CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 5 dicembre 2017
923.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-09788 Latronico: Potenziamento della rete ferroviaria lucana e miglioramento della qualità del trasporto ferroviario per gli utenti della Basilicata.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  In relazione alla qualità del servizio ferroviario in Basilicata, Trenitalia riferisce che:
   tutto il materiale rotabile impiegato viene regolarmente sottoposto ad operazioni di manutenzione programmata secondo piani manutentivi che ciclicamente si ripetono, in base alla percorrenza chilometrica e/o alla scadenza temporale prevista, con varie fasi di controllo, verifiche e interventi effettuati a livelli differenti, che ne determinano il ciclo di utilizzo;
   parte dei collegamenti ferroviari regionali viene effettuata con materiale rotabile di recente costruzione o ristrutturazione; la flotta attuale, infatti, comprende convogli Minuetto sia elettrici che diesel, Swing e vetture a piano ribassato ristrutturate;
   nel corso del 2016 è stata completata la sostituzione del materiale rotabile utilizzato per i treni Intercity che servono la Basilicata che, attualmente, vengono effettuati con carrozze del tipo Frecciabianca;
   la definizione del nuovo Contratto di Servizio 2017-2026 con MIT e MEF ha consentito di attivare un percorso di miglioramento quali-quantitativo dei treni contrattualizzati.

  Con riguardo agli investimenti, per i prossimi anni sono previsti:
   oltre 300 milioni di euro per il restyling del parco rotabili e adeguamenti tecnologici;
   una notevole riduzione dell'età media del parco Intercity, con un incremento di circa 500 milioni del valore del capitale investito dell’asset del servizio universale.

  Inoltre, sempre con il nuovo CdS 2017-2026 è stato possibile confermare integralmente l'offerta precedentemente programmata ed è stata istituita una seconda coppia di IC tra Taranto e Reggio Calabria, che serve anche il territorio della Basilicata. L'attuale offerta è così strutturata: 2 coppie di IC Taranto-Potenza-Roma e viceversa, 2 coppie di IC Reggio Calabria-Taranto e viceversa, 1 coppia di bus Bari-Reggio Calabria e viceversa.
  Quanto, poi, ai servizi a carattere regionale, l'offerta attuale – come è noto – è stabilita dalla regione Basilicata e riportata nel vigente Contratto di Servizio.
  Infine, Trenitalia evidenzia che:
   dal mese di giugno 2016 è attivo il nuovo servizio integrato di bus denominato Freccialink che con quattro corse al giorno collegano Matera e Potenza con il terminale AV di Salerno, in connessione con i treni Frecciarossa da/per Napoli, Roma, Firenze, Bologna e Milano. Il servizio è connotato dal medesimo standard di qualità Frecciarossa, con personale dedicato, assistenza, wi-fi, drink e monitor di bordo;
   con l'orario dell'11 dicembre 2016 è stato attivato il prolungamento su Potenza/Taranto di una coppia di treni Frecciarossa Milano-Salerno e viceversa: il nuovo servizio è stato richiesto dalla Regione Pag. 233Basilicata, che ne sostiene l'onere economico per la tratta di prolungamento.

  In merito all'infrastruttura ferroviaria, riprendo quanto espresso dal Ministro Delrio la scorsa settimana nella seduta di question time in Aula Camera e confermo che il Governo sta lavorando proprio al potenziamento delle interconnessioni.
  Infatti, il Ministro Delrio ha ricordato il finanziamento della linea ferroviaria Ferrandina-Matera La Martella, con lavori per oltre 200 milioni che consentiranno di collegare per la prima volta Matera alla rete ferroviaria nazionale, oltre al restyling della stazione di Matera. Anche sulle ferrovie Appulo-Lucane, cioè la linea da Bari, ci sono cantieri aperti per oltre 15 chilometri; inoltre, si stanno raddoppiando in maniera selettiva molte altre tratte e si sta procedendo all'ammodernamento della linea Foggia-Potenza con interventi di velocizzazione e di ammodernamento tecnologico che consistono principalmente nell'elettrificazione della linea, nella soppressione di 31 passaggi a livello e nella razionalizzazione degli impianti di stazione.

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ALLEGATO 2

5-10468 De Lorenzis: Ottemperanza da parte di RFI alle prescrizioni di sicurezza contenute nell'autorizzazione rilasciata dall'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Per quanto riferisce ANSF (Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie), i provvedimenti autorizzativi rilasciati dalla stessa Agenzia – siano essi autorizzazioni e/o certificati di sicurezza – possono contenere o meno i riferimenti ad eventuali prescrizioni determinate da carenze emerse a seguito del processo di valutazione documentale.
  I contenuti delle prescrizioni sono trasmessi esclusivamente all'operatore interessato, e pertanto sul sito istituzionale www.ansf.it è rintracciabile unicamente il provvedimento autorizzativo, come nel caso di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) dove è pubblicata l'autorizzazione di sicurezza rilasciato in data 30 giugno 2014.
  In merito alle condizioni che hanno portato al rilascio della suddetta autorizzazione, è necessario premettere che ANSF ha rilasciato il provvedimento a conclusione di un percorso iniziato nell'ottobre del 2011, che ha impegnato il gestore dell'infrastruttura in una complessa trasformazione della propria organizzazione, realizzata anche attraverso la creazione di una nuova struttura direzionale denominata Sicurezza di rete, con il compito di sovrintendere al sistema di gestione della sicurezza per renderla più adeguata ai criteri stabiliti dalla regolamentazione europea.
  In conseguenza a tali modifiche e in attesa che venisse completato il percorso di adeguamento documentale, il 6 febbraio 2013 è stata rilasciata una autorizzazione di sicurezza provvisoria di breve durata, rinnovata il successivo 30 settembre.
  L'autorizzazione di sicurezza provvisoria è stata rilasciata anche tenendo conto del fatto che il gestore dell'infrastruttura era comunque già tenuto a garantire la piena utilizzabilità e la costante manutenzione delle linee ferroviarie, nonché a mantenere adeguati i livelli di sicurezza del proprio sistema ferroviario, in forza di quanto disposto dal decreto ministeriale 31 ottobre 2000 n. 138-T, che rilasciava a Ferrovie dello Stato, successivamente RFI, la concessione per la gestione dell'infrastruttura ferroviaria nazionale.
  Nel periodo intercorso tra il rilascio dell'autorizzazione di sicurezza provvisoria e quella rilasciata il 30 giugno 2014, l'ANSF ha effettuato circa 90 ispezioni presso le sedi del gestore dell'infrastruttura, al fine di verificare che quest'ultimo garantisse il presidio sui processi di sicurezza.
  In relazione al contenuto delle prescrizioni richiamate nel provvedimento autorizzativo, queste sono state comunicate al gestore dell'infrastruttura in data 6 marzo 2014 e si riferivano a non conformità emerse a seguito delle analisi sulla completezza ed esaustività della documentazione pervenuta, nonché a seguito della valutazione di rispondenza documentale ai criteri contenuti nel Regolamento europeo n. 1169/2010 ed erano relative in particolare a:
   una non precisa descrizione delle attività svolte da RFI nel proprio sistema di riferimento, con particolare riguardo a funzioni e competenze della nuova struttura Sicurezza di rete;Pag. 235
   una non chiara definizione delle modalità di attivazione dell'analisi e della valutazione dei rischi, in quanto dai documenti forniti emergeva che tale processo si attivava solo in determinate condizioni che, a giudizio dell'Agenzia, non appariva compatibile con quanto prescritto dal quadro normativo;
   una architettura documentale del sistema di gestione della sicurezza che nel suo complesso risultava di difficile consultazione data la sua vastità e dimensione.

  A seguito delle prescrizioni, il gestore dell'infrastruttura ha predisposto un programma di rientro delle carenze comunicate dall'Agenzia, che prevedeva varie fasi di attività e una conclusione definitiva al 31 dicembre 2015, contribuendo con tale impegno a creare le condizioni per il rilascio dell'autorizzazione di sicurezza.
  L'ANSF, al fine di verificare costantemente la completa e corretta attuazione del piano di adeguamento predisposto da RFI, il 4 giugno 2014 ha istituito un apposito tavolo tecnico, che aveva anche l'incarico di fornire indicazioni e chiarimenti necessari per consentire allo stesso gestore di portare a conclusione il piano definito.
  Nel rispetto delle tempistiche previste dal Piano di adeguamento, RFI ha completato la trasmissione dei documenti previsti, rispettando di fatto la prescrizione impartita con il rilascio del provvedimento autorizzativo.
  Considerata la complessità del sistema di gestione della sicurezza di RFI e della relativa quantità di documenti necessari per descriverne il funzionamento, per completarne la verifica è stata necessaria un intensa attività lavorativa che si è svolta nel corso dell'anno 2016; ANFS informa che sono ancora in corso approfondimenti con RFI e che sono stati fissati incontri specifici per analizzare gli aspetti di dettaglio che risultano ancora aperti e che vedono un fattivo impegno da parte dello stesso gestore.
  In ogni caso, dai rapporti annuali sulla sicurezza pubblicati dall'Agenzia emerge che i dati relativi all'incidentalità ferroviaria hanno visto una costante riduzione del numero di incidenti in generale ma, soprattutto, una riduzione dell'incidenza delle problematiche connesse alle attività manutentive riconducibili alle attività proprie del gestore dell'infrastruttura.

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ALLEGATO 3

5-11140 Nicola Bianchi: Tempi di attesa per il rilascio o il rinnovo delle patenti di guida di competenza della commissione medica locale di Sassari.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Il Direttore dell'Azienda per la Tutela della Salute, interpellato sull'argomento Ministero dell'interno – Prefettura di Sassari, ha precisato di essere costantemente informato su quelle che sono le criticità della Commissione Medica Locale (CML) e, a tale proposito, sottolinea che sul sito della ASSL di Sassari sono riportate tutte le prescrizioni utili per avere meno disagi possibili dai tempi di attesa per il rilascio/rinnovo delle patenti.
  Evidenzia comunque che nei casi in cui gli utenti, per una serie di circostanze, si presentano con la patente scaduta per cui non possono usufruire del permesso di guida fino alla data della visita, vengono invitati a presentare una domanda in carta semplice, indirizzata alla CML, con cui chiedono l'anticipazione della visita rappresentando i motivi dell'urgenza.
  La stessa procedura è adottata anche per le revisioni straordinarie ex articoli 186 e 187 del Codice della Strada quando il periodo di sospensione della patente è inferiore al tempo di attesa per la visita di idoneità alla guida ovvero quando l'utente, avendo presentato ricorso presso il Giudice di Pace, ha necessità del verbale della CML da presentare all'udienza.
  In questi casi le domande vengono accolte immediatamente e gli utenti vengono inseriti nelle sedute della Commissione in brevissimo tempo. Pertanto, per quanto possibile, si fa in modo che nessuno rimanga senza patente per mesi, in attesa della visita di accertamento di idoneità alla guida.
  La Commissione si occupa di un bacino di utenza molto ampio che comprende il territorio della ASSL di Sassari e di Olbia-Tempio, poiché la CML di Olbia, istituita nel 2015, è stata operativa soltanto pochi mesi e poi ha sospeso l'attività per indisponibilità dei medici militari.
  Il motivo della criticità subentrata nell'ultimo anno, relativamente ai ritardi con cui vengono effettuate le visite, è da ricercare soprattutto nel numero di utenti che, per rinnovare la patente, sono costretti a rivolgersi alla CML invece che al medico monocratico.
  Detto incremento deriva, in parte, dalla maggiore professionalità dei medici monocratici che, attraverso analisi accurate, evidenziano patologie da valutare da parte della Commissione e, in parte, dall'aumento delle richieste di invalidità civile, che poi si definiscono in un maggior numero di segnalazioni alla Motorizzazione Civile di utenti cui viene riconosciuta una percentuale di invalidità per forme morbose che rendono necessaria la revisione dei requisiti psico-fisici per l'idoneità alla guida.
  È da evidenziare, inoltre, l'attività capillare effettuata dalle Forze dell'Ordine presenti sul territorio che ha portato all'incremento numerico di persone scoperte alla guida in stato di ebbrezza alcolica e/o in stato di alterazione da sostanze stupefacenti.
  L'Azienda sanitaria, allo scopo di agevolare gli utenti e soprattutto quelli più disagiati dalla lontananza da Sassari, ha recentemente introdotto la possibilità di effettuare le prenotazioni delle visite on-line.
  Il predetto dirigente ha comunicato di lavorare affinché, a breve termine, sia resa Pag. 237possibile la riapertura della CML di Olbia-Tempio, anche se ciò non dipenderà soltanto dalla volontà dell'ATS Sardegna o dalla ASSL di Olbia Tempio ma, soprattutto, dalla disponibilità delle altre Amministrazioni che dovrebbero mettere a disposizione della Commissione un terzo componente, appartenente all'Esercito o alle Forze di Polizia, in base alla normativa vigente.
  Per completezza di informazioni, il MINT riferisce che la Commissione Medica Locale, istituita ai sensi dell'articolo 1 del decreto del Presidente della Repubblica del 16 aprile 2013, n. 68, è composta da un Presidente e da un componente appartenenti all'Azienda Sanitaria (a Sassari sono presenti i dirigenti medici della U O di Medicina legale o del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica), e da un componente medico appartenente a Esercito, Polizia di Stato, Marina Militare e altro (che a Sassari è rappresentato da un medico della Polizia di Stato).

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ALLEGATO 4

5-11960 Carloni: Disservizi e ritardi sulle linee ad alta velocità con particolare riguardo ai disagi dei viaggiatori del treno Frecciarossa Salerno-Milano partito alle ore 6,12 del 17 luglio 2017.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  In risposta al quesito posto, l'Autorità per la Regolazione dei Trasporti (ART) riferisce di aver avviato un'attività volta a verificare, da un lato, il rispetto delle disposizioni di cui al Regolamento europeo n. 1371/2007 in materia di diritti dei passeggeri nel settore ferroviario, dall'altro la corretta applicazione delle procedure descritte all'interno del vigente prospetto informativo della rete ferroviaria nazionale in merito alle anormalità che hanno causato il fermo treno in linea.
  Per il primo profilo, con riguardo alla mancanza di informazioni, di cui all'articolo 18, parte 1, del citato Regolamento, Trenitalia ha rappresentato che «le informazioni presso le stazioni in cui il treno sarebbe dovuto arrivare (Bologna Centrale e Milano Centrale) sono state diffuse dal gestore dell'infrastruttura RFI attraverso appositi annunci sonori e tabelloni informativi di stazione. Inoltre, il personale a terra di Trenitalia presso il Frecciadesk, presente nell'atrio della stazione di Bologna, ha fornito ai passeggeri informazioni sull'evolversi della situazione. A bordo del treno n. 9514, fin dalle ore 10:27 sono stati diffusi, tramite l'impianto di sonorizzazione, diversi messaggi con i quali si informava la clientela sull'evolversi della situazione sulla base delle informazioni via via disponibili. Inoltre il personale di bordo ha provveduto ad aggiornare i passeggeri sulla situazione, percorrendo il treno di vettura in vettura».
  Per ciò che concerne l'assistenza materiale, di cui all'articolo 18, paragrafo 2, lettera a), dello stesso Regolamento, Trenitalia ha reso noto di aver distribuito gratuitamente tutti i generi di conforto disponibili a bordo treno; medesima assistenza è stata prestata presso le stazioni di Bologna Centrale e Milano Centrale, dove sono stati distribuiti ai passeggeri generi di conforto e bevande.
  Per quanto riguarda gli indennizzi dovuti in caso di ritardo ai sensi dell'articolo 17 del predetto Regolamento, Trenitalia ha dichiarato di aver messo a disposizione, già dalle ore 12:41 del 17 luglio, per i clienti diretti a Bologna e Milano, l'indennizzo del 100 per cento del biglietto, quindi non il 50 per cento come sarebbe previsto dalla normativa europea per ritardi pari o superiori a 120 minuti. Tali indennizzi possono essere richiesti dai passeggeri entro un anno e l'informazione circa la possibilità di richiedere il rimborso integrale è stata fornita a bordo del treno di riserva, una volta partito da Firenze e nelle stazioni di Bologna Centrale e Milano Centrale.
  Con un aggiornamento fornito su richiesta dell'articolo il 10 ottobre scorso, Trenitalia ha informato che erano già stati richiesti ed erogati 290 indennizzi.
  In merito poi al secondo profilo – relativo alla corretta applicazione delle procedure descritte all'interno del vigente prospetto informativo della rete ferroviaria nazionale – raccolti gli elementi informativi sull'accaduto, l'ART sta valutando eventuali prescrizioni specifiche da inserire nel Prospetto 2019.