CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 19 maggio 2016
645.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-08705 Vito: Sul rientro in Italia di Salvatore Girone.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento al suo quesito circa le iniziative assunte per ottenere il rientro in Italia del fuciliere Girone in attuazione della decisione del Tribunale arbitrale, le do lettura degli elementi forniti dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
  A seguito dell'ordinanza del Tribunale arbitrale internazionale sulle misure cautelari, del 29 aprile scorso, la Farnesina si è immediatamente attivata per chiedere al Ministero degli Esteri indiano, tramite i canali diplomatici, di concordare in tempi rapidi le condizioni per il rientro in Italia del Fuciliere di Marina Girone sulla base di quanto stabilito da tale Tribunale.
  Ricordo che detta ordinanza prevede un obbligo di cooperazione fra Italia e India ai fini dell'alleggerimento delle attuali condizioni di permanenza del Fuciliere di Marina Girone a New Delhi, così da consentirgli il rientro in Italia.
  Nell'ordinanza stessa vengono indicate, a titolo esemplificativo, alcune possibili condizioni da prendere in considerazione.
  L'Italia ha dunque assunto immediatamente l'iniziativa, presentando al Governo indiano una proposta perfettamente aderente alle statuizioni dell'ordinanza.
  Ricordo altresì che il Tribunale arbitrale ha stabilito che entrambi i Paesi dovranno riferire riguardo alle misure prese per conformarsi all'ordinanza entro tre mesi, quindi entro il prossimo 29 luglio.
  Il Governo è impegnato a proseguire nella sua azione per consentire il rientro in Italia del Fuciliere di Marina Girone nei tempi più rapidi.

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ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-08710 Caparini: Sul trasferimento di un luogotenente dell'Arma dei Carabinieri.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'operatività delle FF.AA./Arma dei Carabinieri impone la necessità di impiegare il personale secondo le esigenze funzionali. In tale contesto, si cerca di garantire che, a tutti i livelli, il personale possa essere impiegato, secondo il rispettivo profilo professionale e senza pregiudizio per gli sviluppi di carriera, esclusivamente in funzione delle esigenze operative. Di conseguenza, uno degli elementi caratterizzanti della specificità dello status dei militari è la mobilità.
  Nello specifico, il trasferimento del Luogotenente Morgese è avvenuto d'ufficio, dopo che il Sottufficiale aveva comunicato al proprio superiore gerarchico l'accettazione alla eventuale nomina quale «assessore tecnico alla sicurezza» in caso di elezione a sindaco di Ravenna del candidato Michela Guerra conseguentemente, aveva avanzato domanda di licenza straordinaria per «campagna elettorale». Tuttavia, l'assenza del necessario requisito della candidatura alle elezioni amministrative non ha permesso la concessione della licenza, rendendo necessario il provvedimento di reimpiego per incompatibilità ambientale.
  Ciò nei io, appare evidente che il trasferimento non sia avvenuto per «premiare» il militare in argomento, va egualmente evidenziato come esso non abbia carattere disciplinare o sanzionatorio, non essendo condizionato dall'accertamento della responsabilità dell'interessato in ordine alla violazione dei doveri d'ufficio. La ratio, piuttosto, è stata quella di evitare, con ampia anticipazione di tutela, che l'attività politica del militare possa coinvolgere l'istituzione, garantendone, in ogni momento l'immagine di imparzialità e indipendenza.

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ALLEGATO 3

Interrogazione n. 5-08706 Duranti: Sui casi di diniego di trasferimento da parte della direzione di MARISTANAV.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Nel merito dello specifico quesito posto si rende lo Stato Maggiore della Marina – organo programmatore – ha trasmesso l'istanza dell'interessato alla Direzione Generale per il Personale Civile della Difesa con parere «favorevole condizionato alla sostituzione», precisando, tuttavia, come, nonostante da parte dell'ente di impiego fosse stato espresso un «parere favorevole con sostituzione anche differita nel tempo», l'effettiva situazione organica del profilo professionale rivestito dall'interessato nel medesimo ente (previsti 58 – esistenti 24) non consentisse diverso pronunciamento ai fini dell'ottimizzazione dell'attività amministrativa.
  Si evidenzia, inoltre, che l'istanza di trasferimento per ricongiungimento familiare invocata dall'interessato non può trovare sostegno – come, invece, dallo stesso auspicato – nella fattispecie prevista dall'articolo 17 della legge n. 266 del 1999 che riguarda esclusivamente il personale militare (trasferito d'autorità) e che non risulta, pertanto, applicabile al personale civile.
  In conclusione, contrariamente a quanto affermato dagli interroganti con riferimento al caso di specie, non può ritenersi violato alcun «diritto individuale con valenza generale».
  Per quanto riguarda, poi, l'ulteriore quesito relativo alla trattazione di casi analoghi, si precisa che la Direzione Generale citata, in materia di mobilità volontaria interna, si è regolata, nel disporre i provvedimenti di accoglimento o di diniego delle istanze di trasferimento del personale, tenendo conto dei pareri espressi dagli Organi Programmatori competenti, titolari delle tabelle relative alle dotazioni organiche degli Enti dipendenti, i quali hanno contezza delle effettive esigenze funzionali.

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ALLEGATO 4

Interrogazione n. 5-08707 Frusone: Sui doni di rappresentanza ai ministri della difesa.

TESTO DELLA RISPOSTA

  È costume e tradizione consolidata nel corso di incontri o visite ufficiali internazionali e/o nazionali, lo scambio di doni tra le Autorità intervenute, secondo gli usi del cerimoniale.
  In merito al quesito posto con l'atto di sindacato parlamentare, relativo allo scambio di doni di rappresentanza avvenuto in occasione della visita in Kuwait, in data 5 aprile sono stati ricevuti un set di monili e presenti di manifattura artigianale locale.
  In relazione alle disposizioni richiamate per i doni di rappresentanza, si rende noto che ci si attiene alla normativa e l'accesso ai correlati atti dell'amministrazione è disciplinato dalla legislazione vigente, con particolare riguardo alle procedure di cui alla Legge 241/1990.

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ALLEGATO 5

Interrogazione n. 5-08709 Moscatt: Sulle iniziative per il rilancio dell'Arsenale di Augusta.

TESTO DELLA RISPOSTA

  La Marina Militare ha avviato un profondo processo di razionalizzazione dell'intera organizzazione, con particolare riguardo alle basi navali principali (La Spezia, Taranto, Brindisi e Augusta), presso le quali sono state assegnate alla linea operativa e, nello specifico, alle Stazioni navali, alcune attività di supporto tecnico/manutentivo (riparazione avarie) alle unità navali pronte e operative.
  Con particolare riferimento alle «iniziative per rilanciare l'Arsenale di Augusta», premesso che la produttività dello Stabilimento risente certamente delle riduzioni di bilancio che hanno interessato la Difesa negli ultimi anni, si prevede, tuttavia, un incremento dei carichi di lavoro, derivante da:
   ridislocazione di ulteriori Unità Navali maggiori;
   incremento delle attività internalizzate, sia come tipologia delle stesse che in termini quantitativi.

  Riguardo, invece, alle procedure per «l'adeguamento degli organici», nell'ambito della riorganizzazione degli Arsenali è, innanzitutto, confermato il ruolo essenziale del personale civile ivi impiegato che continuerà a operare presso la struttura produttiva allo scopo di garantire nel tempo e con continuità il mantenimento delle specificità dello Stabilimento di lavoro.
  Il decreto-legge n. 212/2011 relativo alla proroga delle missioni internazionali ha previsto che, «al fine di consentire l'attuazione dei processi di ristrutturazione e di incremento dell'efficienza degli Arsenali della Marina militare, in ciascuno degli anni 2014-2016, il Ministero della Difesa riserva alle assunzioni del personale appartenente ai profili tecnici il 60 per cento delle assunzioni», consentendo la formalizzazione da parte della Forza armata di un piano per individuare il numero minimo di profili tecnici strettamente necessario per il mantenimento delle attuali capacità dello Stabilimento di lavoro, da assumere secondo le norme in materia di assunzioni nel pubblico impiego, con la prospettiva di internalizzare attività manutentive e, quindi, migliorare gli indici di efficienza dell'Arsenale.
  Quanto all'aggiornamento professionale, è in fase di formalizzazione un Accordo di collaborazione con la Regione Sicilia volto a promuovere la ricerca e lo sviluppo di attività e di progetti nel settore delle costruzioni navali e in quello energetico, oltre che progetti formativi a favore del personale della Difesa e per la sua riqualificazione professionale.

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ALLEGATO 6

Interrogazione n. 5-08708 Artini: Sullo stato di avanzamento del programma di acquisizione di due unità navali polifunzionali ad altissima velocità.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Nel merito delle questioni relative alla cosiddetta «Legge Navale» ricordo che il Governo e il Parlamento, rilevato lo stato di criticità dello Strumento militare marittimo, hanno voluto approvare tale programma, la cui rilevanza non è circoscritta alla Marina militare italiana, ma investe e interessa, per gli aspetti operativi e capacitivi, la Difesa e, per quelli economico-industriali e sociali, l'intero Paese.
  In linea, l'attuazione è già stata avviata e ai sensi dell'articolo 1, comma 37, della legge n. 147 del 2013 (legge di stabilità 2014) che ha introdotto l'autorizzazione di spesa necessaria a far partire il citato Programma.
  Ricordo, altresì, che questo programma è stato sottoposto nel suo iter legislativo al vaglio parlamentare sia in occasione dell'approvazione delle Leggi di Stabilità 2014 e 2015, che ne hanno definito finalità ed entità, sia nell'ambito dell'esame dei discendenti decreti ministeriali di approvazione dello stesso e delle modalità di impiego dei relativi finanziamenti.
  In sintesi, le decisioni conseguenti sono state sottoposte ad una quindicina di esami parlamentari, con relative discussioni ed approvazioni.
  A seguire, sono state, quindi, avviate le attività tecnico-amministrative finalizzate alla concreta realizzazione di diversi programmi prioritari ad elevata valenza tecnologica, tra cui, appunto, quello – oggetto del sindacato ispettivo – relativo all'acquisizione di 2 mezzi navali ad altissima velocità e innovativo contenuto tecnologico destinati prioritariamente all'imbarco, trasporto, ricovero e rilascio in contesti operativi di assetti speciali del Gruppo Operativo Incursori.
  È facilmente comprensibile, considerata la natura della fornitura caratterizzata da evidenti esigenze di tutela della sicurezza e della segretezza delle relative informazioni, e, verificata la sussistenza di tutti i presupposti previsti in casi simili dalla vigente normativa in tema di appalti pubblici, la decisione di procedere alla decretazione per la segretezza della commessa.
  Successivamente, si è proceduto a coinvolgere solo un operatore, cioè la Società intermarine S.p.A., l'unica ditta, del panorama cantieristico italiano, in possesso del richiesto know-how tecnico al quale va abbinato una pregressa conoscenza nelle costruzioni navali militari in materiale composito ad elevato contenuto tecnologico, nonché di una struttura cantieristica capace di assicurare la realizzazione dei mezzi navali richiesti nel rispetto e nella salvaguardia delle connesse informazioni classificate.
  Ad oggi, il contratto predisposto per la fornitura dei due mezzi navali e di un Temporary Global Support di durata decennale, non è stato ancora stipulato, in attesa del perfezionamento delle procedure di impegno di spesa da parte del Ministero dello sviluppo economico.