CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 luglio 2016
673.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-09132 Alfreider: Istituzione di un tavolo di crisi per Ericsson Telecomunicazioni.

TESTO DELLA RISPOSTA

  La Ericsson Telecomunicazioni S.p.a. operante nella fornitura di tecnologie e servizi ai principali operatori di telecomunicazione, enti pubblici e altre aziende, ha avviato in data 13 giugno la procedura di licenziamento collettivo per riduzione di personale ex articoli 4 e 24 della legge 23 luglio 1991, n. 223 e s.m.i. per 291 dipendenti.
  Il Ministero del Lavoro per quanto di sua competenza riferisce che non risultano interventi di ammortizzatori sociali autorizzati per il corrente anno, ivi compresa la sede di Genova.
  A seguito delle richieste provenienti da parte delle istituzioni regionali e comunali il MiSE aveva provveduto a convocare un tavolo di confronto tra le parti aventi ad oggetto il piano industriale dell'azienda. Tale incontro, previsto per il 22 giugno scorso, non ha avuto luogo a causa della indisponibilità dell'azienda a presenziare, motivata dalla volontà di espletare la fase sindacale della procedura mediante il confronto con le organizzazioni sindacali.
  A tal fine, all'inizio del mese di luglio, si è tenuto un tavolo di conciliazione presso Confindustria, al quale, però, diverse sigle sindacali territoriali hanno deciso di non partecipare.
  Nel frattempo, il Mise che è in costante contatto con l'azienda, le organizzazioni sindacali nazionali e i rappresentanti istituzionali a livello territoriale diversamente coinvolti, ha ricevuto, in data 8 luglio, ha ricevuto una delegazione sindacale dell'azienda. In questa sede le Organizzazioni sindacali hanno espresso il loro apprezzamento per il lavoro svolto dal Mise e hanno chiesto un tavolo di confronto sulle prospettive industriali della multinazionale svedese presente in Italia con oltre 3.000 dipendenti.
  Il Ministero dello Sviluppo Economico, ha ricordato, nell'ambito del medesimo incontro che è in corso il monitoraggio di tutte le aziende industriali che operano nel settore delle telecomunicazioni e, a tal fine, viene posta la massima attenzione alle prospettive produttive e occupazionali di Ericsson essendo attualmente il maggiore fornitore di prodotti e servizi sviluppati nel nostro Paese. Per questa ragione ritiene utile e necessario un confronto di merito anche con questo importante Gruppo svedese.
  Il Ministero dello sviluppo economico, che quest'anno non ha presenziato alla Convention annuale della Ericsson, anche in queste ore, sta seguendo ai massimi livelli l'evoluzione della vicenda e avrà cura di informare il Parlamento sull'evoluzione delle problematiche emerse e evidenziate con la question time presentata.

Pag. 100

ALLEGATO 2

5-09133 Vallascas: Piano industriale e prospettive produttive della ex Iribus di Flumeri.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Il Governo sta seguendo da tempo il processo intrapreso da imprenditori italiani interessati a ricostruire una capacità nazionale di produzione di autobus per il trasporto urbano ed extraurbano. La nascita di Industria Italiana Autobus Spa è il punto di partenza di tale processo che ha previsto la acquisizione di Breda Menarini a Bologna (azienda già di Finmeccanica e tuttora impegnata nella produzione di veicoli) e di Irisbus (in Valle Ufita, Avellino), dismessa da Iveco ed attualmente in attesa di essere riavviata alla produzione). Le due realtà complessivamente occupano poco meno di 500 lavoratori. È certamente una sfida molto coraggiosa che si colloca in un contesto economico nazionale e di mercato non certamente di forte crescita.
  Il Governo sta continuamente monitorando lo sviluppo della nuova Società, partecipata al 20 per cento anche da Finmeccanica e per il rimanente 80 per cento da un gruppo di imprenditori, come accennato, guidati da due produttori di autobus riconducibili alle famiglie Del Rosso e Rampini. In particolare sta verificando costantemente sia il piano di investimenti, che potrà fruire di sostegno finanziario nell'ambito di un Contratto di Sviluppo recentemente approvato da Invitalia, di cui si dirà in seguito, sia il piano di ristrutturazione e riorganizzazione.
  È evidente, tuttavia, che il progetto imprenditoriale più sopra richiamato, potrà avere pieno successo se la nuova Azienda sarà capace di conquistare una propria identità in un mercato nel quale, va ricordato, operano grandi imprese multinazionali che spesso risultano prevalere nelle gare di assegnazione di nuovi veicoli. Su questo fronte il Governo non può che agire nel pieno rispetto della legislazione in materia di appalti pubblici.
  Per quello che riguarda Finmeccanica, quest'ultima comunica che da circa due anni è impegnata in un radicale processo di rilancio, finalizzato a rafforzare il core business dell'Aerospazio, Difesa e Sicurezza, attraverso significativi miglioramenti delle performance industriali ed economiche, già riscontrati a chiusura dell'esercizio 2015.
  Nel contesto complessivo di ridefinizione del perimetro di attività di Leonardo – Finmeccanica (nuovo nome dell'Azienda), il settore della produzione di autobus non rientra più nel core business e pertanto non sono previsti nel piano industriale 2016 –2020 investimenti in tale ambito. Ad oggi rimane in capo a Leonardo – Finmeccanica, come detto in precedenza, unicamente una partecipazione di minoranza in Industria Italiana Autobus (20 per cento).
  Per quanto riguarda la richiesta di piano industriale, lo stesso è stato più volte presentato anche alle Organizzazioni Sindacali e ad Invitalia che lo hanno ritenuto valido e tra l'altro, per questa ragione, anche finanziabile.
  L'iniziativa industriale finanziata mediante il contratto di sviluppo (domanda presentata il 10 giugno 2015) è finalizzata alla riattivazione del sito produttivo «Valle Ufita» di Flumeri, con lo scopo di produrre veicoli a motorizzazione anteriore e posteriore, appartenenti al segmento dei mini-midibus da 6,8 – 9,6 m ad utilizzo Pag. 101turistico, urbano e scuolabus, oltre alla produzione di un veicolo «Intercity» a motorizzazione anteriore da 7,8 m, tramite l'acquisizione degli impianti e dei macchinari necessari per l'allestimento delle relative linee produttive e all'attrezzamento delle aree destinate alle attività di revamping e alla logistica.
  Le previsioni economiche ipotizzano un progressivo aumento del giro d'affari fino al 2020, anno di regime, in cui si prevede di fatturare circa 130 mln di euro derivanti dalla vendita di veicoli e da attività di revamping su mezzi usati; relativamente alla distribuzione del fatturato tra i due stabilimenti produttivi, circa euro 50 mln sono i ricavi derivanti dalle attività che verranno svolte nello stabilimento di Flumeri, oggetto del Contratto di Sviluppo, mentre il rimanente giro d'affari deriverebbe dalle attività svolte nel sito produttivo di Bologna ex BredaMenarinibus.
  Per quanto concerne la capacità dell'impianto di Flumeri, si prevede una produzione effettiva, nell'anno di regime (2019), di circa 180 veicoli a motore anteriore e 70 veicoli a motore posteriore.
  Con riferimento all'impatto occupazionale, si segnala che dal mese di gennaio 2015 sono confluiti nell'organico d'impresa n. 297 lavoratori attualmente in sospensione dal lavoro (CIGS) per ristrutturazione/riorganizzazione aziendale. La durata prevista dagli ammortizzatori sociali è di 36 mesi. Durante lo svolgimento del programma di investimento è previsto il graduale reinserimento nella produzione di detto personale.
  In data 7 aprile 2016 la proposta di Contratto di Sviluppo è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Invitalia.
  Per quanto riguarda la tempistica, dalle ultime informazioni fornite dall'imprenditore, gli investimenti avranno inizio già nelle prossime settimane e potranno concludersi entro l'anno in modo che dal prossimo gennaio buona parte dei lavoratori possa rientrare.

Pag. 102

ALLEGATO 3

5-09134 Benamati: Procedura di vendita del Gruppo Paritel Spa.

TESTO DELLA RISPOSTA

  La IMT è stata sottoposta alla procedura di Amministrazione Straordinaria ai sensi del decreto legislativo n. 27 del 1999 in data 20 marzo 2015.
  In data 26 marzo 2015 è stato nominato, in qualità di Commissario Straordinario, il prof. Umberto Tombari.
  Relativamente alla procedura madre IMT, si precisa che il 19 maggio 2015, il Commissario ha presentato un programma di cessione dei complessi aziendali della IMT ai sensi dell'articolo 27 comma 2, lettera a) del citato decreto legislativo. Il programma è stato approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico in data 8 luglio 2015 ed è stato di recente prorogato dal competente Tribunale di Bologna, ai sensi dell'articolo 66 del decreto legislativo n. 270 del 1999, al 7 novembre 2016.
  Nell'ambito della fase di gestione dell'esercizio d'impresa, il commissario ha ritenuto di mantenere in azienda con un incarico senza retribuzione, l'ing. Peli, in considerazione della memoria storica che rappresenta per la società. Ogni attività o iniziativa che l'ing. Peli ha condotto nell'interesse dalla IMT è stata monitorata dal Commissario, direttamente e attraverso i suoi collaboratori, come espressamente riferito dallo stesso Commissario fin dal momento della approvazione del programma del procedura.
  Attualmente, all'esito di una procedura ad evidenza pubblica avviata fin dall'estate dello scorso anno 2015, si è nella fase conclusiva della vendita dei complessi aziendali facenti capo alla IMT. Infatti, con provvedimento del Ministero dello sviluppo economico in data 28 giugno scorso, il commissario è stato autorizzato ad accettare l'offerta di acquisto dei rami aziendali formulata dalla cordata composta dalle due società Italiane: Jobs Automazioni S.p.A. e Rosa Ermando S.p.A., unica offerta pervenuta.
  Quest'ultima prevede l'acquisto di tutti i tre stabilimenti della IMT, due siti in Piemonte in provincia di Torino, ed uno in Emilia Romagna (Bo), salvaguardando livelli occupazionali coerenti con quelli della procedura di amministrazione straordinaria.
  Evidenzio che, ai sensi dell'articolo 63 del decreto legislativo n. 270 del 1999 l'acquirente di un'azienda in amministrazione straordinaria deve garantire il mantenimento per almeno un biennio dell'occupazione e rispettare gli impegni del piano industriale presentato a corredo dell'offerta.
  In conformità alle disposizioni del decreto legislativo n. 270 del 1999, la procedura di amministrazione straordinaria può essere estesa alle imprese del gruppo insolventi (artt. 80 e segg.).
  Per quanto riguarda le estensioni alle imprese del Gruppo IMT è da rilevare che, venuto meno il sostegno finanziario della capogruppo Paritel, nonché a causa dell'inesigibilità dei crediti vantati verso altre aziende del medesimo gruppo già dichiarate insolventi, come peraltro noto anche agli interroganti, sono andate in sofferenza, prima ed in insolvenza poi, le società DEMM, Govoni Sim Bianca Impianti, Cevolani, Paritel e Paritel Immobiliare.
  Di conseguenza è stata estesa alla predetta società, su richiesta del commissario straordinario, la procedura di amministrazione Pag. 103straordinaria, con decreti del Tribunale di Bologna, in data 18 ottobre 2015 (DEMM, Govoni Sim Bianca Impianti, Cevolani, Paritel) e 12 aprile 2016 (Paritel Immobiliare). Successivamente il Ministero ha preposto a dette procedure i medesimi organi nominati per la IMT.
  Con successivi decreti ministeriali dello scorso mese di aprile 2016 sono stati approvati i programmi delle relative procedure. In particolare, per Cevolani, SIM Bianca Impianti e DEMM sono stati presentati ed approvati programmi di cessione dei complessi aziendali; mentre per la holding Paritel è stato approvato un programma di natura liquidatoria, non essendovi una vera e propria attività industriale da portare a termine. È in corso di approvazione il programma di Paritel Immobiliare.
  Recentemente si è conclusa una prima fase del procedimento di vendita per la raccolta di manifestazioni di interesse per la società Cevolani. Per DEMM e Govoni Sim Bianca il Commissario sta ultimando la definizione dei bandi per avviare le procedure di vendita dei complessi aziendali.
  Anche per le aziende del Gruppo la durata del programma è di 1 anno (e pertanto, salvo proroghe di legge, i programmi si concluderanno ad aprile 2017).
  Con l'apertura della procedura e l'approvazione del programma, prosegue l'attività d'impresa.
  Sotto il profilo degli ammortizzatori sociali, i dipendenti delle imprese in amministrazione straordinaria sono tutelati da una CIGS speciale che dura per tutto il periodo di durata del programma (articolo 7, comma 10-ter della legge n. 236 del 1992).
  Nei prossimi mesi si potrà verificare l'interesse del mercato al rilievo anche di dette società. In conformità alle già citate disposizioni, gli acquirenti dei complessi aziendali dovranno impegnarsi ad assumere e mantenere per almeno un biennio l'occupazione individuata al momento della vendita sulla base di un piano industriale adeguatamente sostenuto finanziariamente.
  Quanto, infine, al ricorso alla garanzia dello Stato prevista per le imprese in amministrazione straordinaria, si segnala che per IMT è stata richiesta ed ottenuta, previo nulla osta della Commissione europea, la garanzia del Tesoro per la concessione di un finanziamento bancario per il funzionamento dell'azienda.
  Infine, per la società DEMM sono in corso le verifiche di natura tecnica ai fini dell'attivazione della garanzia dello Stato su finanziamenti necessari per il sostegno alla gestione corrente. Sarà cura del Governo fornire ulteriori informazioni sugli sviluppi della vicenda.