CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 21 febbraio 2017
770.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per la semplificazione
ALLEGATO

ALLEGATO

Indagine conoscitiva sulle semplificazioni possibili nel settore fiscale.

PROGRAMMA APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La Commissione parlamentare per la semplificazione ha concluso, nel corso della legislatura, tre indagini conoscitive, rispettivamente dedicate alla semplificazione legislativa e amministrativa, alle semplificazioni possibili nel superamento delle emergenze e alla semplificazione e trasparenza nei rapporti con gli utenti nei comparti finanziario, bancario e assicurativo.
  In tutte le tre indagini è stato sfiorato il tema della complessità del sistema fiscale e delle semplificazioni possibili.
  In questa legislatura, la questione è stata oggetto di una duplice linea di intervento, legislativa e amministrativa: sotto il primo profilo, si segnala, in particolare, l'attuazione della legge 11 marzo 2014, n. 23, Delega al Governo recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita; sotto il secondo profilo, l'Agenda per la semplificazione, che la Commissione sta monitorando nella sua attuazione.
  L'articolo 7 della legge n. 23 del 2014, con l'obiettivo della semplificazione, ha delegato il Governo a provvedere: a) alla revisione sistematica dei regimi fiscali e al loro riordino, al fine di eliminare complessità superflue; b) alla revisione degli adempimenti, con particolare riferimento a quelli superflui o che diano luogo, in tutto o in parte, a duplicazioni anche in riferimento alla struttura delle addizionali regionali e comunali, ovvero a quelli che risultino di scarsa utilità per l'amministrazione finanziaria ai fini dell'attività di controllo e di accertamento o comunque non conformi al principio di proporzionalità; c) alla revisione, a fini di semplificazione, delle funzioni dei sostituti d'imposta e di dichiarazione, dei centri di assistenza fiscale, i quali devono fornire adeguate garanzie di idoneità tecnico-organizzativa, e degli intermediari fiscali, con potenziamento dell'utilizzo dei sistemi informatici, avendo anche riguardo ai termini dei versamenti delle addizionali comunali e regionali all'imposta sul reddito delle persone fisiche.
   In attuazione della delega, è stato emanato il decreto legislativo 21 novembre 2014, n. 175, in materia di semplificazione fiscale e dichiarazione dei redditi precompilata.
  Sempre sul piano legislativo, il tema delle semplificazioni è stato oggetto, da ultimo, del recente decreto-legge 22 ottobre 2016, n. 193, Disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili, nel testo convertito, con modificazioni, dalla legge 1o dicembre 2016, n. 225. Lo stesso decreto-legge, all'articolo 4, ha previsto, a decorrere dal 1o gennaio 2017, per i soggetti passivi IVA, l'abrogazione della comunicazione dell'elenco clienti e fornitori e l'introduzione di due nuovi adempimenti da effettuare telematicamente ogni tre mesi: la comunicazione analitica dei dati delle fatture emesse e ricevute; la comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche IVA.
  L'Agenda per la semplificazione indica il fisco tra i cinque settori chiave di intervento (gli altri sono: cittadinanza digitale; welfare e salute; edilizia; impresa) e individua 9 obiettivi, taluni dei quali già conseguiti: 1. un'unica tassa sulla casa; 2. la messa a regime della dichiarazione dei redditi precompilata; 3. il completamento Pag. 218della dichiarazione dei redditi precompilata con i dati relativi alle spese sanitarie; 4. la presentazione telematica della dichiarazione di successione e delle domande di voltura catastale; 5. la semplificazione e razionalizzazione delle comunicazioni tra fisco e contribuenti e la riduzione e riorganizzazione degli adempimenti; 6. nuove modalità di controllo fiscale, atte a favorire l'incontro con il contribuente; 7. la verifica delle misure di semplificazione già adottate e la progressiva estensione di ulteriori misure all'intera organizzazione; 8. la catalogazione e schematizzazione delle delibere comunali; 9. l'evoluzione delle procedure di aggiornamento delle banche dati catastali tramite canale telematico.
  Il decreto legislativo n. 175 del 2014 ha dunque istituito, in via sperimentale, la dichiarazione dei redditi precompilata, della quale l'Agenda prevede l'implementazione. La dichiarazione dei redditi precompilata rappresenta un esempio delle difficoltà e delle ambiguità della semplificazione. Pensata come uno strumento di semplificazione nei rapporti tra fisco e cittadini contribuenti, presenta elementi in chiaroscuro, tra i quali:

  l'immediatezza del rapporto è filtrata dalla necessità e dai tempi della registrazione al sito dell'Agenzia delle entrate;

  i dati precompilati sono parziali e richiedono attente verifiche, dal momento che l'onere per la loro compilazione ricade su numerosi soggetti anche privati; tra gli altri: le assicurazioni per i premi assicurativi su vita e infortuni; enti e casse di assistenza sanitaria, medici, strutture sanitarie, farmacie, ottici, parafarmacie, radiologi, ostetriche, veterinari, infermieri e psicologi per le spese sanitarie; gli amministratori di condominio per lavori di ristrutturazione e risparmio energetico del condominio;

  l'instabilità della normativa, per esempio in materia di detrazioni fiscali, rende comunque necessaria la verifica dei dati.

  Per le detrazioni fiscali delle spese effettuate con obiettivi di riqualificazione energetica e di sicurezza i cittadini contribuenti devono effettuare ulteriori adempimenti on line sul sito dell'Enea, anche qui previa registrazione e con non pochi passaggi.
  L'indagine della Commissione sarà anche tesa a valutare le implicazioni della digitalizzazione sulla semplificazione, che potrebbero poi costituire oggetto di una specifica attività conoscitiva.
  Un altro tema che al momento è rimasto fuori sia della delega sia dell'Agenda riguarda la moltiplicazione delle scadenze, nel corso di tutto l'anno, che tiene impegnati cittadini e imprese per molti giorni, incidendo negativamente sulla produttività di queste ultime).
  Anche il settore fiscale, seppure organizzato in una serie di testi unici, presenta quei fenomeni di stratificazione e volatilità normativa che contraddistinguono la produzione normativa degli ultimi anni, in questo ambito accentuati da misure una tantum o ad efficacia annuale e quindi soggette a conferma (spesso con modifiche, come nel caso delle detrazioni fiscali).
  L'indagine, ovviamente nel rispetto delle attribuzioni delle Commissioni della Camera e del Senato competenti in materia, investe un settore cruciale per la vita dello Stato e i suoi rapporti con i cittadini e le imprese, ove i fattori di complicazione rendono ancora più difficoltoso e osteggiato il dovere di contribuire alle spese pubbliche. Non a caso, la legge 27 luglio 2000, n. 212 ha definito uno statuto dei diritti del contribuente, dedicando particolare attenzione alla chiarezza e trasparenza delle disposizioni tributarie (articolo 2), alla loro efficacia temporale (articolo 3), all'utilizzo del decreto-legge in materia tributaria (articolo 4), all'informazione del contribuente (articolo 5), alla conoscenza degli atti e semplificazione (articolo 6) e alla chiarezza e motivazione degli atti (articolo 7). Le previsioni dello Statuto del contribuente potranno costituire una sorta Pag. 219di guida nei lavori della Commissione, che potrà valutarne l'efficacia e l'osservanza, a diciassette anni di distanza dall'approvazione.
  Ai fini dell'indagine, saranno ascoltati tutti i soggetti interessati, in base ad un ordine inteso a dare priorità cronologica all'ascolto dei cittadini e delle imprese.
  Si elencano di seguito i soggetti che verranno auditi con l'obiettivo di individuare le possibili linee di azione per rendere più semplici i rapporti tra fisco e cittadini e imprese:
   Associazioni a tutela dei cittadini:
    associazioni dei consumatori.

    Professioni:
   Liberi professionisti, attivi anche nelle attività di conciliazione e mediazione (in particolare: commercialisti; avvocati);
   ordini professionali coinvolti nella trasmissione dei dati all'Agenzia delle entrate (in particolare: farmacisti, veterinari).

    Imprese:
   Confindustria, le organizzazioni afferenti a R.Ete Imprese Italia (Casartigiani, CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti), le organizzazioni dell'edilizia, dell'agricoltura e del mondo cooperativo.

  Sindacati:
   CISL, CGIL, UGL, UIL; Unione sindacale di base.

  Banche:
   ABI;

  Istituzioni:
   Agenzia delle entrate;
   Agenzia delle dogane e dei monopoli;
   Ministero dell'economia e delle finanze;
   Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione;
   rappresentanti del Tavolo istituzionale per la semplificazione (istituito con l'accordo in sede di Conferenza Unificata del 10 maggio 2012);
   ANCI.

  Esperti:
   docenti universitari; ricercatori.
  Potranno essere auditi altri soggetti negli ambiti indicati.
  L'indagine si concluderà entro il 30 settembre 2017.