CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 6 aprile 2017
799.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Interrogazione 5-10857 Falcone: Iniziative per l'etichettattura di origine del riso e dei prodotti a base di riso.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In premessa vorrei ribadire l'impegno del Ministero nella tutela e valorizzazione di una filiera fondamentale come quella risicola italiana. Mi preme sottolineare come sia stato proprio il nostro Governo a evidenziare gli squilibri di mercato provocati dall'azzeramento dei dazi sulle importazioni di riso da Cambogia e Myanmar. Un accordo che, se da un lato danneggia i nostri produttori, dall'altro non sembra avvantaggiare i piccoli produttori locali, ma al contrario alcuni investimenti speculativi.
  Proprio per questo già nel 2014 abbiamo richiesto l'attivazione della clausola di salvaguardia, prevista dalla normativa comunitaria, fornendo alla Commissione europea un dossier con le problematiche del settore risicolo, con riferimento mirato a quello italiano ed europeo.
  Per rilanciare ancora la sollecitazione verso la Commissione europea, il 20 febbraio scorso si è svolto, su nostra iniziativa, un incontro con tutti i Paesi produttori europei del riso (Portogallo, Spagna, Francia, Italia, Grecia, Romania, Bulgaria) al fine di raggruppare e rafforzare il ruolo e la posizione dei produttori interessati, con il coinvolgimento altresì delle Autorità politiche e dei rappresentanti degli operatori di tutta la filiera dell'Unione, tramite l'istituzione della European Rice Platform (ERP).
  All'incontro, primo Forum del riso a Milano, hanno partecipato i rappresentanti delle Amministrazioni e delle filiere nazionali, nonché i rappresentanti delle associazioni europee dei risicoltori e degli stakeholders.
  Nel corso del dibattito sono state affrontate le principali tematiche che condizionano l'evoluzione della risicoltura europea: le questioni di mercato, l'aumento degli stock, il calo degli investimenti di superficie ad «indica», nonché gli effetti che determinano sul mercato interno le notevoli importazioni provenienti dai PAM – Cambogia.
  In conclusione, i partecipanti hanno sottoscritto un documento unitario di impegno, consegnato ai rappresentanti dei Ministeri, evidenziando la necessità di rimuovere gli ostacoli che si frappongono all'attivazione della clausola di salvaguardia richiesta dall'Italia, di procedere ad un mutuo riconoscimento delle regole che disciplinano i rapporti tra l'Unione ed i Paesi terzi, di rinforzare il riconoscimento della specificità del settore risicolo e di implementare iniziative per aumentare il consumo di riso.
  A livello nazionale, inoltre, abbiamo istituito dallo scorso anno un Tavolo di concertazione per le politiche di mercato del riso, che rappresenta le Amministrazioni e la filiera di settore, con la finalità di monitorare il mercato nazionale ed internazionale, effettuare studi e ricerche, individuare criticità e definire proposte. La prossima riunione del Tavolo di filiera è convocata per il prossimo 13 aprile al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali a Roma alla presenza del Ministro Martina.Pag. 231
  Rilevo inoltre che il Ministero, di concerto con quello dello sviluppo economico, sta lavorando con la filiera per sfruttare fino in fondo anche le deleghe previste dal Collegato Agricolo del 2016, con l'obiettivo di aggiornare la normativa di settore sul commercio interno del riso e sulla gestione del patrimonio varietale nazionale, anche per rafforzare la tutela e valorizzare l'origine del riso nazionale.

Pag. 232

ALLEGATO 2

Interrogazione 5-10753 Massimiliano Bernini: Iniziative per il mantenimento dei livelli occupazionali della SIN e delle professionalità acquisite dai dipendenti.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In premessa ricordo che la legge, nel 2005, ha disposto la costituzione da parte di AGEA di una società di capitali a partecipazione mista pubblico-privata, con la denominazione SIN, affidataria del complesso dei servizi di gestione e sviluppo del sistema informatico agricolo nazionale (SIAN).
  Proprio in vista del termine di scadenza della partecipazione del socio privato, prevista per il 20 settembre 2016, il decreto-legge 51/2015, per garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali e al fine anche di assicurare la piena operabilità del sistema al momento della cessazione sino all'aggiudicazione al nuovo fornitore, ha stabilito che Agea provvedesse alla gestione e allo sviluppo del Sian, tra le varie opzioni, attraverso affidamento a terzi del servizio e mediante procedura ad evidenza pubblica.
  Al riguardo, va evidenziato che l'intera procedura di gara è svolta nell'ambito del protocollo d'intesa, monitoraggio e vigilanza collaborativa sui servizi di sviluppo e gestione del sistema informatico agricolo nazionale sottoscritto tra il Ministero, Anac, Consip ed Agea.
  Con l'intento di garantire la continuazione del servizio, il decreto-legge n. 113 del 2016 ha poi disposto la proroga di SIN, sino all'espletamento della procedura sopracitata.
  A riguardo si evidenzia che la clausola introdotta nel bando di gara, definita nell'ambito del sopradescritto protocollo di vigilanza collaborativa, deve rispondere alle regole generali di tutela della concorrenza e alle modalità operative descritte dalla vigente normativa ciò al fine di garantire contestualmente la salvaguardia dei livelli occupazionali ed anche la legittimità degli atti amministrativi connessi.
  La procedura è, attualmente, in fase di espletamento.
  Evidenzio inoltre che Agea è un ente pubblico non economico che soggiace alle norme di reclutamento di personale previste per il pubblico impiego.