CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 20 aprile 2016
629.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Interrogazione 5-08333 Russo: Sulla tutela del pomodoro San Marzano nell'ambito del negoziato TTIP.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Come è noto, il 21 marzo scorso, la Commissione europea ha pubblicato sul proprio sito internet una lista di Indicazioni Geografiche europee, incluse quelle italiane, per cercare di fornire alcune informazioni relativamente ai negoziati commerciali in corso con gli Stati Uniti.
  Si tratta di una lista che può essere ancora aggiornata consentendo l'inserimento di ulteriori prodotti con interessi commerciali sul mercato USA. A tale proposito vorrei precisare che nell'ottica di allargamento della suddetta lista alla Commissione Ue stiamo chiedendo l'inclusione anche della denominazione del pomodoro S. Marzano dell'Agro Sarnese-Nocerino.

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ALLEGATO 2

Interrogazione 5-08334 Taricco: Sull'attività delle Commissioni uniche nazionali.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Si fa anzitutto presente che la bozza del decreto interministeriale, di cui all'articolo 6-bis del decreto-legge n. 51 del 2015, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 91 del 2015, è stata oggetto di preventivo confronto con le associazioni di categoria interessate e l'Autorità garante della concorrenza e del mercato; al momento, il citato decreto si trova all'esame dei competenti Uffici dei Ministeri coinvolti (Politiche agricole alimentari e forestali e Sviluppo economico), per il successivo invio alla Conferenza Stato-Regioni.
  Tale provvedimento, che introduce regole di funzionamento più chiare e cogenti circa la formazione dei prezzi settimanali nelle CUN contempla, nell'ambito della forte innovazione procedurale prevista, un deciso coinvolgimento delle esistenti strutture operative delle Camere di commercio, valorizzandone la rilevante esperienza pluriennale in materia di rappresentanza della componente del tessuto sociale ed economico.
  Ciò premesso, preciso che le Commissioni uniche nazionali cui partecipano, secondo oggettivi criteri di rappresentatività, i delegati delle Organizzazioni e delle associazioni professionali dei produttori agricoli, dell'industria di trasformazione, del commercio e della distribuzione, hanno il compito di definire anticipatamente la tendenza di mercato e il prezzo medio all'ingrosso nel rispetto di un regolamento approvato dalle parti.
  La peculiarità delle C.U.N. è la formulazione di un prezzo preventivo per il mercato, valido per la settimana successiva, frutto di una mediazione delle parti.
  In tale contesto, il Ministero delle politiche agricole svolge il ruolo di garante tra le parti, mediando gli interessi tra venditori e acquirenti e vigilando sul rispetto del Regolamento.

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ALLEGATO 3

Interrogazione 5-08335 Fedriga: Sul contrasto alla pesca di frodo nelle acque interne.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Il Ministero è consapevole della gravità del fenomeno e per questo nel corso dell'esame del cosiddetto collegato agricolo è stato introdotto un articolo aggiuntivo (articolo 40), approvato dalla Camera dei deputati, in materia di contrasto al bracconaggio ittico nelle acque interne, ovvero in fiumi, laghi, acque dolci, salse o salmastre delimitati – rispetto al mare – dalla linea congiungente i punti più foranei degli sbocchi dei bacini, dei canali e dei fiumi. Con tale strumento avremo un elemento in più per aumentare il contrasto a questa piaga, tenuto conto che la pesca nelle acque interne è disciplinata da Regioni ed Enti locali che devono provvedere all'eventuale modifica della pertinente normativa.
  È stata inoltre rafforzata la sorveglianza sull'attività in parola nonché l'accertamento delle relative infrazioni da parte del Corpo forestale dello Stato (sotto la direzione delle Amministrazioni provinciali), che ha svolto in materia numerose operazioni di polizia giudiziaria. In particolare da maggio 2014, il Comando provinciale del Corpo forestale dello Stato di Rovigo ha riscontrato attività illecite di commercio e trasporto di materiale ittico dalla zona del delta del Po verso l'Europa dell'est, in particolare Romania ed Ungheria. In tale contesto, sono stati sequestrati o sottoposti a vincolo sanitario diversi quintali di pesce di varie specie e applicate le relative sanzioni.

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ALLEGATO 4

Interrogazione 5-08336 Gallinella: Sulla sottorappresentazione dell'Italia nel Consiglio oleicolo internazionale (COI).

TESTO DELLA RISPOSTA

  Si premette anzitutto che l'organigramma del Coi non è ancora completo e l'Italia sta agendo secondo le procedure europee previste in merito.
  Si ritiene poi necessario precisare che la nomina dei due direttori aggiunti del COI, di cui uno con profilo tecnico ed uno amministrativo, per il periodo 2016/2020, è il frutto di una procedura selettiva europea avviata con la pubblicazione di bando pubblico in data 3 settembre 2015.
  Per i Paesi membri dell'Unione europea le domande sono state presentate ai competenti Servizi della Commissione, tramite l'Amministrazione nazionale competente. Infatti, gli Stati membri non partecipano direttamente al COI, ma tramite l'Unione europea.
  I candidati presentati dalla Commissione sono stati poi selezionati da una Agenzia specializzata nell'ambito del Comitato di selezione del COI.
  Con l'occasione si precisa che la mission del COI nulla ha a che vedere con i contingenti comunitari di olio a dazio zero proveniente da Paesi extra UE.
  Si Ricorda infine che il Governo è pienamente impegnato per valorizzare adeguatamente l'olio extra vergine di oliva italiano. Dopo anni di mancate scelte è stato approvato il Piano di settore olivicolo-oleario.
  Il Piano prevede misure operative che puntano all'incremento della produzione nazionale di olive e olio extravergine di oliva, alla promozione e valorizzazione dei prodotti e ad una più forte organizzazione della filiera nazionale.
  Con l'approvazione del piano olivicolo nazionale è stata definita una strategia produttiva che ha penalizzato nei fatti questo comparto. L'obiettivo condiviso con tutta la filiera è migliorare sotto il profilo della qualità e della quantità. È stato deciso di investire 32 milioni di euro per aiutare la riorganizzazione del settore olivicolo e oleario italiano, con un piano che potrà essere ulteriormente supportato con le risorse regionali dello sviluppo rurale. Il nostro lavoro non si ferma qui. Con l'accordo di filiera siglato poche settimane fa ci sono tutte le premesse per dare futuro al comparto, guardando anche alle opportunità e al lavoro da fare a livello internazionale.