CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 6 settembre 2017
871.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-08995 Zaccagnini: Misure a tutela dell'olio italiano di frantoio e per assicurarne la tracciabilità.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Premetto che questo Ministero attribuisce da sempre al settore della produzione e della commercializzazione dell'olio una rilevante importanza, trattandosi di una delle produzioni di qualità più rappresentative del Made in Italy. La trasparenza dell'etichetta e la massima informazione del consumatore sono due assi centrali dell'azione di questo Ministero e le iniziative che vanno in questa direzione meritano un lavoro di approfondimento in sede nazionale e europea.
  Ricordo poi che in armonia con la normativa comunitaria di settore, la designazione dell'origine che indica uno Stato membro o l'Unione corrisponde alla zona geografica nella quale le olive sono state raccolte e in cui è situato il frantoio in cui l'olio è stato estratto. Pertanto, sia l'olio extravergine di oliva, che quello vergine, per potersi fregiare dell'origine italiana devono essere obbligatoriamente ottenuti da olive prodotte e molite in Italia.
  Per entrambe le tipologie di olio, l'operatore può riportare l'indicazione dell'annata in etichetta solo quando il 100 per cento del contenuto dell'imballaggio proviene da tale raccolta secondo la normativa comunitaria vigente.
  Rilevo altresì che in Italia è attivo il «registro telematico degli olii» che gli operatori della filiera olearia sono obbligati a detenere per ogni stabilimento e deposito e nel quale vengono annotati le produzioni, i movimenti e le lavorazioni sulle olive, la sansa e gli olii d'oliva, indipendentemente se di origine estera o nazionale.
  Tale registro è incardinato nel Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN) e, dunque, costituisce un sistema di tracciabilità omogeneo e puntuale della filiera olearia.
  Infine, in aggiunta al recente aggiornamento del sistema sanzionatorio in armonia con la normativa europea, tengo a precisare che l'ispettorato Centrale della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) è costantemente impegnato a garantire il rispetto delle regole nell'ambito della filiera produttiva, per salvaguardare produttori e consumatori dall'eventuale commercializzazione di alimenti contraffatti o falsamente etichettati come «italiani».
  Di qui la collaborazione avviata con l'Agenzia delle Dogane e il Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera, che consente di ottimizzare l'attività di monitoraggio dei flussi di introduzione dei prodotti agroalimentari provenienti da paesi terzi per evitare fraudolente commercializzazioni di alimenti falsamente dichiarati «italiani».

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ALLEGATO 2

5-11706 Gallinella: Sull'ammodernamento organizzativo e gestionale del sistema degli allevatori italiani.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Ritengo doveroso premettere che il settore del miglioramento genetico del bestiame e relativa raccolta dei dati produttivi è strategico per il sostegno a tutta la filiera zootecnica e per questo sarà oggetto di prossima revisione sulla scorta del «Collegato Agricolo» del 2016.
  La legge delega n. 154 del 2016, infatti, rappresenta un'importante opportunità per completare il piano di riorganizzazione del sistema, al fine di conseguire gli obiettivi di cui alla Politica Agricola Comune (P.A.C.), conformemente alle norme nazionali ed europee di settore.
  Il lavoro di redazione della proposta legislativa da parte di questo Ministero, sulla quale è necessario comunque un dibattito con le organizzazioni di categoria e i portatori d'interesse, è in fase di conclusione.
  Per quanto poi attiene alla situazione economica del sistema allevatoriale, questo Ministero predispone ogni anno, d'intesa con la Conferenza Stato-Regioni, il programma annuale dei controlli funzionali e trasferisce alle Regioni i fondi allocati su due capitoli di bilancio per un importo che nel 2016 si attesta nell'ordine di euro 22.506.094,70.
  Tuttavia nel corso del 2017 gli stanziamenti sui predetti capitoli sono stati depotenziati, in relazione a talune criticità occorse in sede di Conferenza Stato Regioni.
  Vista tale scelta, questo Ministero si è attivato per il ripristino dell'originaria dotazione di quei capitoli, ottenendo un intervento del M.E.F. per un importo di 10 milioni di euro nella legge di assestamento di bilancio, mentre altri 5 milioni vengono stanziati da questa Amministrazione con propri fondi.
  Particolarmente importante appare, inoltre, la misura sulla tutela della biodiversità animale di cui al Programma di Sviluppo Rurale Nazionale, che prevede la possibilità di presentare domande di sostegno e l'attivazione di importanti azioni di salvaguardia della biodiversità animale. I due avvisi pubblici relativi al suddetto Programma sono stati approvati rispettivamente con decreto ministeriale n. 31294 del 21 dicembre 2016 e con decreto ministeriale n. 18870 del 28 giugno 2017, e pubblicati sia sul sito del Ministero che, in estratto, in Gazzetta Ufficiale.
  La misura offre al settore zootecnico nuove informazioni sulle razze nazionali, incrementa il livello quantitativo e qualitativo delle produzioni nazionali zootecniche, crea nuovi modelli di organizzazione, migliorando le condizioni di benessere degli animali.

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ALLEGATO 3

5-11898 Oliverio: Sulla tutela e la salvaguardia del settore olivicolo-oleario calabrese e della produzione agricola nella medesima regione anche attraverso il sostegno ad azioni finalizzate all'aumento della capacità di erogazione delle infrastrutture irrigue connesse all'attività agricola.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In premessa vorrei ricordare che il fenomeno siccitoso che ha colpito il nostro Paese quest'anno rappresenta una delle peggiori crisi idriche degli ultimi decenni. Proprio in considerazione degli ingenti danni subiti dal settore agricolo siamo intervenuti nel decreto Mezzogiorno per estendere gli strumenti del Fondo di Solidarietà Nazionale, per il sostegno alle imprese agricole colpite da avversità atmosferiche eccezionali, anche alle imprese agricole che avrebbero potuto stipulare un'assicurazione e sarebbero state escluse.
  Con l'intervento citato si prevede quindi che oltre al caso di danni causati dalle avversità dei mesi di gennaio e di aprile scorsi (nevicate e gelate), anche per i danni causati dalla siccità che si sta verificando nella corrente annata agraria, è possibile attivare gli interventi del Fondo di solidarietà nazionale per i danni subiti alle produzioni agricole assicurabili ai sensi del vigente Piano assicurativo agricolo. Le Regioni interessate potranno formalizzare la richiesta entro il 31 dicembre 2017.
  A seguito dell'approvazione della suddetta norma, a favore delle imprese agricole, è possibile erogare contributi in conto capitale fino all'80 per cento del danno sulla produzione lorda vendibile ordinaria, prestiti ad ammortamento quinquennale per le maggiori esigenze di conduzione aziendale nell'anno in cui si è verificato l'evento ed in quello successivo, proroga delle rate delle operazioni di credito in scadenza nell'anno in cui si è verificato l'evento calamitoso ed esonero parziale (fino al 50 per cento) dal pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali propri e dei dipendenti.
  Ai fini della declaratoria dello stato di eccezionale avversità atmosferica, a cui si dovrà procedere con decreto del Ministro, è necessario attendere il completamento della fase di rilevazione e stima dei danni, a cui stanno provvedendo le Regioni territorialmente competenti.
  Per quanto concerne la problematica relativa alla mitigazione dei cambiamenti climatici, il Ministero presta estrema attenzione alle trattative comunitarie inerenti due specifiche proposte regolamentari ora in discussione.
  Il Ministero ha altresì indetto una consultazione pubblica per approvare il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PNACC) che, come previsto dalla Strategia, deve entrare più nel dettaglio delle misure delineate nel documento che lo ha preceduto. Il Mipaaf, per quanto di competenza in materia agricola e forestale, ha fornito il suo contributo alla stesura della Strategia e si sta attivando per coordinare il lavoro tra gli uffici competenti del dicastero per inviare osservazioni anche al suddetto Piano Nazionale.
  La lotta al cambiamento climatico rappresenta una sfida decisiva, soprattutto per la salvaguardia del modello agricolo italiano, e proprio per questo l'Italia ha deciso di dedicare il G7 agricoltura, che si terrà a Bergamo il 14 e 15 ottobre prossimi, al tema della tutela del reddito dei produttori davanti alle crisi.