CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 3 ottobre 2017
884.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2016-2017. Emendamenti C. 4620 Governo, approvato dal Senato.

PROPOSTE EMENDATIVE TRASMESSE DALLA XIV COMMISSIONE

ART. 3.

  Al comma 3, dopo la lettera d), inserire la seguente:
  d-bis) prevedere, conformemente agli articoli 11 e 10, comma 4, della direttiva (UE) 2015/2436, il diritto del titolare del marchio d'impresa di vietare ai terzi di introdurre prodotti, in ambito commerciale, nello Stato membro di registrazione del marchio, senza la loro immissione in libera pratica in tale Stato, quando tali prodotti, compreso il loro imballaggio, provengono da Paesi terzi e recano senza autorizzazione un marchio che è identico al marchio registrato in relazione a tali prodotti o che non può essere distinto nei suoi aspetti essenziali da detto marchio, nonché il diritto del medesimo titolare di vietare atti preparatori in relazione all'uso di imballaggi o altri mezzi;

3. 1. Matarrelli.

  Al comma 3, lettera e), dopo le parole: la provenienza geografica, inserire le seguenti: e l'origine.

  Conseguentemente, al medesimo comma 3, lettera e), dopo le parole: o dei servizi, inserire le seguenti: e la tracciabilità.

3. 2. Gianluca Pini, Bossi.

  Al comma 3, lettera f), numero 1), dopo le parole: la provenienza geografica, inserire le seguenti: e l'origine.
  Conseguentemente, al medesimo comma 3, lettera f), dopo le parole: o dei servizi, inserire le seguenti: e la tracciabilità.

3. 4. Gianluca Pini, Bossi.

ART. 4.

  Al comma 3, dopo la lettera e), aggiungere la seguente:
  e-bis) prevedere nel caso di controversie riguardanti brevetti europei con effetto unitario, che il titolare del brevetto fornisca, su richiesta del tribunale competente, la traduzione integrale del brevetto europeo nella lingua utilizzata nel procedimento giudiziario, senza oneri a suo carico.

*4. 1. Matarrelli.

  Al comma 3, dopo la lettera e), aggiungere la seguente:
  e-bis) prevedere nel caso di controversie riguardanti brevetti europei con effetto unitario, che il titolare del brevetto fornisca, su richiesta del tribunale competente, la traduzione integrale del brevetto europeo nella lingua utilizzata nel procedimento giudiziario, senza oneri a suo carico.

*4. 2. Gianluca Pini, Bossi.

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ALLEGATO 2

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2016-2017. Emendamenti C. 4620 Governo, approvato dal Senato.

PARERE APPROVATO

  La X Commissione,
   esaminati gli emendamenti Matarrelli 3.1, Gianluca Pini 3.2 e 3.4, Matarrelli 4.1 e Gianluca Pini 4.2, riferiti al disegno di legge recante «Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2016-2017» (C. 4620 Governo, approvato dal Senato),
  delibera di esprimere

PARERE CONTRARIO

  sugli emendamenti Matarrelli 3.1, Gianluca Pini 3.2 e 3.4, Matarrelli 4.1 e Gianluca Pini 4.2.

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ALLEGATO 3

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2017.
Doc. LVII, n. 5-bis, Allegato 1 e Annesso.

PARERE APPROVATO

  La X Commissione,
   esaminata, per quanto di competenza, la «Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2016» (Doc. LVII, n. 5-bis), accompagnata dalle «Relazioni sulle spese di investimento e relative leggi pluriennali» (Allegato 1), nonché dalla Relazione ai sensi dell'articolo 6, comma 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 243 (Annesso);
   rammentato che, con la richiamata Relazione al Parlamento, il Governo delinea l'aggiornamento del piano di rientro verso l'Obiettivo di Medio Periodo (MTO), già autorizzato con le risoluzioni di approvazione del Documento di economia e finanza 2017;
   evidenziato che il Governo ritiene infatti – in accordo con le valutazioni della Commissione europea contenute nelle Raccomandazioni indirizzate all'Italia ed agli altri paesi membri – «che la sana gestione delle finanze pubbliche, soprattutto in questa particolare fase congiunturale, debba risultare complementare all'adozione di politiche di sostegno alla ripresa economica in corso e, nel medio termine, alle prospettive di crescita del nostro Paese. Un sistema economico saldo e competitivo è infatti presupposto essenziale per finanze pubbliche sane e per un sentiero di riduzione del debito che sia sostenibile»;
   segnalato che dunque – sebbene con la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (NaDEF) 2017 la previsione di crescita del PIL reale venga rivista al rialzo di 0,4 punti percentuali e stimata all'1,5 per cento per l'anno in corso e sebbene il differenziale di crescita dell'Italia rispetto alla media europea si venga restringendo – ritmo di crescita e tasso di disoccupazione indicano – sempre ad avviso del Governo – che le riforme non hanno «ancora esplicato completamente i loro effetti, anche con riferimento a quelle per promuovere un ambiente più favorevole agli investimenti produttivi e incentivare la capitalizzazione delle imprese, e ai recenti interventi sul settore bancario. Gli investimenti nel settore privato seguono una tendenza positiva, ma sono ancora al di sotto dei livelli pre-crisi, mentre quelli del settore pubblico necessitano di ulteriori risorse per il necessario rilancio»;
   evidenziato altresì che – sulla scorta dell'analisi fin qui tratteggiata – il Governo conferma pertanto, come già comunicato alla Commissione europea nello scorso mese di maggio, «l'intenzione di ridurre l'aggiustamento strutturale di bilancio nel 2018 da 0,8 punti percentuali, che eccedevano comunque quanto richiesto dal braccio preventivo del Patto di Stabilità e Crescita, a 0,3 punti», mentre «il nuovo obiettivo di indebitamento passa all'1,6 per cento del PIL, che segna comunque un'accelerazione del processo di riduzione del deficit», fermo restando, nel biennio successivo, il percorso per il raggiungimento «del sostanziale conseguimento del pareggio di bilancio nel 2020, sia in termini nominali, sia strutturali»;
   rammentato inoltre che il nuovo obiettivo di indebitamento netto per il 2018 (rivisto dall'1,2 all'1,6 per cento del Pag. 361PIL) libera risorse finalizzate a sterilizzare compiutamente, per il prossimo anno, l'entrata in vigore degli aumenti IVA previsti a legislazione vigente, e che il Governo anticipa un impianto del disegno di legge di bilancio per il triennio 2018-2020 incentrato «su un miglioramento graduale e nello stesso tempo strutturale della finanza pubblica, fondato sulla revisione della spesa, su una maggiore efficienza operativa nelle Amministrazioni pubbliche e sul contrasto all'evasione e all'elusione fiscale», nonché su politiche e «misure in favore della crescita attraverso l'incentivazione degli investimenti privati e il potenziamento di quelli pubblici, con il duplice obiettivo di supportare la competitività del Paese e stimolare la domanda aggregata, oltre a interventi per promuovere la crescita occupazionale in particolare dei giovani e sostenere i redditi delle famiglie più povere»;
   segnalato infine che tale impianto analitico e programmatico si accompagna, anche in NaDEF 2017, all'esplicito richiamo – così tra l'altro nella Premessa a firma del Ministro dell'economia e delle finanze – della necessità di una nuova governance dell'area euro «in grado di incentivare politiche di bilancio favorevoli alla crescita e riforme strutturali che le completino», anche attraverso l'efficace coordinamento delle politiche di bilancio eventualmente affidato ad un Ministro delle finanze europeo;
   richiamata, infine, la nota dell'Ufficio parlamentare di bilancio del 15 settembre 2017 concernente la validazione delle previsioni macroeconomiche tendenziali per gli anni 2017-2018 recate da NaDEF 2017,
  delibera di esprimere

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   a) anche alla luce del focus della NaDEF sulla performance delle esportazioni italiane leggibile come «risultato sia di fattori temporanei che di natura strutturale», segnali la Commissione V al Governo il rilievo del sostegno ai processi di internazionalizzazione delle nostre imprese ed in particolare, in riferimento alla prossima legge di bilancio, della prosecuzione degli impegni concernenti il Piano straordinario per la promozione del made in Italy e del coordinamento di detto Piano con le ordinarie azioni di sostegno delle imprese italiane nei mercati internazionali;
   b) posto che nella NaDEF si richiama il graduale miglioramento, negli ultimi trimestri, della disponibilità di credito per le imprese, sottolineando come «un sistema bancario liberato dalla cappa di incertezza degli anni più recenti significa un minor costo e un più agevole accesso al credito, che a loro volta daranno ulteriore impulso alla ripresa dell'economia», segnali la Commissione V al Governo l'importanza dello sviluppo contestuale tanto delle misure finalizzate alla riduzione del peso dei crediti deteriorati sui bilanci delle aziende di credito (ivi compreso il completamento del percorso parlamentare di riforma dell'insolvenza e delle procedure fallimentari) e delle riforme per la maggiore efficienza e trasparenza della governance del sistema bancario e per la maggior tutela di depositanti ed investitori, quanto di una compiuta operatività del nuovo modello di valutazione dei rischi del Fondo di garanzia per le PMI e di un'attenta valutazione, in occasione della prossima legge di bilancio, del fabbisogno finanziario di detto Fondo, anche in un'ottica di valorizzazione e sviluppo delle misure di collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti e con la rete dei consorzi fidi;
   c) posto che la «ripresa dell'accumulazione di capitale è essenziale per rafforzare la crescita dell'economia italiana, non solo perché gli investimenti sono una componente della domanda aggregata, ma anche perché nuovi beni capitali ed infrastrutture consentono di incrementare la produttività e la competitività dell'economia», e che se «nel corso del prossimo quinquennio – si legge ancora nella NaDEF – il tasso di investimento raggiungesse quantomeno la media europea, ciò Pag. 362assicurerebbe con alta probabilità un tasso medio di crescita dell'economia superiore a quello registrato nell'ultimo anno e pari ad almeno il due per cento in termini reali», segnali la Commissione V al Governo la necessità del più coerente perseguimento degli obiettivi attesi di crescita degli investimenti fissi lordi pubblici del 5,1 e del 3,4 per cento rispettivamente negli anni 2018 e 2019 a fronte di una crescita dello 0,4 per cento nel 2017, e ciò in particolare attraverso la tempestiva attivazione degli stanziamenti appostati al Fondo Investimenti e l'avanzamento delle linee strategiche di cui alla delibera CIPE n. 25 del 10 agosto 2016 in materia di riparto tematico delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020, nonché attraverso il completamento dei provvedimenti attuativi del Codice dei contratti pubblici;
   d) posto che le esigenze di un piano organico di messa in sicurezza del territorio nazionale e del perseguimento di un'edilizia ambientalmente sostenibile ed energicamente efficiente trovano convergenza nell'impianto del progetto «Casa Italia» e nei correlati stanziamenti del Fondo Investimenti, segnali la Commissione V al Governo l'esigenza, in questo contesto ed in riferimento alla prossima legge di bilancio, della conferma e della valorizzazione anche dei bonus fiscali per ristrutturazioni edilizie, efficienza energetica ed interventi antisismici già previsti a legislazione vigente;
   e) posto che, come si annota nella NaDEF, «il sistema Industria 4.0 è entrato nella sua seconda fase di attuazione ed è stato esteso per includere interventi ad ampio respiro che definiscano un percorso innovativo e sinergico, capace di coinvolgere il sistema produttivo e dei servizi, la formazione specifica dei lavoratori, il sistema duale scuola-lavoro», così configurando un Piano Nazionale Impresa 4.0, segnali la Commissione V al Governo – anche alla luce delle conclusioni del recente G7 Innovazione e della necessità ivi ribadita di «supportare policy che aiutino le piccole e medie imprese a trarre pieno vantaggio dalle tecnologie emergenti, a superare il digital divide e a ridurre il gap degli investimenti» ed in particolare riferimento alla prossima legge di bilancio – le esigenze della riproposizione, con adeguate dotazioni finanziarie e con affinata modulazione della capacità d'impatto, degli strumenti di incentivazione fiscale (iperammortamento e superammortamento) e dell'introduzione di un credito d'imposta per i correlati fabbisogni formativi dei lavoratori, nonché di una decisiva accelerazione della messa a punto e dell'implementazione (anche in termini di risorse) dei centri di competenza in partenariato con il sistema universitario e delle loro funzioni di trasferimento tecnologico di particolare rilievo per le PMI e per l'intera area territoriale del Mezzogiorno; al riguardo, segnali altresì la Commissione V l'esigenza di una sempre maggiore integrazione del Piano Nazionale Impresa 4.0 con la « Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente (SNSI) che coinvolge in vario modo gli strumenti della politica di coesione», nonché con i Piani di azione triennale dei cluster tecnologici e con i lavori della Cabina di regia per il coordinamento degli Istituti tecnici superiori (ITS) e delle lauree professionalizzanti;
   f) posto che – come segnalato anche in Premessa dal Ministro dell'economia e delle finanze – l'accelerazione degli afflussi turistici ha concorso alla crescita del PIL negli ultimi trimestri, segnali la Commissione V al Governo l'opportunità e l'esigenza di una compiuta valorizzazione di detto settore; in particolare ed in riferimento alla prossima legge di bilancio, segnali la Commissione V opportunità ed esigenza del rafforzamento delle dotazioni finanziarie afferenti ai capitoli di bilancio concernenti la missione «Turismo» ed il programma «Sviluppo e competitività del turismo» del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, in coerenza con l'impianto complessivo e con le linee guida del nuovo Piano strategico di sviluppo del turismo in Italia 2017-2022 e del Piano della Mobilità Turistica, «che ha riconosciuto i poli turistici come elementi Pag. 363costitutivi della rete del Sistema Nazionale Integrato dei Trasporti (SNIT)», Piano che «verrà finanziato con le risorse nazionali per la politica infrastrutturale e finanziamenti europei»;
   g) segnali inoltre la Commissione V al Governo le esigenze di accelerazione:
    dell'attuazione della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile e della Strategia energetica nazionale, nonché dell'analisi del «Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi e favorevoli» allo scopo di «favorire una possibile transizione verso un sistema fiscale ecologico e un modello di economia sostenibile»;
    dei tempi medi di pagamento dei debiti commerciali delle pubbliche amministrazioni e di monitoraggio della tempestiva attuazione del Piano Triennale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione 2017-2019 e del Piano Banda Ultra Larga con i connessi stanziamenti di cui alle delibere CIPE 6 agosto 2015 e 7 agosto 2017;
    del Piano di valorizzazione del patrimonio pubblico e, sul versante delle partecipazioni societarie, dei suoi «obiettivi di miglioramento dell'efficienza economico finanziaria e di sviluppo delle società partecipate pubbliche, anche attraverso l'acquisizione di nuovi capitali italiani ed esteri; nonché di miglioramento della regolamentazione dei mercati e crescita della concorrenza nei settori interessati», anche in ragione di obiettivi di proventi per privatizzazioni pari allo 0,2 per cento del PIL nel 2017 e nell'ordine dello 0,3 per cento del PIL negli anni a venire;
   h) in riferimento alle annotazioni del MiSE in sede di «Relazioni sulle spese di investimento e sulle relative leggi pluriennali», si sottolineano in particolare le seguenti considerazioni di detto Ministero circa:
    l'importanza di assicurare continuità di finanziamento per gli investimenti in ricerca e sviluppo nei settori dell'aerospazio e dell'alta tecnologia;
    l'esigenza di rifinanziare la strategia promozionale integrata per il triennio 2018-2020;
    l'opportunità di ulteriori risorse, a valere sul PON Industria e competitività 2014-2020, per il Fondo rotativo per l'innovazione tecnologica;
    il Fondo di garanzia per le PMI in riferimento al quale così si osserva: «Per gli anni 2018 e 2019, sulla base delle informazioni assunte dal gestore del Fondo, il fabbisogno finanziario per assicurare l'operatività del Fondo ammonta rispettivamente a 1,0 e 2,0 miliardi di euro. Pertanto, in assenza di un corrispondente rifinanziamento dello strumento l'operatività del Fondo è garantita solo per l'esercizio 2017»;
    l'auspicabile congruo rifinanziamento dei contratti di sviluppo nel settore industriale e turistico.