CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 3 maggio 2017
811.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-11251 Artini: Sugli immobili della Difesa esclusi dall'incentivo per la riqualificazione energetica.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Nel patrimonio immobiliare della Difesa nella stessa struttura coesistono spesso funzioni sia strettamente dedicate agli scopi di difesa nazionale (definibili «operative»), sia alloggiative e di ufficio.
  Pertanto, ai sensi dell'articolo 5 del decreto legislativo n. 102 del 2014, non è possibile dettagliare l'elenco degli immobili esclusi a priori dal Programma di riqualificazione energetica della Pubblica Amministrazione centrale (PREPAC).
  La Difesa, tuttavia, ha definito specifici requisiti per individuare le categorie di manufatti squisitamente operativi che sono, nel dettaglio:
   piste aeroportuali, torri di controllo e sistemi di radioassistenza al volo;
   strutture portuali di attracco e segnalamento marittimo;
   centri di comando e controllo terrestri, navali e aerei e relative centrali;
   stabilimenti e arsenali per i mezzi terrestri, navali e aerei;
   poligoni di tiro;
   reti e depositi carburanti, ricambi e munizioni.

  Circa il merito del quesito posto e per dare attuazione al programma di riqualificazione energetica della Pubblica Amministrazione, il Ministro della difesa ha creato una Struttura di Progetto Energia per coordinare a livello centrale gli interventi.
  Le prime proposte di interventi di miglioramento delle performance energetiche delle infrastrutture della Difesa si sono concentrate sull'edilizia scolastico-formativa, quasi esclusivamente costituita da immobili ad uso alloggiativo e ufficio; su tali presupposti, gli interventi prospettati per il PREPAC per l'anno 2015 hanno interessato l'Accademia Navale di Livorno, l'Accademia Aeronautica di Pozzuoli e la Scuola Militare «Nunziatella» di Napoli, ricevendo l'approvazione con il citato decreto del 5 dicembre 2016, rispettivamente per circa 11,10 e 2,5 milioni di euro, oltre alla Caserma Mercanti dei Carabinieri di Bolzano, per la parte relativa alla Stazione di Appiano, per circa 130.000 euro.
  Per l'anno 2016, i progetti, attualmente in corso di valutazione, prevedono l'efficientamento energetico di ulteriori 24 siti per un impegno finanziario complessivo richiesto di 51 milioni di euro circa.
  Per l'anno 2017, in ultimo, si stanno elaborando i progetti di efficientamento, la cui scadenza di presentazione è fissata per il 15 luglio p.v.

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ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-11252 Frusone: Sull'utilizzo del litorale giuglianese come poligono di tiro per esercitazioni militari.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Le esercitazioni «sulla costa giuglianese», citate dall'interrogante, interessano il poligono di Foce Patria, sito nel Comune di Giuliano, che è un poligono «occasionale», dove si svolgono attività addestrative a basso impatto ambientale (con armi portatili), durante le quali vengono adottate tutte le misure di sicurezza a tutela dell'incolumità della popolazione locale che viene sempre informata prima sui giorni d'uso del poligono.
  Negli ultimi anni è stato utilizzato in media 40 giornate per anno.
  Le attività vengono sospese nel periodo dal 1o maggio al 31 ottobre, in modo da consentire l'utilizzo dell'arenile per la balneazione.
  Inoltre, l'area addestrativa viene impiegata secondo calendari preventivamente discussi e approvati nell'ambito del Comitato Misto Paritetico della Campania, affinché le esigenze militari possano essere messe, per quanto possibile, a sistema con le esigenze delle comunità locali; le relative Ordinanze di sgombero vengono rese note ai Comuni interessati con congruo anticipo.
  Proprio a tal fine, l'Esercito Italiano ha ulteriormente previsto di utilizzare il poligono prioritariamente per le sole attività di addestramento non effettuabili in altre strutture. Peraltro, le attività non sono programmate il mercoledì per favorire le esigenze della cooperativa dei mitilicoltori locali.
  Si fa presente che il Disciplinare prevede anche una pulizia ordinaria, a cura degli Enti utilizzatori, al termine di ogni esercitazione e una pulizia straordinaria, a cura dell'Ente gestore, per eliminare eventuali residuati.
  Tra l'altro, per poter assolvere al meglio tali compiti, la Forza armata ha avviato le procedure per l'approvvigionamento di mezzi e attrezzature in grado di poter setacciare il terreno in profondità, oltre a raccomandare l'uso di teli più ampi da posizionare sotto le piazzole di tiro per evitare eventuale dispersione di bossoli e facilitarne la raccolta.
  Relativamente, infine, all'opportunità di sospendere le esercitazioni sulla costa campana, fermo restando che non se ne ravvisano i presupposti, si osserva che il poligono di Foce Patria costituisce una risorsa imprescindibile per le attività di addestramento e di approntamento dei reparti che insistono in Campania, a premessa degli impegni operativi sia sul territorio nazionale che all'estero.

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ALLEGATO 3

Interrogazione n. 5-11253 Secco: Sulle informazioni raccolte dalla Marina militare riguardo all'attività delle ONG nel Mediterraneo centrale.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento al ruolo delle imbarcazioni delle Organizzazioni Non Governative (ONG) nell'ambito delle attività di ricerca, soccorso e trasporto dei migranti, non vi sono ad oggi riscontri da parte delle Unità della Marina Militare impegnate nell'operazione Mare Sicuro rispetto a quanto menzionato dagli onorevoli interroganti.
  In particolare, i contatti tra unità della Marina Militare e navi appartenenti a Organizzazioni Non Governative sono circoscritti a specifiche attività di protezione o supporto per le operazioni di salvataggio delle vite umane in mare, soltanto nel caso in cui tali operazioni avvengano in prossimità delle unità della Marina Militare o qualora le stesse unità vengano inviate sul posto dall'Autorità che in quel momento coordina i soccorsi.
  Ad ogni buon fine, le attività di contrasto all'immigrazione clandestina, in virtù delle implicazioni operative e di sicurezza ad esse correlate, rimangono oggetto di attenzione da parte dei competenti Dicasteri.
  In tale quadro vanno evidenziate le attività investigative che gli organi di Polizia hanno avviato a seguito di un recente rapporto Frontex al fine di verificare la regolarità delle procedure di soccorso adottate dalle citate ONG e, nella medesima ottica, va menzionato lo svolgimento di un'indagine conoscitiva deliberato dalla Commissione difesa del Senato.