CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 11 ottobre 2016
707.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
ALLEGATO

ALLEGATO

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2016. Doc. LVII, n. 4-bis, Allegato 1 e Annesso.

PARERE APPROVATO

  La X Commissione,
   esaminata, per quanto di competenza, la «Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2016» (Doc. LVII, n. 4-bis), accompagnata dalle «Relazioni sulle spese di investimento e relative leggi pluriennali» (Allegato 1), nonché dalla «Relazione al Parlamento ai sensi della legge n. 243/2012, articolo 6, comma 5» (Annesso);
   rammentato che, con la richiamata «Relazione al Parlamento», il Governo delinea l'aggiornamento del piano di rientro verso l'Obiettivo di Medio Periodo (MTO), già approvato dalle Camere, a maggioranza assoluta, il 27 aprile 2016;
   evidenziato che ricorrono infatti, ad avviso del Governo, tanto «un sostanziale peggioramento delle condizioni cicliche rispetto a quanto previsto lo scorso aprile», quanto eventi eccezionali quali «i) il sisma del 24 agosto u.s. che (...) attesta l'esigenza di por mano a un piano organico di messa in sicurezza del territorio nazionale, oltre che di ricostruzione; ii) l'intensità del fenomeno migratorio e la necessità di impostare una politica di ampio respiro nella gestione dell'immigrazione»;
   segnalato che viene pertanto ravvisata la necessità di «mettere in campo ulteriori misure di supporto al sistema economico, utilizzando pienamente i margini di flessibilità previsti dall'ordinamento europeo, ferma restando la necessità di affrontare con strumenti eccezionali la messa in sicurezza del territorio e il fenomeno migratorio»;
   segnalato ancora che, conseguentemente, gli obiettivi di indebitamento sono rideterminati, poiché, nel 2017, «le misure disposte con il Disegno di Legge di Bilancio determineranno un aumento dell'obiettivo di indebitamento di 0,2 punti percentuali di PIL, e cioè un indebitamento del 2,0 per cento a fronte dell'1,8 per cento prospettato nel DEF 2016», e che il Governo richiede inoltre al Parlamento «l'autorizzazione a utilizzare, ove necessario, ulteriori margini di bilancio sino ad un massimo dello 0,4 per cento del PIL per il prossimo anno», sicché, in tal caso, l'indebitamento netto potrebbe aumentare dell'importo massimo complessivo di 7,7 miliardi di euro, «(che include gli effetti degli interventi correlati alla messa in sicurezza del territorio e a gestire il fenomeno migratorio)»;
   rammentato altresì che, già nella Premessa alla Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (NaDEF) 2016 a firma del Ministro dell'economia e delle finanze, si segnala dunque che, con la prossima Legge di Bilancio, verranno adottate ulteriore misure di riduzione della pressione fiscale – disattivando il previsto incremento dell'IVA per l'anno 2017 ed introducendo ulteriori misure di alleggerimento per le imprese (tra l'altro, riduzione IRES dal 27,5 per cento al 24 per cento) – e che «particolare enfasi» sarà inoltre attribuita «agli interventi a favore degli investimenti pubblici e privati», confermando peraltro come prioritaria l'esigenza di «programmare interventi antisismici per mettere in sicurezza la popolazione, il territorio e il patrimonio Pag. 113abitativo, artistico e culturale del Paese», così come quella di intervenire in favore dell'edilizia scolastica e del risanamento ambientale e idrogeologico;
   considerato pertanto che in sintesi, a fronte del mutato quadro internazionale e di segnali di rallentamento della domanda interna – che portano a ridurre la previsione di crescita del PIL reale per il 2016 dall'1,2 per cento allo 0,8 per cento – «il Governo – si legge in NaDEF – ha deciso di adottare un'impostazione di politica di bilancio decisamente orientata alla crescita soprattutto in termini di composizione della manovra per il 2017-2019», sicché la «previsione programmatica di crescita del PIL reale italiano per il 2017 è posta all'1,0 per cento, 0,4 punti percentuali al di sopra dello scenario tendenziale. Il tasso di crescita previsto per i due anni successivi è di 1,3 per cento nel 2018 e 1,2 per cento nel 2019 (...) «;
   richiamate le osservazioni formulate da Banca d'Italia, in sede di audizione sulla NaDEF, circa la necessità di assicurare, ai fini di una rapida ripresa degli investimenti pubblici, «non solo lo stanziamento di risorse, ma anche presidi per un efficiente e tempestivo loro utilizzo», nonché le considerazioni sviluppate dalla Corte dei Conti, sempre in sede di audizione, circa «l'urgenza di rimuovere gli ostacoli che rallentano la realizzazione di una politica di ammodernamento delle infrastrutture con un coerente quadro di responsabilità organizzative, decisionali e finanziarie che riducano le incertezze che oggi condizionano anche l'operatore pubblico»;
   rammentato altresì che l'Ufficio parlamentare di bilancio ha proceduto, con nota del 29 settembre 2016, alla validazione delle previsioni tendenziali del MEF per gli anni 2016 e 2017, sottolineando però «la presenza di fattori di rischio negativo» relativamente alle previsioni tendenziali per gli anni successivi al primo biennio di previsione, e che sempre l'UPB, con nota del 3 ottobre 2016, ha trasmesso al MEF i propri rilievi critici sul quadro programmatico 2017 della NaDEF – tra cui, in particolare, la segnalazione della divergenza della dinamica della domanda interna (un punto percentuale in più per gli investimenti e consumi delle famiglie in prossimità del livello più elevato) rispetto alle stime del panel UPB – osservando che, in assenza di una coerente revisione di detto quadro, l'Ufficio non potrebbe procedere ad una sua positiva validazione;
   segnalate infine, al riguardo, le considerazioni svolte dal Ministro dell'economia e delle finanze, in sede di audizione sulla NADEF, circa l'orientamento alla crescita della prossima legge di Bilancio e la sua conseguente incidenza sul quadro programmatico 2017, nonché le scelte procedurali, adottate dalla Commissione V, di approfondimento del quadro informativo circa la prossima manovra di bilancio, anche alla luce delle previsioni dell'articolo 10-bis della legge 31 agosto 2009, n. 196, come novellato dall'articolo 1, comma 7, della legge 4 agosto 2016, n. 163, che dispone, tra l'altro, che la NaDEF contenga «l'indicazione dei principali ambiti di intervento della manovra di finanza pubblica per il triennio successivo, con una sintetica illustrazione degli effetti finanziari attesi dalla manovra stessa in termini di entrata e di spesa (...)»,
  delibera di esprimere

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   a) anche alla luce del focus NaDEF su stima del prodotto potenziale, dell’output gap e del saldo di bilancio strutturale, nel cui contesto si ribadisce che «il Governo è dell'opinione che la metodologia concordata a livello europeo per la stima del prodotto potenziale e dell’output gap non sia adatta a fornire una valutazione adeguata della crescita potenziale dell'Italia», raccomandi la Commissione V al Governo l'avanzamento del confronto in materia in sede europea;Pag. 114
   b) anche alla luce del focus NaDEF sugli scambi commerciali dell'Italia ed a quanto vi si annota circa il fatto che, nel periodo 2013-2015, «in termini cumulati, la specializzazione produttiva dell'Italia non spinge più in direzione della diminuzione delle quote di mercato», nonché in considerazione della circostanza che il quadro internazionale assunto in NaDEF delinea una marcata revisione al ribasso del commercio mondiale, per il 2016 e per il 2017, segnalando invece una più contenuta flessione della domanda mondiale pesata per l'Italia, segnali la Commissione V al Governo il rilievo del sostegno ai processi di internazionalizzazione delle nostre imprese, in particolare attraverso il «combinato disposto» del Piano straordinario per il made in Italy e del Piano nazionale anticontraffazione;
   c) anche alla luce del focus NaDEF su sofferenze bancarie, disponibilità di credito e crescita economica, ed a quanto vi si annota circa il fatto che «vi sono motivi di ritenere che la crisi economica degli ultimi anni abbia visto l'intrecciarsi di problemi nell'economia reale e nel settore bancario, in un intreccio che deve ancora essere pienamente risolto, anche attraverso una riduzione dei crediti in sofferenza a livelli considerati fisiologici», segnali la Commissione V al Governo il rilievo dei processi di riduzione della segmentazione del mercato del credito e di rafforzamento patrimoniale degli istituti bancari, ma anche la necessità di «un impulso macroeconomico dal lato della domanda, che deve affidarsi – si osserva in focus – in misura importante alla spesa per investimenti, in particolare in infrastrutture ed opere pubbliche. Esse sosterrebbero l'industria delle costruzioni, che è il settore in cui le sofferenze bancarie sono aumentate maggiormente negli anni più recenti»; segnali altresì la Commissione V al Governo le opportunità connesse alla valorizzazione, attraverso un suo adeguato rifinanziamento, del ruolo del riformato Fondo di garanzia per le PMI, nonché quelle collegate ad una rapida implementazione della legge delega per la riforma dei confidi;
   d) posto che la «crescita attesa degli investimenti fissi lordi è – come si legge in NaDEF – di circa l'1,0 per cento in termini nominali nel 2016 e raggiungerà il picco massimo del 3,6 per cento nel 2017. In termini di PIL, gli investimenti pubblici si collocheranno attorno al 2,3 per cento in media nel periodo 2016-2019. Le stime tengono conto della spesa per cofinanziamenti nazionali dei progetti di investimento a fronte dei quali il Governo ha ottenuto margini di flessibilità addizionali», segnali la Commissione V al Governo il rilievo: della messa a punto delle nuove regole di bilancio per le amministrazioni locali – con il superamento, dal 2016, del Patto di Stabilità Interno e l'adozione della regola dell'equilibrio di bilancio – proprio ai fini di una programmazione di medio-lungo periodo utile anche al «rilancio degli investimenti pubblici locali» ed al «rispetto dei tempi medi di pagamento delle fatture commerciali su tutto il territorio nazionale»; della messa a punto, ancora, della disciplina di dettaglio del nuovo Codice degli appalti; della mobilitazione dei circa 40 miliardi di euro assegnati dal CIPE, ad agosto 2016, per l'azione di programmazione in materia di investimenti pubblici e, in particolare, dei 13,4 miliardi di euro dedicati ai «Patti per il Sud», di cui al Masterplan per il Mezzogiorno, nonché dei 12,6 miliardi per le infrastrutture di trasporto e i trasporti; delle misure per la rete pubblica a banda ultralarga, approvate a luglio 2016 dalla Commissione Europea, con un bilancio di circa 4 miliardi di euro per il periodo 2016-2020;
   e) posto che le esigenze di un piano organico di messa in sicurezza del territorio nazionale e del perseguimento di un'edilizia ambientalmente sostenibile ed energicamente efficiente potranno trovare convergenza nell'impianto complessivo dell'annunciato progetto «Casa Italia», segnali la Commissione V al Governo la necessità di un'adeguata dotazione di risorse per detto progetto fin dalla prossima legge di Bilancio, nonché, intanto, l'esigenza della conferma e della valorizzazione dei bonus fiscali per ristrutturazioni Pag. 115edilizie, efficienza energetica ed interventi antisismici già previsti a legislazione vigente, e del connesso bonus mobili;
   f) posto che, come si annota nel focus NaDEF sul Piano Nazionale Industria 4.0, l'accrescimento della competitività del nostro Paese attraverso la digitalizzazione dell'economia richiede un'azione strutturata di sostegno delle imprese «nel processo di trasformazione dei cicli produttivi, puntando ad un incremento della produttività e della qualità dei prodotti», e facendo leva sulle direttrici-chiave degli investimenti innovativi e delle competenze e sulle direttrici di accompagnamento delle infrastrutture abilitanti e degli strumenti pubblici di supporto, segnali la Commissione V al Governo l'esigenza strategica di un'adeguata dotazione di risorse, già con la prossima legge di Bilancio, per il cennato Piano (anche attraverso la verifica della possibilità di un incrementale e finalizzato sblocco di fondi perenti) e per il conseguente set di interventi richiamati in NaDEF: superammortamento ed iperammortamento Industria 4.0, proroga e potenziamento del credito d'imposta per ricerca e sviluppo, modifica della detassazione dei premi di produttività, rifinanziamento del Fondo di garanzia per le PMI, misure per le start-up; segnali altresì la Commissione V il rilievo del possibile ruolo di Cassa Depositi e Prestiti, il cui piano industriale 2016-2020 prevede lo stanziamento di 160 miliardi di euro a sostegno della crescita del Paese, nonché delle sinergie con il Programma Nazionale per la Ricerca 2015-2020 con una portata finanziaria complessiva di circa 14 miliardi di euro;
   g) posto che, già nel 2015, il contributo totale del settore turistico all'economia italiana è stato di oltre 170 miliardi di euro, pari a circa l'11,8 per cento dei PIL ed a circa il 12,8 per cento dell'occupazione, segnali la Commissione V al Governo l'opportunità e l'esigenza di una compiuta valorizzazione di detto settore, a partire dal completamento del processo di messa a punto del Piano Strategico del Turismo 2017-2022 e da una coerente declinazione, anche in termini di scelte di investimento pubbliche e private, dei suoi obiettivi generali: rivoluzione digitale, adeguamento della rete infrastrutturale, marketing innovativo, riduzione degli oneri burocratici e fiscali, miglioramento della quantità e della qualità dell'occupazione, semplificazione del sistema normativo;
   h) con specifico riferimento al ruolo delle MPMI, segnali la Commissione V al Governo l'opportunità della valorizzazione dello strumento della Legge annuale per le MPMI, di cui allo Statuto delle Imprese (legge n. 180/2011), nonché l'importanza dell'evoluzione degli studi di settore verso un sistema di indicatori di affidabilità/compliance e dell'introduzione tanto dell'IRI (Imposta sul reddito delle imprese) per imprese individuali e società di persone in contabilità ordinaria, quanto della determinazione del reddito per cassa per le imprese in contabilità semplificata; segnali altresì l'utilità di strumenti quali la c.d. «nuova Sabatini» e delle formule aggregative dei «contratti di rete»;
   i) posto che al finanziamento delle politiche di impulso alla crescita contribuiranno «misure volte ad accrescere la fedeltà fiscale e a ridurre i margini di evasione ed elusione, e sul lato delle spese nuove misure di riduzione strutturale della spesa corrente», segnali la Commissione V al Governo il ruolo peculiare tanto «dell'integrazione del processo di revisione della spesa nel ciclo di programmazione economico-finanziaria», quanto del miglioramento della tax compliance dei contribuenti, della riduzione del tax gap, con particolare riguardo all'IVA, e della migliore sinergia tra le Agenzie fiscali;
   l) posto che, «risentendo della minore intensità della ripresa e della debole dinamica dei prezzi il rapporto debito/PIL si porta al 132,8 per cento nel 2016; comincerà a ridursi a partire dal 2017, per raggiungere il 126,6 per cento nel 2019», segnali la Commissione V al Governo il rilievo tanto del programma di dismissione del patrimonio immobiliare pubblico, Pag. 116quanto di privatizzazioni condotte secondo un'ottica di adeguata valorizzazione delle «imprese controllate dallo Stato attraverso piani industriali ambiziosi»;
   m) segnali la Commissione V al Governo il rilievo delle considerazioni di cui alla Nota illustrativa delle «Relazioni sulle spese di investimento e sulle relative leggi pluriennali» circa «la necessità di rifinanziamenti o di risorse aggiuntive per il futuro» per rilevanti missioni di spesa del bilancio dello Stato tra cui la missione n. 11 «Competitività e sviluppo delle imprese», la missione n. 14 «Infrastrutture pubbliche e logistica», la missione n. 16 «Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo», la missione n. 17 «Ricerca e innovazione»;
   n) anche alla luce delle raccomandazioni specifiche per l'Italia del Consiglio dell'Unione Europea del 28 giugno 2016, segnali la Commissione V al Governo l'esigenza della più attenta gestione e valorizzazione dello strumento della Legge annuale per la concorrenza, nonché – proprio sulla scorta dei significativi miglioramenti registrati, nel corso dell'ultimo quadriennio, nella riduzione dei tempi medi di pagamento del debito commerciale delle pubbliche amministrazioni – l'utilità tanto della promozione dell'adesione alla piattaforma di monitoraggio dei crediti commerciali da parte di tutto il sistema della funzione pubblica, quanto del mantenimento – come in generale annotato dalla Commissione Europea in sede di Relazione sull'attuazione della direttiva 2011/7/UE relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali – della «questione dei ritardi di pagamento al centro dell'agenda politica, continuando l'azione di sensibilizzazione su questa tematica a livello nazionale».