CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 6 ottobre 2016
704.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2016 (Doc. LVII, n. 4-bis).

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La XIII Commissione (Agricoltura),
   esaminata, per le parti di competenza, la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2016 (Doc. LVII, n. 4-bis) accompagnata dalle «Relazioni sulle spese di investimento e relative leggi pluriennali anno 2016» (Allegato I) e dalla «Relazione al Parlamento 2016», che illustra l'aggiornamento del piano di rientro verso l'Obiettivo di Medio Periodo (MTO), ai sensi della legge n. 243 del 2012, articolo 6, comma 5, (Annesso);
   premesso che la Nota provvede ad aggiornare le previsioni economiche e di finanza pubblica rispetto a quelle contenute nel DEF alla luce delle informazioni disponibili sull'andamento del quadro macroeconomico e a fornire l'aggiornamento degli obiettivi programmatici, una relazione sullo stato di attuazione delle azioni già avviate, nonché le osservazioni e le eventuali modifiche e integrazioni del DEF in risposta alle Raccomandazioni specifiche per l'Italia adottate dal Consiglio Europeo al termine del Semestre europeo Europea relative al Programma di stabilità e al Programma nazionale di riforma;
   rilevato che il Governo ha sin qui operato per rilanciare la crescita e l'occupazione, attraverso un programma pluriennale di riforme strutturali volto a migliorare la competitività del sistema produttivo, incentivare gli investimenti, pubblici e privati, sostenere i consumi interni, attraverso l'aumento del reddito disponibile delle famiglie e la riduzione delle tasse;
   considerato che in Italia, nonostante i segnali positivi degli ultimi tre anni, la ripresa dalla recessione è più lenta del previsto, in considerazione del contesto congiunturale, più sfavorevole rispetto a quello precedentemente ipotizzato, del peggioramento delle prospettive di crescita a livello internazionale, nonché della maggiore esposizione dell'Eurozona alla stagnazione;
   valutato che, in relazione agli obiettivi di crescita e creazione di occupazione, le riforme strutturali adottate esplicano effetti benefici crescenti nel tempo, richiedendo stabilità ed efficienza delle istituzioni;
   sottolineato che tali obiettivi devono essere perseguiti compatibilmente con il processo di consolidamento dei conti pubblici, anche attraverso la prosecuzione del processo di revisione della spesa e la strategia di contrasto all'evasione;
   considerato con favore che, con specifico riferimento alle misure che il Governo intende proporre con il disegno di Bilancio per il 2017-2019 ed in continuità con le politiche adottate negli anni precedenti – la Relazione al Parlamento (Doc. LVII, n. 4-bis, Annesso) precisa che esse comprenderanno interventi nei settori più rilevanti per la crescita economica attraverso la riduzione della pressione fiscale sulle imprese e il potenziamento degli investimenti pubblici, con il duplice obiettivo di supportare la competitività del Paese e stimolare la domanda aggregata e che, in particolare, nel 2017, l'azione di Pag. 162Governo si concentrerà, tra l'altro, su misure di stimolo dell'economia, anche con interventi rivolti al sostegno del settore agricolo;
   rilevato altresì che, per effetto delle misure attuate e in programma, si prevede una sensibile crescita del PIL per il 2017;
   rammentato che il comparto primario ha beneficiato dell'indirizzo orientato alla riduzione della pressione fiscale prima ricordato già nell'anno finanziario in corso con la soppressione dell'IMU sui terreni agricoli, con l'esenzione dall'IRAP per le imprese agricole e della pesca, con la riforma della tassazione locale sui così detti imbullonati e che, già a legislazione vigente, nel 2017 è prevista una riduzione dell'Ires dal 27,5 al 24 per cento;
   preso atto con favore che, nella Relazione al Parlamento, si evidenzia come gli interventi per la crescita economica dovranno essere accompagnati da una serie di misure che consentano di affrontare con modalità eccezionali anche i fenomeni legati alla messa in sicurezza del territorio;
   considerato a tale ultimo proposito che la Nota di aggiornamento evidenzia la necessità di programmare, con riferimento alle zone colpite dal terremoto, oltre alla loro necessaria ricostruzione, interventi antisismici per mettere in sicurezza la popolazione, il territorio e il patrimonio abitativo, artistico e culturale del Paese, anche tenendo conto che i territori colpiti dal sisma sono asset straordinari per il turismo e il settore agroalimentare, da preservare per le prossime generazioni;
   preso atto che la Nota di aggiornamento ricorda le principali misure adottate e in corso di adozione per rendere maggiormente efficiente e moderna l'economia del Paese in attuazione della legge delega di riforma della Pubblica Amministrazione, mediante provvedimenti che avranno un importante impatto sul settore agroalimentare, e che comprendono, tra l'altro, il riordino delle Camere di Commercio e la semplificazione delle attività degli enti pubblici di ricerca;
   considerato altresì che, tra le iniziative di maggior rilievo adottate nel corso dell'anno con riguardo al mercato del lavoro, la Nota di aggiornamento menziona il disegno di legge per il contrasto al caporalato e al lavoro nero in agricoltura, già approvato dal Senato e prossimo alla sua approvazione definitiva da parte della Camera e ricordato che il disegno di legge in questione è stato adottato anche tenendo conto degli impegni contenuti nelle risoluzioni approvate il 2 dicembre 2015 dalle Commissioni riunite XI e XIII della Camera dei deputati;
   valutate favorevolmente le iniziative intraprese dal Governo al fine di sostenere la svolta produttiva c.d. Piano Nazionale Industria 4.0 e preso in particolare atto con favore che, tra le principali misure proposte allo scopo di sostenere questa svolta produttiva, la Nota menziona, tra l'altro, il Potenziamento dei cluster tecnologici «Fabbrica Intelligente» e «Agrifood» ed il Piano straordinario per il Made in Italy;
   ritenuto che la legge 28 luglio 2016 n. 154 che ha tra l'altro delegato il Governo a riordinare la governance nel settore ippico allo scopo di risollevarlo e rilanciarlo anche alla luce dell'importanza fondamentale e strategica che tale settore ricopre all'interno del settore agricolo e dell'economia nazionale, potrà essere valutata nei suoi effetti con riferimento allo specifico aspetto della risoluzione della questione dei pagamenti dei premi alle imprese ippiche solo una volta che saranno adottati i decreti attuativi;
   valutata con favore l'intenzione del Governo di adottare entro la fine dell'anno la normativa di attuazione del decreto-legge n. 51 del 2015 recante Disciplina dell'organizzazione delle Commissioni Uniche Nazionali per ciascuna tipologia di prodotto agricolo, al fine di incrementare i livelli di trasparenza e oggettività nella definizione dei prezzi;
   preso infine atto con favore che la Nota di aggiornamento indica una serie di interventi adottati nel corso dell'anno allo scopo di accrescere la competitività del Pag. 163settore agricolo, quali le misure contenute nel decreto-legge n. 113 del 2016, a sostegno dei produttori di latte, di prodotti lattiero caseari e cerealicoli per favorire un complessivo miglioramento della competitività della filiera, le misure adottate dal CIPE per il rafforzamento della Strategia nazionale per lo sviluppo delle Aree Interne e l'assegnazione da parte del il CIPE di 200 milioni al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali per il finanziamento agevolato dei contratti di filiera e di distretto,
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PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 2

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2016 (Doc. LVII, n. 4-bis).

PROPOSTA ALTERNATIVA DI PARERE DEL GRUPPO M5S

  La XIII Commissione,
   esaminato il provvedimento in titolo;
   ritenuto che nel settore primario molte iniziative di sostegno sono state intraprese in favore degli operatori del comparto, in particolare per i produttori di latte, di prodotti lattiero-caseari e cerealicoli, al fine di favorire il complessivo miglioramento della filiera;
   accolte con favore le misure introdotte per contrastare il caporalato e il lavoro nero in agricoltura, le disposizioni di riordino e disciplina del settore vitivinicolo, nonché le norme di dettaglio necessarie alla attuazione della politica agricola comune;
   valutati tuttavia insufficienti gli interventi necessari a consentire la ripresa di un settore, quale è quello primario, che costituisce una parte significativa del Prodotto Interno Lordo soprattutto con le moltissime produzioni di qualità certificata; tra tali interventi, la cui realizzazione è sempre più urgente, si segnalano: le norme per la costituzione delle Commissioni Uniche Nazionali nelle filiere più significative del comparto; le norme volte a favorire la filiera corta a chilometro utile, la revisione dell'assetto organizzativo dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura e la revisione del sistema allevatoriale; alcune importanti agevolazioni fiscali quali l'esenzione dall'IMU per i terreni dati in affitto a CD e IAP anche al fine di consentire l'attuazione delle misure previste dalle regole sui pagamenti diretti e molte altre azioni a sostegno di quelle aziende che operano in settori dove le criticità sono particolarmente rilevanti quali le aziende apistiche;
   considerata inoltre l'inadeguatezza delle risorse stanziate con riferimento al settore primario, per cui dal documento in esame si evince che: il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali nel complesso delle missioni oggetto di analisi, evidenzia l'inadeguatezza delle risorse finanziarie al fabbisogno necessario per l'attuazione dei programmi di investimento in corso; in particolare per le missioni 7- Ordine pubblico e sicurezza, 8- Soccorso civile e 18- Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente, le attività istituzionali sono attribuite al Corpo forestale dello Stato che provvede attraverso la propria struttura organizzativa al mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica ed il controllo del territorio rurale e montano; alla prevenzione e repressione dei reati in danno all'ambiente (con particolare riferimento allo smaltimento illecito dei rifiuti); agli inquinamenti; all'abusivismo edilizio; al contrasto alla contraffazione; agli illeciti ed ai crimini agroalimentari (con particolare riguardo alla tutela dei prodotti agroalimentari certificati, ai controlli nei settori oleario, lattiero-caseario e vitivinicolo); all'attività relativa alla prevenzione e repressione dei reati in danno agli animali ed alla specie di flora e fauna in via di estinzione; conservazione naturalistica e valorizzazione delle componenti animali e vegetali specifiche degli ecosistemi presenti nelle Riserve naturali dello Stato e nelle altre aree protette amministrate ricadenti anche Pag. 165all'interno dei Parchi Nazionali; attività di monitoraggio dello stato di salute delle foreste e l'aggiornamento dell'Inventario Forestale nazionale. Le risorse attualmente disponibili non garantiscono gli investimenti necessari sui seguenti programmi di spesa: – manutenzione degli immobili in uso; – sostituzione delle risorse strumentali obsolete, con particolare riferimento al parco automezzi e mezzi speciali in usi ai comandi; – l'ammodernamento delle dotazioni strumentali finalizzate alle attività di indagine. – l'aggiornamento delle procedure informatiche, con particolare riferimento al rilievo delle aree percorse dal fuoco; – l'ammodernamento delle dotazioni strumentali finalizzate alle attività di protezione civile; – la manutenzione straordinaria e gli adeguamenti della flotta elicotteristica; – l'implementazione delle funzioni disponibili sul simulatore per l'attività di prevenzione e contrasto al fenomeno degli incendi boschivi situato nella sede della Scuola del CfS di Castel Volturno (CE); – l'attività di gestione e valorizzazione delle risorse naturali dello Stato affidate al Corpo l'ammodernamento della rete di monitoraggio inventariale e l'aggiornamento dell'Inventario forestale anche ai fini della costituzione del Registro Nazionale dei Serbatoi di Carbonio; – le attività di educazione ambientale; Per le missioni sopra menzionate, l'amministrazione propone un finanziamento triennale di almeno 15 milioni di euro dando priorità agli interventi finalizzati al mantenimento degli immobili, all'ammodernamento delle dotazioni strumentali in uso; al monitoraggio ambientale; all'aggiornamento dell'Inventario forestale ed alle attività di gestione e valorizzazione delle aree protette. La missione 09- Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca costituisce il core business della mission del Mipaaf. Le attività istituzionali attengono ai programmi a sostegno alla competitività del settore agricolo e rurale attraverso incentivi al miglioramento genetico del bestiame, agli strumenti di gestione delle crisi in agricoltura, alla realizzazione e ammodernamento infrastrutture irrigue e di bonifica alla valorizzazione della multifunzionalità e delle politiche riguardanti l'agriturismo; alla vigilanza prevenzione e repressione nel settore agricolo, agroalimentare, agroindustriale e forestale; delle politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca, dell'ippica e mezzi tecnici di produzione. Gli investimenti pluriennali finanziati sono finalizzati al miglioramento della competitività sistema agricolo italiano delle aree rurali, anche attraverso l'attuazione di misure di gestione del rischio e prevenzione delle crisi (i settori con particolari e specifiche criticità sono il lattiero-caseario e l'olivicolo); alla promozione della ricerca e dell'innovazione nel settore agricolo agroalimentare e rurale; agli investimenti irrigui; al rilancio del settore zootecnico; al Piano triennale nazionale della pesca; al sostegno della competitività del sistema agro-alimentare nazionale attraverso specifiche politiche settoriali; allo sviluppo sistemi ICT, reingegnerizzazione e semplificazione dei processi per il miglioramento dell'efficienza e della qualità dei servizi;
   posto che sarebbe necessario un rifinanziamento del «Fondo di Solidarietà nazionale-Incentivi assicurativi» poiché il sistema assicurativo in agricoltura rappresenta uno degli strumenti più efficienti per il miglioramento della competitività delle imprese agricole e che ulteriori risorse sarebbero auspicabili per garantire la prosecuzione delle opere previste dal programma di completamento del Piano Irriguo nazionale e al programma di opere del Sud d'Italia, approvati, rispettivamente, dalle delibere Cipe n. 69110 e n. 92110,
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PARERE CONTRARIO.

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ALLEGATO 3

Interrogazione 5-09678 Gallinella: Assegnazione dei contributi a valere sulla misura «promozione sui mercati dei Paesi terzi» dell'OCM vino.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Preciso anzitutto che, in attuazione della normativa europea vigente, il Ministero ha introdotto una procedura di valutazione dei progetti nazionali di promozione del vino, che tiene conto di criteri innovativi volti a garantire la massima trasparenza nelle procedure.
  Tale normativa prevede che un «Comitato nazionale di valutazione dei progetti nazionali di promozione dei prodotti vitivinicoli presso i mercati dei Paesi terzi» specificamente nominato, che opera in assoluta autonomia e indipendenza, provveda alla valutazione delle domande di contributo regolarmente pervenute ai sensi delle norme di autocertificazione contenute nel decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 2000 e stili la relativa graduatoria, ai fini della concessione dei contributi.
  La stessa normativa prevede che sia l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura, AGEA, il soggetto competente a svolgere le attività di verifica su tali dichiarazioni, nonché su tutte le altre condizioni soggettive previste dalla legge quali condizioni per poter accedere al beneficio.
  Tali controlli sono svolti prima della predisposizione e stipula di appositi contratti con i soggetti beneficiari dei contributi in esame e delle attività di controllo sull'esecuzione dei contratti stessi.
  In considerazione dell'urgenza di tali valutazioni, si è provveduto a rafforzare gli uffici competenti di Agea con la creazione di una task force operativa per le verifiche. L'Agenzia sta ultimando le verifiche per assicurare una corretta applicazione non soltanto dei criteri di priorità richiamati nell'interrogazione, ma anche l'ammissibilità di ciascuna domanda di contributo, sotto il profilo soggettivo ed amministrativo.
  Se da tali controlli dovessero emergere non corrette applicazioni dei criteri di priorità stabiliti dalla norma, tra cui quello relativo al punteggio riservato a «soggetti nuovi», oppure delle difformità rispetto alle situazioni aziendali dichiarate in fase di presentazione della domanda di contributo, il Ministero provvederà ad emanare atti di rettifica della suddetta graduatoria, nel rispetto dei tempi fissati per l'individuazione dei beneficiari del contributo europeo per le attività di promozione dei prodotti vitivinicoli.

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ALLEGATO 4

Interrogazione 5-09679 Terrosi: Riequilibrio delle quote di produzione del pecorino romano DOP.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Il Piano di regolazione dell'offerta del Pecorino Romano è stato presentato dal Consorzio del Formaggio Pecorino Romano, in applicazione della relativa normativa europea (articolo 150, Regolamento UE n. 1308 del 2013).
  Come richiesto, il Piano ha avuto l'approvazione di oltre i 2/3 dei produttori di Pecorino Romano e del Ministero della politiche agricole alimentari e forestali, ed è applicabile «erga omnes» a tutte le aziende che producono il Pecorino Romano DOP.
  Ciò posto, fermo restando che il Piano non prevede l'attribuzione di quantitativi produttivi a livello regionale, bensì indicazioni di produzione ad ogni singola azienda, sulla base delle produzioni realizzate negli anni precedenti, faccio presente che il Ministero non può modificare dette indicazioni.
  In ogni caso, pur non potendo intervenire direttamente nella ripartizione delle indicazioni produttive tra le varie aziende, né tantomeno nella distinzione tra la produzione di Pecorino Romano DOP laziale e quella sarda, abbiamo manifestato la nostra disponibilità nell'individuazione di idonee soluzioni finalizzate a valorizzare il comparto ovino laziale. In tale direzione, sono già stati avviati una serie di incontri con i rappresentati dei produttori e degli Assessorati all'agricoltura delle Regioni Lazio e Sardegna.
  Assicuro, quindi, la massima disponibilità del Ministero a continuare ad approfondire la questione al fine di valutare possibili soluzioni nel pieno rispetto di quanto stabilito dalla normativa europea.
  Preciso, infine, che la possibilità di segnalare in etichetta la provenienza del Pecorino Romano dalle diverse aree geografiche in cui è prodotto è già prevista dal disciplinare di produzione, il cui articolo 3 prevede la possibilità di un logo aggiuntivo regionale in cui in cui compare la dicitura «Pecorino Romano del Lazio».

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ALLEGATO 5

Interrogazione 5-09680 Zaccagnini: Riattivazione del progetto BEENET e crisi del settore dell'apicoltura.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Faccio anzitutto presente che, considerata la rilevanza del progetto BeeNet, abbiamo riproposto il finanziamento anche per il periodo di programmazione 2015-2020; in tal senso abbiamo chiesto al Crea di redigere una nuova proposta progettuale, attualmente in fase di valutazione, al fine di realizzare ogni utile sinergia con l'analoga rete di monitoraggio promossa dal Ministero della salute.
  Preciso che il progetto in parola è stato finanziato su volontà del Mipaaf per dare continuità e mettere a sistema l'esperienza maturata dal precedente Progetto sperimentale Apenet, nato dall'esigenza di mettere in atto misure in grado di fornire risposte adeguate alle problematiche legate ai fenomeni di mortalità o di spopolamento di famiglie di api segnalati in numerosi Paesi, tra cui l'Italia.
  Le attività realizzate sono finalizzate alla verifica dello stato di salute delle api, per trarre utili indicazioni sulla diffusione delle principali patologie, sugli effetti dei fitofarmaci e, più in generale, sulle interazioni tra benessere delle colonie e l'agro-ecosistema.
  Dall'iniziale progetto sperimentale, si è passati al programma di monitoraggio permanente, per dare continuità all'attività di monitoraggio, da cui sono state ricavate informazioni molto importanti, sulla salute delle colonie di api, sullo stato di conservazione della biodiversità e sulle relazioni agricoltura-ambiente nei diversi contesti territoriali del nostro Paese.