CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 19 maggio 2016
645.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e III)
ALLEGATO

ALLEGATO

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento di riorganizzazione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. Atto n. 289.

PARERE APPROVATO DALLE COMMISSIONI I E III

  Le Commissioni riunite I e III,
   esaminato lo Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento di riorganizzazione del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale a norma dell'articolo 20 della legge 11 agosto 2014, n. 125, ai sensi dell'articolo 17, commi 2 e 4-bis, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e degli articoli 13, comma 2, e 20 della legge 11 agosto 2014, n. 125 (Atto n. 289);
   preso atto dei rilievi espressi dalla V Commissione in data 27 aprile 2016, con riferimento alla necessità di riformulare correttamente la clausola di invarianza finanziaria, di cui all'articolo 3 del provvedimento;
   preso, altresì, atto dei rilievi contenuti nel parere emesso dalla Sezione consultiva per gli atti normati del Consiglio di Stato nell'adunanza del 10 marzo 2016;
   acquisite le risultanze degli approfondimenti istruttori svolti;
   richiamato che:
    il provvedimento costituisce un tassello decisivo per il completamento della riforma della normativa in materia di cooperazione allo sviluppo, che, a quasi trent'anni dalla legge n. 49 del 1987, si è compiuto con l'approvazione della legge n. 125 del 2014, e contribuisce a completare un complessivo percorso di riordino del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, virtuosamente avviato nel 2010, finalizzato ad una razionalizzazione e ad uno snellimento dell'Amministrazione degli Affari esteri strettamente funzionale all'interesse nazionale, alla politica estera dell'Italia e alla internazionalizzazione del nostro sistema Paese, sia sul piano economico sia sul piano culturale;
    obiettivo del provvedimento è innanzitutto quello di adeguare la disciplina dell'organizzazione degli uffici e delle competenze del MAECI al nuovo quadro normativo in materia di cooperazione allo sviluppo, introdotto dalla legge 125 del 2014, in particolare in attuazione dell'articolo 20 della stessa legge e nello spirito complessivo della nuova normativa, mettendo a frutto al meglio l'interazione virtuosa tra i diversi soggetti istituzionali (Ministro, Viceministro, Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo, Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, Cassa depositi e prestiti), al fine di evitare duplicazioni e sovrapposizioni di competenze e responsabilità, nonché dando indicazioni sulla configurazione del rapporto tra le strutture del MAECI e quelle dell'Agenzia, procedendo alla soppressione di non meno di sei strutture di livello dirigenziale non generale con la conseguente riduzione tra tredici a sette strutture di livello dirigenziale non generale all'interno della DGCS;
    in coerenza con il disegno riformatore e con le linee programmatiche della politica estera del Paese, il provvedimento apporta ulteriori modifiche all'assetto organizzativo del Ministero, oltre il dettato della legge n. 125 del 2014, divenute necessarie a seguito dell'evoluzione normativa Pag. 7dopo l'entrata in vigore dei decreti del Presidente della Repubblica 1o febbraio 2010, n. 54, e 19 maggio 2010, n. 95, con ciò rendendosi opportuna un'estensione del titolo del provvedimento finalizzata ad includere il richiamo alle complessive modifiche all'organizzazione e ai posti di funzione di livello dirigenziale del Ministero;
    occorre assicurare che le competenze della Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo siano quelle previste dalla riforma di settore e distinte da quelle assegnate all'Agenzia nazionale per la cooperazione allo sviluppo, alla Cassa depositi e prestiti S.p.A. o ad altri soggetti, anche in relazione alle attribuzioni di carattere finanziario;
    nello specifico, alla DGCS sono assegnate competenze relative all'elaborazione degli indirizzi per la programmazione della cooperazione allo sviluppo, nonché ulteriori profili di politica estera, mentre all'Agenzia attengono competenze di carattere istruttoria, di analisi tecnica e specialistica, nonché per la realizzazione degli interventi;
    in relazione alla verifica d'impatto sulla regolamentazione (VIR) appare da precisare il significato dell'adozione di precipui strumenti di misurazione del raggiungimento degli obiettivi, diversi dagli abituali indicatori del controllo di gestione e di valutazione della performance, effettuati periodicamente con cadenza biennale e che invece costituiscono il proprium dell'attività di controllo della DGCS secondo l'assetto delineato dalla nuova normativa di settore;
    nell'ambito delle politiche per l'internazionalizzazione, appare condivisibile, parimenti, la soluzione di collocare l'Unità Autorizzazione Materiali di Armamento (UAMA) e le connesse funzioni di controllo sulle esportazioni dei materiali e delle tecnologie cosiddette dual use nell'ambito della Segreteria Generale e non più all'interno di una Direzione generale, perché possa godere di un'ampia sfera di autonomia difficilmente conciliabile con l'inquadramento all'interno di una delle Direzioni;
    quanto alle politiche di promozione della cultura e lingua italiana all'estero, anch'esse essenziali per la promozione del Sistema Paese, è condivisa l'opportunità di trasferire la promozione linguistica e scolastica delle collettività italiane all'estero dalla Direzione generale per gli italiani all'estero, che ne conserva la responsabilità sul piano della promozione sociale, alla Direzione generale per la promozione del Sistema Paese in un'ottica di razionalizzazione evitando duplicazioni di competenze;
    la soppressione dell'Istituto Diplomatico non può avere come effetto quello di ricondurre sic et simpliciter le attività di formazione e perfezionamento del personale del Ministero nella Direzione generale delle risorse e per l'innovazione, senza il necessario raccordo con la Scuola Nazionale di Pubblica Amministrazione;
    appare opportuna la modifica apportata al decreto del Presidente della Repubblica 1 febbraio 2010, n. 54, in materia di disciplina delle variazioni e degli storni di bilancio, finalizzata ad affidare in toto al titolare dell'ufficio all'estero la potestà di operare con proprio decreto variazioni compensative di bilancio;
    si segnala, altresì, l'opportunità che, nell'ottica di razionalizzazione che ispira il provvedimento, le competenze in materia di proprietà intellettuale e di organismi multilaterali specializzati in ambito economico possano essere attribuite alla Direzione generale per il sistema Paese, che già cura anche i rapporti del Ministero con il mondo della ricerca e dell'innovazione, nonché con i settori imprenditoriali interessati;
    sono da valutare positivamente gli interventi normativi contenuti nel nuovo articolo 9-bis del decreto del Presidente della Repubblica n. 95 del 2010, intesi a Pag. 8valorizzare l'apporto professionale della dirigenza amministrativa e dell'area della promozione culturale del MAECI,
  esprimono

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti condizioni:
   1) il titolo del provvedimento sia sostituito dal seguente «Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante attuazione dell'articolo 20 della legge 11 agosto 2014, n. 125, nonché altre modifiche all'organizzazione e ai posti di funzione di livello dirigenziale del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale»;
   2) all'articolo 1, comma 1, lettera c), numero 1), le parole «la Direzione generale per le risorse e l'innovazione» siano sostituite dalle seguenti «Direzione generale per l'Unione europea»;
   3) all'articolo 1, comma 1, lettera c), dopo il numero 1), aggiungere il seguente «1-bis. Al comma 5, lettera b), dopo le parole: addetti scientifici sono aggiunte le seguenti: ed il collegamento con gli enti gestori di lingua e cultura italiana»;
   4) all'articolo 1, comma 1, lettera c), sopprimere il numero 2);
   5) all'articolo 1, comma 1, lettera c), numero 3), le parole «Direzione generale per il sistema Paese» siano sostituite dalle seguenti «Segreteria Generale»;
   6) all'articolo 1, comma 1, lettera c), numero 3), l'alinea comma 5-bis sia sostituito dal seguente «5-bis. Nell'ambito della Segreteria Generale opera l'Autorità nazionale – UAMA di cui all'articolo 7-bis della legge 9 luglio 1990, n. 185, che attende ai compiti previsti dalla medesima legge e successive modificazioni e sovrintende all'attività svolta per le autorizzazioni dei materiali di armamento e segue, d'intesa con le altre competenti Amministrazioni dello Stato, le questioni di competenza attinenti alla politica di esportazione ed importazione degli armamenti e dei materiali a doppio uso»;
   7) all'articolo 1, comma 1, lettera c), numero 5), all'alinea comma 8, la lettera a) sia sostituita dalla seguente: «a) cura, d'intesa con le altre Direzioni generali competenti, la rappresentanza politica e la coerenza delle azioni dell'Italia in materia di cooperazione per lo sviluppo nell'ambito delle relazioni bilaterali, con le organizzazioni internazionali e con l'Unione europea, ivi incluse quelle relative agli strumenti finanziari europei in materia di cooperazione allo sviluppo e di politiche di vicinato, nonché al Fondo europeo di sviluppo, con le Banche e i Fondi di sviluppo a carattere multilaterale e in materia di finanziamento allo sviluppo, ivi inclusi gli strumenti innovativi»;
   8) all'articolo 1, comma 1, lettera c), numero 5), all'alinea comma 8, la lettera b) sia sostituita dalla seguente: «b) coadiuva il Ministro o il Viceministro una volta delegato, nell'elaborazione degli indirizzi per la programmazione in riferimento ai Paesi e alle aree di intervento concorrendo alla definizione della programmazione annuale per l'approvazione del Comitato congiunto, di cui all'articolo 21 della legge 11 agosto 2014, n. 125, con il contributo dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo Sviluppo, di cui all'articolo 17 della legge 11 agosto 2014 n. 125, e avvalendosi per i profili finanziari della società Cassa Depositi e Prestiti SpA»;
   9) all'articolo 1, comma 1, lettera c), numero 5), all'alinea comma 8, la lettera c) sia sostituita dalla seguente «c) coadiuva il Ministro o il Viceministro una volta delegato, nella definizione dei contributi volontari alle organizzazioni internazionali e dei crediti, di cui agli articoli 8 e 27 della legge 11 agosto 2014 n. 125, per l'approvazione del Comitato congiunto; coadiuva il Ministro o il Viceministro una volta delegato nell'individuazione degli interventi di emergenza umanitaria, di cui all'articolo 10 della legge 11 agosto 2014, n. 125»;Pag. 9
   10) all'articolo 1, comma 1, lettera c), numero 7), la parola «e» sia sostituita con le seguenti: «d'intesa con la Scuola Nazionale di Pubblica Amministrazione con cui»;
   11) all'articolo 3, le parole: «non derivano» sono sostituite dalle seguenti: «non devono derivare»;
   12) le competenze in materia di proprietà intellettuale e di organismi multilaterali specializzati in ambito economico possano essere attribuite alla Direzione generale per il sistema Paese;

  e con le seguenti osservazioni:
   a) si valuti l'opportunità di approfondire, nell'ambito delle funzioni della Direzione generale per gli italiani all'estero, quale spazio si voglia riservare alle politiche per gli italiani all'estero e alle politiche migratorie;
   b) sia dato maggior rilievo alle nuove competenze primarie della DGCS dopo la legge n. 125 del 2014, con particolare riferimento a quelle correlate al supporto all'indirizzo e valutazione dei risultati, chiarendo meglio la distinzione tra tali competenze di indirizzo, programmazione e valutazione dei risultati della DGCS ed ulteriori competenze tecniche ad essa attribuite dal legislatore, precisando le modalità del raccordo tra la stessa DGCS e l'Agenzia;
   c) in relazione alla verifica d'impatto sulla regolamentazione (VIR) sia meglio precisato il significato dell'adozione di precipui strumenti di misurazione del raggiungimento degli obiettivi, diversi dagli abituali indicatori del controllo di gestione e di valutazione della performance, effettuati periodicamente con cadenza biennale e che invece costituiscono il proprium dell'attività di controllo della DGCS secondo il nuovo assetto delineato dalla nuova normativa di settore.