CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 24 novembre 2016
732.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-10050 Pastorelli: Sulla rivalutazione del progetto della «variante San Donato» nell'ambito della realizzazione della terza corsia sulla A1 tra Firenze Sud e Incisa Valdarno.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Il tratto autostradale in argomento è in gestione alla Società concessionaria Autostrade per l'Italia, ai sensi della Convenzione Unica in data 12 ottobre 2007.
  La Conferenza di servizi svoltasi nelle sedute del 22 aprile e 26 maggio 2016 si è chiusa con provvedimento finale n. 0007949 emesso dal MIT lo scorso 6 settembre; tale provvedimento è stato rilasciato a seguito anche delle Autorizzazioni Paesaggistiche dei comuni di Bagno a Ripoli e Rignano sull'Arno, nonché del parere del Ministero dell'ambiente.
  In particolare, l'Autorizzazione Paesaggistica del comune di Rignano prescrive di rivestire con opere a verde gli imbocchi delle gallerie, mentre quella del comune di Bagno a Ripoli contiene la prescrizione relativa al rimodellamento di San Donato richiedendo la rivalutazione della sistemazione del reticolo idrografico superficiale, secondo le proposte progettuali anticipate nella seduta di Conferenza di servizi del 26 maggio 2016.
  Anche le prescrizioni n. 13 e 14 del provvedimento DEC/VIA n. 11 del 21 gennaio 2015, relative all'inserimento paesaggistico del verde e delle barriere acustiche, sono state recepite nel progetto esecutivo a seguito delle verifiche di ottemperanza da parte del Comitato di controllo A1, ente preposto a tali verifiche istituito dal Ministero dell'ambiente. Per quanto riguarda la prescrizione n. 13, questa è stata ottemperata con parere espresso dal MIBAC il 21 aprile 2016, mentre la prescrizione n. 14 è stata esaminata da un tavolo tecnico costituito da Soprintendenza e ARPAT al fine di coniugare l'esigenza paesaggistica con quella di protezione acustica. Il predetto Comitato ha potuto acclarare l'ottemperanza una volta acquisiti i pareri favorevoli dei due Enti e del Ministero dell'ambiente.
  Quanto al riutilizzo delle terre, il Piano di utilizzo approvato dal Ministero dell'ambiente riporta, come previsto dal decreto ministeriale n. 161/12, tutte le caratterizzazioni ambientali e le modalità di utilizzo.
  Il progetto del rilevato di San Donato con la relativa sistemazione morfologica finale è stato sottoposto alla valutazione di impatto ambientale, conclusasi positivamente con provvedimento DEC/VIA n. 11 del 21 gennaio 2015; nell'ambito dell'istruttoria eseguita dalla Commissione Tecnica VIA è stato valutato l'impatto complessivo dell'opera, esaminando l'idrogeologia, gli ecosistemi e tutte le componenti ambientali: impatto che è risultato compatibile con l'ambiente esaminato.
  Premesso che il materiale proveniente dagli scavi e destinato al rimodellamento di San Donato sarà compatibile con la specifica destinazione d'uso del sito in esame, è previsto un sistema di regimazione delle acque superficiali, sia per la fase di realizzazione sia per quella definitiva, a salvaguardia del sistema idrografico esistente.
  Le prescrizioni di cui ai punti 2, 3 e 4 del DEC/VIA sono state recepite nel progetto esecutivo e saranno oggetto di verifica di ottemperanza da parte del Pag. 6Comitato di controllo A1 per la 2 e la 3, mentre la 4 durante la fase di esecuzione, così come previsto dal DEC/VIA.
  In sede di Conferenza di servizi sono state presentate le istanze di Legambiente e del Settore Tutela della Natura della Regione Toscana. La Conferenza, considerato che le questioni poste erano relative ad impatti ambientali già valutati in sede di VIA, le ha considerate come non di propria competenza; tuttavia, il piano di monitoraggio ambientale prevede le attività relative al monitoraggio degli anfibi e dei crostacei.

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ALLEGATO 2

5-10049 De Rosa: Sul finanziamento di un piano straordinario di manutenzione delle infrastrutture stradali nazionali.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In merito al quesito posto, ANAS riferisce che nel Contratto di Programma MIT-ANAS 2015 sono stati finanziati lavori di manutenzione straordinaria e opere di messa in sicurezza per 520,46 milioni di euro, di cui 121,09 destinati al risanamento delle opere d'arte quali ponti, viadotti e gallerie.
  Aggiungo che lo stipulando CdP 2016-2020 prevede, su un totale complessivo di investimenti pari a 14,3 miliardi di euro, una percentuale del 37 per cento – cioè 5,2 miliardi di euro – per interventi di manutenzione straordinaria, oltre ad una percentuale del 20 per cento – quindi 2,9 miliardi di euro – per interventi di adeguamento e messa in sicurezza.
  Questi notevoli stanziamenti confermano l'interesse del Governo per la sicurezza di strade, ponti, viadotti e gallerie – e dunque per la sicurezza dei cittadini tutti – sempre in un'ottica di costante miglioramento del patrimonio infrastrutturale del nostro Paese.