CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 11 luglio 2017
851.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO

ALLEGATO

Sulla missione svoltasi a New York dal 5 al 9 giugno 2017, ai fini della partecipazione alla Conferenza ONU sugli oceani relativa all'attuazione del 14o Obiettivo dello sviluppo sostenibile nell'ambito dell'Agenda 2030.

RELAZIONE

  Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare aveva invitato la Camera dei deputati a designare una rappresentanza di deputati affinché partecipassero, nell'ambito della delegazione italiana, in qualità di osservatori, alla Conferenza ONU sugli Oceani relativa all'attuazione del 14o Obiettivo dello sviluppo sostenibile (SDG 14) nell'ambito dell'Agenzia 2030, tenutasi a New York dal 5 al 9 giugno 2017.
  La Presidente della Camera, in considerazione dell'afferenza dei temi trattati dalla Conferenza agli ambiti di competenza della VIII Commissione, aveva invitato a designare due componenti della stessa Commissione a partecipare all'iniziativa.
  L'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della VIII Commissione aveva quindi convenuto sull'opportunità che alla Conferenza prendessero parte i deputati Enrico Borghi (PD) e Serena Pellegrino (SI-SEL-POS).
  A causa di un'impossibilità sopravvenuta dell'onorevole Pellegrino, alla Conferenza ONU sugli Oceani relativa all'attuazione del 14o Obiettivo dello sviluppo sostenibile (SDG 14) nell'ambito dell'Agenzia 2030, ha preso parte solo l'onorevole Enrico Borghi.
  La Conferenza ha affrontato le tematiche concernenti lo sviluppo sostenibile degli oceani in relazione all'attuazione del 14o obiettivo dello sviluppo sostenibile, concernente la conservazione e l'uso sostenibile degli oceani, dei mari e delle relative risorse. Si tratta di tematiche di grande rilevanza, anche in considerazione delle strategie di lotta ai cambiamenti climatici e per un utilizzo sostenibile delle risorse del pianeta.
  L'Assemblea generale delle Nazioni Unite, nella sua risoluzione 70/303, aveva rilevato la necessità che la Conferenza adottasse una dichiarazione condivisa a livello intergovernativo al fine di sostenere l'attuazione dell'obiettivo 14.
  La Conferenza ha adottato la dichiarazione «Il nostro oceano, il nostro futuro: richiamo all'azione» («Our ocean, our future: call for action»), come documento finale in esito ai lavori svolti. Si tratta di una dichiarazione intergovernativa articolata in quattordici punti in cui si afferma l'impegno condiviso di conservazione e utilizzo in modo sostenibile degli oceani, dei mari e delle relative risorse. In tale documento, è stata affermata la necessità di agire in modo deciso e urgente, tenuto conto del fatto che gli oceani ricoprono tre quarti della superficie del pianeta, forniscono metà dell'ossigeno respirato, assorbono circa un quarto dell'anidride carbonica prodotta, giocano un ruolo cruciale nella biodiversità del pianeta e nei servizi ecosistemici.
  Nel documento è stata espressa preoccupazione circa gli impatti dei cambiamenti climatici sugli oceani in quanto l'innalzamento delle temperature e del livello del mare, l'erosione costiera e la diminuzione dei ghiacci possono influire negativamente sul ruolo degli oceani come regolatori del clima e fonte di biodiversità. Per tale ragione, è stata riconosciuta l'importanza Pag. 43dell'Accordo di Parigi, adottato nell'ambito dell'UNFCC. Il benessere delle presenti e delle future generazioni è legato alla salute e alla produttività degli oceani.
  Nel documento si sottolinea il carattere integrato di tutti gli obiettivi di sviluppo sostenibile e l'importanza che ogni Paese affronti le proprie sfide perseguendo tali obiettivi nell'ambito dell'Agenda 2030. Nel ribadire l'impegno a perseguire l'attuazione dell'obiettivo 14, il documento rileva la necessità di integrare tale obiettivo e quelli correlati nei piani e nelle strategie nazionali coinvolgendo tutti gli stakeholder a tutti i livelli (autorità nazionali e locali, università, comunità scientifica, imprese). È altresì importante che la ricerca scientifica possa informare e sostenere il processo di decision making in tali ambiti, anche al fine di condividere i dati e le best practices.
  Tutte le misure per attuare l'obiettivo 14 dovrebbero comunque essere adottate rafforzando gli strumenti esistenti, al fine di evitare duplicazioni, e dando esecuzione alle regole della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare. La conservazione e l'utilizzo sostenibile delle risorse richiede, inoltre, l'adozione di specifiche misure in linea con l'Agenda 2030 e con l'Addis Abbaba Action Agenda adottata nel corso della terza conferenza internazionale sul finanziamento allo sviluppo, tenendo conto dei criteri e delle linee guida della Commissione intergovernativa oceanografica sul trasferimento della tecnologia marina, al fine di sostenere l'attuazione dell'obiettivo 14 nei paesi in via di sviluppo.
  Nel documento sono poi elencate talune azioni da adottare urgentemente, oltre alla necessità di adottare una strategia coordinata tra i vari obiettivi di sviluppo sostenibile e di rafforzare la cooperazione e il coordinamento tra istituzioni a tutti i livelli. Nel novero di tali azioni sono inclusi:
   lo sviluppo di strategie per aumentare la consapevolezza circa l'importanza degli oceani e il sostegno a piani di formazione sulla conservazione degli oceani;
   la destinazione di maggiori risorse alla ricerca marina scientifica;
   le azioni per prevenire e ridurre in maniera significativa l'inquinamento dei mari (causato tra l'altro da plastiche, rifiuti non trattati, dalle navi, ecc....);
   la promozione di misure di prevenzione e riduzione dei rifiuti: sviluppo di modelli di consumo e produzione sostenibili, adottare le 3Rs (ridurre, riutilizzare e riciclare) attraverso incentivi, ricorrere a prodotti riutilizzabili o riciclabili ovvero che siano biodegradabili in condizioni naturali;
   ridurre l'uso delle plastiche e delle microplastiche, specie delle borse di plastica, anche attraverso accordi per indirizzare la produzione, la commercializzazione e l'utilizzo;
   fare ricorso a strumenti di gestione delle aree (ad es. aree marine protette) per migliorare la biodiversità;
   definire misure di mitigazione e di adattamento per contrastare gli effetti dovuti all'impatto dei cambiamenti climatici;
   adottare strumenti per una pesca sostenibile, ponendo fine alle pratiche di pesca illegali, sviluppando la tracciabilità dei prodotti e fornendo assistenza ai piccoli pescatori nei paesi in via di sviluppo.