CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 12 gennaio 2017
747.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-08553 Manzi: Sull'accesso ai siti culturali per i non vedenti.
5-08908 Prodani: Sull'accessibilità alle strutture museali.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Mi riferisco alle interrogazioni parlamentari con le quali l'Onorevole Manzi e l'On. Prodani chiedono quali iniziative il Ministero intende adottare per garantire l'accessibilità al patrimonio culturale italiano.
  Permettetemi di rispondere congiuntamente ai due atti parlamentari in ragione della sostanziale analogia di contenuto e premetto che mi dilungherò un po’ su questo argomento in primo luogo per l'importanza che esso riveste e perché l'impegno del MiBACT volto a favorire la fruizione del patrimonio culturale a tutti i suoi visitatori ha avuto, negli ultimi anni, una progressione continua che vorrei descrivere. È del 28 marzo 2008, come correttamente rammentato, il decreto recante le «Linee guida per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi di interesse culturale» redatte sulla base del lavoro di un'apposita «Commissione permanente cultura accessibile».
  Da allora l'Amministrazione ha intrapreso una intensa attività volta alla realizzazione di rilevanti progetti destinati a costituire buone pratiche per la fruizione ampliata dei beni culturali italiani, anche attraverso la creazione di una Direzione generale appositamente dedicata ai Musei.
  Va premesso che in molti musei statali, sul territorio nazionale, sono presenti sussidi e strumenti didattici rivolti a giovani in età scolare con disabilità cognitive e sensoriali, realizzati nel corso degli anni presso il Centro per i Servizi educativi del museo e del Territorio (S'ED).
  Sono stati realizzati dai servizi educativi italiani progetti tesi all'integrazione dei giovani in età scolare, espressamente dedicati alle disabilità visive e uditive (1).
  Si tratta di attività supportate da strumenti consistenti in tavole termoformate, didascalie in Braille, dvd sottotitolati e con traduzione in L.I.S. (Lingua Italiana di Segni) mappe tattili, calchi in gesso, sistemi di informazioni integrate, visite guidate specialistiche, kit per attività ludiche, sistemi di informazione ad alta tecnologia su smartphone e tablet.
  Relativamente alla tematica riferita alla modalità unica di catalogazione dell'accessibilità e dei servizi connessi per tutti i musei, si segnala, il progetto «A.D. Arte l'Informazione - Un sistema informativo per la qualità della fruizione dei beni culturali da parte di persone con esigenze specifiche».
  Il progetto, partendo dall'analisi e rilevazione delle condizioni di accessibilità dei siti culturali statali italiani, consiste nella messa in rete, nel sito istituzionale della Direzione generale Musei (www.musei.beniculturali.it), di un sistema informa

  (1) Ad esempio, nel caso della Sala DAI del Museo di Palazzo Reale a Napoli e negli altri musei partecipanti al Progetto Cassio – Dieci musei per conoscere il patrimonio culturale italiano: nella fattispecie a Cagliari nella Pinacoteca Nazionale, a Caserta nel Complesso della Reggia, a Copertino nel Castello, a Cosenza nella Galleria Nazionale di Palazzo Arnone, a l'Aquila nel Museo Nazionale d'Abruzzo, a Matera nel Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna della Basilicata, ancora a Napoli nel Museo Nazionale di San Martino, a Salerno nel Museo Didattico della Scuola medica salernitana, e infine a Sassari nel Mus'a Museo Sassari d'Arte - ex Canopoleno. Pag. 26
tivo, di elevata efficienza ed efficacia, atto a fornire, attraverso l'adozione di una metodologia ampiamente condivisa con le associazioni di settore (2), la completa affidabilità del dato che viene reso disponibile al pubblico.
  Ogni persona che esprima una esigenza speciale, sia che si tratti di disabilità motoria o psico-sensoriale, potrà acquisire le informazioni necessarie per permetterle di stabilire se, rispetto alle sue specifiche condizioni, le caratteristiche di una particolare struttura le consentano una soddisfacente fruizione.
  Non esistono, di fatto, strutture «accessibili» per tipologie più o meno estese di disabilità, ma ogni struttura possiede elementi che la rendono più o meno idonea alla singola persona: a tale riguardo compito del progetto è stato quello di rilevare informazioni, oltre che monitorare le strutture.
  Il progetto è stato organizzato a diversi livelli di coordinamento ed in particolare ha previsto: una fase di identificazione delle strutture, una fase di organizzazione dei contenuti, una fase di formazione del personale MiBACT in modalità FAD, una fase di rilevazione dei luoghi della cultura, una fase di raccolta e restituzione delle informazioni acquisite, una fase di validazione dei dati e una fase finale di messa in rete delle informazioni.
  Saranno inoltre presto consultabili, sul sito istituzionale della Direzione Musei, le
prime ottanta schede di accessibilità, in italiano e in inglese, di sedi museali e aree archeologiche statali aperte al pubblico, adeguatamente rilevati.

  (2) L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e la Banca Mondiale presentavano il 9 giugno 2011 a New York il primo «Rapporto sulla Disabilità», che stimava in oltre un miliardo le persone con disabilità nel mondo, il rapporto raccomandava ai Governi ed ai rispettivi partner per lo sviluppo di garantire alle persone disabili l'accesso a tutti i servizi di base investendo in programmi e risorse specifici e di sviluppare un piano d'azione nazionale. I Governi venivano anche sollecitati ad aumentare la sensibilità sul tema ed a sostenere la ricerca e la formazione. Nel conseguimento di questi obiettivi veniva descritto come inevitabile il coinvolgimento dei disabili stessi.
  È altresì in corso di esecuzione la rilevazione dei restanti musei del patrimonio statale, per la conseguente presentazione, sia in italiano che in inglese sul sito web istituzionale della Direzione generale, delle relative schede riguardanti l'accessibilità fisica e cognitivo-sensoriale, come pure dei servizi e dei percorsi espressamente predisposti per pubblici con esigenze specifiche.
  Le schede sono arricchite anche da «planimetrie parlanti», per consentire a tutti una immediata comprensione delle informazioni fornite.
  Attraverso il progetto AD ARTE sarà anche possibile evidenziare le molteplici situazioni di avanzamento delle condizioni di accessibilità dei luoghi della cultura statali italiani, già in atto, ed in itinere.
  Sono stati inoltre portati a termine alcuni progetti di accessibilità universale (fisica e percettivo-sensoriale), che si configurano come «progetti pilota» da replicare in contesti analoghi sul territorio nazionale.
  In particolare, nell'area archeologica di Ostia antica, con il progetto «Ostia antica città senza età – Ecopercorso delle domus dipinte» si è proceduto al finanziamento di un itinerario di visita in grado di garantire una fruizione paritaria dell'area a tutti i visitatori.
  Il percorso, in buona parte su golf-car, permette oggi ad un pubblico con precaria deambulazione l'accesso alla Regio III dell'area, la più distante dagli ingressi. Apparati comunicativi ad alto livello di comprensione, espressamente predisposti per tutti, sono stati dislocati lungo l'itinerario di visita. Inoltre l’app «Ostia Antica città senza età» (disponibile gratuitamente), consente di accedere ad un itinerario multimediale rivolto anche a persone con disabilità visiva e uditiva, che accompagna il visitatore in un tour virtuale, alla scoperta di un intero quartiere dell'antica città romana.
  Attraverso la nostra Direzione generale Musei si è inoltre provveduto a finanziare, anche nella Necropoli etrusca del Calvario a Tarquinia (VT) – Sito UNESCO – uno speciale percorso sensoriale, unito al superamento delle barriere architettoniche, Pag. 27allo scopo di rendere fruibile a tutti la «Tomba della Pulcella», pregevole ipogeo affrescato del V secolo a.C.
  Il progetto di valorizzazione e fruizione ampliata ha previsto un cammino dedicato, lungo il quale è stata collocata una postazione multisensoriale, con un pannello a leggìo con informazioni sulla tomba stessa, corredate da ausili per non udenti con linguaggio L.I.S. e supporto audio per non vedenti.
  Un altro progetto di rilevanza è stato la consultazione pubblica on line, sul sito web istituzionale della Direzione generale Musei, dal titolo «Cultura senza ostacoli».
  L'iniziativa ha inteso finanziare un luogo della cultura statale individuato tra le eccellenze italiane, per la realizzazione di un percorso di accessibilità fisica e/o sensoriale, al fine di consentirne la piena fruizione da parte di tutti i visitatori.
  È risultato vincitore della consultazione pubblica il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari che ha presentato il progetto «Un Museo liquido» per la realizzazione di adeguamenti museali sulla base dei principi della progettazione per tutti, come pure di percorsi multimediali rivolti ai pubblici con esigenze specifiche.
  Il percorso si realizza attraverso l'attivazione di itinerari percettivi e sensoriali che consentono una fruizione totale della struttura e dei suoi contenuti, anche attraverso l'utilizzo di app e soluzioni multimediali innovative, per una visita paritaria e condivisa.
  Nell'ambito dello stesso progetto è stato altresì finanziato il secondo luogo della cultura classificato nella consultazione: il Museo e il Parco del Castello di Miramare a Trieste, per la realizzazione di apparati comunicativi multimediali volti all'accessibilità pluri-sensoriale.
  Il Museo Storico del Castello di Miramare e il Parco si stanno dotando di vari strumenti per i non vedenti, tra cui la guida al parco in Braille, in cui saranno riprodotte a rilievo le parti principali delle essenze arboree presenti nel sito, nonché la storia e la planimetria del luogo, come pure, per i non udenti, attraverso la traduzione dei percorsi in LIS.
  Anche la Galleria Nazionale delle Marche, terza classificata nel progetto «Cultura senza ostacoli» ha visto il finanziamento di una vasta attività consistente in un insieme coordinato di prodotti e servizi di tipo multimediale diretti al pubblico, per il miglioramento della comunicazione e comprensione del patrimonio storico e artistico del sito che, tra i musei italiani, assume uno specifico valore per la cultura rinascimentale.
  Particolare attenzione è stata rivolta ai pubblici con disabilità visiva ed uditiva.
  In linea con quanto richiesto dal progetto speciale «Cultura senza ostacoli», la proposta è stata finalizzata al miglioramento della fruizione del Palazzo Ducale di Urbino anche da parte dei visitatori con disabilità sensoriale e cognitiva.
  Per i non vedenti o ipovedenti che visitano la Galleria, ogni tappa dell'itinerario è stata contrassegnata da una didascalia scritta sia in braille sia a testo ingrandito e contiene anche apposito tag di collegamento all'audio descrizione su apposito tablet fornito dal museo.
  In particolare possono essere esplorati con il tatto sia alcuni originali esposti in Galleria, sia le riproduzioni a bassorilievo di tre dipinti scelti fra i più rappresentativi della collezione museale.
  Sono stati inoltre realizzati grazie a questo progetto due modelli lignei del Palazzo Ducale di cui uno in scala 1:100 ed uno, volumetrico, in scala 1:400 per consentire una più ampia esplorazione tattile dell'edificio e delle sue partizioni architettoniche.
  Analogamente per i visitatori non udenti sono stati realizzati un percorso e un video in L.I.S. dotato della possibilità di scelta dei sottotitoli sia in italiano sia in inglese.
  Le audio – videoguida in LIS sono consultabili nella forma di «libro interattivo» (e-book).
  Accanto agli interventi proposti per favorire la fruibilità della Galleria da parte del pubblico con esigenze specifiche, in particolare per i non vedenti, è stata altresì prevista la formazione dei dipendenti del museo come tappa irrinunciabile per migliorare l'accoglienza.
  L'attività della Direzione generale Musei mira inoltre a diffondere i progetti pilota sopra elencati, come pure i numerosi progetti di accessibilità fisica dalla Pag. 28medesima coordinati, che si pongono quali «progetti di eccellenza» da replicare in contesti analoghi (3).
  Per realizzare gli obiettivi proposti è stata costantemente richiesta la collaborazione di enti che hanno conoscenza specifica delle tecniche di comunicazione rivolte ai non vedenti e ai non udenti, quali il Museo tattile statale Omero di Ancona, l'Ente Nazionale Sordi di Roma, ed altre Associazioni di settore, proprio nell'intento di realizzare una «progettazione partecipata».
  Con Decreto dirigenziale generale del 1o dicembre 2015 è stato istituito presso la Direzione generale Musei, su impulso in particolare, della collega On. Borletti Buitoni, un Gruppo di lavoro costituito da esperti a livello nazionale in tema di accessibilità, con l'incarico di individuare iniziative atte a rafforzare la diffusione e l'applicazione delle «Linee Guida per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi d'interesse culturale», nonché valutare e proporre eventuali provvedimenti, anche a livello normativo, inerenti l'aggiornamento e l'integrazione dei contenuti trattati, specie per quanto attiene l'accessibilità cognitiva e sensoriale.
  Il lavoro del Gruppo è stato pubblicato con circolare n. 80 della Direzione generale Musei nell'RPV del MiBACT in data 1o dicembre 2016.
  Al riguardo si provvederà a richiedere ai musei, monumenti, aree e parchi ar

  (3) Dal 2009 ad oggi la Direzione generale ha impegnato oltre due milioni di euro per interventi di fruizione ampliata al patrimonio culturale statale.
cheologici una relazione, con relativa documentazione fotografica, sulle iniziative e sugli interventi realizzati negli ultimi anni, sia per quanto attiene l'accessibilità fisica che quella sensoriale e cognitiva, al fine di creare un archivio di «best practices» che possa costituire un utile riferimento per tutti gli uffici del Ministero e avviare un monitoraggio sulle reali condizioni di accessibilità dei suddetti luoghi della cultura.
  Non ci siamo fermati. Stiamo provvedendo ad individuare, nell'ambito dei Musei autonomi e dei Poli museali regionali, presso le singole strutture, un responsabile per quanto attiene le tematiche dell'accessibilità, al fine di venire incontro alle richieste manifestate dai visitatori con esigenze specifiche. Il Gruppo di lavoro sarà anche a disposizione dei succitati Istituti per svolgere un'azione di supporto tecnico-progettuale su iniziative e lavori in itinere o in fase di progettazione in tema di accessibilità fisica e percettivo-sensoriale nei luoghi del patrimonio statale.
  Infine, relativamente all’Art Bonus, vorrei richiamare gli interventi ammissibili al credito d'imposta ai sensi dell'articolo 2, comma 3 c) del D.M. 7 maggio 2015 (eliminazione barriere architettoniche) per la riqualificazione e l'accessibilità delle strutture turistico-ricettive e il decreto interministeriale del 12 febbraio 2015 per la digitalizzazione delle strutture alberghiere-ricettive, con riferimento alle spese per strumenti per la promozione digitale di proposte e offerte innovative in tema di inclusione e di ospitalità per persone con disabilità.

Pag. 29

ALLEGATO 2

5-09785 Parentela: Sulla destinazione di spazi del complesso di San Giovanni di Catanzaro.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Mi riferisco all'interrogazione parlamentare con cui l'On. Parentela chiede chiarimenti in merito all'utilizzo del Complesso monumentale di San Giovanni a Catanzaro dal parte dell'Università Magna Graecia.
  Vorrei, al riguardo, rappresentare che rispondo sia per la parte dell'interrogazione riferita alla competenza dell'amministrazione dei beni culturali che per quella riferita alla competenza del Ministero dell'istruzione che ha fornito i propri elementi di risposta anche a seguito di interlocuzione diretta con l'Università degli Studi Magna Grecia di Catanzaro.
  Riassumo brevemente le vicende.
  Il Consiglio Comunale con delibera n. 112 del 26 agosto del 2016 avente per oggetto: «Complesso Monumentale San Giovanni: concessione d'uso all'Università Magna Graecia per l'insediamento della Facoltà di Psicologia», ha concesso in uso gratuito all'Università il Complesso Monumentale San Giovanni per l'insediamento del nuovo Corso di Laurea in Scienze e Tecniche di Psicologia Cognitiva.
  Tuttavia l'Università, nella persona del Rettore pro tempore, con una nota del successivo 12 settembre 2016 (correttamente citata dall'On. Parentela), ha comunicato al Sindaco del Comune di Catanzaro che l'Ufficio Tecnico dell'Ateneo, a seguito di una verifica scrupolosa dei locali messi a disposizione dal Comune, sia in «situ» che sulle planimetrie, ha riscontrato l'inadeguatezza degli spazi, ai fini didattici, per i Corsi di Laurea con elevato numero di studenti, come nel caso del Corso di laurea in Scienze e Tecniche di Psicologia Cognitiva con un numero programmato di 250 studenti, e conseguentemente, ha espresso parere non favorevole all'insediamento del citato nuovo Corso di Laurea presso la struttura del Complesso Monumentale San Giovanni. Per questo motivo l'Ateneo ha attivato in coincidenza all'avvio dell'Anno Accademico, come previsto, il Corso di Laurea in Scienze e Tecniche di Psicologia Cognitiva nell'ambito degli spazi didattici presenti nel campus di Germaneto.
  Sulla base delle succitate considerazioni il Comune e l'Università hanno convenuto sulla possibile destinazione di parte del complesso del San Giovanni all'Alta Formazione universitaria (Master, Corsi di Perfezionamento e di Aggiornamento) la cui articolazione in classi medio piccole appare più congeniale alla struttura esistente, lasciando gli altri spazi del complesso monumentale alla originaria destinazione museale.
  Il Comune, con delibera n. 143 del 3 ottobre 2016, assunta a larghissima maggioranza (con un solo astenuto) ha modificato l'originaria destinazione, concedendo in uso gratuito, per un periodo di venti anni, all'Università il solo piano terra del Complesso Monumentale, oltre al piano terra dell'ex Convento dei Telesiani, per le Attività didattiche dei Corsi di Alta Formazione. Nella medesima delibera il Comune ha previsto che nel San Giovanni rimarrà collocato l'Archivio storico Comunale che continuerà ad essere gestito dal Comune stesso. Inoltre sarà garantito l'accesso al pubblico della terrazza del S. Giovanni con la possibilità per il Comune di organizzare iniziative e spettacoli così come per il chiostro interno.Pag. 30
  Su questa nuova ipotesi di utilizzo l'Ufficio tecnico dell'Università ha espresso parere favorevole.
  Aggiungo che la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cosenza, Crotone e Catanzaro si era già pronunciata in merito ritenendo «... ammissibile il pluri-utilizzo proposto espositivo e didattico per l'edificio monumentale.» Prescrivendo soltanto che gli interventi da eseguire sull'immobile per lo svolgimento delle attività universitarie avrebbero dovuto ottenere la necessaria autorizzazione in ossequio alle disposizioni del Codice dei beni culturali e del paesaggio (decreto legislativo 42/2004).
  Per adempiere alla suddetta prescrizione della Soprintendenza l'Università ha predisposto, nel rispetto delle norme vigenti in materia di edilizia scolastica universitaria (tra cui anche il decreto ministeriale 18 dicembre 1975 citato nell'interrogazione) un progetto di allestimento di detti locali, unitamente agli adiacenti spazi del piano terra del ex Convento dei Teresiani che sarà adibito a biblioteca e sala lettura per gli studenti, pur mantenendo inalterate le funzioni di Archivio Storico che continuerà ad essere gestito dal Comune, e al piano terra della vicina Palazzina Uffici che sarà adibito a segreteria didattica per i Corsi di Alta Formazione. Tale progetto ha già ricevuto il parere favorevole della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Catanzaro, Cosenza e Crotone.
  La stessa Soprintendenza ha infatti precisato che con i nuovi lavori di adattamento si è posto rimedio anche alla carenza di servizi igienici; le necessarie autorizzazioni, previste dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, al progetto di semplice adattamento per lo svolgimento delle attività universitarie, sono state rilasciate poiché i lavori da eseguire sono risultati compatibili con il valore storico e artistico del complesso.
  Si fa presente inoltre che la parziale variazione di destinazione d'uso lamentata non comporta nessuna modifica agli ambienti del Complesso Monumentale del piano terra così come non comporta alterazioni all'architettura dell'edificio.
  Si tiene a sottolineare infine che il solo arredamento interno degli ambienti a scopi didattici, senza nessun tipo di trasformazione degli spazi esistenti, sono piccole variazioni più che compatibili con il loro carattere storico-artistico e non arrecano nessun pregiudizio alla loro conservazione.
  I pochi lavori per cui è stata fatta richiesta di parere, e che sono stati autorizzati, consistono in vetrate nel cortile interno e servono solo a rendere la struttura espositiva e didattica del Complesso più funzionale e ad aumentarne il prestigio e la fruibilità e quindi a favorirne la valorizzazione, nel pieno rispetto della normativa di settore.

Pag. 31

ALLEGATO 3

5-09841 Zappulla: Sull'Inda di Siracusa.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Mi riferisco all'interrogazione parlamentare con cui l'On. Zappulla chiede chiarimenti in merito all'Istituto nazionale del dramma antico.
  Vorrei, al riguardo, preliminarmente precisare che, secondo le notizie fornite dalla Direzione generale Spettacolo, la gestione commissariale della Fondazione «Istituto Nazionale per il Dramma Antico» sarà conclusa con l'approvazione del nuovo Statuto della Fondazione.
  Coerentemente con questo obiettivo, la proposta di Statuto è stata formalmente inviata dal Commissario Straordinario in data 17 novembre 2016, previa consultazione informale avvenuta con gli uffici del Ministero, con il Ministro stesso e con i rappresentanti ufficiali delle altre istituzioni pubbliche membri della Fondazione, ovvero l'Assessorato al Turismo della Regione Siciliana ed il Comune di Siracusa.
  I tempi di consegna della proposta sono compatibili sia con la possibilità di approvarla entro il 4 febbraio 2017, data di scadenza del Commissariamento, che con gli obiettivi assegnati al Commissario Straordinario.
  Con il decreto ministeriale del 5 febbraio 2016 è stato infatti richiesto al Commissario di concentrarsi, per i primi sei mesi del suo incarico, sull'avvio della stagione del presente esercizio che le problematiche in seno al CdA, così come evidenziate dalla verifica ispettiva disposta dal Segretariato generale del Ministero, rischiavano di compromettere e sull'applicazione di provvedimenti organizzativi adeguati a controllare e gestire meglio l'operato della Fondazione. Ambedue gli obiettivi sono stati pienamente colti e perseguiti dal Commissario.
  Relativamente alle collaborazioni e consulenze, il Commissario ha ritenuto importante dotare la Fondazione, a partire da maggio 2016, di una Commissione di quattro esperti di indiscusso livello nei campi della cultura classica, della gestione artistica, della gestione di istituzioni culturali e delle competenze legali.
  Le personalità in questione hanno svolto la loro attività a titolo gratuito, senza alcun onere per la Fondazione, che ha ottenuto ampi riconoscimenti anche grazie al livello e alla caratura degli esperti coinvolti.
  Inoltre, nell'ambito delle proprie competenze e funzioni, il Commissario ha assegnato consulenze operative, seguendo le procedure previste per le varie tipologie d'incarico dalla normativa vigente.
  Concludo rassicurando che, ove in esito all'esperienza commissariale emergesse l'eventuale esigenza di un intervento normativo, il Ministero dei beni e dell'attività culturali e del turismo si confronterà ampiamente, oltre che, naturalmente, con le Commissioni di merito, con gli Enti locali interessati, nel pieno rispetto delle specificità dell'Istituto.