CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 21 settembre 2017
880.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2016-2017. C. 4620 Governo, approvato dal Senato.

RELAZIONE APPROVATA

  La XI Commissione,
   esaminato, per quanto di competenza, il disegno di legge Atto Camera n. 4620, recante delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2016-2017, approvato dal Senato della Repubblica;
   rilevato che, tra le direttive da recepire con la delega conferita dall'articolo 1, la direttiva (UE) 2015/1794 modifica le direttive 2008/94/CE, 2009/38/CE e 2002/14/CE e le direttive 98/59/CE e 2001/23/, per quanto riguarda i marittimi;
   osservato che tale direttiva sopprime esclusioni e deroghe contenute nella normativa a tutela dei lavoratori riferite ai lavoratori marittimi, dalle quali deriva, a giudizio delle Istituzioni dell'Unione europea, una disparità di trattamento per la medesima categoria di lavoratori;
   preso atto che si prevede di recepire, mediante la medesima delega conferita dall'articolo 1, anche la direttiva (UE) 2016/2341, relativa alle attività degli enti pensionistici aziendali o professionali (EPAP) e alla vigilanza sui medesimi enti, nonché la direttiva (UE) 2016/801, relativa alle condizioni di ingresso e soggiorno dei cittadini di Paesi terzi per motivi di ricerca, studio, tirocinio, volontariato, programmi di scambio di alunni o progetti educativi, e collocamento alla pari,

DELIBERA DI RIFERIRE IN SENSO FAVOREVOLE

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ALLEGATO 2

Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea relativa all'anno 2016 (Doc. LXXXVII, n. 5).

PARERE APPROVATO

  La XI Commissione,
   esaminata, per quanto di competenza, la relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, riferita all'anno 2016 (Doc. LXXXVII, n. 5);
   considerato che la relazione dà analiticamente conto delle attività svolte dall'Italia nell'ambito dell'Unione europea nel corso dello scorso anno, anche alla luce di quanto esposto dalla relazione programmatica per il medesimo anno, sulla quale la XI Commissione si è espressa il 16 febbraio 2016, fornendo altresì indicazioni in ordine alla posizione espressa dal nostro Governo in ordine ai diversi dossier trattati e all'andamento dei relativi dibattiti;
   espresso apprezzamento per la scelta di promuovere in ambito europeo un approccio teso ad assicurare che il processo di integrazione e convergenza tra gli Stati membri non si limiti ai soli aspetti macroeconomici e monetari, ma si estenda in modo effettivo anche agli aspetti di carattere sociale, in linea con quanto prospettato nelle comunicazioni della Commissione europea relative alla costruzione di un Pilastro europeo dei diritti sociali;
   ritenuto che, come evidenziato nei documenti finali approvati dalle Commissioni riunite XI e XII con riferimento alle medesime Comunicazioni, è necessario che il Pilastro europeo dei diritti sociali assuma, all'interno delle politiche dell'Unione europea, una valenza e un'efficacia pari a quelle delle regole relative alla finanza pubblica e si traduca, pertanto, in impegni giuridicamente vincolanti, adeguatamente supportati anche sul piano finanziario;
   evidenziato che, in tale contesto, assume particolare rilevanza la proposta, avanzata dal nostro Paese, di istituire un sussidio di disoccupazione europeo;
   rilevato che nell'ambito del Capitolo 6 della Parte seconda della relazione sono illustrate sinteticamente le azioni perseguite dal Governo nel corso del 2016, tra cui si segnalano quelle adottate per garantire un'applicazione corretta e uniforme del quadro legislativo europeo in materia di promozione delle pari opportunità, richiamandosi i numerosi interventi volti ad incentivare la promozione della partecipazione delle donne al mercato del lavoro, il loro empowerment sociale ed economico e il loro accesso ai ruoli apicali;
   osservato che, nell'ambito del capoverso 6.1.1, dedicato alle politiche attive per l'occupazione, la relazione richiama, in particolare, l'impegno nel processo di implementazione dell'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (ANPAL) nonché nel sostegno al rifinanziamento dell'Iniziativa Occupazione Giovani;
   ricordato che, nel parere favorevole espresso sulla relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2017, la XI Commissione ha condiviso l'intendimento dell'Unione europea e, in particolare, dell'Italia, di rafforzare le politiche attive, giudicandolo pienamente coerente con uno degli assi portanti della riforma del lavoro Pag. 205realizzata in attuazione della legge n. 183 del 2014, con l'istituzione dell'ANPAL;
   ritenuto che tale intendimento debba tradursi in un concreto rafforzamento, anche attraverso opportuni investimenti, degli interventi volti a facilitare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro e ad agevolare il ricollocamento dei lavoratori che abbiano perso la propria occupazione;
   osservato, peraltro, che permangono, nell'attuale contesto produttivo italiano, conseguenze della profonda e duratura crisi economica, che, sul piano occupazionale, potrebbero essere meglio gestite attraverso l'utilizzo di ammortizzatori sociali che deroghino i più stringenti limiti introdotti in attuazione della legge n. 183 del 2014;
   richiamate le indicazioni contenute nella relazione circa l'impegno del Governo nella promozione della partecipazione delle donne al mercato del lavoro, della conciliazione tra vita privata e vita professionale nonché dell'utilizzo dei congedi parentali da parte di lavoratrici e lavoratori;
   ritenuto che, nell'ambito delle politiche europee e di quelle nazionali, debbano sostenersi misure volte a promuovere l'incremento dell'occupazione femminile, l'eliminazione dei divari di genere in materia di trattamenti economici e previdenziali e l'adeguata valorizzazione delle responsabilità e dei lavori di cura e di assistenza familiare,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

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ALLEGATO 3

5-12029 Patrizia Maestri: Stato di attuazione del cosiddetto «part time agevolato», previsto dall'articolo 1, comma 284, della legge 28 dicembre 2015, n. 208.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Il part time agevolato è una misura sperimentale, introdotta dall'articolo 1, comma 284, della legge di stabilità 2016, che consente ai lavoratori dipendenti del settore privato a tempo indeterminato di ridurre su base volontaria l'orario di lavoro. Tale misura, incentivando economicamente la riduzione di orario di lavoro dei lavoratori prossimi alla pensione di vecchiaia con costi distribuiti tra lavoratore, datore e Stato, rientra in un quadro di interventi volti a realizzare una maggiore flessibilità nell'uscita dal mondo del lavoro.
  Il datore che acconsente alla trasformazione del rapporto deve corrispondere in busta paga al lavoratore una somma pari alla contribuzione pensionistica relativa alla prestazione lavorativa non effettuata. Lo Stato, dal canto suo, riconosce la copertura pensionistica figurativa per la quota di retribuzione perduta, mentre il lavoratore subirà una perdita di retribuzione dovuta alla riduzione dell'orario di lavoro.
  Per quanto concerne il primo quesito posto nella presente interrogazione, rappresento che l'Inps ha comunicato che negli anni 2016 e 2017 sono state presentate complessivamente 162 domande di cui 121 sono state accolte. Le risorse finanziarie utilizzate, sino ad oggi, relativamente agli anni 2016,2017 e 2018 ammontano complessivamente a 1.208.959,44 euro.
  Sulla base di questi dati, che mostrano un utilizzo assai limitato della misura, il Governo avvierà una riflessione, al fine di verificare l'eventualità della proroga della misura per il prossimo anno.

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ALLEGATO 4

  5-11494 Ciprini: Interventi volti a garantire le prospettive occupazionali dei lavoratori della società cooperativa Mancoop Scarl.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento all'atto parlamentare degli Onorevoli Ciprini e altri – concernente gli interventi volti a garantire le prospettive occupazionali dei lavoratori della società cooperativa Mancoop Srl – passo ad illustrare quanto segue.
  Preliminarmente, è opportuno ricordare che, nel corso del 2012, il Tribunale di Latina ha dichiarato il fallimento di Evotape packaging Srl, società operante nel settore della produzione di nastri adesivi, avente sede operativa in Santi Cosma e Damiano (LT). Nelle more dello svolgimento delle operazioni di stima dell'attivo fallimentare e al fine di salvaguardare l'attività produttiva e i livelli occupazionali, la curatela fallimentare ha concesso in locazione i macchinari e parte del compendio immobiliare di Evotape packaging Srl a Mancoop Srl, società cooperativa costituita dagli ex dipendenti della società fallita. Il contratto di locazione, in forza di vari rinnovi è ancora in essere, con regolare pagamento dei canoni.
  Successivamente, con deliberazioni del 7 ottobre e del 23 dicembre 2016, il Consorzio Sviluppo Industriale Sud Pontino ha disposto l'acquisizione coattiva del compendio immobiliare dello stabilimento della Evotape packaging Srl, ai sensi dell'articolo 63 della legge n. 488 del 1998. Il predetto articolo, in particolare, stabilisce che i consorzi di sviluppo industriale hanno la facoltà di riacquistare, unitamente alle aree cedute per intraprese attività industriali o artigianali, anche gli stabilimenti industriali o artigianali ivi realizzati nell'ipotesi in cui l'attività sia cessata da più di tre anni.
  Conseguentemente, la curatela fallimentare ha impugnato i predetti atti innanzi al TAR del Lazio chiedendone la sospensiva; tale richiesta non è stata accolta dal giudice amministrativo che ha fissato l'udienza di merito per il prossimo 5 ottobre 2017.
  La Regione Lazio – espressamente interpellata dal Dicastero che rappresento – si è impegnata a mettere in campo tutte le iniziative di sua competenza al fine di salvaguardare la tenuta occupazionale e le potenzialità di sviluppo, nel pieno rispetto delle statuizioni della competente autorità giudiziaria.
  In siffatto contesto, nell'evidenziare la rilevanza locale dei fatti rappresentati con il presente atto parlamentare, posso comunque assicurare che il Ministero del lavoro continuerà a monitorare la vicenda e i suoi futuri sviluppi anche nella prospettiva di esaminarne eventuali criticità.