CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 luglio 2016
673.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
ALLEGATO

ALLEGATO

Schema di decreto ministeriale concernente definizione dei criteri di ripartizione della quota del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per l'anno 2015 destinata al finanziamento premiale di specifici programmi e progetti. Atto n. 310.

PARERE APPROVATO

  La VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione),
   esaminato, nelle sedute del 27 giugno, 6, e 13 luglio 2016, lo schema di decreto ministeriale recante i criteri di ripartizione della quota del Fondo ordinario per gli enti di ricerca per l'anno 2015, destinata al finanziamento premiale, che fa seguito al decreto ministeriale 10 agosto 2015, n. 599 (atto del Governo n. 310);
   preso atto che lo schema di decreto ministeriale è volto a ripartire la quota del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per l'anno 2015 destinata al finanziamento premiale di specifici programmi e progetti;
   riaffermato il principio generale che i finanziamenti premiali dovrebbero essere aggiuntivi rispetto a quelli ordinari e non ricavati da una quota di questi, per evitare che ogni premio per un ente si trasformi in una sanzione per un altro, auspicando quindi che tale principio possa presto essere recepito nella normativa di settore;
   preso atto che il decreto ministeriale n. 599 del 2015 ha disposto che la quota premiale doveva essere ripartita tenendo conto dei seguenti criteri:
    a) il 70 per cento in base ai risultati della VQR 2004-2010, prendendo in considerazione prodotti attesi, indicatori di qualità della ricerca di area e di struttura e valutazione complessiva di ciascun ente;
    b) il 30 per cento in base a specifici programmi e progetti proposti anche in collaborazione fra gli enti;
   preso atto, inoltre, che il decreto ministeriale citato ha previsto che con altro decreto ministeriale dovevano essere definiti:
    i criteri per la distribuzione del 70 per cento della quota premiale agli enti per i quali non siano disponibili i risultati della VQR;
    i termini e le modalità per la presentazione dei programmi e progetti relativi al 30 per cento della quota premiale nonché i criteri e le procedure di assegnazione dei relativi finanziamenti;
   considerato che per gli enti per i quali non sono disponibili i risultati della VQR 2004-2010, ovvero i cui indicatori di qualità siano inferiori a 1 e i prodotti attesi inferiori a 175, lo schema dispone che l'assegnazione è calcolata esclusivamente sulla base della «performance rispetto ai programmi e progetti realizzati nell'ultimo biennio, cioè il 2013-2014»;
   considerato, altresì, che lo stesso schema, confermando i criteri già enunciati nel decreto ministeriale n. 599 del 2015, prevede espressamente, a differenza degli anni precedenti, come suddividere gli Pag. 79enti in quattro gruppi in base alla loro consistenza, misurata in termini di prodotti attesi;
   auspicato che strumenti corretti e condivisi di valutazione della qualità dei risultati di ricerca ottenuti da ciascun ente siano messi rapidamente a punto, in modo da poter evitare nel futuro che parte dei finanziamenti premiali siano o debbano essere ripartiti con criteri meramente dimensionali o relativi alla spesa storica, come alcuni introdotti dallo schema in esame;
   considerato, infine, che i criteri di valutazione di programmi e progetti cui si fa riferimento per il riparto del 30 per cento della quota premiale hanno specificato, come richiesto dalla Commissione nel 2015, i punteggi attribuibili per ciascun obiettivo e hanno inserito una specifica voce per i progetti presentati da giovani ricercatori/ricercatrici o contenenti una significativa componente di ricercatrici;
   apprezzata la scelta di indicare tempi precisi tra l'emanazione del bando e la data di scadenza di presentazione dei progetti (30 giorni), nonché tra tale scadenza e la conclusione dei lavori del comitato di valutazione (25 giorni), come richiesto dalla Commissione nel 2015;
   considerato che è in fase di svolgimento la VQR 2011-2014 e che quindi non esistono ancora dati più aggiornati sulla qualità dei risultati della ricerca di quelli della VQR 2004-2010;
   visto che le 12 aree in cui presentare i programmi e progetti di ricerca che intendono concorrere all'assegnazione del 30 per cento della quota premiale sono quelle individuate dalla Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente (SNSI) e, come tali, già inserite nel Programma Nazionale per la Ricerca (PNR 2015-2020) recentemente approvato;
   considerato che – come affermato dal sottosegretario Faraone nella seduta del 13 luglio 2016 – è intendimento del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca includere tra le aree quella dell’Excellent Science di Horizon2020 – che comprende tutti gli ambiti della ricerca di base o fondamentali in tutte le discipline dei settori ERC di Scienze della vita (LS), di Fisica e ingegneria (PE) e di Scienze sociali e scienze umanistiche (SH), il che assicura che programmi o progetti di ricerca di base di alto valore scientifico e culturale facciano parte del novero di quelli presentabili per il 30 per cento della quota premiale del FOE 2015;
   preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo nella seduta del 6 luglio 2015, in base ai quali, in particolare:
    1) l'indicatore VQR utilizzato per la ripartizione del 70 per cento della quota premiale sarà l'IRFS1, come del resto già per la quota premiale 2014;
    2) il quarto gruppo degli enti è formato da quelli con prodotti attesi inferiori a 175, residuale rispetto ai tre indicati nell'articolo 2, comma 1, lettera c), dello schema di decreto;
    3) il decreto di riparto tra programmi e progetti del 30 per cento della quota premiale sarà sottoposta al parere della Commissione e non direttamente assegnata dal comitato di valutazione come sembrerebbe dal testo dell'articolo 7 dello schema di decreto;
    4) che tutti gli atti della procedura aventi effetti esterni, in particolare il decreto di ripartizione della parte del 70 per cento della quota premiale, sarà disponibile in rete nel rispetto delle disposizioni del decreto legislativo n. 33/2013;
    5) che non si ritiene possibile indicare i risultati ottenuti dai programmi e progetti premiali 2015 come elementi di valutazione dell'assegnazione della quota del FOE 2016 in quanto i programmi e Pag. 80progetti potrebbero non essere ancora conclusi al momento dell'assegnazione,
   esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente condizione:
   le specifiche rese dal Governo nella seduta del 6 luglio 2015, indicate in premessa, siano recepite in fase di adozione del decreto recante i criteri di riparto della quota premiale del FOE per il 2015;
  e con la seguente osservazione:
   il decreto sui criteri di riparto della quota premiale del FOE 2016 e degli anni successivi sia portato all'esame del Parlamento immediatamente dopo quello relativo alla quota ordinaria e comunque non oltre il 31 dicembre dell'anno di riferimento.