CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 28 aprile 2016
633.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-07258 Vallascas: Questioni relative all'ingresso di Snam Spa nel progetto TAP (Trans Adriatic Pipeline).

TESTO DELLA RISPOSTA

  In merito alle questioni poste dall'Onorevole interrogante, vorrei preliminarmente evidenziare che, in base agli scenari energetici più autorevoli e attendibili, come ad esempio quello elaborato dall'IEA (International Energy Agency), nell'orizzonte temporale che va da oggi al 2040, l'andamento della domanda e dell'offerta di gas in Europa farà registrare uno squilibrio crescente, con una previsione di maggiori importazioni a livello continentale comprese tra gli 80 e i 150 miliardi di metri cubi rispetto alle importazioni attuali.
  Infatti, nonostante il crescente ruolo delle fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica, la domanda di gas sarà contrassegnata da una sostanziale stabilità o al più da una crescita limitata, mentre le importazioni sono, invece, previste in aumento a causa della riduzione della produzione interna europea di gas.
  Questo scenario di lungo termine determina la necessità di costruire nel presente quelle che saranno domani le infrastrutture per la crescente necessità, come detto, di importazioni di gas.
  Tutto questo va inserito nel quadro complessivo delineato dalle politiche energetiche della Unione europea.
  Proprio per questo risulta necessario sia sviluppare le fonti a basso impatto inquinante, come il gas naturale, anche per ridurre l'inquinamento e le emissioni derivanti dal settore dei trasporti, che realizzare rotte di trasporto alternative a quelle attuali e, in particolare, il cosiddetto «corridoio sud» del gas che vede nell'Italia il punto di ingresso più rilevante per il mercato europeo.
  Sulla base di quanto rappresentato, la scelta di Snam di fare il proprio ingresso nella compagine azionaria di TAP, ovvero la parte europea del tracciato del gasdotto TAP/TANAP che permetterà al gas azero di raggiungere l'Europa, può rappresentare un'opportunità per il sistema Paese, anche in relazione allo sviluppo delle infrastrutture nazionali.
  Verrà infatti in questo modo incrementata la diversificazione degli approvvigionamenti e sarà alleggerita la dipendenza energetica dall'attuale principale Paese fornitore. Sarà inoltre possibile incrementare la competizione tra fornitori a beneficio dei consumatori finali.
  L'aumento della liquidità e della diversificazione dell'offerta di gas sul territorio italiano non potrà che avere come effetto un contenimento dei prezzi del gas per i consumatori.
  Per quanto attiene alle fonti di finanziamento, vorrei precisare che la Snam sostiene i propri investimenti in larga prevalenza attingendo al flusso di cassa generato dallo svolgimento della propria attività aziendale, integrato da finanziamenti di investitori istituzionali, da emissioni obbligazionarie e da alcuni finanziamenti a tasso agevolato concessi dalla BEI, questi ultimi a fronte della realizzazione di progetti reputati di interesse comunitario.
  In questo quadro, anche il finanziamento della partecipazione di Snam in TAP, del valore di circa 130 milioni di euro (cui si sommano circa 78 milioni di prestito societario) a fronte di investimenti complessivi annuali in tutte le proprie attività pari a circa 1.200-1.300 milioni di Pag. 65euro, è avvenuto con le stesse caratteristiche e con le medesime modalità di analoghi investimenti.
  A questo valore è da aggiungere una cifra stimabile in circa 200 milioni di euro, corrispondente alla quota dei costi di realizzazione del gasdotto TAP spettante a Snam in relazione alla sua partecipazione azionaria.
  L'investimento in TAP, ancorché avvenga in un contesto non regolato e soggetto ai rischi realizzativi e tecnici richiamati anche dagli interroganti, ha secondo gli elementi assunti da Snam, un profilo di rischio paragonabile a quello tipico delle proprie attività già in portafoglio e genererà rendimenti in linea o superiori a quelli medi di gruppo.
  Nel complesso, nel momento in cui il gasdotto TAP sarà realizzato e pienamente interconnesso con la rete nazionale dei gasdotti, il sistema energetico italiano e quello europeo saranno maggiormente diversificati e dunque più solidi, in grado di assorbire con più efficacia gli shock derivanti da eventuali crisi geopolitiche, tecniche o naturali e di minimizzare gli impatti di tali crisi su cittadini e imprese, contribuendo a raggiungere gli obiettivi imposti dal Regolamento n. 994 del 2010 della Unione europea sulla sicurezza degli approvvigionamenti, attualmente in corso di ulteriore revisione da parte delle istituzioni europee.

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ALLEGATO 2

5-07702 Fregolent: Iniziative a favore del distretto del vetro artistico di Murano.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Da sempre la produzione dei vetri artistici rappresenta per la città di Venezia un'importante realtà economica.
  Oggi la vetraria muranese, accanto alle tradizionali produzioni, è tra le poche forme di artigianato artistico più legate al mondo dell'arte e del design, che sviluppa, collaborazioni con artisti, designer ed architetti, anche di fama internazionale mantenendo, tuttavia, la manualità tipica della tradizione. Infatti, il vetro di Murano è ancora oggi sinonimo del Made in Italy come evidenziato giustamente anche dagli interroganti.
  Un gruppo di aziende artigiane e industriali, per tale motivo, ha creato in collaborazione con la Regione del Veneto, un marchio per garantire l'autenticità e la provenienza dell'oggetto in vetro di Murano. Il marchio è stato istituito e disciplinato dalla Legge regionale del Veneto n. 70 del 23 dicembre del 1994.
  Al Ministero dello sviluppo economico risulta, inoltre, che è stato registrato nel settembre del 1998 presso l'Ufficio dell'Unione Europea per la Proprietà Industriale (già UAMI) il marchio figurativo «Vetro Artistico di Murano» (il marchio figurativo consiste in una figura o in una riproduzione di oggetti reali o di fantasia), di cui la regione del Veneto risulta titolare.
  Il Ministero dei beni culturali per la parte di propria competenza relativamente all'ultimo dei quesiti posti con l'atto in parola, ha informato che presso il Segretariato generale dello stesso MIBACT opera l'Ufficio Unesco, incaricato della promozione dell'iscrizione di nuovi siti nelle liste del patrimonio mondiale materiale e immateriale.
  Un progetto di candidatura, promosso dal Consorzio Promovetro di Murano ed orientato al raggiungimento del riconoscimento dell'arte vetraria di Murano come patrimonio culturale immateriale dell'umanità, risulta essere stato già avviato nel corso dell'anno 2010.
  Il progetto di candidatura è stato però sospeso per volontà dei proponenti nel 2011, per essere poi riavviato e di nuovo sospeso nel corso del 2013.
  Nel maggio del 2015 il referente per Promovetro del progetto di candidatura, ha contattato gli uffici dell'Unesco del citato Segretariato generale e, comunicando l'intenzione del consorzio di riavviare la pratica, ha anticipato l'invio di una richiesta di incontro tecnico con gli Uffici.
  La richiesta non risulta, tuttavia, essere ancora pervenuta.
  In occasione dell'annunciata volontà di ripresa dell’iter, l'Ufficio Unesco ha comunque avviato il riesame di tutta la documentazione fino ad ora prodotta, ed alla conseguente valutazione di tutte le attività necessarie alla corretta conclusione dello stesso.
  Sebbene il comparto del vetro di Murano continui a rappresentare un brand dall'elevata appetibilità anche e soprattutto sui mercati internazionali, le trasformazioni dell'economia e della società hanno influito profondamente sul mutamento della tipologia e della struttura delle aziende e delle loro performance; ciò a testimonianza, da una parte della forza di un settore dalla tradizione secolare, ma dall'altro delle criticità gestionali quali la piccola dimensione aziendale, il mancato ricambio generazionale e il problema del reperimento e della formazione della manodopera.Pag. 67
  Nell'isola di Murano opera la Stazione Sperimentale del Vetro, unico ente in Italia che si occupa istituzionalmente dei problemi tecnici e scientifici di tutta l'industria del vetro (cavo, piano, fibre, tecnico, a mano, materie prime, refrattari, forni ecc.).
  La Stazione Sperimentale del Vetro ha promosso il trasferimento dei risultati della ricerca in numerosi progetti di innovazione tecnologica allo scopo di risolvere prevalentemente questioni di carattere ambientale e al contempo promuovere nuove produzioni.
  Il vetro di Murano oggi vuole mantenere vitale e attiva la propria tradizione guardando alle generazioni future e garantendo l'autenticità e l'unicità del prodotto. Per tali motivi il Ministero dello sviluppo economico opererà affinché siano adottate misure di supporto e difesa del prodotto, dalla tutela del made in Italy alla lotta alla contraffazione ed anche, ove richiesto, nell'apertura di un tavolo dove possano essere approfondite tutte le azioni possibili a protezione di una tale eccellenza manifatturiera.

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ALLEGATO 3

5-07961 Albanella: Riorganizzazione delle camere di commercio e mantenimento dei livelli occupazionali.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Rispetto a quanto rappresentato dagli On.li Interroganti si evidenzia che il Governo sta attualmente elaborando lo schema di decreto legislativo di riforma delle Camere di commercio, attenendosi ai criteri contenuti nella legge delega (legge n. 124 del 2015), e prestando particolare attenzione anche alle problematiche segnalate.
  In tal senso, quanto agli aspetti occupazionali, confermo l'intendimento del Governo di salvaguardarli in termini complessivi.
  La salvaguardia dei livelli occupazionali e delle professionalità sarà affidata essenzialmente a meccanismi di mobilità che tengano conto degli effettivi fabbisogni di tutti gli enti pubblici interessati e, per il personale con contratto privato, anche del fabbisogno di analoghi organismi soggetti a controllo o partecipazione pubblica.
  Le esigenze di salvaguardia dei livelli occupazionali sono, pertanto, all'attenzione del Ministero dello sviluppo economico e del Governo anche in relazione alle sollecitazioni già pervenute sia dal sistema camerale che dalle organizzazioni sindacali, le quali hanno già avuto modo di rappresentare siffatte preoccupazioni nell'ambito dell'analisi preliminare di impatto delle possibili diverse opzioni esercitabili con il provvedimento.
  Una volta che sarà stato definito lo schema di decreto legislativo con la concreta applicazione delle relative disposizioni sarà possibile avere elementi più precisi circa le eventuali eccedenze di personale e i fabbisogni effettivi.
  Il Governo, quindi, si riserva di aggiornare il Parlamento, nelle prossime settimane, sui futuri sviluppi della questione.

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ALLEGATO 4

5-08435 Allasia: Benefici spettanti alle piccole gestioni elettriche.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In merito alle questioni rappresentate dall'Onorevole interrogante, premetto che, per la specificità delle piccole aziende di distribuzione elettrica è stato affidato all'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico il compito di definire una regolazione calibrata in base alle peculiarità di tale sistema di distribuzione elettrica.
  Ciò è avvenuto con il decreto legislativo n. 93 del 2011, citato dall'Onorevole Interrogante, che ha istituito un apposito meccanismo di «perequazione specifica aziendale» e ha previsto che tale regime di perequazione si applichi con metodi di calcolo forfettario dal 2008 alla data di entrata in vigore del citato decreto legislativo.
  L'attuazione di questa norma, da parte dell'Autorità per l'energia e il gas, non può dirsi conclusa, essendo ancora in corso un approfondimento e un confronto con le aziende del settore.
  L'Autorità ha avviato, nell'ottobre 2014, una consultazione per raccogliere le osservazioni degli interessati sulla possibile revisione del regime di «perequazione specifica aziendale» per le imprese con meno di 5.000 punti di prelievo. La revisione viene incontro alle proposte avanzate dall'associazione di categoria e dalla stessa ANCI.
  In tale documento la proposta dell'Autorità prevede, tra l'altro, di ammettere a regime di perequazione specifica aziendale anche le imprese di distribuzione con meno di 5.000 punti di prelievo. Tali aziende devono essersi costituite dopo il 2008, ma prima dell'entrata in vigore del decreto legislativo n. 93 del 2011.
  Al termine della consultazione e di ulteriori confronti, l'Autorità ha approvato le disposizioni inerenti la Regolazione tariffaria dei servizi di trasmissione, di distribuzione e di misura dell'energia elettrica, per il periodo di regolazione 2016-2023.
  In relazione a queste previsioni, l'Autorità ha informato di voler svolgere comunque ulteriori approfondimenti confrontandosi con le imprese, al fine di valutare con attenzione le potenzialità e l'efficacia degli interventi da porre in essere.
  Colgo quindi l'occasione per ribadire in questa sede che il Governo ritiene particolarmente importante avere una completa e rapida attuazione della riforma già introdotta nel 2011 e continuerà, nell'ambito delle proprie competenze, ad operare in tale direzione.
  Anche per questo il Governo auspica che l'Autorità per l'energia elettrica assicuri, quanto prima, la definizione di un quadro regolatorio completo che possa garantire maggiori certezze alle imprese del settore.

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ALLEGATO 5

Disposizioni per la diffusione del libro su qualsiasi supporto e per la promozione della lettura. Testo unificato C. 1504 Giancarlo Giordano e abbinate.

PARERE APPROVATO

La X Commissione,
   esaminato il testo unificato esaminato il provvedimento recante: Disposizioni per la diffusione del libro su qualsiasi supporto e per la promozione della lettura (testo unificato C. 1504 Giancarlo Giordano e abbinata);
   rilevato che l'articolo 8 reca disposizioni per promuovere la lettura e l'acquisto di libri, prevedendo, a tal fine, una carta elettronica per le librerie a partire dal 1o gennaio 2017;
   sottolineato positivamente che l'articolo 10 reca misure per il sostegno a favore delle librerie indipendenti, ovvero di imprese commerciali non controllate da gruppi di società della distribuzione che esercitano in maniera prevalente la vendita al dettaglio di libri, in locali accessibili al pubblico o in rete,
  delibera di esprimere

PARERE FAVOREVOLE.