ALLEGATO

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 3 maggio 2016, n. 59, recante disposizioni urgenti in materia di procedure esecutive e concorsuali, nonché a favore degli investitori in banche in liquidazione (C. 3892 Governo, approvato dal Senato).

PARERE APPROVATO

  La XI Commissione,
   esaminato, per quanto di competenza, il disegno di legge Atto Camera n. 3892, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 3 maggio 2016, n. 59, recante disposizioni urgenti in materia di procedure esecutive e concorsuali, nonché a favore degli investitori in banche in liquidazione, approvato dal Senato della Repubblica;
   considerato che il decreto-legge, articolato in quattro Capi, reca una pluralità di interventi volti, in particolare, a sostenere le imprese e ad accelerare il recupero dei crediti, a sostenere quanti hanno effettuato investimenti in banche in liquidazione, a rivedere la disciplina delle imposte differite attive (DTA) per superare i rilievi formulati dalla Commissione europea in merito alla compatibilità di tale istituto con la disciplina degli aiuti di Stato, nonché a modificare la disciplina della cessione in blocco dei crediti d'impresa;
   rilevato che l'articolo 12 del decreto introduce una deroga, per gli anni 2016 e 2017, alla disciplina dei fondi di solidarietà bilaterali al fine di consentire ai lavoratori del settore del credito di accedere all'assegno straordinario per il sostegno al reddito, nel quadro dei processi di agevolazione all'esodo, erogato dal Fondo di solidarietà per la riconversione e riqualificazione professionale, per il sostegno dell'occupazione e del reddito del personale del credito, qualora manchino sette anni alla maturazione dei requisiti previsti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato, superando il limite di cinque anni previsto dalla legislazione vigente;
   segnalata l'opportunità di valutare l'introduzione di previsioni di analogo tenore anche di altri settori, allo scopo di favorire l'accompagnamento verso il pensionamento anticipato di lavoratori interessati da processi di agevolazione all'esodo che, per le loro caratteristiche anagrafiche, incontrerebbero gravi difficoltà di ricollocazione lavorativa,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.