CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 25 luglio 2017
860.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Disposizioni in materia di criteri per l'esecuzione di procedure di demolizione di manufatti abusivi. C. 1994-B, approvata dal Senato, modificata dalla Camera e nuovamente modificata dal Senato.

PROPOSTA DI PARERE PRESENTATA DALLA RELATRICE

  La VIII Commissione,
   esaminato, per le parti di competenza, il testo della proposta di legge C. 1994-B, approvata dal Senato, modificata dalla Camera e nuovamente modificata dal Senato, recante Disposizioni in materia di criteri per l'esecuzione di procedure di demolizione di manufatti abusivi;
   condivise le specifiche e circoscritte modifiche introdotte dal Senato;
   considerato che:
    l'articolo 1 rispetta pienamente il dettato dell'articolo 112 della Costituzione, che sancisce l'obbligatorietà dell'azione penale e riduce l'insorgenza di eventuale contenzioso e di incedenti di esecuzione;
    nell'ambito di ciascuna tipologia di cui alla lettera c-bis) dell'articolo 1, ai sensi della lettera b) del medesimo articolo, la priorità è attribuita di regola agli immobili in corso di costruzione in quanto risulta evidente la volontà di intervenire prioritariamente su questa tipologia al fine di non arrivare ad ulteriori conseguenze che porterebbero ad un consolidamento dell'abuso stesso;
    appare comunque opportuno garantire, attraverso l'attività delle forze di polizia ed il coinvolgimento degli enti locali, l'immediata interruzione di opere abusive in corso di realizzazione, al fine di prevenire il consolidarsi di condizioni di abuso edilizio;
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

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ALLEGATO 2

Disposizioni in materia di criteri per l'esecuzione di procedure di demolizione di manufatti abusivi. C. 1994-B, approvata dal Senato, modificata dalla Camera e nuovamente modificata dal Senato.

PROPOSTA DI PARERE ALTERNATIVA PRESENTATA DAL GRUPPO MDP

  La VIII Commissione,
   esaminato per le parti competenza il testo della proposta di legge C. 1994-B approvata dal Senato recante «Disposizioni in materia di criteri di priorità per l'esecuzione di procedure di demolizione di manufatti abusivi»;
   considerato che la disposizione recata dalla lettera b) del comma 1 dell'articolo 1 del disegno di legge che, introducendo un comma aggiuntivo 6-bis all'articolo 1 del decreto legislativo 20 febbraio 2006, n. 106, prevede che nei vari casi in cui si proceda alla demolizione di opere abusive o alla rimessione in pristino dei luoghi, si debba dare priorità, di regola, agli immobili in corso di costruzione o comunque non ultimati alla data della sentenza di primo grado e agli immobili non stabilmente abitati;
   tale disposizione, in netto contrasto con quelle che sono le dichiarate finalità dell'intervento normativo, rischia seriamente di incentivare ulteriormente l'abusivismo edilizio, poiché una costruzione abusiva, una volta terminata e abitata, avrà la garanzia di non essere soggetta ad iniziative di demolizione in via prioritaria. Una norma, questa, che sancisce per legge il passaggio dai così detti condoni «dormienti» alle demolizioni «dormienti»;
   ritenuto che le risorse economiche stanziate dalla proposta di legge, pari a 10 milioni di euro per ciascuno degli anni del triennio 2017-2020, siano estremamente esigue e non sufficienti per fare fronte alla mole di interventi di demolizione che dovrebbero essere posti in essere in particolare in alcune regioni d'Italia;
  esprime

PARERE CONTRARIO

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ALLEGATO 3

Disposizioni in materia di criteri per l'esecuzione di procedure di demolizione di manufatti abusivi. C. 1994-B, approvata dal Senato, modificata dalla Camera e nuovamente modificata dal Senato.

PROPOSTA DI PARERE ALTERNATIVA PRESENTATA DAL GRUPPO M5S

  La Commissione Ambiente,
   premesso che:
    la proposta di legge n. 1994-B rappresenta in sostanza una sorta di premio per l'illegalità. In Italia si registra un numero enorme di immobili abusivi 70.000 unità abitative secondo alcune stime, senza tenere conto dei tantissimi immobili condonati con le sanatorie che si sono succedute ciclicamente;
    l’escamotage del cosiddetto «ordine di priorità per le demolizioni» altro non è che l'introduzione di un meccanismo dilatorio che impedirà, in sostanza, l'avvio effettivo degli abbattimenti degli immobili realizzati illegalmente;
    è sufficiente leggere i criteri di priorità previsti dalla legge, tra cui il cosiddetto abusivismo di necessità, per capire quanto sarà difficile concretamente procedere agli abbattimenti. Addirittura questo meccanismo incentiverà il completamento degli immobili, visto che, una volta occupate le abitazioni, sarà pressoché impossibile intervenire;
    sotto alcuni aspetti c’è addirittura il rischio che la norma abbia effetti ancora più deleteri di un condono edilizio. Atto gravissimo da parte della pubblica amministrazione incapace di gestire e governare il territorio, ma che almeno – in linea teorica – dovrebbe permettere di recuperare risorse con le quali cercare di realizzare infrastrutture e servizi che senza una corretta pianificazione verrebbero a mancare. In questo caso invece l'autore dell'abuso non ha nessun interesse a sanare l'immobile, gravando senza alcun corrispettivo sul bilancio della collettività;
    senza considerare il forte e persistente legame che ancora c’è tra incendi e abusivismo, visto che nemmeno la legge n. 353 del 2000, nata proprio per evitare che gli incendi dolosi potessero avvantaggiare speculatori senza scrupoli, riesce ad arginare il drammatico fenomeno. Chi vota questa legge si assume la responsabilità di lasciare il territorio italiano – o quel che ne rimane – all'impunita devastazione. E non basterà promuovere qualche convegno su ambiente e territorio per lavarsi la coscienza;
  esprime

PARERE CONTRARIO

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ALLEGATO 4

Disposizioni in materia di criteri per l'esecuzione di procedure di demolizione di manufatti abusivi. C. 1994-B, approvata dal Senato, modificata dalla Camera e nuovamente modificata dal Senato.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La VIII Commissione,
   esaminato, per le parti di competenza, il testo della proposta di legge C. 1994-B, approvata dal Senato, modificata dalla Camera e nuovamente modificata dal Senato, recante «Disposizioni in materia di criteri per l'esecuzione di procedure di demolizione di manufatti abusivi»;
   condivise le specifiche e circoscritte modifiche introdotte dal Senato;
   considerato che:
    l'articolo 1 rispetta pienamente il dettato dell'articolo 112 della Costituzione, che sancisce l'obbligatorietà dell'azione penale e riduce l'insorgenza di eventuale contenzioso e di incedenti di esecuzione;
    nell'ambito di ciascuna tipologia di cui alla lettera c-bis) del comma 6 dell'articolo 1 del decreto legislativo 20 febbraio 2006, n. 106, come inserita dall'articolo 1, la priorità è attribuita di regola – ai sensi del comma 6-bis) dell'articolo 1 del decreto legislativo n. 106 del 2006, come introdotto dallo stesso articolo 1 – agli immobili in corso di costruzione, in quanto risulta evidente la volontà di intervenire prioritariamente su questa tipologia al fine di non arrivare ad ulteriori conseguenze che porterebbero ad un consolidamento dell'abuso stesso;
    appare comunque opportuno garantire, attraverso l'attività delle forze di polizia ed il coinvolgimento degli enti locali, l'immediata interruzione di opere abusive in corso di realizzazione, al fine di prevenire il consolidarsi di condizioni di abuso edilizio;
    appare necessario rafforzare l'attività di demolizione degli abusi edilizi esistenti anche ai fini di un'azione preventiva del fenomeno, utilizzando a tale fine le risorse stanziate dal provvedimento;
  esprime

PARERE FAVOREVOLE