CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 12 ottobre 2017
892.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l'anno 2017, relativo a contributi ad associazioni combattentistiche e d'arma (Atto n. 441).

PARERE APPROVATO

  La IV Commissione (Difesa),
   esaminato lo schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l'anno 2017, relativo a contributi ad associazioni combattentistiche e d'arma (atto del Governo n. 441);
   premesso che:
    sin dall'inizio della legislatura (si veda il parere espresso il 22 gennaio 2014 sullo schema di riparto dei contributi per il 2013: atto del Governo n. 73) la Commissione ha richiamato l'attenzione del Ministero della difesa sulla necessità di incrementare la trasparenza dell'operazione di riparto delle risorse stanziate per contributi alle associazioni combattentistiche e d'arma, tra l'altro suggerendo l'adozione del criterio della valutazione sia del risultato delle attività svolte sia dei progetti di utilizzo dei fondi presentati dalle associazioni e chiedendo di ricevere i rendiconti annuali delle stesse associazioni, come previsto dall'articolo 1, comma 40, della legge 28 dicembre 1995, n. 549;
    va dato pienamente atto al Governo in carica di avere, in sintonia con gli indirizzi della Commissione e per autonomo convincimento, avviato in questa legislatura un lavoro nel senso auspicato, introducendo una metodologia nuova per la ripartizione del fondo, basata sulla garanzia di un contributo per i costi fissi di funzionamento (stabilito raggruppando le associazioni in fasce in base al numero di soci effettivi) e sulla valutazione dei progetti presentati, con penalizzazione (mediante riduzione del contributo per spese di funzionamento) dei sodalizi che non presentino progetti o ne presentino di non meritevoli di finanziamento; è stato inoltre costituito dal Ministro della difesa un apposito comitato interno incaricato di istruire la decisione politica della ripartizione del fondo, sulla base di indirizzi e criteri stabiliti dallo stesso ministro;
    nel parere espresso da ultimo il 28 novembre 2016 (in occasione del riparto dei contributi per quell'anno: atto del Governo n. 351), la Commissione ha ribadito la richiesta più volte avanzata che il Governo trasmetta i rendiconti delle associazioni beneficiarie dei contributi, invitando inoltre il Ministero della difesa a fornire chiarimenti sui criteri adottati nella selezione e valutazione dei progetti presentati dalle associazioni;
    in sede di dibattito sull'atto in esame, su richiesta della relatrice, il rappresentante del Governo il 4 ottobre 2017 ha consegnato alla Commissione una nota elencante i criteri stabiliti dal Ministro della difesa per l'individuazione dei progetti da finanziare a valere sui contributi per l'esercizio finanziario 2017;
    inoltre, il 9 maggio 2017 il Ministero della difesa ha trasmesso i rendiconti di 27 delle 45 associazioni destinatarie dei contributi per il 2015 (ripartiti ad inizio 2016), riservandosi di inviare quelli delle restanti Pag. 6018 nel più breve tempo possibile (tali documenti non sono però al momento pervenuti);
    è positivo che il Ministero della difesa abbia cominciato a trasmettere i rendiconti delle attività svolte dalle associazioni beneficiarie dei contributi, come richiesto dalla Commissione e previsto dalla legge: l'analisi di questi documenti permette infatti al Parlamento di comprendere che utilizzo viene fatto dalle singole associazioni dei contributi statali e serve quindi ad aumentare la trasparenza nell'utilizzo delle risorse pubbliche e la garanzia del loro impiego per fini di interesse pubblico;
    fermo restando quanto previsto dall'articolo 1, commi 40-43, della legge 28 dicembre 1995, n. 549,
   esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti condizioni:
    il Governo continui a trasmettere alle Camere, entro gennaio di ogni anno, gli ultimi rendiconti annuali disponibili dell'attività svolta dalle associazioni combattentistiche e d'arma beneficiarie dei contributi statali, così da consentire al Parlamento di conoscere in quali modi le predette associazioni impieghino le risorse pubbliche;
    sia prevista una congrua decurtazione del contributo nei confronti delle associazioni che presentino rendiconti non idonei a rappresentare in modo completo e trasparente le attività svolte;
    in occasione della presentazione dei prossimi schemi di decreto sulla materia, la relazione o nota illustrativa che accompagna l'atto sia integrata con l'indicazione dei criteri adottati nella selezione e valutazione dei progetti presentati dalle associazioni e con la menzione, a titolo esemplificativo, di un progetto ritenuto meritevole di finanziamento e di uno giudicato non idoneo.

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ALLEGATO 2

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l'anno 2017, relativo a contributi ad associazioni combattentistiche e d'arma (Atto n. 441)

PROPOSTA DI PARERE ALTERNATIVA DEI DEPUTATI BASILIO, RIZZO, FRUSONE, CORDA, TOFALO E PAOLO BERNINI

  La IV Commissione (Difesa),
   esaminato lo schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l'anno 2017, relativo a contributi ad associazioni combattentistiche e d'arma (atto del Governo n. 441);
   considerato che:
    la legge n. 549 del 1995, comma 42, prevede l'elargizione del contributo a quei sodalizi che entro il 15 luglio di ogni anno presentano il conto consuntivo dell'anno prima al Ministero della Difesa che, coerentemente con quanto previsto nel parere espresso da questa Commissione sull'Atto del Governo n. 351 concernente la ripartizione dei fondi per l'anno 2016, ha reso disponibili le rendicontazioni di molte associazioni combattentistiche beneficiarie;
    va ribadita la stima e la riconoscenza che il Parlamento e la comunità nazionale devono avere nei confronti delle associazioni partigiane, combattentistiche e d'arma per il contributo che i loro iscritti hanno dato alla storia del Paese, all'Unità d'Italia e alla liberazione dal Nazifascismo, nonché l'importanza di trasmettere alle nuove generazioni la memoria storica da loro conservata;
    va lamentato il comportamento del Ministero della Difesa, che pur avendo fatto alcuni timidi passi in avanti continua a non rispettare le prescrizioni della Commissioni Difesa in merito ai criteri di ripartizione del fondo in oggetto, di trasparenza e di indirizzo politico collettivo a cui tale risorse pubbliche dovrebbero essere destinate;
    i pareri espressi negli anni passati dalla Commissione Difesa avrebbero dovuto suggerire la presentazione, alla medesima Commissione, dei seguenti documenti e relazioni: progetti presentati e meritevoli di finanziamento per le associazioni che hanno beneficiato dei contributi ai sensi della legge n. 549 del 1995; relazione sullo stato di integrazione tra le associazioni, sui criteri di ripartizione, sul funzionale utilizzo delle risorse, sugli interventi di sensibilizzazione intrapresi per incentivare la realizzazione di forme associative in un'ottica interforze, sulle modalità di informazione delle associazioni e sugli obblighi di rendicontazione stabiliti dall'articolo 1, comma 40, della legge 28 dicembre 1995, n. 549 (Gazzetta Ufficiale n. 302 del 29 dicembre 1995); bilanci di ogni singola associazione beneficiaria di contributi previsti dalla legge n. 549 del 1995; elenco delle associazioni che abbiano richiesto l'uso di locali a canone agevolato (come giustamente chiarito con la nota deposita in Commissione in data Pag. 6224 novembre 2015) di proprietà della Difesa e non più utili e a quali siano state concessi;
   ricordato che:
    l'articolo 1 della legge 28 dicembre 1995, n. 549 (Gazzetta Ufficiale n. 302 del 29 dicembre 1995), al comma 42, recita: «Gli enti, cui lo Stato contribuisce in via ordinaria, che non abbiano fatto pervenire alla data del 15 luglio di ogni anno il conto consuntivo dell'anno precedente da allegare allo stato di previsione dei singoli Ministeri interessati, sono esclusi dal finanziamento per l'anno cui si riferisce lo stato di previsione stesso.»;
    non è dato sapere alla Commissione quali e quanti siano le associazioni che ricadano nelle condizioni previste dal comma sopracitato e se si è effettivamente proceduto alla loro esclusione per il mancato invio del conto consuntivo;
    i contributi in favore delle associazioni combattentistiche sono vincolati alla rendicontazione e alla pubblicazione delle spese effettuate dalle medesime associazioni nella forma e nei modi finalizzati a garantire la trasparenza e come questi dati non siano mai stati trasmessi secondo quanto previsto dalla legge n. 448 del 2001 all'articolo 32, comma 2, entro il 31 gennaio di ogni anno;
    senza tale materiale di supporto la Commissione Difesa della Camera dei deputati non è in grado di valutare se l'aumento cospicuo di risorse ad alcune associazioni sia dovuto alla qualità dei progetti presentati o invece alla semplice discrezionalità dell'organo di vigilanza ;
    per 6 associazioni su 8 che ricevono contributi tra i 50.000 e i 100.000 euro per l'anno 2017, non si è potuto valutare bilanci e/o progetti in quanto mancanti dal rendiconto messo a disposizione dal Ministero della Difesa;
    per 12 associazioni su 34 che ricevono contributi fino a 50.000 euro per l'anno 2017, non si è potuto valutare bilanci e/o progetti in quanto mancanti dal rendiconto messo a disposizione dal Ministero della Difesa;
    l'Associazione Nazionale Paracadutisti d'Italia pur presentando bilanci e progetti apprezzabili percepirà il 15 per cento circa in meno di contributi senza che risultino apparenti i motivi per cui sia avvenuta tale riduzione, ma ciò esclusivamente nell'ottica di poter comprendere le ragioni che stanno dietro le scelte operate dal Ministero;
    l'Unione Nazionale Sottoufficiali Italiani, invece, vede aumentati notevolmente i contributi elargiti senza che appaiano evidenti progetti e programmi tali da trovarne giustificazione, e ciò, sempre nell'ottica di meglio comprendere le motivazioni che stanno dietro a queste scelte;
    per tutte quante le considerazioni sopra citate nelle premesse e per la mancanza di trasparenza che da troppo tempo si riscontra nelle scelte dell'organo di vigilanza (Ministero della difesa), le quali creano sistemi di valutazione diversi che potrebbero danneggiare i sodalizi realmente meritevoli di maggiori contributi, avvantaggiandone altri che usufruiscono dei contributi ministeriali per progetti non meglio precisati e senza dare pubblicità degli introiti e delle spese sostenute,
   esprime

PARERE CONTRARIO