CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 16 maggio 2017
818.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
ALLEGATO

ALLEGATO

Programma di lavoro della Commissione per il 2017 – Realizzare un'Europa che protegge, dà forza e difende (COM(2016)710 final).

Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2017 (Doc. LXXXVII-bis, n. 5).

PROPOSTA DI RELAZIONE PER L'ASSEMBLEA FORMULATA DALLA RELATRICE

  La XIV Commissione Politiche dell'Unione europea ha svolto l'esame congiunto del Programma di lavoro della Commissione per il 2017 «Realizzare un'Europa che protegge, dà forza e difende» (COM(2016)710final) e della Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2017 (Doc. LXXXVII-bis, n.5).
  L'audizione del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega agli affari europei, Sandro Gozi e il documento elaborato dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome hanno consentito di acquisire utili elementi di valutazione.
  Tutte le Commissioni permanenti, nonché il Comitato per la legislazione, per i profili ricadenti nell'ambito delle rispettive competenze, hanno espresso i pareri dei quali si dà conto in questa relazione.

  Il Programma di lavoro della Commissione, il terzo del suo mandato, presentato il 25 ottobre 2016, si pone in una linea di continuità rispetto ai programmi degli anni precedenti, ribadendo l'impegno a favore delle dieci priorità indicate negli orientamenti politici presentati dal presidente Juncker all'inizio del suo mandato nel luglio 2014.
  Unitamente al discorso sullo stato dell'Unione, il Programma della Commissione riporta lo stato dell'arte delle principali misure messe in atto finora dalla Commissione e prospetta le prossime azioni che si intendono intraprendere.
  In tale quadro la Commissione europea – a partire dal titolo del Programma di lavoro, Realizzare un'Europa che protegge, dà forza e difende – sottolinea l'esigenza di dare risposte prioritarie ai cittadini europei sui alcuni temi specifici:
   la disoccupazione, con particolare attenzione al lavoro giovanile, nell'ambito di una ripresa economica ancora in fase iniziale;
   la gestione dei flussi migratori, che hanno messo a dura prova le frontiere esterne dell'Unione;
   la difesa dalla minaccia terroristica, anche affrontando la situazione di instabilità nel vicinato orientale e meridionale;
   l'avvio e la conduzione dei negoziati per la Brexit.

  Pur rivendicando alcuni, importanti risultati ottenuti nel corso del 2016 – dall'attivazione del Fondo europeo per gli investimenti strategici alla rapida attivazione della Guardia di frontiera e costiera europea –, la Commissione è consapevole di dover produrre un impegno ulteriore e significativo, per «realizzare un'agenda positiva e mirata che porti risultati concreti al fine di proteggere, difendere i cittadini e dare loro forza».
  Con la pubblicazione del Libro bianco sul futuro dell'Europa, inoltre, la Commissione Pag. 99ha inteso contribuire al processo di rinnovamento in vista del 60mo anniversario della firma dei trattati di Roma. Come ricordato anche dal Governo nella Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, il rilancio del processo di integrazione politica rappresenta una priorità indifferibile, tanto più nel quadro di incertezza apertosi dopo la Brexit.
  Il Programma di lavoro si suddivide in 10 capitoli, corrispondenti ad altrettante priorità politiche, e reca cinque allegati; in particolare, nel corso dell'esame in Commissione, ci si è soffermati sul primo, che raccoglie le 21 nuove iniziative legislative che saranno proposte dalla Commissione europea nell'arco del 2017.

  La Relazione programmatica del Governo per l'anno 2017 è invece strutturata in cinque parti, nelle quali i capitoli seguono, in generale, il Programma di lavoro della Commissione europea:
   l'azione che il Governo intende assumere per un rilancio dell'integrazione politica europea e un rilancio dei rapporti con le istituzioni dell'Unione europea;
   le priorità da adottare nel quadro delle politiche orizzontali, quali le politiche per il mercato unico dell'Unione, e settoriali, quali le strategie in materia di migrazione e le politiche per l'impresa o quelle rivolte al rafforzamento di uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia;
   gli orientamenti del Governo in materia di politica estera e di sicurezza comune, politica di allargamento, vicinato e di collaborazione con Paesi terzi;
   le strategie di comunicazione e di formazione in merito all'attività dell'Unione europea e alla partecipazione italiana all'Unione europea con particolare riguardo alle celebrazione del 60o anniversario dei Trattati di Roma;
   il ruolo di coordinamento delle politiche europee, svolto dal Comitato Interministeriale per gli Affari europei (CIAE) e il tema dell'adeguamento del diritto interno al diritto dell'Unione europea, con la consueta finestra sulle attività di prevenzione e soluzione delle procedure di infrazione.

  Sono infine allegate al testo quattro Appendici con riferimenti ai documenti programmatici delle istituzioni europee e ad un prospetto dedicato alle risorse del bilancio dell'Unione europea per il 2017.
  L'esame congiunto dei richiamati documenti, insieme alle puntuali indicazioni recate nei pareri espressi dalle Commissioni permanenti nei rispettivi settori di interesse e emerse nel corso dell'attività conoscitiva, consente di individuare, nell'ambito delle condivisibili priorità indicate dalla Commissione europea, alcune iniziative cui attribuire particolare rilevanza.

  Nell'ambito della priorità 1. Un nuovo impulso all'occupazione, alla crescita e agli investimentiUn'Europa che preserva il nostro modo di vivere e dà forza ai nostri giovani, la Commissione ha annunciato la nuova iniziativa per i giovani, finalizzata ad offrire ad ogni giovane prospettive reali di istruzione, formazione e impiego. L'iniziativa si articola in un gran numero di proposte riguardanti, tra l'altro, l'istituzione del corpo europeo di solidarietà, volto a coinvolgere i giovani in progetti di solidarietà con l'obiettivo di costruire una società più inclusiva, l'introduzione di formule di mobilità per gli apprendisti e la modernizzazione dell'istruzione scolastica e superiore. Con riferimento all'attuazione nel nostro Paese dell'iniziativa Garanzia giovani e anche alla luce degli esiti del monitoraggio effettuato sul piano nazionale, si auspica che il Governo adotti opportune iniziative al fine di rafforzarne l'efficacia in termini di supporto alla creazione di nuovi posti di lavoro di qualità, verificando, in particolare, l'idoneità dei tirocini formativi offerti ad incidere positivamente sulla futura occupabilità dei giovani interessati (parere XI Commissione).
  Merita apprezzamento la volontà espressa dalla Commissione europea, nel Pag. 100quadro della riprogrammazione finanziaria per il periodo 2017-2020, di incrementare la dotazione finanziaria per l'Italia del Fondo sociale europeo e del Fondo europeo di sviluppo regionale, che concorrono alla realizzazione degli obiettivi nelle aree prioritarie delle migrazioni, della crescita e dell'occupazione giovanile, nonché di integrare la dotazione iniziale dell'Iniziativa Occupazione Giovani (IOG) di un miliardo di euro, cui corrisponderà l'erogazione di un miliardo di euro di da parte del Fondo sociale europeo.
  Sul piano degli investimenti, la Commissione punta alla creazione di partnership pubblico-private per rimuovere gli ostacoli e sostenere investimenti nell'economia reale e si impegna a raddoppiare la capacità finanziaria del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS 2.0) nell'ambito del c.d. Piano Juncker, e a presentare un Piano per l'Africa e i paesi del vicinato, allo scopo di promuovere una crescita sostenibile e possibilità di occupazione anche in questi paesi ed affrontare al contempo una delle cause profonde della migrazione.
  Rientrano infine nel settore relativo a questa stessa priorità anche le iniziative volte all'attuazione del Piano d'azione per l'economia circolare, considerato strategico al fine di coniugare l'obiettivo di una maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale con quello della crescita economica. Il piano offre infatti un grande potenziale di innovazione e occupazione all'interno dell'Unione, con misure per migliorare la gestione dei rifiuti e l'utilizzo dell'acqua potabile, dando seguito alla campagna dei cittadini europei «Right2Water». Nell'ambito del piano d'azione si segnala anche la strategia per il riutilizzo e il riciclaggio delle materie plastiche, prevista per il quarto trimestre del 2017.

  Per quanto concerne la priorità 2. Un mercato unico digitale connessoUn'Europa che dà forza ai suoi cittadini e alle sue imprese, in cima all'agenda della Commissione europea per il 2017 vi è il completamento dell'attuazione della Strategia per il mercato unico digitale, presentata nel maggio 2015 con l'obiettivo di sviluppare un'economia digitale in grado di espandere i mercati e creare nuova occupazione attraverso il superamento della frammentazione esistente.
  Come preannunciato nel Programma di lavoro, la Commissione europea ha presentato tre nuove proposte: un pacchetto Refit sull'IVA, che comprende diverse proposte in materia di modernizzazione dell'IVA nel commercio elettronico transfrontaliero e nel settore delle pubblicazioni online; un pacchetto sulla protezione dei dati, anche con riferimento alle comunicazioni elettroniche; alcune iniziative in materia di economia dei dati, volte a sfruttare appieno il potenziale Ue in termini di dati, con specifico riferimento all'accesso e trasferimento dei dati, alla responsabilità per i prodotti e i servizi basati sui dati e alla portabilità dei dati.
  Per quanto attiene ai profili di competenza relativi al pacchetto normativo sul mercato unico digitale, la IX Commissione ha sottolineato l'esigenza di una regolamentazione del mercato digitale non pregiudizievole della libertà contrattuale del diritto d'autore sia con riferimento alla disciplina della portabilità dei contenuti audiovisivi, sia con riguardo alla definizione di profili di responsabilità del prestatore del servizio di hosting che svolga un ruolo attivo nella gestione e nella distribuzione dei contenuti.
  Anche la X Commissione, in sede di esame parlamentare, ha definito prioritarie le strategie che intendono collocare l'Europa alla frontiera tecnologica e che mirano a costruire una leadership europea a livello globale, quali, ad esempio, la Strategia spaziale europea, fondamentale per le prospettive di crescita dell'industria manifatturiera ad alta tecnologia e ad alto valore aggiunto, e la Strategia per il mercato unico digitale la quale, attraverso il potenziamento delle regole e delle infrastrutture digitali, l'iniziativa per il cloud computing e la digitalizzazione delle attività manifatturiere, è in grado di consentire il pieno dispiegamento di tutte le potenzialità offerte dall'informatizzazione. Pag. 101
  Nella Relazione programmatica il Governo ha confermato l'impegno di portare avanti le azioni per l'attuazione della Strategia per il mercato unico digitale e i negoziati già in corso sulle misure adottate nei diversi settori di interesse: portabilità transfrontaliera dei servizi di contenuti on-line, copyright, geoblocking, servizi di consegna transfrontaliera dei pacchi, nuovo codice delle comunicazioni elettroniche e modernizzazione del quadro dell'audiovisivo.

  Con riferimento alla priorità 3. Un'Unione dell'energia resiliente con politiche lungimiranti in materia di cambiamenti climaticiUn'Europa che si assume la responsabilità di mantenere le promesse fatte, la Commissione colloca al primo posto l'attuazione della «Strategia dell'Unione dell'energia», dell'Accordo di Parigi sul clima e dell'Accordo internazionale sulle emissioni degli aeromobili.
  A completamento delle iniziative legislative previste nell'ambito della Strategia dell'Unione dell'energia, il 30 novembre scorso la Commissione ha presentato il pacchetto legislativo «Energia pulita per tutti gli europei», che si compone di una Comunicazione e di otto proposte legislative in materia di mercato dell'energia elettrica, di energie rinnovabili di efficienza energetica e di governance. Le proposte del pacchetto sono attualmente all'esame della X Commissione e, quella relativa alle fonti rinnovabili, anche dell'VIII Commissione.
  Come evidenziato dalla X Commissione, uno dei pilastri dell'Unione dell'energia è costituito dalla sicurezza energetica. La Commissione ritiene che occorra realizzare un complesso di misure coerenti, volte a consentire a tutti gli Stati membri di migliorare la propria resilienza energetica, mediante strategie che non possono essere affidate soltanto agli sforzi e all'impegno dei singoli paesi, ma che richiedono un sistema condiviso per un più efficace raggiungimento degli obiettivi di miglioramento dell'efficienza energetica, sviluppo e integrazione delle reti e potenziamento dell'utilizzo delle fonti rinnovabili, così da ridurre anche la dipendenza dai fornitori esterni.
  Altre iniziative annunciate in sede europea riguardano l'attuazione della Strategia europea per una mobilità a basse emissioni presentata nel luglio 2016, che si prefigge di aumentare l'efficienza dei trasporti per rispondere alle esigenze di mobilità delle persone e delle merci e di promuovere la riduzione delle emissioni, con un graduale passaggio a veicoli a emissioni zero, aumentando così anche la competitività del settore.
  L'VIII Commissione ha richiamato l'attenzione sull'opportunità di concludere in tempi rapidi il processo di riforma del sistema di scambio delle quote di emissione dei gas ad effetto serra (sistema ETS) e di considerare anche l'utilizzo di strumenti fiscali volti a disincentivare le emissioni maggiormente inquinanti. Con riguardo ai settori non coperti dal sistema di scambio di quote di emissione ETS, sarebbe necessario, secondo la Commissione, definire il raggiungimento di un più equo ed equilibrato sistema di ripartizione degli sforzi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra tra gli Stati membri, anche attraverso la determinazione di appropriate flessibilità, valorizzando gli sforzi dei Paesi che, come l'Italia, hanno già ridotto in anticipo le proprie emissioni.

  Nell'ambito della priorità 4. Un mercato interno più profondo e più equo con una base industriale più solidaUn'Europa che dà un forte contributo all'occupazione e alla crescita e si batte per la propria industria, il rafforzamento del mercato unico rimane, anche per il 2017, un obiettivo centrale nell'agenda della Commissione. Seguendo la tabella di marcia stabilita nella Strategia per il mercato unico, presentata nell'ottobre 2015, la Commissione ha già presentato un pacchetto di misure per affrontare gli ostacoli sul mercato dei servizi. Le iniziative concrete, adottate il 10 gennaio 2017, prevedono specificamente: una nuova e-card europea dei servizi, la valutazione della proporzionalità delle norme nazionali sui Pag. 102servizi professionali, gli orientamenti per le riforme nazionali in materia di regolamentazione delle professioni e una migliore notifica dei progetti di norme nazionali sui servizi.
  Per quanto riguarda l'attuazione della strategia per il mercato unico dei beni e servizi sul piano nazionale, il Governo intende, in particolare: migliorare e implementare la direttiva servizi 2006/123/UE, specialmente con riferimento alla Carta europea dei servizi e alla riforma della procedura di notifica; introdurre uno strumento di informazione del mercato unico e uno Sportello digitale unico; dare piena attuazione all'Accordo su un tribunale unificato dei brevetti, fatto a Bruxelles il 19 febbraio 2013, in materia di proprietà industriale; migliorare gli strumenti recentemente introdotti per favorire la mobilità dei professionisti, quali la tessera professionale europea e il meccanismo di allerta; rafforzare la rete europea SOLVIT, che si è rivelata un valido strumento per la risoluzione di problematiche di cittadini ed imprese causate dalla non corretta applicazione delle norme dell'UE da parte delle pubbliche amministrazioni; favorire il processo di modernizzazione degli aiuti di Stato anche sulla base del documento Common Understanding on strengthening the institutional setup for State aid control in Italy che l'Italia e la Commissione europea hanno sottoscritto il 3 giugno 2016.

  Nell'ambito delle misure dedicate alla priorità 5. Un'Unione economica e monetaria più profonda e più equaUn'Europa che protegge le nostre economie e garantisce parità di trattamento ai lavoratori e alle imprese, si segnala che sono già stati attuati alcuni obiettivi previsti nella relazione dei 5 Presidenti sul completamento dell'UEM, tra cui l'istituzione del Comitato europeo per le finanze pubbliche, incaricato di valutare la conformità dei bilanci nazionali con le raccomandazioni approvate a livello UE. Il Governo auspica che questo nuovo Comitato europeo adotti, nelle proprie attività di analisi, un punto di vista pan-europeo e formuli raccomandazioni sulle politiche fiscali per l'area dell'euro nel suo insieme, allo scopo di sviluppare una politica di bilancio aggregata e una strategia di crescita a livello europeo che vada oltre la semplice somma dei risultati nazionali. Per quanto riguarda i Comitati nazionali per la competitività, incaricati di valutare i progressi conseguiti da ciascuno Stato membro con le riforme strutturali e che dovrebbero essere introdotti entro il 30 giugno 2017, il Governo ritiene importante che essi contribuiscano all'analisi delle possibili opzioni di policy e non si limitino a un ruolo di mera diagnosi, proponendo iniziative strutturali capaci di stimolare la produttività.
  In sede di esame parlamentare è stata sottolineata, da parte della VI Commissione, l'esigenza di realizzare il disegno dell'Unione bancaria europea, completando la definizione di un Sistema europeo di garanzia dei depositi (EDIS), che dovrà costituire il terzo pilastro dell'Unione bancaria, adottando in tempi rapidi la proposta di regolamento sul sistema comune di garanzia dei depositi bancari, senza subordinarlo all'introduzione di ulteriori e più restrittive misure di riduzione dei rischi. È stata inoltre evidenziata l'esigenza di portare finalmente a compimento la riforma dell'IVA avviata nel 2010 con il «Libro Verde sul futuro dell'IVA», al fine di rendere il meccanismo impositivo più semplice, solido ed efficiente, perseguendo in particolare gli obiettivi di adattare il sistema dell'IVA agli sviluppi indotti dall'economia digitale e alle esigenze delle PMI, di rivedere le aliquote dell'imposta e di contrastare in modo più efficace i gravi fenomeni di evasione che si registrano in tale settore, anche attraverso una migliore cooperazione tra le amministrazioni fiscali e con le dogane e una maggiore collaborazione tra contribuenti e amministrazioni finanziarie.
  In esito alla consultazione pubblica, che si è chiusa il 31 dicembre 2016, per l'istituzione di un Pilastro europeo dei diritti sociali, lo scorso 26 aprile la Commissione ha presentato una proposta definitiva in cui sono stabiliti 20 principi e diritti fondamentali per sostenere il buon Pag. 103funzionamento e l'equità dei mercati del lavoro e dei sistemi di protezione sociale. Nelle intenzioni della Commissione, infatti, il pilastro sociale è destinato a servire da bussola per un nuovo processo di convergenza verso migliori condizioni di vita e di lavoro in Europa. Al pilastro sono associate una serie di ulteriori iniziative legislative e non legislative concernenti, tra l'altro, l'equilibrio tra attività professionale e vita privata di genitori e prestatori di assistenza, l'informazione dei lavoratori, l'accesso alla protezione sociale e l'orario di lavoro.
  In relazione alla proposta definitiva che istituisce il Pilastro sociale, la XI Commissione ha posto in evidenza l'esigenza di garantire la massima effettività ai principi affermati, anche attraverso l'integrazione di obiettivi sociali nella procedura del Semestre europeo, con valore vincolante analogo a quello degli obiettivi di finanza pubblica. La Commissione ritiene inoltre che il Governo debba sostenere lo stanziamento di adeguate risorse nell'ambito del bilancio dell'Unione europea e promuovere una discussione volta a sollecitare un particolare trattamento, in sede di applicazione dei parametri del patto di stabilità e crescita e di valutazione dei disavanzi pubblici, agli investimenti di carattere sociale, tenendo conto anche degli effetti positivi che essi possono produrre sulla crescita economica.

  Per quanto concerne la priorità 6. Commercio: un accordo di libero scambio con gli Stati Uniti realistico e equilibratoUn'Europa aperta agli scambi con i nostri partner, che rafforza nel contempo gli strumenti di difesa, la Commissione europea ribadisce l'impegno dell'UE a favore di un sistema commerciale aperto e regolamentato, essenziale per la crescita, l'occupazione e la competitività. A tal fine ritiene necessario proseguire i negoziati commerciali in corso con gli Stati Uniti, il Giappone, il Mercosur, il Messico, la Tunisia e i paesi dell'ASEAN (Associazione delle nazioni del Sud est asiatico) e definire nuovi mandati per avviare negoziati commerciali con la Turchia, l'Australia, la Nuova Zelanda e il Cile. Nel contempo, auspica la rapida ratifica dell'accordo economico e commerciale globale (CETA) con il Canada e l'aggiornamento e la modernizzazione degli strumenti europei di difesa commerciale.
  Concordando con le priorità evidenziate nel Programma della Commissione, il Governo sottolinea, tra l'altro, l'importanza di rilanciare il partenariato strategico tra l'UE e la Russia, che resta fortemente condizionato dalla crisi ucraina; di consolidare il partenariato con la Cina, sostenendo l'impegno negoziale della Commissione europea per una positiva e rapida conclusione dell'Accordo sugli investimenti UE-Cina; di riprendere i negoziati per la conclusione dell'accordo di libero scambio UE-India e di proseguire il dialogo politico e la cooperazione con i Paesi africani.

  In relazione alla priorità 7. Uno spazio di giustizia e di diritti fondamentali basato sulla fiducia reciprocaUn'Europa che difende e preserva i nostri valori della libertà, della democrazia e dello Stato di diritto, il 21 dicembre 2016 la Commissione europea ha presentato, nell'ambito delle misure volte all'attuazione dell'Unione della sicurezza, un pacchetto di proposte finalizzate al contrasto del finanziamento al terrorismo. Si tratta, nello specifico, di una proposta di direttiva che mira a perseguire penalmente il riciclaggio dei proventi di reati, di una proposta di regolamento relativo ai controlli sul denaro contante e di una proposta di regolamento sul riconoscimento reciproco degli ordini di congelamento e confisca dei proventi di reato.
  Nella Relazione programmatica sono previsti una serie di impegni ulteriori rispetto alle priorità indicate dalla Commissione nel settore giustizia e affari interni, che riguardano il contrasto al terrorismo, alla criminalità organizzata e al cybercrime.
  In particolare, il Governo intende concentrarsi sull'attuazione di misure di rafforzamento delle agenzie di law enforcement per la cooperazione e per la formazione Pag. 104(Europol e Cepol), e per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne (Frontex).
  Nel parere formulato dalla I Commissione si attribuisce un rilievo particolare al rafforzamento delle misure a livello europeo in materia di cybersecurity e più in generale di utilizzo della rete per fini illegali, considerato l'altissimo potenziale di tale infrastruttura per la propaganda e il reclutamento da parte delle organizzazioni terroristiche. La Commissione ritiene inoltre obiettivi prioritari il potenziamento degli strumenti a livello europeo diretti alla prevenzione e al contrasto dei processi di radicalizzazione e il rafforzamento dello scambio di intelligence e di informazioni tra autorità di contrasto, anche tramite la rapida attuazione della recente riforma di Europol.

  Ampio spazio è dedicato alla priorità 8. Verso una nuova politica della migrazioneUn'Europa che protegge le nostre frontiere e attua una politica migratoria responsabile.
  Preannunciando la presentazione di un esame intermedio relativo all'attuazione dell'Agenda europea sulla migrazione, l'intento della Commissione per il 2017 è volto in primo luogo ad assicurare un sostegno diretto ai rifugiati e a favorirne l'integrazione nelle comunità di accoglienza in Europa e nei paesi terzi.
  Il Governo italiano, da parte sua, insiste nel mantenere al centro dell'Agenda europea la necessità di una maggiore condivisione degli oneri nella gestione del fenomeno migratorio, sia per quanto riguarda i profili interni (gestione delle frontiere, riforma del sistema europeo di asilo, ricollocazione e reinsediamento) che per quelli esterni (partenariati con i paesi terzi).
  In tale contesto, particolare importanza riveste la riforma del Sistema europeo comune di asilo, che comprende la proposta di regolamento che istituisce l’«Eurodac» per il confronto delle impronte digitali e per l'identificazione di cittadini di Paesi terzi o apolidi il cui soggiorno è irregolare e altre proposte in materia di qualifica di beneficiario di protezione internazionale e di procedure comuni di protezione internazionale nell'Unione.
  A tale proposito, in sede di esame parlamentare da parte della I Commissione, è stata sottolineata la necessità di inserire tra le priorità della Commissione europea l'accelerazione dell'esecuzione delle decisioni adottate dal Consiglio nel 2015 in materia di ricollocazione, anche mediante il ricorso a misure sanzionatorie nei confronti degli Stati membri più refrattari al rispetto dei propri obblighi. Secondo la stessa Commissione, inoltre, andrebbero riviste alcune disposizioni della proposta di riforma del regolamento Dublino che, come indicato dallo stesso Governo nella Relazione, sebbene contempli un articolato meccanismo di assegnazione dei richiedenti protezione per gestire situazioni di eccessiva pressione sui sistemi nazionali di asilo, mantiene sostanzialmente intatto il principio in forza del quale la gestione dei richiedenti asilo è in carico al Paese di primo ingresso.

  La priorità 9. Un ruolo più incisivo a livello mondialeUn'Europa che protegge difende anche i nostri interessi oltre i confini è incentrata sulla nuova Strategia globale in materia di sicurezza e difesa – presentata dall'Alta Rappresentante nel giugno 2016 – e sulla politica europea di vicinato, con lo scopo di sostenere i paesi partner lungo il percorso della stabilizzazione politica ed economica, delle riforme e dello sviluppo della resilienza, anche attraverso la politica di allargamento.
  Con riguardo specifico al settore della difesa, il Piano d'azione per la difesa europea presentato dalla Commissione europea il 30 novembre 2016 e attualmente in corso di esame parlamentare, si articola su tre assi principali: la creazione di un Fondo europeo per la difesa; la promozione di investimenti nelle catene di approvvigionamento della difesa; il rafforzamento del mercato unico della difesa. Il Fondo europeo di difesa, in particolare, è stato proposto dalla Commissione europea per promuovere la ricerca e l'innovazione e contribuire al rafforzamento della base Pag. 105industriale e tecnologica di difesa europea, nonché per stimolare ulteriormente lo sviluppo di capacità di difesa essenziali. Condividendo tale iniziativa, anche la IV Commissione ritiene che, per una razionalizzazione della spesa per la difesa, occorra un coordinamento più stretto tra sistema industriale e mondo della ricerca, sia civile, sia militare, come già evidenziato dal Libro bianco per la sicurezza internazionale e la difesa, presentato dal Ministro della difesa nel 2015.
  L'Unione europea, si dichiara inoltre nel Programma di lavoro, continuerà ad adoperarsi per risolvere i conflitti e le crisi in atto nel suo vicinato e oltre, e per contribuire alle iniziative in tal senso intraprese dalle Nazioni Unite e da altri attori internazionali. Il 3 aprile scorso, il Consiglio europeo ha formalmente approvato, su proposta dell'Alta Rappresentante, la Strategia dell'UE per una Siria unita, democratica e pluralista.
  Anche il Governo italiano condivide l'opportunità di rafforzare l'approccio integrato alla gestione delle crisi internazionali e di sviluppare la capacità dei Paesi vicini di gestire in proprio i fenomeni che impattano sulla sicurezza dell'Europa. In quest'ottica saranno quindi sostenute le iniziative volte al rafforzamento della difesa europea, in complementarità con la NATO, con prioritaria attenzione al conflitto siriano, come anche al ristabilimento dell'unità e integrità territoriale in Iraq e al consolidamento delle istituzioni libiche.

  La priorità 10. Un'Unione di cambiamento democraticoUn'Europa che si assume la responsabilità, ascolta e produce risultati concreti, definita dalla stessa Commissione «la più globale delle 10 priorità», è incentrata sui principi di una migliore regolamentazione e di una maggiore responsabilità e trasparenza delle istituzioni europee.
  La Commissione opererà in stretta collaborazione con il Parlamento europeo e il Consiglio ai fini di una piena attuazione e applicazione dell'accordo interistituzionale «Legiferare meglio», in vigore dall'aprile 2016, che prevede una cooperazione più stretta tra le istituzioni nell'ambito della programmazione legislativa, il rafforzamento delle valutazioni d'impatto nelle nuove iniziative e una maggiore trasparenza e consultazione pubblica nell’iter legislativo. Nell'ambito del rafforzamento del processo decisionale interno all'Unione, la Commissione ha recentemente presentato una proposta di accordo interistituzionale per l'obbligatorietà di un registro per la trasparenza, che dovrà essere rispettato da tutti i portatori di interessi (lobby), in modo da garantire che tutte le istituzioni europee indichino chiaramente chi influenza il processo decisionale europeo.
  Meritano infine un breve richiamo alcuni argomenti che hanno ricevuto particolare attenzione nella Relazione programmatica del Governo e nel corso dell'esame parlamentare, ma che non sono trattati nel programma di lavoro della Commissione.
  Mi riferisco in particolare al tema della salute, sul quale il Governo si impegna a facilitare il processo di internazionalizzazione del Servizio sanitario nazionale promuovendo una partecipazione più competitiva ai programmi di finanziamento europeo per la ricerca. Specifico riferimento viene fatto al PRO.M.I.S. (Programma Mattone Internazionale Salute), coordinato dal Governo assieme alle regioni Veneto e Toscana.
  Sono poi previsti, per il 2017, una serie di interventi in materia di sicurezza alimentare e di cultura e turismo.
  Di particolare interesse per Commissione Politiche dell'Unione europea sono le sezioni della Relazione programmatica dedicate alle strategie di comunicazione e formazione e al coordinamento nazionale delle politiche europee.
  Le priorità di comunicazione e di formazione in merito all'attività dell'Unione europea e alla partecipazione italiana all'UE si concentreranno innanzitutto sulla ricorrenza dei 60 anni dei Trattati di Roma, non solo nella data dell'anniversario (25 marzo 2017), ormai trascorsa, ma per tutta la durata dell'anno. Pag. 106
  Per riaffermare la scelta europea dell'Italia e rilanciare il processo di integrazione a sessant'anni dalla firma dei Trattati, la strategia di comunicazione – rivolta alla cittadinanza e in particolare alle nuove generazioni – sarà mirata a sostenere e diffondere la consapevolezza e il valore aggiunto che implica l'appartenenza europea e sarà dedicata alla prosecuzione e al rilancio di azioni di sensibilizzazione e informazione che collegano il tema della cittadinanza con il rispetto di determinati diritti particolarmente incisivi per la cultura, l'integrità sociale, la qualità della vita e la dignità della persona, l'applicazione concreta delle norme europee e le principali opportunità offerte dal mercato unico.
  Nel 2017, inoltre, in occasione delle celebrazioni per i trenta anni del Programma «Erasmus» verrà realizzato uno specifico piano di comunicazione, promozione e valorizzazione del Programma stesso per dare visibilità e valorizzare l'intero quadro della cooperazione comunitaria nel settore dell'istruzione.
  Quanto al coordinamento nazionale delle politiche europee, il Governo intende innanzitutto proseguire l'azione di coordinamento tesa ad assicurare l'efficace partecipazione dell'Italia ai processi decisionali dell'Unione Europea attraverso il rafforzamento della governance nazionale, con particolare riferimento all'attività del Comitato Interministeriale per gli Affari Europei (CIAE) e alla rete dei Nuclei di valutazione degli atti dell'Unione europea.
  La riduzione delle procedure d'infrazione resta un obiettivo prioritario dell'azione del Governo da attuarsi, da un lato, con il rafforzamento delle attività di prevenzione delle infrazioni e, dall'altro, con l'individuazione di specifiche iniziative capaci di chiudere, nel migliore dei modi, i casi pendenti. Il Governo intende utilizzare il Disegno di Legge europea anche in chiave preventiva con riguardo ai c.d. casi EU Pilot, al fine di risolvere i problemi di non conformità col diritto UE, contestati dalla Commissione europea, prima che questi diano origine all'apertura formale di procedure d'infrazione a carico dell'Italia.
  Per quanto riguarda invece le procedure d'infrazione per mancato recepimento di direttive europee, oltre alla Legge di Delegazione europea, che il Governo prevede di presentare a cadenza semestrale, l'intento è quello di proseguire nel rafforzamento dell'attività di controllo centralizzato del rispetto da parte delle singole Amministrazioni del termine di recepimento delle direttive da attuare in via amministrativa.
  L'esame dei documenti programmatici della Commissione europea e del Governo offre una preziosa occasione per approfondire le principali questioni che devono essere affrontate dagli Stati membri e dalle Istituzioni europee, nonché per esprimere una valutazione complessiva sugli obiettivi prioritari individuati e sulle strategie messe in campo a livello nazionale e di Unione europea.
  Non si può negare che le priorità indicate dalla Commissione per il 2017 si inscrivano in un contesto particolarmente difficile per il futuro dell'Unione europea, che oggi – oltre alla perdurante stagnazione economica, finanziaria ed occupazionale – si trova ad affrontare sfide transnazionali (migrazioni, terrorismo, cambiamenti climatici) e interne (squilibri socio-economici e, in particolare, la Brexit) di particolare gravità. Come si è detto più volte, le sfide e i problemi di dimensione globale non possono essere affrontati dai singoli Stati membri, ma richiedono necessariamente una risposta comune. Per affrontare tali sfide occorre un'Europa più unita e nuove e più forti politiche europee ispirate sempre al rispetto dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali che rappresentano il nucleo della comune identità europea.
  Per poter garantire pace, sicurezza e benessere ai suoi cittadini, l'Unione europea deve rafforzare il suo ruolo a livello internazionale e, sul fronte interno, recuperare fiducia da parte dei suoi cittadini e una piena legittimazione delle sue istituzioni.
  Il Programma di lavoro della Commissione europea per il 2017 è un programma molto più condiviso tra le Istituzioni europee, il primo adottato in attuazione dell'accordo istituzionale «Legiferare meglio» Pag. 107che, benché sia entrato in vigore nell'aprile 2016, è frutto di una iniziativa maturata nell'ambito del semestre di Presidenza italiana.
  I documenti programmatici delle Istituzioni europee e anche la stessa Dichiarazione di Roma adottata in occasione del sessantesimo anniversario dei Trattati pongono come obiettivo politico primario l'Europa sociale.
  Si avverte infatti, sempre più, l'esigenza di riavviare il processo di integrazione europea muovendo da una nuova e più efficace politica di coesione economico-sociale tra gli Stati membri, in luogo delle attuali situazioni di conflittualità e competizione. La realizzazione di tale politica potrebbe rappresentare un punto di svolta fondamentale per rilanciare la costruzione di una nuova Unione, fondata su diversi assetti istituzionali in grado di assicurare a tutti i cittadini europei un più equo modello di convivenza e una più efficace tutela dei diritti sociali.