CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 10 novembre 2016
722.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-09863 Chimienti: Costituzione di un tavolo di lavoro con la società Foodora e i rappresentanti dei suoi lavoratori per l'individuazione di forme contrattuali che garantiscano condizioni economiche e lavorative dignitose.

TESTO DELLA RISPOSTA

  La Società Digital Service XXXVI Italy SRL opera, a livello nazionale ed europeo, nel settore dell’e-commerce, mediante una piattaforma informatica volta a mettere in contatto i ristoranti con i clienti. Oltre a questo servizio, la Società offre un servizio aggiuntivo consistente nell'attività di consegna dei cibi, attraverso una specifica applicazione denominata Foodora.
  L'attività di e-commerce ovvero l'organizzazione e gestione degli utenti (clienti e ristoranti) è svolta dai dipendenti mentre l'attività di consegna è svolta tramite i cosiddetti rider. Questi ultimi provvedono alla consegna dei cibi utilizzando una bicicletta di loro proprietà ed alcuni strumenti di lavoro forniti dalla Società. I rider si autocandidano per svolgere il servizio mediante l'invio del curriculum e successivamente sono convocati e valutati dalla società. La forma contrattuale utilizzata è quella della collaborazione coordinata e continuativa. Ciascun rider, che fornisce la propria disponibilità per una fascia oraria e per una determinata zona della città, svolge l'attività lavorativa dal lunedì alla domenica, con una soglia massima di otto ore settimanali.
  A seguito di una protesta avviata dai lavoratori, gli ispettori del lavoro del Ministero hanno immediatamente avviato gli accertamenti di competenza – tutt'ora in corso – dai quali è emerso che il compenso per le prestazioni svolte – in precedenza calcolato in base alle ore di lavoro prestato: 5,60 euro ad ora lordi – è attualmente calcolato a provvigione sulla base del numero di consegne effettuate (4 euro lordi). Ad ogni modo posso assicurare che, nel caso in cui all'esito degli accertamenti emergessero violazioni della normativa in materia, i competenti uffici adotteranno i provvedimenti conseguenziali.
  A conferma dell'attenzione che il Governo ha in generale nei confronti dei problemi legati all'utilizzo delle piattaforme informatiche per la gestione dei rapporti di lavoro, segnalo che nel corso dell'ultimo Epsco – il Consiglio che riunisce i ministri responsabili dell'occupazione, degli affari sociali, della salute e della politica dei consumatori di tutti gli Stati membri dell'Unione europea – il Ministro Poletti ha sollevato questo tema, evidenziando la necessità di avviare, in ambito europeo, un confronto sul punto, e sollecitando incontri bilaterali con i principali Paesi dell'Unione al fine di esaminare congiuntamente il problema e mettere in campo una strategia comune.
  Desidero da ultimo sottolineare che i problemi del lavoro legati all'innovazione devono essere affrontati e risolti governando e gestendo i cambiamenti, senza, tuttavia, perdere di vista l'obiettivo di garantire la tutela dei lavoratori sia sotto il profilo retributivo e previdenziale che sotto quello della salute e della sicurezza del lavoro. In questa direzione continuerà a muoversi il Governo e, in particolare, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali che nei prossimi giorni incontrerà i lavoratori e la società Digital Service XXXVI Italy.

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ALLEGATO 2

5-09884 Ginefra: Iniziative per il ricollocamento lavorativo e per la tutela sociale dei dipendenti amministrativi di aziende di pesca che hanno usufruito dei benefici connessi all'arresto definitivo dei pescherecci.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento all'atto parlamentare dell'onorevole Ginefra concernente le iniziative per il ricollocamento lavorativo e per la tutela sociale dei dipendenti amministrativi di aziende di pesca che hanno usufruito dei benefici connessi all'arresto definitivo dei pescherecci.
  La questione riguarda, in particolare, un ex dipendente amministrativo di un'azienda di pesca italiana che lamenta la perdita di lavoro subita per l'arresto definitivo di una flotta di pescherecci di Molfetta nonché l'assenza di specifiche compensazioni socio-economiche, previste solo in favore dei proprietari dei pescherecci e dei pescatori dipendenti e non anche a tutela del personale amministrativo, in applicazione dei Regolamenti CE n. 1198/2006 e n. 498/2007 e del decreto del Ministero delle politiche agricole del 28 febbraio 2011.
  Nel chiarire che i sussidi economici riferiti al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca non sono gestiti dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali né dall'INPS, si precisa che il Regolamento (UE) n. 508 del 14 del 15 maggio 2014 ha abrogato alcuni regolamenti CE tra i quali il regolamento (CE) n. 1198/2006 citato nell'interrogazione. Ai sensi dell'articolo 34, comma 2, lettera a) e b) del nuovo Regolamento, in caso di arresto definitivo delle attività di pesca, sono previste compensazioni socio-economiche per i proprietari dei pescherecci e per i pescatori dipendenti e non anche per il personale amministrativo. L'articolo 34 al comma 2, infatti, stabilisce che «il sostegno (...) è concesso:
   a) ai proprietari di pescherecci dell'Unione registrati come attivi e che hanno svolto attività di pesca in mare per almeno 90 giorni all'anno nel corso degli ultimi due anni civili precedenti la data di presentazione della domanda di sostegno;
   b) ai pescatori che hanno lavorato in mare a bordo di un peschereccio dell'Unione interessato dall'arresto definitivo per almeno 90 giorni all'anno nel corso dei due anni civili precedenti la data di presentazione della domanda di sostegno».

  Il Ministero delle politiche agricole, interpellato sul tema, ha confermato che la misura denominata «Aiuti pubblici per l'arresto definitivo dell'attività di pesca» prevista nell'ambito del Programma europeo 2007-2013 contribuiva al finanziamento dell'arresto mediante demolizione.
  Inoltre, il Ministero delle politiche agricole ha riferito che anche nel programma Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca 2014-2020 sono state previste delle compensazioni per i proprietari di pescherecci e per i pescatori dipendenti, ma per gli impiegati amministrativi di aziende con imbarcazioni demolite, non è stata prevista alcuna azione di ricollocamento nel mondo del lavoro, né alcun sostegno economico.
  Segnalo, altresì, che della questione è stata interessata anche la Regione Puglia che, in una delibera del 21 luglio 2016, ha Pag. 202auspicato un intervento che promuova l'inserimento nel nuovo Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca di una forma di protezione per i dipendenti amministrativi del settore della pesca, tutela al momento non prevista.
  Inoltre, verificata da parte della struttura regionale competente nel settore della pesca la mancanza di forme di protezione ad hoc per i dipendenti amministrativi delle aziende di pesca, l'Assessorato Formazione e lavoro della Regione Puglia individua quale strumento di tutela utile alla ricollocazione lavorativa del personale amministrativo in questione, gli interventi di politica attiva previsti dall'Azione di Sistema « Welfare to Work» (F.S.E. 2007-2013) e dall'attuale Programmazione (POR Puglia FESR-FSE 2014-2010) rivolta ai lavoratori espulsi dal mondo del lavoro percettori di ammortizzatori sociali anche in deroga. Dalle verifiche effettuate dalla Regione, risulta che l'interessato abbia già avuto accesso sia ai citati percorsi formativi, sia al trattamelo di mobilità in deroga per l'anno 2011.
  Infine, segnalo che, ove ne ricorrano i requisiti, a favore del dipendente in questione potrebbe essere riconosciuto il diritto alla cosiddetta «Naspi» ai sensi del decreto legislativo n. 22 del 2015.

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ALLEGATO 3

5-09885 Miccoli: Iniziative volte a garantire l'integrale ricollocamento dei lavoratori già occupati dalla società Servirail Srl.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento all'atto parlamentare degli Onorevoli Miccoli e altri – inerente alle iniziative volte a garantire l'integrale ricollocamento dei lavoratori già occupati dall'impresa Servirail srl – passo ad illustrare quanto segue.
  Il progressivo smantellamento da parte di Trenitalia spa del settore dei treni-notte ha determinato un esubero tra i dipendenti delle imprese (Wasteels International Italia e Servirail srl) che in precedenza avevano fornito alla medesima società i servizi di accompagnamento notte in regime di appalto.
  Di questi soggetti, alcuni hanno trovato occupazione presso il consorzio Angel Service nuovo affidatario dei servizi. Per quanto concerne i restanti lavoratori, il gruppo Ferrovie dello Stato Italiane ha manifestato la propria disponibilità al reimpiego nell'ambito di nuovi appalti diversi da quelli aventi ad oggetto il servizio di accompagnamento nei treni notturni.
  Inoltre, il gruppo Ferrovie dello Stato Italiane ha comunicato di aver offerto – nel luglio 2012 – agli ex lavoratori del servizio accompagnamento notte delle Regioni Lazio, Sicilia e Piemonte l'opportunità di essere sottoposti ad una selezione prioritaria e riservata finalizzata all'assunzione presso la società Rete Ferroviaria Italiana nell'ambito del settore manutenzione.
  Il gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, infine, ha reso noto di aver concluso transazioni con diversi lavoratori del servizio accompagnamento notte nelle regioni Lazio, Piemonte, Veneto, Sicilia e Calabria.
  Tanto premesso, con specifico riferimento al quesito formulato dagli interroganti, tengo preliminarmente a precisare che, lo scorso 28 luglio, sono stati sottoscritti due distinti accordi aziendali. Di tali accordi, in particolare:
   il primo riguarda il nuovo Regolamento del Fondo per il perseguimento di politiche attive a sostegno al reddito e dell'occupazione per il personale delle Società del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane che, in applicazione delle disposizioni del decreto legislativo n. 148 del 2015, integra le prestazioni del Fondo inserendo tra queste anche quelle finalizzate al ricambio, generazionale. Tale accordo – in conformità a quanto previsto dal predetto decreto legislativo n. 148 del 2015 – è attualmente in corso di recepimento con apposito decreto interministeriale.
   Occorre peraltro precisare che – sulla base di uno specifico accordo con le organizzazioni sindacali del 24 giugno 2013 – il gruppo Ferrovie dello Stato Italiane ha stabilito che il ricambio generazionale debba riguardare esclusivamente alcune figure professionali specialistiche del settore ferroviario (macchinisti, capi treno, manutentori, addetti alle attività di vendita e assistenza a terra) che non sono mai state interessate, fino ad ora, dalle procedure di accesso alle prestazioni straordinarie del Fondo (accompagnamento a pensione);
   il secondo riguarda invece l'attuazione delle procedure per l'accesso alle prestazioni straordinarie (accompagnamento a pensione) del Fondo per il perseguimento di politiche attive a sostegno al Pag. 204reddito e dell'occupazione per il personale delle, società del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane in favore di un numero massimo di 420 lavoratori non appartenenti alle predette figure professionali.

  Parallelamente, il gruppo ferrovie dello Stato Italiane ha condiviso con le organizzazioni sindacali la necessità di integrare l'organico delle società controllate con un programma qualitativo di assunzioni – da perfezionarsi entro il primo semestre 2017 – nei confronti di 360 unità lavorative nell'ambito delle attività di assistenza a bordo treno, della manutenzione delle infrastrutture e dei rotabili e di laureati e diplomati per attività specialistiche di supporto (ingegneri, avvocati, economisti, eccetera).
  Con riferimento a tale programma di assunzioni, e a quello che verrà attuato nell'ambito del citato ricambio generazionale, le società del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane utilizzeranno i canali di ricerca e le procedure selettive normalmente in uso. Pertanto, a tali selezioni potranno partecipare anche i lavoratori del servizio accompagnamento notte ancora in attesa di occupazione, cui fanno riferimento gli interroganti, che siano in possesso dei requisiti richiesti.
  Posso comunque assicurare che il Ministero che rappresento continuerà a monitorare i futuri sviluppi della vicenda anche nella eventuale prospettiva di esaminarne le principali problematiche.
  Da ultimo, corre l'obbligo di informare che, lo scorso 1o settembre, il consorzio Angel Service ha avviato – ai sensi degli articoli 4 e 24 della legge n. 223 del 1991 – una procedura di licenziamento collettivo nei confronti di 339 unità dislocate sul tutto il territorio nazionale pari all'intero organico attualmente in forza. Tale procedura è connessa alla cessazione totale dell'attività a seguito della scadenza – prevista per il prossimo 30 novembre – del contratto di appalto stipulato con Trenitalia spa.
  Informo, al riguardo, che lo scorso 7 novembre – a seguito del conclusione della fase sindacale della procedura con verbale di mancato accordo – il consorzio Angel Service ha avanzato ai competenti uffici del Ministero che rappresento la richiesta di convocazione delle Parti finalizzata all'espletamento della successiva fase amministrativa. Nell'ambito di tale fase, dunque, il Ministero che rappresento svolgerà la sua funzione di mediazione affinché le Parti possano addivenire ad una soluzione condivisa.