CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 21 novembre 2017
913.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Indagine conoscitiva sulla Strategia italiana per l'Artico.

DOCUMENTO TRASMESSO DALL'AMBASCIATA DELLA FEDERAZIONE RUSSA

La visione Russa del futuro dell'Artico

  Il futuro e la prosperità della Federazione Russa sono strettamente legati all'Artico, che genera il 10 per cento del PIL russo e il 20 percento del totale delle esportazioni. Il contributo della regione artica al nostro sviluppo continuerà a crescere nel corso degli anni.
  I nostri documenti strategici, approvati dal Presidente, definiscono con chiarezza i seguenti interessi prioritari della Russia nell'Artico:
   1. utilizzare le risorse della zona artica della Federazione Russa a vantaggio dello sviluppo sostenibile della Russia;
   2. garantire la pace e la cooperazione nell'Artico;
   3. preservare gli ecosistemi unici dell'Artico;
   4. sviluppare la Rotta marittima del nord.

  Nell'agosto 2017 il Governo russo ha adottato il Programma di Stato per lo sviluppo socioeconomico della zona artica della Federazione Russa. Più di tre miliardi di dollari USA sono stati stanziati a favore di tale programma che si prefigge tre obiettivi principali:
   1. creare «aree perno» per lo sviluppo dell'Artico;
   2. sviluppare la Rotta marittima del nord;
   3. creare nostri equipaggiamenti e tecnologie per l'industria degli idrocarburi e per l'industria meccanica, necessari per l'esplorazione delle risorse naturali dell'Artico.

  La Russia è molto attiva nell'Artico e ha circa 150 progetti in corso di realizzazione o in fase di valutazione finale. Il valore totale di questi progetti è pari a circa 80 miliardi di dollari USA e il grosso degli investimenti proviene dal settore privato.
  L'iniziativa portabandiera della cooperazione internazionale nell'Artico è il progetto Yamal LNG (Liquefied Natural Gas). Nell'agosto 2017 i nostri partner di 14 Paesi hanno visitato l'insediamento di Sabetta nella penisola di Yamal e hanno avuto modo di vedere il moderno aeroporto in grado di ricevere grandi aerei cargo, il terminale marittimo in costruzione per metaniere con capacità sino a 172.000 metri cubi e l'impianto di lavorazione del gas dalla capacità produttiva di 16,5 milioni di tonnellate di LNG (entrerà in funzione alla fine di quest'anno).
  Il progetto Yamal LNG è un esempio degli sviluppi oggi in atto nell'Artico russo. Quattro anni fa la popolazione di Sabetta era di circa trecento abitanti, oggi supera i trentamila. Il totale degli investimenti nel progetto ammonta a circa 26 miliardi di dollari USA, con una quota statale che non supera i due miliardi e mezzo di dollari USA.
  La Russia è pronta a intensificare una cooperazione reciprocamente vantaggiosa nella regione, ma si aspetta anche un Pag. 52atteggiamento imparziale nei confronti delle sue aziende interessate a progetti in altri paesi della regione artica.
  Le merci prodotte nell'Artico russo saranno trasportate attraverso la Rotta marittima del nord. L'anno scorso ne sono stati consegnati 7,4 milioni di tonnellate, volume che si triplicherà nel giro di tre anni e che nel 2025 potrebbe raggiungere i 35 milioni di tonnellate. Per questo occorrono enormi investimenti in infrastrutture portuali, connettività, servizi avanzati alla navigazione e costruzione di rompighiaccio (secondo le previsioni, nel 2021 tre nuovi rompighiaccio nucleari entreranno in funzione lungo la Rotta marittima del nord).
  Nel prossimo futuro, gran parte delle merci trasportate attraverso la Rotta marittima del nord saranno di origine russa o avranno la Russia come destinazione finale. Ma vi è anche un'enorme potenziale come via di transito più breve fra l'Asia e l'Europa. Nel 2017 sei navi hanno percorso questa rotta dalla Cina all'Europa.
  La Russia è impegnata nei confronti dell'Accordo di Parigi sul clima e si sta preparando a ratificarlo. È importante ridurre al minimo l'impatto dell'aumento delle attività economiche nell'Artico sull'ambiente e sul modo di vita tradizionale dei popoli indigeni.
  Le grandi società russe del gas e del petrolio hanno annunciato che utilizzeranno al 100 per cento il gas associato ed escluderanno totalmente la combustione a torcia del gas (gas flaring). Da qui al 2023, il gigante minerario russo Nornikel investirà circa quattro miliardi di dollari USA in progetti ambientali nell'Artico. Le emissioni saranno ridotte drasticamente. L'anno scorso, ad esempio, le emissioni di anidride solforosa nella penisola di Kola sono state ridotte del 22 per cento.
  Ultimamente la più grande società di navigazione russa, la Sovcomflot, ha annunciato che convertirà le sue navi cisterna di classe Aframax dalla propulsione a gasolio a quella a LNG. La Sovcomflot è la prima società di navigazione del mondo ad aver preso questa decisione.
  La Russia considera l'Artico un territorio di dialogo e cooperazione. Non esistono dispute aperte o eventuali nell'Artico sulle frontiere marittime e nemmeno sull'accesso alle risorse minerarie o biologiche. Il diritto internazionale in generale e la Convenzione ONU sul diritto del mare in particolare sono in grado di garantire nell'Artico i diritti degli Stati rivieraschi e degli altri Stati.
  Nella Dichiarazione di Ilulissat del 2008, gli Stati rivieraschi hanno confermato la loro adesione al diritto internazionale e all'ordinata risoluzione delle rivendicazioni concorrenti sulla piattaforma continentale estesa nell'Oceano Artico. Il decennale della Dichiarazione nel 2018 costituirà una buona occasione per confermare collettivamente che le disposizioni di tale documento politico restano valide.
  La Russia ripone fiducia nei meccanismi collettivi. Le attività del Consiglio Artico hanno contribuito immensamente a prevenire qualsiasi conflitto nella regione. In occasione della riunione del Consiglio Artico a Fairbanks nel maggio scorso, gli Stati artici hanno confermato una volta di più il loro impegno a favore della pace, della stabilità e della cooperazione. La Russia crede che sarà il partenariato a dar forma al futuro dell'Artico.

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ALLEGATO 2

Ratifica ed esecuzione dei seguenti trattati: a) Accordo tra la Repubblica italiana e l'Organizzazione internazionale di diritto per lo sviluppo (IDLO) relativo alla sede dell'organizzazione, fatto a Roma il 14 giugno 2017; b) Scambio di lettere tra Repubblica italiana e ICCROM aggiuntivo all'Accordo di Parigi del 27 aprile 1957 e allo Scambio di note del 7 gennaio 1963 sull'istituzione e lo status giuridico del Centro internazionale di studi per la conservazione ed il restauro dei beni culturali, fatto a Roma il 17 marzo 2017; c) Scambio di note tra il Governo della Repubblica italiana e la Multinational Force and Observers (MFO) emendativo dell'Accordo di sede del 12 giugno 1982, fatto a Roma il 7 e 8 giugno 2017; d) Carta istitutiva del Forum internazionale dell'energia (IEF), con Allegato, fatta a Riad il 22 febbraio 2011; e) Memorandum d'intesa tra la Repubblica italiana e il Consiglio d'Europa circa l'Ufficio del Consiglio d'Europa a Venezia e il suo status giuridico, fatto a Strasburgo il 14 giugno 2017 (C. 4609 Governo).

EMENDAMENTO APPROVATO DALLA COMMISSIONE

Art. 3
(Copertura finanziaria).

  Sostituire l'articolo 3 con il seguente:

Art. 3
(Copertura finanziaria).

  1. Per l'Accordo di cui all'articolo 1, comma 1, lettera a), è valutato un onere di 242.032 euro annui a decorrere dall'anno 2018.
  2. Per lo Scambio di lettere di cui all'articolo 1, comma 1, lettera b), è autorizzata la spesa di un milione di euro per l'anno 2018 e valutato un onere di 500.000 euro annui a decorrere dall'anno 2018.
  3. Per lo Scambio di note di cui all'articolo 1, comma 1, lettera c), è valutato un onere di 42.000 euro annui a decorrere dall'anno 2018.
  4. Per la Carta di cui all'articolo 1, comma 1, lettera d), è valutato un onere di 100.000 euro per l'anno 2017 e di 151.920 euro annui a decorrere dall'anno 2018.
  5. Per il Memorandum d'intesa di cui all'articolo 1, comma 1, lettera e), è valutato un onere di 40.000 euro annui a decorrere dall'anno 2018.
  6. Agli oneri derivanti dal presente articolo, valutati complessivamente in 100.000 euro per l'anno 2017 e in 975.952 euro annui a decorrere dall'anno 2018 e pari a un milione di euro per l'anno 2018, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2017-2019, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2017, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
  7. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
3. 1. La Relatrice.