CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 23 novembre 2017
915.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-12785 Micillo: Per una ricognizione degli interventi di bonifica della regione Campania.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento alle questioni poste, tenuto conto delle differenti competenze spettanti ai diversi soggetti territoriali preposti, si rappresenta quanto segue.
  La Regione Campania ha fatto presente, in via preliminare, che i siti contaminati di propria competenza, per i quali è stato previsto un intervento di bonifica o messa in sicurezza, sono elencati nell'apposita Anagrafe contenuta nel Piano Regionale di Bonifica vigente (PRB), pubblicato e consultabile sul BURC n. 30/2013. La Regione precisa, ulteriormente, che tutte le discariche per le quali siano stati rilevati fenomeni di contaminazione sono ricomprese nella predetta Anagrafe del PRB ed i relativi interventi di bonifica o messa in sicurezza risultano avviati o conclusi. La stessa Regione ha comunicato altresì che, nell'ambito delle attività di aggiornamento degli allegati al PRB, il Gruppo di Lavoro appositamente istituito ha proposto di inserire una tabella specifica riportante tutti i terreni agricoli per i quali è stato previsto il divieto di coltivazione e di ogni altro utilizzo silvo-pastorale. Si segnala, inoltre, che, nell'ambito della programmazione regionale dei fondi F.S.C. (Fondo Sviluppo e Coesione) è stata prevista una dotazione finanziaria di 32 milioni di euro per l'intervento di caratterizzazione e messa in sicurezza e bonifica dei terreni agricoli individuati dal Gruppo di Lavoro.
  Per quanto concerne i siti nei quali, nel periodo emergenziale 2000/2009, sono stati depositati rifiuti stoccati in balle, la Struttura di Missione della Regione Campania ha fatto presente che, ad oggi, sono stati interamente liberati i siti di Marcianise e di Coda di Volpe, e pertanto sono stati avviati i relativi procedimenti di caratterizzazione e bonifica.
  Con riferimento alla messa in sicurezza e bonifica delle ex discariche di competenza del Funzionario Delegato, lo stesso ha fatto presente che per le Aree «ex Resit» il termine di ultimazione dei lavori è previsto per il 28 gennaio 2018; per l'Area «Novambiente» e per le Aree «Ampliamento Masseria del Pozzo» e «Schiavi», è in corso di approvazione la progettazione dei lavori di M.I.S.O.; per l'Area San Giuseppiello, ad oggi è in corso il monitoraggio delle matrici ambientali e la gestione agronomica dell'impianto.
  Alla luce delle informazioni esposte, per quanto di competenza, il Ministero continuerà, comunque, a volgere la propria attività di monitoraggio, senza ridurre il livello di attenzione su questa delicata questione.

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ALLEGATO 2

5-12786 Gadda: Per l'adozione dello schema di decreto sui gas fluorurati a effetto serra.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento alle questioni poste, si fa presente che, al fine di dare attuazione alle nuove disposizioni introdotte dal Regolamento (UE) n. 517/2014, si è reso necessario predisporre uno schema di Decreto che modifica e supera, abrogandole, le attuali disposizioni in materia già disciplinate dal decreto del Presidente della Repubblica n. 43 del 2012. Lo schema di Decreto in questione è stato predisposto dal Ministero previa consultazione con i principali Enti e Amministrazioni e le Associazioni di settore e ambientaliste.
  Il Ministero ha avviato l’iter di adozione del Decreto, che è attualmente all'esame del Dipartimento per gli Affari Giuridici e Legislativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri. A seguito dell'approvazione e pubblicazione del suddetto provvedimento, si potrà procedere all'elaborazione e approvazione del relativo regime sanzionatorio.
  Si segnala, inoltre, che il Ministero ha già da tempo avviato un dialogo con le associazioni di settore, i produttori, gli importatori e gli esportatori di tali sostanze, al fine di affrontare il tema della gestione «ottimale» dei gas fluorurati ad effetto serra e per vagliare le diverse proposte per la gestione del gas durante il ciclo di vita delle apparecchiature coinvolte.
  In merito allo smaltimento dei gas refrigeranti ed estinguenti, si rappresenta, inoltre, che il 22 giugno scorso il Ministro dell'ambiente ha sottoscritto, ai sensi dell'articolo 206 del decreto legislativo n. 152 del 2006, un Accordo di Programma con la società Hudson Technologies Europe s.r.l.. Tale Accordo consentirà di aumentare il livello di raccolta e recupero e di raggiungere il maggior vantaggio ambientale, nel rispetto della normativa ambientale e di settore.
  Si evidenzia che il Ministero monitora costantemente l'impatto regolatorio delle normative di settore, valutando il raggiungimento delle finalità degli atti normativi, nonché gli effetti prodotti su cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni.
  Alla luce delle informazioni esposte, per quanto di competenza, si rassicura comunque che il Ministero continuerà a svolgere le proprie attività mantenendo alto il livello di attenzione, al fine di definire l’iter procedurale in corso, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa comunitaria in materia.

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ALLEGATO 3

5-12787 Pellegrino: Per una nuova valutazione di impatto ambientale del progetto relativo al Metanodotto di interconnessione TAP.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento alle questioni poste, occorre precisare che il Metanodotto in questione è stato autorizzato dal Ministero dello sviluppo economico con decreto del 20 marzo 2015, a seguito di una attenta valutazione di impatto ambientale che ha preso in considerazione numerosi approdi alternativi, valutando l'approdo a San Foca il più idoneo dal punto di vista tecnico e ambientale. Al riguardo, si evidenzia che il procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale si è concluso con il Decreto di compatibilità ambientale n. 249 del 22 settembre 2017, positivo con prescrizioni, che ha considerato tutti i relativi aspetti ambientali, comprese le misure per la salvaguardia del patrimonio ambientale, paesaggistico e culturale.
  A tal proposito, si ricorda che, al fine di addivenire ad una definizione concorde del procedimento di VIA, la valutazione del progetto è stata rimessa al Consiglio dei Ministri, il quale, nella riunione del 7 agosto 2017, ha deliberato, nell'ambito di una complessiva valutazione ed armonizzazione degli interessi pubblici coinvolti, di condividere la posizione espressa dal Ministero dell'ambiente, in merito al carattere di interesse strategico dell'opera e quindi alla sua realizzazione, a condizione che venissero rispettate le prescrizioni contenute nei pareri della Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS del 20 dicembre 2016 e del 26 maggio 2017.
  Il Ministero dello sviluppo economico ha rilevato, altresì, che la Regione, nonostante abbia ricevuto tutta la documentazione necessaria per esprimere le proprie valutazioni sul progetto, sin dall'avvio del procedimento di autorizzazione, non ha mai richiesto ulteriore documentazione integrativa. Lo stesso Ministero ha fatto presente, peraltro, che, a seguito dell'adozione da parte della Regione Puglia della DGR n. 1999/2016, non vi sono attualmente specifici impedimenti relativamente alla movimentazione di materiale vegetale in aree infette da Xylella.
  Alla luce delle considerazioni esposte, il Ministero dell'ambiente continuerà comunque a svolgere le proprie attività, mantenendo alto il livello di attenzione sul tema.

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ALLEGATO 4

5-12788 Vella: Sull'esperimento nucleare previsto per il 2018 nei laboratori nazionali del Gran Sasso.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Si fa presente, in via preliminare, che il Ministero dello sviluppo economico, con decreto del 17 febbraio 2016, ha rilasciato il «Nulla Osta di Categoria A» all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare del Gran Sasso per l'impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti per realizzare il progetto SOX.
  Tale atto è stato rilasciato sulla base del parere favorevole, con prescrizioni, espresso dall'ISPRA e dalle altre Amministrazioni coinvolte, ivi inclusa la Regione Abruzzo. In sede di autorizzazione, l'ISPRA ha, peraltro, fissato specifiche prescrizioni circa le prove da effettuare preliminarmente all'installazione e al successivo impiego della sorgente.
  L'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare ha fatto presente, da un punto di vista tecnico, che «non esiste alcun rischio di dispersione di Cerio-144, e quindi di contaminazione anche minima dell'ambiente circostante, del laboratorio ed in particolare delle acque del bacino del Gran Sasso, come evidenziato e dimostrato con studi tecnici inseriti nella documentazione tecnica allegata alla richiesta di Nulla Osta». L'Istituto ha, peraltro, precisato che il generatore di neutrini è progettato per garantire massima sicurezza anche in caso di eventi incidentali. In particolare, il Cerio-144 è sotto forma di polvere solida, è sigillato in modo permanente e sicuro all'interno di una doppia capsula in acciaio saldata.
  Al riguardo, anche ISPRA ha evidenziato che, per le caratteristiche esposte, si esclude che possano derivare rilasci di sostanze radioattive nell'ambiente ed eventuali contaminazioni delle falde acquifere. Ad ogni modo, in data 18 e 19 ottobre ISPRA ha effettuato la vigilanza sulla prova in bianco di movimentazione del materiale, senza rilievi. Infine, in data 20 novembre scorso, a seguito di convalida dell'ISPRA, si è completato l’iter per l'ammissione al trasporto in territorio italiano della sorgente in oggetto. Con riferimento al test di trasporto effettuato ad ottobre, l'istituto Nazionale di Fisica Nucleare ha precisato che non vi era alcuna sostanza radioattiva e non vi era pertanto alcun pericolo di qualsivoglia natura che rendesse necessaria una comunicazione pubblica.
  Alla luce delle informazioni esposte, si rassicura che il Ministero continuerà, comunque, a tenersi informato e a mantenere alto il livello di attenzione sulla questione.