CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 3 ottobre 2017
884.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2017. (Doc. LVII, n. 5-bis, Allegati e Annesso).

PROPOSTA DI PARERE DELLA RELATRICE

  La IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni),
   esaminata, per le parti di competenza, la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2017 (Doc. LVII, n. 5-bis, Allegati e Annesso);
   premesso che la Nota presenta una revisione al rialzo delle stime sull'andamento dell'economia italiana per l'anno in corso e per il triennio successivo rispetto alle precedenti previsioni formulate nel DEF di aprile;
   rilevato che, per quanto concerne gli aspetti di più diretto interesse della IX Commissione Trasporti:
    la Nota rivede al ribasso l'obiettivo dei proventi da conseguire nell'anno in corso con l'attuazione del piano di privatizzazione, (0,2 per cento di PIL in luogo dello 0,3 preventivato per il 2017, stima comunque confermata per ciascuno dei prossimi anni), dando conto dello slittamento nella sua attuazione per i necessari aggiornamenti e analisi aggiuntive legati all'accorpamento di Anas in Ferrovie dello Stato e all'insediamento del nuovo vertice di Poste italiane – cui consegue la rivisitazione del piano industriale – che ne ha «posto in stand by la cessione di una ulteriore quota»;
    con riferimento all'obiettivo della semplificazione amministrativa, viene menzionato il decreto legislativo n. 98 del 2017 di razionalizzazione dei processi di gestione dei dati di circolazione e di proprietà di autoveicoli che introduce, dal 1o luglio 2018, il documento unico di circolazione per gli autoveicoli;
    nella Nota si evidenzia l'integrale riparto del Fondo investimenti, con una destinazione di oltre 19 miliardi in 15 anni per il finanziamento di interventi nei settori dei trasporti, viabilità, mobilità sostenibile, sicurezza stradale, riqualificazione e accessibilità delle stazioni ferroviarie, di cui una significativa quota (oltre 10 miliardi) riguardano investimenti nella rete ferroviaria;
    la Nota si sofferma diffusamente su investimenti e innovazioni nel settore dei trasporti:
     a) riferendo sullo sviluppo di sinergie tra ANAS S.p.A. e il gruppo Ferrovie dello Stato (FS), che permetteranno di aumentare gli investimenti di almeno il 10 per cento rispetto al 2016;
     b) descrivendo le innovazioni normative per il Trasporto pubblico locale che sarà peraltro interessato dall'imminente emanazione, del Piano per la mobilità sostenibile che prevede un investimento pari a 6.167 milioni per il periodo 2019-2033 e dal decreto interministeriale sulla filiera del trasporto pubblico su gomma e sui sistemi intelligenti per il trasporto, per un finanziamento complessivo di circa 202 milioni;
     c) ricordando le nuove disposizioni finalizzate ad innalzare gli standard di sicurezza del trasporto ferroviario, con un maggior coinvolgimento di Rete Ferroviaria italiana (RFI) nella gestione del patrimonio infrastrutturale;
     d) richiamando le misure per l'incentivazione del traffico ferroviario Pag. 344delle merci in ambito portuale e, in particolare, l'ulteriore finanziamento pari a 35 milioni per il 2018 per i progetti volti a potenziare la catena intermodale e i nuovi servizi marittimi per il trasporto combinato delle merci o il miglioramento dei servizi su rotte esistenti, nonché per i servizi di trasporto ferroviario intermodale in arrivo e in partenza da nodi logistici e portuali in Italia (20 milioni per il 2018);
     e) informando dell'assegnazione, con il decreto ministeriale 10 agosto 2017, di 660 milioni di euro per l'acquisto di materiale rotabile ferroviario per il trasporto regionale o regionale metropolitano per il periodo 2017-2022;
     f) ricordando l'adozione del primo Piano della Mobilità Turistica;
     g) richiamando lo schema di decreto legislativo integrativo e correttivo del decreto legislativo n. 169 del 2016 di riforma delle autorità portuali, all'esame delle competenti Commissioni parlamentari;
    viene posta in evidenza la prossima istituzione – a seguito della normativa introdotta con il decreto «Mezzogiorno», n. 91 del 2017 – delle Zone Economiche Speciali (ZES), concentrate nelle aree portuali e nelle aree ad esse economicamente collegate, con l'obiettivo di rilanciare la competitività dei porti delle Regioni meridionali, attraverso il riconoscimento di agevolazioni fiscali aggiuntive rispetto al regime ordinario del credito d'imposta, già assegnate con delibera CIPE del 7 agosto 2017;
    analogamente, si segnala l'introduzione – nella legge annuale per il mercato e la concorrenza approvata lo scorso 2 agosto – di norme volte a aprire i mercati alla concorrenza e garantire i diritti dei consumatori, sia nel settore delle comunicazioni elettroniche, sia in materia di servizi postali, estendendo a tale ambito la disciplina del registro delle opposizioni e disponendo la cessazione della riserva legale a favore di Poste Italiane sulla notifica degli atti giudiziari e la consegna a mezzo posta delle notifiche di sanzione;
    la Nota dà conto dell'avanzamento – nel quadro della Strategia italiana per la banda ultra larga – del piano per realizzazione della rete nelle c.d. aree a fallimento di mercato in 6 Regioni (Abruzzo, Molise, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Veneto) a cura del concessionario aggiudicatario, Open fiber S.p.A. e della aggiudicazione provvisoria della seconda gara per altre 10 regioni (Piemonte, Valle D'Aosta, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Basilicata, Sicilia) e della Provincia autonoma di Trento, nonché della prossima gara relativa alle Puglia, Calabria e Sardegna; il suddetto piano ha richiesto l'assegnazione di 2,2 miliardi per gli interventi di immediata attivazione e sono previsti ulteriori 1,3 miliardi per la rimanente parte; quanto alle «aree grigie» la Delibera CIPE, da un lato, ha assegnato 1,3 miliardi e approvato un ulteriore finanziamento pari a 2,1 miliardi,
    infine, con riguardo al processo di trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione, la Nota ricorda l'approvazione nel maggio 2017 del Piano Triennale per l'Informatica nella Pubblica amministrazione 2017-2019 che orienta i 4,6 miliardi di risorse stanziate affidando all'Agenzia per l'Italia Digitale la funzione di guida delle amministrazioni, nonché la deliberazione preliminare dello schema di decreto correttivo al Codice dell'Amministrazione Digitale, che contiene le misure normative di attuazione di molti dei progetti identificati nel Piano Triennale,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   a) richiamando il parere reso dalla Commissione Trasporti in sede di esame della legge di conversione del decreto-legge n. 91 del 2017, valuti la Commissione di merito l'opportunità di stimolare l'Esecutivo ad una applicazione più estensiva delle norme sulle ZES, apparendo queste Pag. 345ultime uno strumento particolarmente efficace per il rilancio della competitività delle aree portuali;
   b) con riguardo all'attuazione del piano di privatizzazioni, valuti la Commissione di merito l'opportunità di rappresentare l'esigenza di non perdere il controllo di impresa strategiche ma, anzi, di consolidare e valorizzare i risultati positivi che sia il gruppo Ferrovie dello Stato sia Poste italiane Spa hanno conseguito negli ultimi anni, anche in ragione del loro assetto proprietario, proteggendo quelle esigenze pubbliche che la Commissione IX aveva già evidenziato nel parere sull'atto riguardante la prima tranche della privatizzazione di Poste Italiane Spa, con riferimento tanto al servizio universale quanto alla tutela del risparmio postale.

Pag. 346

ALLEGATO 2

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2017. (Doc. LVII, n. 5-bis, Allegati e Annesso).

PROPOSTA ALTERNATIVA DI PARERE DEL GRUPPO M5S

  La IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni),
   esaminati, per le parti di competenza, la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza 2017 (Doc. LVII, n. 5-bis, Allegati e Annesso),
   premesso che:
    nella Nota di aggiornamento si apprende con somma preoccupazione il ritardo nello stato di avanzamento dei lavori ricompresi tra gli interventi di soppressione e automazione di passaggi a livello sulla rete ferroviaria, individuati, con priorità per la tratta terminale pugliese del corridoio ferroviario adriatico da Bologna a Lecce, soprattutto alla luce della grave situazione di insicurezza che interessa la tratta in oggetto;
    a fronte di una situazione di ristrettezze economiche e di necessaria razionalizzazione delle risorse, risulta del tutto incomprensibile, anche alla luce delle recenti conclusioni espresse dal Governo francese che evidenziano la non sostenibilità economica dell'opera, la volontà da parte del Governo italiano di perseguire nella realizzazione del nuovo collegamento ferroviario Torino – Lione considerato che si è ancora in una fase embrionale con il solo progetto definitivo approvato nel 2015 e il completamento, entro questo anno, del cunicolo esplorativo della Maddalena;
    relativamente alla mobilità dolce si segnala come non sia stata ancora convocata la Conferenza Stato Regioni per il riparto delle risorse da destinare negli anni 2016, 2017 e 2018, alla realizzazione di ciclovie turistiche, progettazione e sicurezza della ciclabilità cittadine;
    sarebbe opportuno inoltre sbloccare la situazione relativa ai 15 milioni di euro destinati alla progettazione, realizzazione di ciclovie turistiche di ciclo stazioni nonché alla progettazione e realizzazione di interventi concernenti la sicurezza della ciclabilità cittadina di cui all'articolo 1, comma 144, della legge n. 232 del 2016;
    il documento in esame ripercorre gli interventi adottati dal Governo in materia di trasporto pubblico locale. Si evidenzia come ancora una volta il Governo sia intervenuto, con il decreto-legge n. 50 del 2017, spingendo gli enti competenti a scegliere procedure competitive per l'affidamento dei servizi sfavorendo la gestione diretta o l'affidamento in house. Quest'ultima scelta solleva addirittura dei dubbi di legittimità dal punto di vista costituzionale perché analoga ad una norma contenuta nel decreto Madia servizi pubblici poi non più pubblicata in Gazzetta, a seguito della sentenza della Corte costituzionale. La ripresentazione dunque, sebbene sotto forma di disincentivo e di penalizzazione economica, sebbene non si traduca in un chiaro divieto di affidamento in house, rappresenta una forzatura rispetto alle disposizioni contenute nel regolamento CE n. 1370/2007;
    il decreto-legge n. 50 del 2017, contiene disposizioni ulteriori riguardo la fusione tra Anas S.p.a. e il gruppo Ferrovie dello Stato. Nel merito continuiamo a ribadire la nostra più totale contrarietà a Pag. 347questa operazione fortemente voluta dall'esecutivo esclusivamente per far uscire l'Anas dal perimetro della pubblica amministrazione, aggirando, così, il problema relativo ai 500 milioni di debito del gruppo. Questa operazione, però, sembra non aver considerato le problematiche che sorgeranno dal fatto che Anas non potrà più usufruire dei contributi a fondo perduto trasferiti dallo Stato e dovrà bensì fare affidamento su dei corrispettivi calcolati in base ad alcuni parametri come il traffico effettivamente registrato sulla rete (in calo su molte tratte), il rispetto di costi e tempi degli investimenti (anche questi ultimi molto in ritardo) e le performance dei servizi. Analogamente, suddetta scelta risulta rischiosa anche per il gruppo Ferrovie dello Stato perché Anas ha ancora in attivo un contenzioso di circa 9 miliardi,
  esprime

PARERE CONTRARIO.

Pag. 348

ALLEGATO 3

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2017. (Doc. LVII, n. 5-bis, Allegati e Annesso).

PARERE APPROVATO

  La IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni),
   esaminata, per le parti di competenza, la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2017 (Doc. LVII, n. 5-bis, Allegati e Annesso),
   premesso che la Nota presenta una revisione al rialzo delle stime sull'andamento dell'economia italiana per l'anno in corso e per il triennio successivo rispetto alle precedenti previsioni formulate nel DEF di aprile,
   rilevato che, per quanto concerne gli aspetti di più diretto interesse della IX Commissione Trasporti:
    la Nota rivede al ribasso l'obiettivo dei proventi da conseguire nell'anno in corso con l'attuazione del piano di privatizzazione, (0,2 per cento di PIL in luogo dello 0,3 preventivato per il 2017, stima comunque confermata per ciascuno dei prossimi anni), dando conto dello slittamento nella sua attuazione per i necessari aggiornamenti e analisi aggiuntive legati all'accorpamento di Anas in Ferrovie dello Stato e all'insediamento del nuovo vertice di Poste italiane – cui consegue la rivisitazione del piano industriale – che ne ha «posto in stand by la cessione di una ulteriore quota»;
    con riferimento all'obiettivo della semplificazione amministrativa, viene menzionato il decreto legislativo n. 98 del 2017 di razionalizzazione dei processi di gestione dei dati di circolazione e di proprietà di autoveicoli che introduce, dal 1o luglio 2018, il documento unico di circolazione per gli autoveicoli;
    nella Nota si evidenzia l'integrale riparto del Fondo investimenti, con una destinazione di oltre 19 miliardi in 15 anni per il finanziamento di interventi nei settori dei trasporti, viabilità, mobilità sostenibile, sicurezza stradale, riqualificazione e accessibilità delle stazioni ferroviarie, di cui una significativa quota (oltre 10 miliardi) riguardano investimenti nella rete ferroviaria;
    la Nota si sofferma diffusamente su investimenti e innovazioni nel settore dei trasporti:
     a) riferendo sullo sviluppo di sinergie tra ANAS S.p.A. e il gruppo Ferrovie dello Stato (FS), che permetteranno di aumentare gli investimenti di almeno il 10 per cento rispetto al 2016;
     b) descrivendo le innovazioni normative per il Trasporto pubblico locale che sarà peraltro interessato dall'imminente emanazione, del Piano per la mobilità sostenibile che prevede un investimento pari a 6.167 milioni per il periodo 2019-2033 e dal decreto interministeriale sulla filiera del trasporto pubblico su gomma e sui sistemi intelligenti per il trasporto, per un finanziamento complessivo di circa 202 milioni;
     c) ricordando le nuove disposizioni finalizzate ad innalzare gli standard di sicurezza del trasporto ferroviario, con un maggior coinvolgimento di Rete Ferroviaria italiana (RFI) nella gestione del patrimonio infrastrutturale;
     d) richiamando le misure per l'incentivazione del traffico ferroviario Pag. 349delle merci in ambito portuale e, in particolare, l'ulteriore finanziamento pari a 35 milioni per il 2018 per i progetti volti a potenziare la catena intermodale e i nuovi servizi marittimi per il trasporto combinato delle merci o il miglioramento dei servizi su rotte esistenti, nonché per i servizi di trasporto ferroviario intermodale in arrivo e in partenza da nodi logistici e portuali in Italia (20 milioni per il 2018);
     e) informando dell'assegnazione, con il decreto ministeriale 10 agosto 2017, di 660 milioni di euro per l'acquisto di materiale rotabile ferroviario per il trasporto regionale o regionale metropolitano per il periodo 2017-2022;
     f) ricordando l'adozione del primo Piano della Mobilità Turistica;
     g) richiamando lo schema di decreto legislativo integrativo e correttivo del decreto legislativo n. 169 del 2016 di riforma delle autorità portuali, all'esame delle competenti Commissioni parlamentari;
    viene posta in evidenza la prossima istituzione – a seguito della normativa introdotta con il decreto «Mezzogiorno», n. 91 del 2017 – delle Zone Economiche Speciali (ZES), concentrate nelle aree portuali e nelle aree ad esse economicamente collegate, con l'obiettivo di rilanciare la competitività dei porti delle Regioni meridionali, attraverso il riconoscimento di agevolazioni fiscali aggiuntive rispetto al regime ordinario del credito d'imposta, già assegnate con delibera CIPE del 7 agosto 2017;
    analogamente, si segnala l'introduzione – nella legge annuale per il mercato e la concorrenza approvata lo scorso 2 agosto – di norme volte a aprire i mercati alla concorrenza e garantire i diritti dei consumatori, sia nel settore delle comunicazioni elettroniche, sia in materia di servizi postali, estendendo a tale ambito la disciplina del registro delle opposizioni e disponendo la cessazione della riserva legale a favore di Poste Italiane sulla notifica degli atti giudiziari e la consegna a mezzo posta delle notifiche di sanzione;
    la Nota dà conto dell'avanzamento – nel quadro della Strategia italiana per la banda ultra larga – del piano per realizzazione della rete nelle c.d. aree a fallimento di mercato in 6 Regioni (Abruzzo, Molise, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Veneto) a cura del concessionario aggiudicatario, Open fiber S.p.A. e della aggiudicazione provvisoria della seconda gara per altre 10 regioni (Piemonte, Valle D'Aosta, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Basilicata, Sicilia) e della Provincia autonoma di Trento, nonché della prossima gara relativa alle Puglia, Calabria e Sardegna; il suddetto piano ha richiesto l'assegnazione di 2,2 miliardi per gli interventi di immediata attivazione e sono previsti ulteriori 1,3 miliardi per la rimanente parte; quanto alle «aree grigie» la Delibera CIPE, da un lato, ha assegnato 1,3 miliardi e approvato un ulteriore finanziamento pari a 2,1 miliardi,
    infine, con riguardo al processo di trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione, la Nota ricorda l'approvazione nel maggio 2017 del Piano Triennale per l'Informatica nella Pubblica amministrazione 2017-2019 che orienta i 4,6 miliardi di risorse stanziate affidando all'Agenzia per l'Italia Digitale la funzione di guida delle amministrazioni, nonché la deliberazione preliminare dello schema di decreto correttivo al Codice dell'Amministrazione Digitale, che contiene le misure normative di attuazione di molti dei progetti identificati nel Piano Triennale,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   a) richiamando il parere reso dalla Commissione Trasporti in sede di esame della legge di conversione del decreto-legge n. 91 del 2017, valuti la Commissione di merito l'opportunità di stimolare l'Esecutivo ad una applicazione più estensiva anche con riguardo a ciascuna realtà regionale delle norme sulle ZES, apparendo Pag. 350queste ultime uno strumento particolarmente efficace per il rilancio della competitività delle aree portuali;
   b) con riguardo all'attuazione del piano di privatizzazioni, valuti la Commissione di merito l'opportunità di rappresentare l'esigenza di non perdere il controllo di imprese strategiche ma, anzi, di consolidare e valorizzare i risultati positivi che sia il gruppo Ferrovie dello Stato sia Poste italiane Spa hanno conseguito negli ultimi anni, anche in ragione del loro assetto proprietario, proteggendo quelle esigenze pubbliche che la Commissione IX aveva già evidenziato nel parere sull'atto riguardante la prima tranche della privatizzazione di Poste Italiane Spa, con riferimento tanto al servizio universale quanto alla tutela del risparmio postale;
   c) valuti altresì la Commissione di merito l'opportunità di orientare il Governo ad incentivare il volume degli investimenti sulle infrastrutture ferroviarie delle regioni meridionali del Paese.