CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 30 giugno 2016
665.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-08818 Patrizia Maestri: Salvaguardia dei livelli occupazionali dei lavoratori dei punti vendita Simply SMA di Salsomaggiore Terme e Fidenza.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento all'atto parlamentare degli onorevoli Maestri ed altri inerente alla situazione occupazionale della Simply SMA –, società di proprietà della SMA spa, facente parte del gruppo Auchan –, con specifico riferimento ai punti vendita di Salsomaggiore Terme e Fidenza (PR).   Faccio presente che lo scorso 31 maggio, la Simply SMA ha comunicato ai 38 lavoratori interessati la chiusura dei punti vendita di Salsomaggiore Terme e Fidenza a far data dal prossimo 30 giugno.
  Le ragioni di tale scelta sono da ricondurre essenzialmente al fatto che negli ultimi anni due punti vendita hanno registrato delle perdite significative con un trend sempre più negativo.
  La società, ha altresì comunicato l'intenzione di provvedere alla ricollocazione dei 38 lavoratori presso alcuni punti vendita dell’hinterland milanese, al fine di garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali.
  Nei giorni 6 e 20 giugno scorsi, presso la provincia di Parma, si sono tenuti due incontri nell'ambito del tavolo interistituzionale – convocato dal Presidente della provincia di Parma, nonché sindaco di Salsomaggiore e dal Sindaco di Fidenza – avente ad oggetto la situazione dei 38 lavoratori dei punti vendita Simply SMA di Salsomaggiore Terme e di Fidenza. In tale sede, i vertici aziendali hanno rappresentato le ragioni che hanno determinato la decisione di chiudere i due punti vendita mentre i sindacati e i rappresentanti delle istituzioni locali hanno evidenziato lo scarso preavviso (un solo mese) con cui è stato notificato ai lavoratori il trasferimento in altri punti vendita (distanti fra i 110 e i 150 km) con un sacrificio per alcuni impossibile da sostenere.
  Le rappresentanze sindacali ed istituzionali hanno, pertanto, richiesto un differimento di tre mesi della chiusura dei due punti vendita al fine di valutare la possibilità di accedere a strumenti di sostegno al reddito e di ricollocare i 38 lavoratori presso altri punti vendita presenti nella Provincia parmense, anche appartenenti ad altre catene commerciali. I vertici aziendali si sono riservati di valutare la richiesta.
  Da ultimo, nell'evidenziare la rilevanza meramente locale della vicenda rappresentata con il presente atto parlamentare, posso comunque assicurare che il Ministero che rappresento continuerà a monitorare la situazione e a seguirne l'evoluzione con la massima attenzione, mettendo in campo gli strumenti previsti dalla normativa vigente a salvaguardia dei livelli occupazionali.

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ALLEGATO 2

5-08133 Ferraresi: Iniziative per assicurare la continuità produttiva e occupazionale nello stabilimento VM Motori di Cento.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento all'atto parlamentare dell'onorevole Ferraresi e altri concernente le iniziative per assicurare la continuità produttiva e occupazionale nello stabilimento VM Motori di Cento (FE).
  Al riguardo, secondo quanto riferito dalla regione Emilia Romagna, espressamente interpellata sulla vicenda, l'azienda ha avuto un periodo di fortissima crisi nel biennio 2008-2009 superato attraverso il ricorso ai trattamenti di integrazione salariale in favore dei dipendenti. Da ottobre 2013 la VM Motori di Cento è interamente proprietà della Fiat.
  Fiat con Chrysler ha dato vita a Fca (Fiat Chrysler Automobiles) rilanciando il volume di commesse per motori diesel prodotti nello stabilimento di Cento.
  A causa di un significativo calo dei consumi sul mercato nord americano dei motori V6, che costituiscono la produzione principale dello stabilimento di Cento, dal 7 marzo scorso sono stati programmati 5 giorni di cassa integrazione ordinaria nel mese. La richiesta di CIGO è dovuta, secondo Fca VM Motori, anche a seguito dell'abbassamento del costo del petrolio che ha determinato un notevole utilizzo dei mezzi alimentati a benzina rispetto a quelli diesel.
  Il gruppo Fca, ha esperito la procedura prevista per il ricorso alla cassa integrazione ordinaria incontrando le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto aziendale, convocando separatamente la FIOM, non firmataria del contratto aziendale. Il ricorso al trattamento di cassa integrazione riguarda complessivamente 670 lavoratori (570 operai e 100 impiegati cioè tutto il flusso di produzione dei motori V6) e verrà applicato anche per i prossimi 5 venerdì di luglio secondo il criterio della rotazione.
  Di tali sospensioni dell'attività lavorativa con richiesta di cassa integrazione ordinaria, la FCA ITALY S.P.A, ai sensi dell'articolo 14 del decreto legislativo n. 148 del 2015, ha dato comunicazione alle relative RSA dello stabilimento di Cento, alle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto collettivo 2015/2018 e, con separata nota, alta FIOM CGIL di Ferrara. Le comunicazioni contengono tutte le informazioni relative al periodo e al numero dei lavoratori interessati, nonché alle cause che ne hanno determinato le richieste.
  Come è noto, l'utilizzo della cassa integrazione ordinaria, corrisponde a cali temporanei di produzione dovuta ad una situazione temporanea di mercato che incontra l'azienda e viene richiesta direttamente all'INPS attraverso una consultazione con le organizzazioni sindacali.
  Pertanto, l'utilizzo di una cassa integrazione ordinaria, per sua stessa natura, implica l'assenza di problemi strutturali che riguardano l'azienda.
  In merito alla vicenda segnalata nel presente atto parlamentare, l'Assessorato della Regione Emilia Romagna ha assicurato che continuerà a seguire, per quanto di competenza, la situazione della VM Motori.
  Faccio inoltre presente che il Ministero dello sviluppo economico, interessato al riguardo, ha comunicato che si attiverà per acquisire informazioni dalle parti ed Pag. 213eventualmente convocare una riunione per favorire il ripristino di una situazione di corrette relazioni industriali.
  Da ultimo, voglio rassicurare gli onorevoli interroganti in merito all'attenzione rivolta alla vicenda in esame anche dal Ministero che rappresento che continuerà a monitorare gli ulteriori sviluppi, anche nella eventuale prospettiva di esaminarne le principali criticità.