CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 8 novembre 2016
720.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

DL 193/2016: Disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili (C. 4110 Governo).

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

  La IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni),
   esaminato il disegno di legge di conversione del decreto-legge 22 ottobre 2016, n. 193, recante «Disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili» (C. 4110 Governo),
   premesso che il decreto-legge in questione si inquadra nell'ambito delle iniziative urgenti connesse alla stabilizzazione della finanza pubblica e prevede interventi di notevole importanza e strettamente connesse all'imminente legge di bilancio;
   esaminati in particolare gli articoli 4, 10 e 11;
   rilevato che l'articolo 4, commi 7 e 8, cancellando il meccanismo del reverse charge, potrebbe incidere sulla competitività dei porti italiani e delle imprese che operano nel settore logistico portuale;
   segnalato che l'articolo 10, rubricato Finanziamento investimenti FS, prevede al comma 1, l'assegnazione di ulteriori risorse nell'ambito dell'aggiornamento 2016 del contratto di programma 2012-2016 e per l'esattezza di 320 milioni di euro per l'anno 2016 e 400 milioni di euro per l'anno 2018 e al comma 2, stabilisce che le risorse stanziate per il 2016 per il contratto di programma con RFI siano destinate al contratto 2016-2020, in corso di perfezionamento;
   valutato favorevolmente l'intervento riferito al contratto di servizio di RFI, di cui si sollecita il tempestivo invio al Parlamento per il prescritto esame da parte delle competenti Commissioni parlamentari;
   richiamati inoltre i due interventi relativi al trasporto pubblico locale di cui all'articolo 11 riferiti al contributo straordinario di importo massimo pari a 600 milioni di euro, per far fronte ai debiti della regione Campania con l'EAV (Ente Autonomo Volturno), e di 90 milioni di euro per l'anno 2016 a copertura dei debiti del servizio di trasporto pubblico regionale in Molise;
   preso altresì atto della ineludibilità della misura a sostengo del trasporto pubblico locale di alcune realtà territoriali problematiche, al quale non si ravvisa alcuna alternativa compatibile con la prosecuzione del servizio;
   rilevato, sul piano formale, che l'articolo 10 comma 2 dovrebbe riferirsi al «contratto di programma, parte servizi» e non al «contratto di servizio con RFI»,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   a) all'articolo 4, si abbia cura di introdurre una disciplina dei depositi IVA in cui la doverosa attività di contrasto ai fenomeni fraudolenti legati ad un indebito utilizzo di tale istituto si coniughi con la difesa dei settori e degli operatori economici nazionali attivi nel settore del trasporto Pag. 146e della logistica portuale; al riguardo si valuti l'opportunità di approfondire gli effetti finanziari connessi alla misura introdotta dal presente decreto-legge – quantificati in 150 milioni per il 2017 e in 200 milioni per gli anni successivi – anche alla luce della possibile riduzione di gettito derivante dalla minore riscossione di dazi doganali conseguente all'impatto negativo sui flussi di traffico;
   b) all'articolo 10, comma 2, si verifichi l'esigenza di operare una correzione formale, sostituendo le parole «contratto di servizio» con «contratto di programma, parte servizi».

Pag. 147

ALLEGATO 2

DL 193/2016: Disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili (C. 4110 Governo).

PROPOSTA ALTERNATIVA DI PARERE DEL GRUPPO SINISTRA ITALIANA-SINISTRA ECOLOGIA LIBERTÀ

  La Commissione IX (Trasporti, poste e telecomunicazioni),
   esaminata la proposta di legge C. 4110 «Conversione in legge del decreto-legge 22 ottobre 2016, n. 193, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili», considerato che:
    il decreto-legge in esame prevede disposizioni di carattere eterogeneo, comprendendo nello stesso contesto normativo misure in materia di riscossione, emersione e rientro di capitali detenuti all'estero; disposizioni di finanziamento di spese collegate ad esigenze indifferibili che spaziano dal Fondo sociale per l'occupazione a quello di garanzia delle PMI; a misure a favore dei comuni che accolgono immigrati; a misure per il trasporto regionale; allo stanziamento di nuove risorse finanziarie per il contratto RFI; a misure per la promozione e lo sviluppo del settore agroalimentare; al potenziamento del tax credit per il cinema e l'audiovisivo; a disposizioni sulla partecipazione di personale militare alla missione di supporto sanitario in Libia ed a quella delle Nazioni Unite denominata UNSMIL, costituendo, in tal guisa, un impianto che disattende quel monito del Capo dello Stato, più volte indirizzato a Governo e Parlamento, ad una maggiore attenzione al profilo della omogeneità di contenuto dei decreti-legge;
    per quanto concerne le materie attinenti la Commissione IX, l'articolo 10 del provvedimento reca disposizioni di finanziamento per gli investimenti di Ferrovie dello Stato. Il comma 1 dell'articolo 10, nell'autorizzare lo stanziamento, stabilisce che l'aggiornamento 2016 del Contratto di programma – Parte investimenti, sia integrato con le suddette disponibilità, mentre il comma 2 specifica che le risorse stanziate per il 2016 sono destinate al «contratto di servizio» RFI 2016-2020 in corso di perfezionamento. Il Contratto di programma con RFI ha ricevuto il parere favorevole del CIPE il 10 agosto 2016, sia per l'aggiornamento 2016 della Parte investimenti, sia per la Parte servizi 2016-2021. Il Contratto 2012-2016 – Parte Investimenti è stato siglato tra MIT e RFI in data 8 agosto 2014. L'articolo 3, comma 2 del Contratto prevede che a decorrere dall'anno successivo alla sottoscrizione, su richiesta di ciascuna Parte ed a seguito di interventi legislativi che abbiano un impatto modificativo e/o integrativo sui contenuti sostanziali del Contratto, le Parti, d'intesa con il MEF, tengano conto opportunamente delle eventuali novità intervenute e provvedano alla stipula di uno specifico Atto di aggiornamento al Contratto. L'aggiornamento 2015 del Contratto di programma 2012-2016 – Parte investimenti è stato approvato con Delibera CIPE n. 112 del 23 dicembre 2015;
    sul tema degli investimenti destinati al settore ferroviario, il gruppo parlamentare di Sinistra Italiana ha più volte chiesto al Governo di orientare gli sforzi verso una mobilità ferroviaria sostenibile, sia a carattere urbano che extraurbano, concentrando in particolare le risorse economiche per migliorare le condizioni delle Pag. 148migliaia di pendolari che sono costretti a spostarsi ogni giorno su treni e linee non ammodernate. In particolare sarebbe prioritario per il Paese attuare il Programma per la mobilità sostenibile per oltre 2 miliardi e 150 milioni di euro annui per il rinnovo e l'integrazione dello stock di treni per i pendolari e di autobus urbani e extraurbani contenuto nel Social Compact presentato dal gruppo parlamentare di Sinistra Italiana, il Governo anche in questa occasione dimostra dunque una scarsa attenzione rispetto a questa priorità;
    inoltre, sotto il generico titolo Misure urgenti per il trasporto regionale, l'articolo 11 reca in realtà misure specifiche rivolte al salvataggio finanziario dell'Ente Autonomo Volturno – EAV s.r.l, la società di trasporti ferroviari della Regione Campania. A Napoli, infatti, rimane gravissima la situazione che coinvolge la ferrovia Circumvesuviana, una delle ferrovie più colpite dai tagli degli ultimi anni, con treni vecchi e degradati, vagoni stracolmi di persone perché insufficienti a garantire un servizio adeguato per una tratta molto frequentata come quella che collega Napoli con i quartieri e i comuni ad Est. Si tratta di una delle linee pendolari più frequentate della Campania, con 142 chilometri di lunghezza e oltre 121 mila utenti ogni giorno; nell'ultimo anno, secondo l'ultimo rapporto «Pendolaria» di Legambiente, sono stati numerosi gli episodi di disagi e disservizi, con treni fermi anche un'ora alle fermate a causa di guasti e rotture dei mezzi. Proprio il materiale rotabile e la scarsa frequenza del servizio sono le cause maggiori dei problemi della Circumvesuviana. Come è emerso sulla stampa ancora di recente, l'Eav (Ente autonomo Volturno), l'azienda che gestisce il trasporto regionale della Campania tra cui la ferrovia Circumvesuviana, versa in condizioni finanziarie e industriali disastrose, avendo accumulato passività totali pari a 823 milioni di euro a fronte di un patrimonio netto di circa 10 milioni. L'azienda presenta, all'interno dei principali indicatori di bilancio riguardanti la redditività, un quadro preoccupante: il margine operativo lordo (Mol) calcolato sui ricavi segna un -4,5 per cento, mentre il risultato operativo sugli investimenti (Roi) è altrettanto negativo (-2,7 per cento); in merito alla gestione finanziaria dell'azienda, la Corte dei Conti, che ha avviato un'indagine sull'Eav e sulle ferrovie di Napoli, ha accertato un danno erariale di 7,6 milioni di euro. Secondo il presidente dell'Eav, Umberto De Gregorio, il problema del debito nascerebbe «per contenziosi con imprese che avevano aperto cantieri, poi chiusi improvvisamente nel 2011 dalla giunta Caldoro». Secondo il presidente dell'Eav, la fusione dei servizi era una cosa utile, ma «quella di aziende finanziariamente disastrate ha determinato un mostro con un debito enorme e ingestibile e con oltre 2700 contenziosi in corso». Il primo effetto della debàcle finanziaria e industriale riguarda l'ammodernamento del parco mezzi. Sui treni che percorrono la Circumvesuviana – ma anche le altre ferrovie del comprensorio come la Cumana o la Circumflegrea – viaggiano treni che hanno più di vent'anni. Sempre a detta dello stesso presidente De Gregorio, «è come se stessimo portando i passeggeri in giro con le Cinquecento degli anni ’60, che si fermano in continuazione». Nel caso della società Ente Autonomo Volturno (EAV), considerati i rilevanti disavanzi economici, l'articolo 16, comma 5 e successivi, del decreto-legge n. 83/2012 ha previsto la nomina di un Commissario ad acta per la ricognizione della consistenza dei debiti e dei crediti e per l'elaborazione di un piano di rientro dal disavanzo accertato, nonché un piano dei pagamenti da sottoporre all'approvazione del MIT e del MEF, approvazione intervenuta con successivo Accordo MIT-MEF del 24 dicembre 2013, ratificato con delibera di Giunta regionale n. 130 del 2014. Quanto ai servizi ferroviari, questi saranno oggetto di un processo di razionalizzazione e di efficientamento, sempre a cura del Commissario governativo, processo che sarà poi verificato dal MIT (articolo 16-bis, decreto-legge n. 95/2012, così come modificato e integrato dall'articolo 1, comma 301, legge di stabilità 2013). Al riguardo, devo evidenziare che il Pag. 149tavolo tecnico composto da rappresentanti del MIT, del MEF e della regione Campania – istituito ai sensi dell'articolo 16, comma 8, del richiamato decreto-legge n.83 – ha più volte chiesto chiarimenti e aggiornamenti sia al Commissario che alla stessa regione. Purtroppo, come emerso anche nella seduta del 18 marzo scorso dello stesso tavolo, il disavanzo di EAV, inizialmente stimato in 712 milioni euro risulta oggi di oltre 850 milioni euro, di cui buona parte non ancora ripianati. Ovviamente, tale situazione di criticità finanziaria incide sulla qualità dei servizi ferroviari esercitati e presuppone che, nel più breve tempo possibile, le richiamate attività di risanamento ed efficientamento, compiute in modo coordinato dal Commissario, dalla regione Campania e dall'EAV, siano portate rapidamente a conclusione. In base al decreto legge n. 83 del 2012, il ruolo del commissario scade solo in data 31 dicembre 2017. Il predetto commissario è stato più volte rinnovato nell'incarico e l'ultimo incarico di rinnovo risulta scaduto il 9 marzo 2016. Essendo ormai trascorsi i 45 giorni di proroga legale, ai sensi dell'articolo 3 della legge n. 444 del 1994, la posizione in esame risulta vacante con potenziali responsabilità delle autorità preposte alla nomina (Ministro dell'economia e delle finanze, d'intesa con la regione Campania). Inoltre, il presidente della giunta regionale, nel mese di aprile 2016, ha inviato una lettera al Ministro dell'economia e delle finanze e al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per richiedere il rientro nella gestione ordinaria in contrasto con la normativa nazionale vigente. Successivamente è stata presentata e approvata una delibera di giunta regionale il 14 giugno 2016 avente ad oggetto «presa d'atto della scadenza del commissario ad acta ex articolo 16, comma 5, del decreto legge 22 giugno 2012, n. 83, e determinazioni conseguenti». Il provvedimento in esame rappresenta l'ultimo atto di quella che sembra una gestione della vicenda EAV al di fuori di un quadro di legalità e correttezza istituzionale. Inoltre, nulla viene previsto per quegli investimenti assolutamente prioritari riguardanti l'ammodernamento e al ripristino delle infrastrutture relative alle tratte di competenza della società. Come comunicato dalla stessa EAV si tratta delle seguenti opere volte al miglioramento della mobilità: Raddoppio della tratta Torre Annunziata-Pompei-Opere di completamento degli impianti vari e opere di restyling stazioni di Boscotrecase e Boscoreale (opere sostanzialmente completate); Raddoppio della tratta Torre Annunziata-Pompei e interramento linea ferroviaria nel territorio di Pompei; Interventi finalizzati ad aumentare l'accessibilità alla stazione di Acerra; Accessibilità alla stazione di S. Giovanni a Teduccio; Riqualificazione architettonica stazioni di Madonnelle e Bartolo Longo; Raddoppio tratta Torre Annunziata-Castellammare compresa la riqualificazione delle stazioni di Madonna dei Flagelli e Via Nocera;
    sulla base di dati appresi, rispetto al tema della sicurezza ferroviaria va posto in atto uno sforzo per poter reperire i necessari finanziamenti atti a implementare nuove e più moderne tecnologie nel campo del segnalamento ferroviario che possano garantire un più elevato livello di sicurezza. Tali interventi, per le linee flegree, ammontano a un totale di 140 milioni di euro, mentre quelli sulle vesuviane ammontano a 586 milioni di euro. Si tratta di investimenti assolutamente indispensabili ai quali questo provvedimento non dà risposta;
    allo stesso modo, appare stigmatizzabile l'utilizzo di risorse rinvenienti dal Fondo per lo sviluppo e la coesione territoriale (Fsc), che dovrebbero essere utilizzate per interventi di sviluppo del territorio e delle sue infrastrutture all'interno dei cosiddetti «Patti per il Sud», per coprire debiti finanziari di una società partecipata,
  alla luce di quanto precede esprime

PARERE CONTRARIO

Pag. 150

ALLEGATO 3

DL 193/2016: Disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili (C. 4110 Governo).

PARERE APPROVATO

  La IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni),
   esaminato il disegno di legge di conversione del decreto-legge 22 ottobre 2016, n. 193, recante «Disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili» (C. 4110 Governo),
   premesso che il decreto-legge in questione si inquadra nell'ambito delle iniziative urgenti connesse alla stabilizzazione della finanza pubblica e prevede interventi di notevole importanza e strettamente connesse all'imminente legge di bilancio;
   esaminati in particolare gli articoli 4, 10 e 11;
   rilevato che l'articolo 4, commi 7 e 8, cancellando il meccanismo del reverse charge, potrebbe incidere sulla competitività dei porti italiani e delle imprese che operano nel settore logistico portuale;
   segnalato che l'articolo 10, rubricato Finanziamento investimenti FS, prevede al comma 1, l'assegnazione di ulteriori risorse nell'ambito dell'aggiornamento 2016 del contratto di programma 2012-2016 e per l'esattezza di 320 milioni di euro per l'anno 2016 e 400 milioni di euro per l'anno 2018 e al comma 2, stabilisce che le risorse stanziate per il 2016 per il contratto di programma con RFI siano destinate al contratto 2016-2020, in corso di perfezionamento;
   valutato favorevolmente l'intervento riferito al contratto di programma di RFI, di cui si sollecita il tempestivo invio al Parlamento per il prescritto esame da parte delle competenti Commissioni parlamentari;
   rilevato che solo a seguito dell'esame parlamentare del suddetto contratto sarà possibile comprendere la destinazione effettiva delle risorse impiegate;
   richiamati inoltre i due interventi relativi al trasporto pubblico locale di cui all'articolo 11 riferiti al contributo straordinario di importo massimo pari a 600 milioni di euro, per far fronte ai debiti della regione Campania con l'EAV (Ente Autonomo Volturno), e di 90 milioni di euro per l'anno 2016 a copertura dei debiti del servizio di trasporto pubblico regionale in Molise;
   segnalato che le suddette risorse sono attinte dal Fondo sviluppo e coesione – programmazione 2014/2020, senza che si possa allo stato verificare né da quali progetti cui erano originariamente destinate siano state prelevate, né se ciò comporti una automatica riduzione di quota parte di risorse dell'Unione europea;
   preso altresì atto della ineludibilità della misura a sostengo del trasporto pubblico locale di alcune realtà territoriali problematiche, al quale non si ravvisa alcuna alternativa compatibile con la prosecuzione del servizio;
   rilevato, sul piano formale, che l'articolo 10 comma 2 dovrebbe riferirsi al «contratto di programma, parte servizi» e non al «contratto di servizio con RFI»,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

Pag. 151

  con le seguenti osservazioni:
   a) all'articolo 4, si valuti l'opportunità di approfondire gli effetti finanziari connessi alla misura introdotta dal presente decreto legge – quantificati in 150 milioni per il 2017 e in 200 milioni per gli anni successivi – anche alla luce della possibile riduzione di gettito derivante dalla minore riscossione di dazi doganali conseguente all'impatto negativo sui flussi di traffico;
   b) all'articolo 10, comma 2, si verifichi l'esigenza di operare una correzione formale, sostituendo le parole «contratto di servizio» con «contratto di programma, parte servizi».