CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 18 maggio 2017
820.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-11165 Borghi: Sulla realizzazione del secondo lotto della tangenziale di Mirandola.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Per quanto riferisce ANAS, l'intervento relativo alla Variante alla SS 12 – II Lotto – tangenziale di Mirandola – dal km 217+000 al km 220+175 non risulta ad oggi previsto in alcun documento programmatorio di ANAS.
  È stato, comunque, elaborato il relativo progetto preliminare e sono state espletate le procedure di Verifica preventiva dell'interesse archeologico e di Verifica della assoggettabilità a VIA, entrambe concluse con esito favorevole.
  ANAS, nel condividere l'opportunità di completare il citato collegamento stradale così come richiesto dagli enti locali interessati, ha dichiarato la propria disponibilità a esaminare nuove proposte progettuali sempreché a tale intervento vengano assegnate le risorse finanziarie necessarie.
  In tal caso, ANAS valuterà il possibile inserimento dei lavori relativi ad un primo stralcio funzionale del II Lotto della variante alla SS 12 nei futuri piani di investimento da sottoporre all'approvazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

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ALLEGATO 2

5-11384 Matarrese: Sulla situazione di stallo nell'istruttoria del progetto esecutivo della piattaforma logistica di Foligno.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Come riportato dagli onorevoli interroganti, il progetto definitivo della piattaforma logistica di Foligno è stato approvato dal CIPE nell'agosto del 2008.
  In realtà, però, il CIPE ha posto molte prescrizioni e raccomandazioni al progetto definitivo per uno stralcio funzionale dell'opera.
  La natura delle prescrizioni ha costretto la regione Umbria a rivedere l'intero progetto e, al fine di mantenere inalterato il finanziamento assentito, il nuovo progetto esecutivo prevede notevoli e importanti riduzioni in termini di opere. Basti pensare allo stralcio del terminal ferroviario e di parte di magazzini, alla riduzione della viabilità prevista con conseguente realizzazione di opere solo su circa la metà della superficie interessata.
  Sono pertanto stralciate proprio le opere direttamente attinenti allo sviluppo dell'attività intermodale.
  La Conferenza di servizi tenutasi nel gennaio 2015 – senza alcun verbale di chiusura – non appare peraltro avere affrontato alcune prescrizioni a suo tempo impartite di carattere ambientale, come indagini geologiche e idrauliche; il Ministero dell'ambiente, interessato al riguardo, non ha ancora espresso il proprio avviso.
  Inoltre, a parere della Direzione Generale – che è subentrata nelle attività della soppressa Struttura tecnica di missione – il progetto attuale presenta riduzioni tali, specialmente sotto il profilo dell'attività intermodale, che non sembra possano essere raggiunti gli obiettivi previsti.
  Al fine di assumere le determinazioni circa il prosieguo delle attività approvative o la proposizione al CIPE della revoca del finanziamento, è stato richiesto un parere alla nuova Struttura tecnica di missione, in quanto competente in materia di riprogrammazione degli interventi infrastrutturali, la quale si esprimerà a breve.

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ALLEGATO 3

5-11386 De Rosa: Sull'applicazione della project review al progetto Corridoio tirrenico Sud e bretella Cisterna-Valmontone.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L’iter di approvazione dei progetti preliminare e definitivo dell'opera in argomento si è svolto e concluso sotto il vigore e nel rispetto delle disposizioni del decreto legislativo n. 163 del 2006, applicabile ratione temporis, con il coinvolgimento delle autorità competenti, incluso il comune di Roma quale ente di gestione della Riserva Statale Nazionale del Litorale Romano, il quale si è espresso sul progetto per «silenzio assenso» ai sensi del decreto 29 marzo 1996 del Ministero dell'ambiente.
  Il MIT ha quindi chiuso l’iter istruttorio a fine luglio 2012, formulando la propria richiesta di approvazione del progetto definitivo al CIPE, il quale lo approvava con delibera n.51/2013 dando specificatamente atto della formazione del predetto silenzio assenso.
  Quanto alla realizzazione del corridoio intermodale, il 6 luglio 2016 è stata aggiudicata in via definitiva la concessione di costruzione e gestione per la progettazione, realizzazione e gestione dell'opera all'impresa Consorzio Stabile SIS – Società Consortile per azioni, che sta ultimando il progetto esecutivo per aprire i cantieri.
  Segnalo, infine, che l'intervento è inserito nell'Allegato Infrastrutture al DEF 2017 come invariante in quanto soggetto ad obbligazioni giuridicamente vincolanti e non è quindi è sottoposto a project review.

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ALLEGATO 4

5-11385 Pellegrino: Sul ritardo del piano di recupero di alloggi di edilizia residenziale pubblica.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Come è noto, negli ultimi anni il Governo ha messo in campo diversi interventi strutturali per ridurre fortemente il disagio abitativo presente nel Paese, tra questi rientra sicuramente il Programma di recupero e razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP) con risorse finanziarie per complessivi 492,5 milioni di euro.
  I criteri per la formulazione del programma e le relative procedure attuative, così come le tempistiche, sono state dettagliatamente concordate e condivise con le regioni e sancite in sede di Conferenza unificata nella seduta del 18 dicembre 2014.
  Ciò posto si può affermare, in linea con quanto esposto dall'onorevole interrogante, che con il citato programma il Governo ha voluto dare priorità alla necessità di rispondere al disagio abitativo recuperando velocemente appartamenti sfitti ma non utilizzabili per mancata effettuazione di lavori di lieve entità (linea a) oppure appartamenti già abitati ma bisognosi di manutenzione straordinaria o ripristino anche nelle parti condominiali (linea b).
  Sulla base di tali obiettivi le regioni, acquisiti dai soggetti proprietari degli immobili ERP (comuni ed ex IACP) i relativi fabbisogni, hanno inviato al MIT specifici elenchi di alloggi su cui intervenire con riferimento alle suddette tipologie di intervento e alle risorse assegnate: cioè 4.480 alloggi di linea a) e 20.766 alloggi di linea b), ai quali vanno aggiunti ulteriori 1.379 alloggi di linea a) e 21.529 alloggi di linea b) trasmessi come elenchi di fabbisogno eccedente il finanziamento assentito. Dalle risorse disponibili risultano esclusi gli alloggi eccedenti di linea b) pari a 21.259, per un totale di circa 368 milioni di euro.
  Il MIT si è sollecitamente adoperato per il trasferimento delle risorse relative alle annualità disponibili a partire dal 2014, 2015, 2016, per entrambe le linee di intervento, mettendo in condizione le regioni di operare attivamente per una puntuale attuazione del programma.
  Infatti, dal monitoraggio del 10 gennaio 2017 relativo al quarto trimestre 2016, per gli interventi di linea a) risultano trasferite risorse pari a euro 47.406.553,47 – che rappresentano l'88,55 per cento del totale delle risorse programmate dalle regioni per il recupero dei primi 4.480 alloggi – ma con una percentuale di realizzazione di circa il 48 per cento, corrispondente a 2.181 alloggi.
  Inoltre, per non determinare alcuna soluzione di continuità nell'azione delle regioni, nei primi mesi del 2017 il MIT ha messo a disposizione delle medesime ulteriori risorse per circa 10 milioni di euro.
  In tale contesto è stato registrato un primo soddisfacente avvio del programma; tuttavia, in fase di successiva attuazione, si è registrato un rallentamento non rispondente alle aspettative. Le maggiori criticità che hanno comportato ritardi nell'attuazione degli interventi sono emerse nella fase gestionale, di esclusiva competenza delle regioni, e sono da ascrivere, per la maggior parte dei casi, al mancato rispetto del termine previsto per l'emissione dei provvedimenti regionali di concessione dei finanziamenti (30 giorni dalla comunicazione di avvenuta validazione dell'Ufficio centrale di bilancio dei decreti di trasferimento Pag. 442delle risorse statali) e determinatosi, per ammissione delle regioni stesse, dalla tempistica delle procedure di adozione dei bilanci regionali sulla base della quale le risorse statali sono messe a disposizione dei comuni e degli ex IACP in qualità di soggetti attuatori.
  Va inoltre segnalato che nelle delibere di concessione del finanziamento alcune regioni hanno discrezionalmente stabilito una tempistica di realizzazione diversa da quella concordata nei decreti attuativi.
  Altro motivo di difficoltà, che ha negativamente inciso sulla puntuale attuazione del programma, è da individuarsi nella sopravvenuta impossibilità di realizzare alcuni interventi sia per sopraggiunte occupazioni abusive, sia per rinuncia da parte dell'ente proprietario nonché per il riscontrato incremento dei costi di realizzazione provocato dall'aggravarsi dei danni.
  Dalle informazioni acquisite direttamente dalle regioni per gli alloggi di linea a) è dato registrare un miglioramento nell'avanzamento di tale linea di intervento; infatti, gli alloggi ultimati al 30 marzo 2017 ammontano a 3.131, pari al 69,8 per cento dei primi 4.480, a fronte dei 2.791 ad oggi risultanti conclusi dall'applicativo.
  La motivazione del disallineamento è da rinvenirsi nei ritardi con i quali i soggetti abilitati indicati dagli attuatori procedono all'inserimento dei dati di propria competenza nell'applicativo informatico, che pertanto non restituisce un dato puntuale con riferimento alle scadenze previste.
  Per quanto concerne, poi, gli interventi di ristrutturazione e manutenzione straordinaria di cui alla linea b) va segnalato che la legge di finanziamento ipotizzava un arco temporale di messa a disposizione delle risorse per tali iniziative dal 2014 al 2024 che risultava non coerente con la necessità di dare immediate risposte al disagio abitativo; pertanto con la legge di bilancio 2016 la quasi totalità delle risorse sono state accorpate a valere sul periodo 2014-2018. Ad oggi risultano avviati 2.767 alloggi su un totale di 20.766, di cui 280 conclusi.
  Infine, il finanziamento trasferito alle regioni per la linea b) ammonta a 191 milioni, che rappresenta circa il 49 per cento dell'utilizzo richiesto di 384,78 milioni.
  Entro il 2017, potrebbero essere erogate ulteriori risorse statali pari a circa 116 milioni di euro ma la messa a disposizione alle regioni dipenderà dall'effettivo avvio dei lavori.