle audizioni svolte e della documentazione consegnata o pervenuta alla Commissione nell'ambito dell'attività istruttoria condotta,

ESPRIME PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti condizioni:

All'articolo 2

  Al comma 1, lettera a), dopo le parole «dell'indipendenza e del pluralismo», siano inserite le seguenti: «esteso a tutte le diverse condizioni e opzioni sociali, culturali e politiche».

  Al comma 1, la lettera b) sia sostituita dalla seguente: «b) avere cura di raggiungere le diverse componenti della società, prestando attenzione alla sua articolata composizione in termini di genere, generazioni, appartenenza etnica, culturale e religiosa, nonché alle minoranze e alle persone con disabilità, al fine di favorire lo sviluppo di una società inclusiva, sussidiaria, equa, solidale e rispettosa delle diversità e di promuovere, mediante appositi programmi ed iniziative, la partecipazione alla vita democratica;».

  Al comma 1, lettera c), dopo le parole: «di promozione», siano inserite le seguenti: «della famiglia,».

Pag. 358

  Al comma 1, dopo la lettera d), sia aggiunta la seguente: «e) trasmettere pubblicità non discriminatorie ed esenti da stereotipi di genere».

  Al comma 2, lettera a), le parole «e il principio della solidarietà» siano sostituite dalle seguenti: «e i principi della solidarietà e della sussidiarietà».

  Al comma 2, dopo la lettera c), sia aggiunta la seguente: «c-bis) promuovere la valorizzazione dell'istruzione e della formazione professionale;».

  Al comma 2, dopo la lettera e), sia aggiunta la seguente: «e-bis) diffondere i valori della famiglia e della genitorialità;».

  Al comma 3, la lettera a) sia sostituita dalla seguente: «raggiungere i diversi pubblici attraverso una varietà della programmazione complessiva, che presti una particolare attenzione alle offerte che favoriscano la coesione sociale di tutti i cittadini;».

All'articolo 3

  Al comma 2, lettera a), dopo le parole: «alle diverse confessioni religiose,», siano inserite le seguenti: «alla realtà delle periferie,»;

  Al comma 2, lettera b), dopo le parole «processi di inclusione», siano aggiunte in fine le seguenti: «programmi che favoriscano l'educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale, in raccordo con la strategia nazionale prevista dall'articolo 24-bis del decreto-legge 23 dicembre 2016, n. 237, nonché la comprensione dei mercati dell'energia in collaborazione con l'autorità di settore;».

  Al comma 2, dopo la lettera f), sia aggiunta in fine la seguente: «g) Programmi di servizio e di comunicazione sociale: programmi dedicati al volontariato e all'associazionismo, che valorizzino le esperienze positive.».

All'articolo 4

  Al comma 2, lettera f), dopo le parole «la conoscenza dell'Unione europea», siano aggiunte in fine le seguenti: «e delle questioni legate alla difesa dell'ambiente;».

All'articolo 5

  Al comma 2, sia soppressa la parola: «effettivamente».

  Al comma 2, dopo la lettera i), sia aggiunta in fine la seguente: «l) realizzare forme di partecipazione dei cittadini alla formazione dei contenuti anche di tipo informativo.».

  Dopo il comma 2, sia aggiunto il seguente: «3. Per il perseguimento delle finalità di cui al comma precedente, la Rai si avvale del Centro ricerche e innovazione tecnologica di Torino, quale centro di eccellenza per la definizione delle strategie di evoluzione tecnologica e per la ricerca volta a rendere accessibile a tutti gli utenti l'offerta multimediale del servizio pubblico».

All'articolo 6

  Al comma 2, lettera a), dopo le parole «formazione delle opinioni», siano inserite le seguenti: «non condizionata da stereotipi;».

  Al comma 2, lettera a), dopo le parole «e degli avvenimenti», siano inserite le seguenti: «inquadrandoli nel loro contesto,».

Pag. 359

  Al comma 2, lettera a), dopo le parole «offrire informazioni», siano inserite le seguenti: «verificate e».

All'articolo 7

  Al comma 3, dopo la lettera b), sia aggiunta in fine la seguente: «c) istituire una direzione aziendale esclusivamente dedicata allo sviluppo del genere documentario.».

All'articolo 8

  Al comma 2, la lettera e) sia sostituita dalla seguente: «e) favorisca la cultura della legalità, la prevenzione e il contrasto di ogni forma di violenza, in particolare contro le donne, e di «bullismo» e cyber bullismo, aiutando a riconoscere i segnali da cui tali fenomeni possono originare;».

  Al comma 2, lettera h), dopo le parole «all'Unione europea», siano aggiunte in fine le seguenti: «e comportamenti rispettosi dell'ambiente.».

  Al comma 4, le parole: «coloro che ne abbiano la responsabilità» siano sostituite dalle seguenti: «le loro famiglie»,

All'articolo 10

  Al comma 4, dopo le parole «è tenuta a garantire», siano inserite le seguenti: «, anche alla radio, in giorni e orari di massima utenza,».

All'articolo 11

  Al comma 3, dopo le parole: «un canale in lingua inglese», siano inserite le seguenti: «a carattere informativo, di promozione dei valori e della cultura italiana, nonché volto alla diffusione di opere cinematografiche, serie televisive e documentari in lingua originale,».

  Al comma 4, la lettera a) sia sostituita dalla seguente: «a) Realizzazione di una guida informativa per le persone straniere interessate all'Italia;».

All'articolo 13

  Al comma 1, dopo le parole «è tenuta a garantire», siano inserite le seguenti: «entro sessanta mesi dalla pubblicazione del presente Contratto nella Gazzetta Ufficiale.».

All'articolo 18

  Al comma 1, dopo le parole «ogni piattaforma tecnologica», siano aggiunte in fine le seguenti: «salvo quanto previsto al successivo comma 2.».

  Al comma 2, dopo le parole «verificare e stabilire», siano inserite le seguenti: «, in base a criteri oggettivi quali l'ammontare del corrispettivo economico e la durata dell'accordo,».

  Al comma 2, siano soppresse le parole: «di servizio pubblico».

All'articolo 19

  Al comma 1, le parole: «è fatto salvo quanto previsto da contratti e convenzioni stipulate ai sensi della vigente normativa» siano sostituite dalle seguenti: «La Rai e il Ministero dello sviluppo economico, sulla base di quanto previsto dalla vigente normativa, determinano con apposita convenzione di durata triennale l'ammontare delle quote di canone da destinare alla società concessionaria».

Pag. 360

  Al comma 2, dopo le parole «assetto organizzativo», siano inserite le seguenti: «, valorizzando le professionalità esistenti all'interno dell'azienda, anche attraverso l'eventuale stabilizzazione del personale con contratti di collaborazione. La Rai, nell'ambito della gestione complessiva delle risorse umane, presta particolare attenzione al reclutamento e alla formazione dei giovani, che si impegna a valorizzare, anche attraverso adeguati programmi, specifici per ciascuna professionalità».

  Al comma 2, la parola «saturare» sia sostituita con la seguente «potenziare».

All'articolo 20

  Dopo il comma 2, sia aggiunto il seguente comma: «2-bis) La Rai pubblica sul proprio sito l'ammontare complessivo e distinto per ciascun programma della raccolta pubblicitaria relativa a tutti i programmi rientranti nell'aggregato “B”.».

All'articolo 21

  Al comma 1, il primo periodo sia sostituito dal seguente: «Entro trenta giorni dalla data di pubblicazione del presente Contratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, con decreto del Ministro dello sviluppo economico è istituita, presso il Ministero, un'apposita commissione paritetica composta, nel rispetto dell'equilibrio di genere, da otto membri, quattro designati dal Ministero, di cui una esperta di genere e comunicazione e quattro designati dalla Rai, di cui una esperta di genere e comunicazione con l'obiettivo di definire:».

All'articolo 22

  Il comma 2 sia sostituito dal seguente comma: «2. Il Comitato è composto da dodici membri, nel rispetto dell'equilibrio di genere, di cui sei nominati dal Ministero, di cui una esperta di genere e comunicazione, scelti tra i rappresentanti di commissioni, consulte e organizzazioni senza scopo di lucro di rilievo nazionale, con competenza ed esperienza sui temi di cui all'articolo 9 e sei nominati dalla RAI, di cui una esperta di genere e comunicazione.».

All'articolo 23

  Al comma 1, lettera d), dopo le parole «alla promozione culturale», siano inserite le seguenti: «, sociale e della famiglia».

  Al comma 1, lettera e), punto 1, siano aggiunte in fine le seguenti parole: «, nonché la riprogettazione e il rafforzamento dell'offerta informativa sul web;».

  Al comma 1, lettera e), dopo il punto 4) sia aggiunto in fine il seguente: «5) valorizzare e promuovere la propria tradizione giornalistica d'inchiesta;».

  Al comma 1, dopo la lettera e), sia aggiunta la seguente:
   e-bis) Obblighi di programmazione delle opere europee. La Rai è tenuta a:

   1) riservare alle opere europee la maggior parte del proprio tempo di diffusione, escluso il tempo destinato a notiziari, manifestazioni sportive, giochi televisivi, pubblicità, servizi di teletext e televendite.
  La quota di cui al primo periodo è innalzata:
    i) al cinquantatré per cento, per l'anno 2019;
    ii) al cinquantasei per cento, per l'anno 2020;
    iii) al sessanta per cento, a decorrere dal 1o gennaio 2021;

Pag. 361

   2) a riservare a decorrere dal 1o gennaio 2019, alle opere audiovisive di espressione originale italiana, ovunque prodotte, una sotto quota di almeno la metà della quota prevista per le opere europee di cui al precedente numero 1;
   3) a riservare nella fascia oraria dalle ore 18 alle ore 23, una quota del tempo di diffusione, escluso il tempo destinato a notiziari, manifestazioni sportive, giochi televisivi, pubblicità, servizi di teletext e televendite, a opere cinematografiche e audiovisive di finzione, di animazione, documentari originali o altre opere di alto contenuto culturale o scientifico, incluse le edizioni televisive di opere teatrali, di espressione originale italiana, ovunque prodotte per almeno il dodici per cento, di cui almeno la metà riservata a opere cinematografiche;
   4) le percentuali di cui ai numeri 1 e 2 debbono essere rispettate su base annua. Le percentuali di cui al numero 3 debbono essere rispettate su base settimanale.

  Al comma 1, la lettera f) sia sostituita dalla seguente:
   f) Industria dell'audiovisivo. Fatto salvo quanto previsto all'articolo 28, comma 2, la Rai è tenuta a:
   1) riservare al pre-acquisto o all'acquisto o alla produzione di opere europee una quota dei propri ricavi complessivi annui non inferiore al quindici per cento, da destinare interamente a opere prodotte da produttori indipendenti. La percentuale di cui al primo periodo è innalzata:
    i) al 18,5 per cento, da destinare per almeno cinque sesti a opere prodotte da produttori indipendenti, per l'anno 2019;
    ii) al venti per cento, da destinare per almeno cinque sesti a opere prodotte da produttori indipendenti, a decorrere dall'anno 2020;
   2) riservare altresì, tenuto conto del palinsesto, alle opere cinematografiche di espressione originale italiana, ovunque prodotte da produttori indipendenti, una sotto quota della quota prevista per le opere europee di cui al numero 1 pari ad almeno il 3,6 per cento dei propri ricavi complessivi netti, come definiti ai sensi del precedente numero 1. La percentuale di cui al primo periodo è innalzata:
    i) al quattro per cento, per l'anno 2019;
    ii) al 4,5 per cento, per l'anno 2020;
    iii) al cinque per cento, a decorrere dall'anno 2021;
   3) riservare a opere di animazione appositamente prodotte da produttori indipendenti per la formazione dell'infanzia un'ulteriore sotto quota non inferiore al cinque per cento della quota prevista per le opere europee di cui al numero 1;
   4) a conformarsi a quanto previsto dall'articolo 44-sexies del decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, recante il testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici, e dai relativi regolamenti attuativi adottati dai Ministri dello sviluppo economico e dei beni e delle attività culturali e del turismo;
   5) pubblicare sul proprio sito Internet un documento informativo con gli obiettivi editoriali, unitamente alle caratteristiche di prodotto ritenute essenziali e che contenga almeno:
    i) le modalità di presentazione dei progetti da parte dei produttori e le tempistiche che si impegna a rispettare per consentire a questi ultimi di conoscere, entro tempi certi e ragionevoli, se Rai è interessata (o non è interessata) ai progetti stessi;
    ii) le modalità di redazione dei budget di produzione, la loro composizione interna e le tempistiche relative alla loro presentazione;
    iii) le procedure di certificazione che intende adottare al fine di rendere i Pag. 362costi sostenuti per la realizzazione di ciascuna opera audiovisiva del tutto trasparenti e certi;
    iv) le tempistiche di pagamento che si obbliga a seguire, conformi alle prescrizioni di cui al decreto legislativo del 9 ottobre 2002, n.231 e s.m.i.;
   6) adottare e pubblicare un piano triennale di investimenti con indicazione della distinta allocazione di risorse destinate alle opere cinematografiche e audiovisive di finzione, di animazione o documentari originali o altre tipologie di opere audiovisive.

  Al comma 1, lettera g), dopo le parole «promuovendo la fiducia», siano inserite le seguenti: «nella famiglia».

  Al comma 1, lettera h), n. 1, le parole «almeno all'80 per cento» siano sostituite dalle seguenti: «il 100 per cento».

  Al comma 1, lettera h), n. 1, dopo le parole «meridiana e serale», siano inserite le seguenti: «, garantendo altresì la massima qualità della sottotitolazione».

  Al comma 1, lettera h), dopo il punto 1) sia aggiunto il seguente punto: «1-bis) estendere progressivamente la sottotitolazione e le audiodescrizioni anche alla programmazione dei canali tematici, con particolare riguardo all'offerta specificamente rivolta ai minori».

  Al comma 1, lettera h), il punto 3) sia sostituito dal seguente: «3) favorire l'accesso delle persone con disabilità visiva ai contenuti del sito Rai, del portale Raiplay e dell'applicazione multimediale di Radio Rai, nonché all'informazione e alla trasmissione in diretta dei principali e più popolari eventi istituzionali e sportivi, nazionali e internazionali, attraverso un ampliamento delle audio descrizioni non inferiore al 25 per cento di ciascun genere predeterminato entro 24 mesi dalla pubblicazione del presente Contratto nella Gazzetta Ufficiale».

  Al comma 1, lettera h), n. 5, siano soppresse le parole: «promuovere la ricerca tecnologica al fine di».

  Al comma 1, la lettera i) sia sostituita dalla seguente:
   «i) Istituzioni: la Rai, previa intesa con il Senato della Repubblica e la Camera dei deputati, è tenuta a presentare al Ministero e alla Commissione parlamentare, per le determinazioni di competenza, entro dodici mesi dalla data di pubblicazione del presente Contratto nella Gazzetta Ufficiale, un progetto di canale tematico dedicato alla pubblicità dei lavori delle due Camere secondo i seguenti criteri:
    i. illustrare i lavori parlamentari con linguaggio accessibile a tutti;
    ii. le Camere individuano le sedute di Assemblea e di Commissione da mandare in onda.

  Al comma 1, lettera m), il punto 3) sia sostituito dal seguente: «3) estendere progressivamente la copertura della rete radiofonica tramite la tecnologia DAB+ su tutto il territorio nazionale, secondo le scadenze di seguito indicate decorrenti dalla pubblicazione del presente Contratto nella Gazzetta Ufficiale:
   a) 60 per cento della popolazione nazionale, entro 12 mesi. La copertura deve essere garantita in tutte le Regioni;
   b) 80 per cento della popolazione nazionale, entro 24 mesi;
   c) 100 per cento della popolazione nazionale, entro 36 mesi;».

  Al comma 1, dopo la lettera n), sia aggiunta la seguente lettera:
   «n-bis) la Rai è tenuta a dotarsi di un sistema di analisi e monitoraggio della Pag. 363programmazione che sia in grado di misurare l'efficacia dell'offerta complessiva in relazione agli obiettivi di coesione sociale di cui al precedente articolo 3, comma 2, lettera a), anche attraverso l'elaborazione di specifici dati di ascolto;».

  Al comma 1, lettera r), dopo la parola «concessionario» siano inserite le seguenti: «relativi ai prezzi di vendita degli spazi pubblicitari effettivamente praticati al netto degli sconti applicati rispetto ai listini di vendita».

  Al comma 1, lettera t), il punto 2) sia sostituito dal seguente: «2) la valorizzazione e il potenziamento dei centri di produzione decentrati di Roma, Milano, Napoli e Torino, anche per le esigenze di promozione delle culture locali;».

  Al comma 1, lettera u), il punto 2) sia sostituito dal seguente: «2) possa prevedere la rimodulazione del numero dei canali non generalisti e l'eventuale rimodulazione della comunicazione commerciale nell'ambito dei medesimi canali, nonché la ridefinizione della missione dei canali generalisti».

  Conseguentemente, il punto 4) è soppresso.

  Al comma 2, il paragrafo ii) sia sostituito dal seguente:
   ii) per investimenti in opere europee si intendono gli importi che siano corrisposti a terzi per il loro pre-acquisto, acquisto e produzione;
   per investimenti in opere di espressione originale italiana si intendono, così come definiti dal regolamento adottato dai Ministri dello sviluppo economico e dei beni e delle attività culturali e del turismo ai sensi dell'articolo 44-sexies del TUSMAR, gli importi corrisposti a terzi per il loro pre-acquisto, acquisto e coproduzione.

  I criteri e le limitazioni temporali dei diritti relativi a pre-acquisto, coproduzione, acquisto o produzione sono definiti nel regolamento adottato dai Ministri dello sviluppo economico e dei beni e delle attività culturali e del turismo ai sensi dell'articolo 44-sexies del decreto legislative del 2005.

Pag. 364

ALLEGATO 2

QUESITI PER I QUALI È PERVENUTA RISPOSTA SCRITTA ALLA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE

(dal n. 660/3206 al n. 661/3207)

  RAMPELLI. – Al Direttore generale della Rai – Premesso che:
   il 29 ottobre 2017 è stata trasmessa su RaiTre una puntata de «La Grande Storia» dal titolo «1917: da Caporetto a Vittorio Veneto»;
   la trasmissione ha trattato la battaglia di Caporetto e le fasi più salienti della Grande Guerra, e il commentatore, nell'illustrare le immagini e nel descrivere i monumenti funebri dedicati ai soldati caduti per la Patria ha affermato che «nonostante la carneficina, questi monumenti cercano quasi di convincerci che è giusto uccidere ed essere uccisi per la Madre Patria»;
   a parere dell'interrogante tali affermazioni appaiono essere irrispettose della memoria dei caduti in quegli scontri, e in contrasto con quella cultura patriottica che ha sempre caratterizzato la tradizione combattentistica nazionale in ossequio alle centinaia di migliaia di soldati che hanno sacrificato la vita per la Patria, il cui sacrificio non può essere considerato un demerito ma, anzi, un alto valore costituzionale;
   si chiede di sapere:
    se non ritenga che le affermazioni riportate in premessa violino la memoria dei caduti e siano incompatibili con i contenuti che dovrebbe avere una trasmissione di approfondimento storico a scopo divulgativo. (660/3206)

  RISPOSTA. – In merito all'interrogazione in oggetto si informa di quanto segue.
  La Grande Storia, nei suoi vent'anni di programmazione, ha raccontato in diverse occasione la Prima Guerra Mondiale: ad esempio «La Grande Guerra» di Nicola Caracciolo, «I ragazzi del ’99» con la consulenza storica del prof. Antonio Gibelli, ma soprattutto «4 novembre, la vittoria !» di Antonio Cicchino con la consulenza storica di Giovanni Sabbatucci; questo documentario in particolare ebbe l'onore di avere l'Alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica. Inoltre è in preparazione un originale film documentario dedicato al ruolo e al valore delle donne nella Grande Guerra con – tra l'altro – collegamenti dal Sacrario di Redipuglia e da Aquileia.
  Tutto ciò premesso si ritiene opportuno mettere in evidenza che, ai fini di una valutazione puntuale dei contenuti del documentario del programma «La Grande Storia» intitolato «1917: da Caporetto alla vittoria», (andato in onda su Raitre in data 29 ottobre 2017 con la partecipazione del prof. Ernesto Galli della Loggia, citato nell'interrogazione di cui sopra), questi devono essere contestualizzati nell'ambito dell'intero documentario, il cui intento è quello di raccontare l'ultimo anno della prima guerra mondiale anche nei suoi aspetti più discussi e controversi. All'inizio, infatti, in riferimento alle truppe dell'esercito italiano che subiranno la sconfitta di Caporetto, si dice, tra l'altro: «Le alte gerarchie militari sono spietate: 750 soldati finiscono davanti al plotone di esecuzione, per dare l'esempio: una pagina oscura della storia». Poco più in là si aggiunge: «Molti gridano: “Il nostro nemico è Cadorna, non gli austriaci !”»; nella parte finale, si citano i milioni di morti caduti su tutti i fronti della guerra, aggiungendo che «non c’è Pag. 365famiglia in cui non ci sia qualcuno ucciso, asfissiato dal gas o rimasto orfano». È questo, si dice ancora, «lo spaventoso bilancio della prima uccisione di massa della storia». In tale contesto è da inserire la frase «I leader plasmano i ricordi della guerra commissionando infiniti monumenti che raffigurano i loro soldati che marciano verso il sacrificio e la gloria. Non esiste, però, alcuna rappresentazione dei plotoni di esecuzione e della repressione imposta per mantenere l'ordine nei ranghi. Nonostante la carneficina, questi monumenti cercano quasi di convincerci che è giusto uccidere ed essere uccisi per la madrepatria».
  Come appare da queste frasi, l'intento del documentario è quello di sottolineare i «lati oscuri» della Grande Guerra: i massacri spaventosi di milioni di soldati, conseguenza talvolta di una gestione quanto meno discutibile e controversa da parte delle alte gerarchie militari, tra l'altro non solo in Italia, dato che il documentario racconta l'ultimo anno della prima guerra mondiale su tutti i fronti, non soltanto su quello italiano.
  Da ultimo si sottolinea come in tutti i documentari del programma «La Grande Storia» l'intento è quello di raccontare gli eventi storici in tutte le loro sfaccettature, spesso complesse e talvolta anche scomode, senza mai scadere in semplicistiche apologie, né in generiche denigrazioni.

  AIROLA. – Alla Presidente e al Direttore generale della Rai – Premesso che:
   in data 6 novembre 2017 la segreteria nazionale del sindacato SNAP richiedeva, a mezzo di missiva pluri-indirizzata, il reintegro dei capitoli soppressi – e, segnatamente, relativi alle politiche del personale inerenti alla tutela dei lavoratori – del Codice Etico introdotto nel 2003;
   più in particolare, a seguito della pubblicazione della comunicazione sindacale prot. S.N. 54-16 in data 12 ottobre u.s., detto Codice Etico veniva rimosso dal web;
   il Codice Etico, a dire il vero, veniva letteralmente sostituito senza dare la dovuta e ufficiale informazione;
   considerato che:
    durante la seduta del 22 aprile 2015 il direttore pro-tempore dell'Internal Auditing della Rai, dott. Gianfranco Cariola, aveva ricordato che: «La Rai, da oltre un decennio, in particolare da agosto 2003, si è dotata di un codice etico di gruppo. Nel giugno 2013, unitamente al modello ex decreto legislativo n. 231 sulla responsabilità amministrativa degli enti, il codice etico è stato aggiornato, in ottica di allineamento al mutato contesto normativo e organizzativo di riferimento»;
    invero, il Codice Etico della Rai non è stato aggiornato, bensì sostituito integralmente da uno nuovo e, lo si ripete, sconosciuto ai più;
    nel leggere il «nuovo» Codice Etico, è, infatti, possibile notare la scomparsa di interi paragrafi contenuti nel precedente, come ad esempio quelli riguardanti le politiche del personale, sostituite da poche sterili righe titolate «valore delle risorse umane»;
   si chiede di sapere:
    se siate a conoscenza di quanto esposto in narrativa e quali strumenti e rimedi intendiate porre in essere al fine del ripristino delle garanzie relative al personale dipendente. (661/3207)

  RISPOSTA. – In merito all'interrogazione in oggetto si informa di quanto segue.
  In primo luogo si ritiene opportuno mettere in evidenza che le Organizzazioni Sindacali destinatarie delle comunicazioni informative in materia di normativa aziendale riguardante il personale dipendente sono solamente quelle che sottoscrivono il Contratto Collettivo di Lavoro, al cui interno sono previsti i protocolli di informativa e confronto. Tra queste non si annovera lo SNAP, che è un'associazione autonoma con la quale vi sono contatti di carattere formale (così come previsto dalla legge e dal CCL) nelle sole occasioni in cui proclamano iniziative di sciopero. Per quanto attiene al tema relativo all'aggiornamento Pag. 366del Codice Etico si mette in evidenza che con delibera del Consiglio di Amministrazione del 13 giugno 2013 è stato approvato l'aggiornamento del Codice Etico Rai (in precedenza vigente dal 6 agosto 2003), che è stato poi reso noto ai dipendenti con la pubblicazione sul sito «intranet» aziendale, in linea con le policies aziendali.
  Tutto ciò premesso si evidenzia, altresì, che anche nel nuovo Codice Etico sono presenti i temi relativi alle politiche del personale: più in particolare, il capitolo 5 (recante norme su «Principi di condotta nei rapporti con il personale»), il paragrafo citato nell'interrogazione relativamente alla disciplina del «Valore delle Risorse Umane» (inserito al capitolo 2 «Fondamenti etici e obiettivi»); ancora, alcuni contenuti del capitolo 7 «Politiche sul Personale» sono stati riproposti ed evidenziati in altri paragrafi, principalmente nell'ambito del Capitolo 4 «Principi di condotta generali» (specificamente quelli attinenti ai temi «diligenza, correttezza, buona fede e lealtà», «rispetto della privacy», «conflitto d'interessi», «tutela del patrimonio aziendale», «regali e atti di cortesia». Si ritiene pertanto, nel complesso, che le garanzie relative al personale dipendente risultino confermate anche nel nuovo Codice.