CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 15 marzo 2016
610.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-08106 Garofalo: Utilizzo del patrimonio ferroviario da parte delle società del Gruppo Ferrovie dello Stato italiane, con particolare riguardo agli alloggi in locazione al personale.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento a quanto richiesto dall'Onorevole interrogante, occorre considerare che i beni immobili iscritti nel bilancio delle società del Gruppo FS sono di proprietà esclusiva delle medesime e la loro gestione segue il regime giuridico della proprietà privata; pertanto, sono state assunte precise informazioni presso Rete Ferroviaria Italiana.
  Il Gruppo FS ha comunicato di essere stato sempre rispettoso dell'aspetto sociale del tema in trattazione e che le azioni poste in essere hanno permesso, nel rispetto delle norme, di rendere proprietari, dal 1994 ad oggi, oltre 15.000 famiglie di ex conduttori, realizzando anche un'importante riduzione di costi di gestione e di fiscalità su un ambito non tipico di una società industriale che ha come missione il trasporto delle persone e delle merci.
  In previsione della scadenza contrattate di n. 3.700 alloggi al 31 dicembre 2016, il Gruppo FS sta predisponendo una pianificazione al fine di avviare il processo di rinnovo contrattuale a coloro i quali hanno condotto gli alloggi con regolarità e rispetto delle pattuizioni contrattuali, a nuovi patti e condizioni, con contratti di durata 4 anni +4.
  Va inoltre rappresentato che, oltre ai predetti 3.700 alloggi, sono presenti in stato di detenzione ulteriori 1.970 alloggi di cui il 75 per cento con scadenze successive al 31 dicembre 2016 (che saranno rinnovati con le modalità di cui sopra), mentre il restante 25 per cento è riferibile a situazioni con complessità gestionali in regime di indennità, e per queste particolari situazioni ci saranno approfondimenti caso per caso.
  Per completezza di informazione, si segnala che dalle notizie fatte pervenire dal Gruppo FS il processo di gestione degli alloggi in locazione è un percorso che, a partire dal ’94, trova una gestione che non si è mai sottratta al rinnovo contrattuale in favore dei conduttori; a due anni di distanza dalla trasformazione da Ente FS a Società per Azioni di Ferrovie dello Stato, il Gruppo FS ha provveduto a ricondurre a rito civilistico le 22.000 concessioni locative allora presenti in altrettanti contratti di locazione in base alla legge 392 del ‘78 (equo canone). In parallelo, il Gruppo FS ha avviato verso i conduttori il processo di dismissione del patrimonio alloggiativo mediante l'applicazione di leggi speciali o di accordi sindacali a prezzi convenzionati.

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ALLEGATO 2

5-08107 Franco Bordo: Realizzazione del collegamento ferroviario Tirreno-Brennero (Ti-Bre) in luogo di quello autostradale.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Come riportato nell'atto in discussione, il CIPE ha approvato il Progetto definitivo del 1o Lotto Fontevivo – Trecasali Terre Verdiane, per un importo pari a 513.531.158,10 di euro, senza necessità di contributo pubblico né valore di subentro, della lunghezza complessiva di 9,5 km circa, di cui 2,350 km circa consistenti nel risezionamento dell'Autostrada della Cisa esistente nonché delle opere di viabilità ordinaria e locale accessorie alla predetta tratta autostradale.
  L'intero collegamento del Ti.Bre. riveste particolare importanza per la continuità che lo stesso assicurerebbe, oltre che alla viabilità autostradale esistente permettendo il raccordo al sistema autostradale con l'Autostrada A22, anche al sistema autostradale di nuova realizzazione dell'autostrada regionale Cispadana.
  Quanto allo studio alternativo realizzato dalla società Eidos per conto della Ti.bre. Srl (società che promuove la realizzazione del Ti.Bre. stradale e ferroviario e costituita dalle Camere di commercio e da altri Enti pubblici), nel corso dell'incontro del 24 febbraio scorso per la prima volta è stata illustrata, dai rappresentanti degli enti locali, la possibilità della realizzazione di un corridoio ferroviario come alternativa al progetto stradale; tuttavia, da parte del MIT tale studio rimane ad oggi al di fuori del percorso formale di valutazione dell'intero progetto.

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ALLEGATO 3

5-08108 Biasotti: Ritardi nella messa a disposizione delle risorse destinate al progetto di interramento del tratto Saviano-Feudo-Nola della ferrovia circumvesuviana.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Nel ricordare che la competenza amministrativa in materia di programmazione e realizzazione dell'opera di interramento circumvesuviana tratta Saviano-Feudo-Nola è in capo alla Regione Campania, informo che l'Agenzia per la coesione territoriale ha comunicato che non risulta pervenuta al Tavolo dei sottoscrittori dell'Accodo di Programma Quadro alcuna comunicazione in merito a quanto riferito con l'atto di sindacato in esame.
  Pertanto, lo scorso 28 gennaio l'Agenzia ha chiesto alla Regione Campania notizie in ordine all'andamento dei lavori al fine dell'eventuale coinvolgimento del Tavolo dei sottoscrittori.
  Da parte del MIT non mancherà un'azione di acquisizione di ulteriori informazioni sullo stato di realizzazione degli interventi previsti.

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ALLEGATO 4

5-08109 Oliaro: Stato di degrado della stazione ferroviaria di Noicattaro (BA) e delle aree antistanti.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento al lamentato stato di incuria e abbandono dell'area antistante la stazione di Noicattaro e del parcheggio multipiano, sono state assunte informazioni dalla gestione commissariale di Ferrovie del Sud Est (FSE).
  La gestione del piazzale antistante la stazione è di competenza dell'ente locale di riferimento, mentre lo stato di degrado del parcheggio è da ascrivere alla società incaricata della realizzazione, con cui le FSE sono in contenzioso. Quest'ultima, su segnalazione della Regione Puglia, ha comunque provveduto a mettere in sicurezza il parcheggio multipiano.
  Quanto al materiale rotabile dismesso e accantonato, peraltro privo di amianto, si fa presente che lo stesso è incluso in un elenco di rotabili non più funzionali all'esercizio e per i quali è in corso la procedura di alienazione d'intesa con la Regione Puglia.
  Circa, poi, il parcheggio multipiano si specifica che l'opera fu finanziata con i fondi previsti dalla legge n. 341/95; a seguito di regolare gara a procedura ristretta, i lavori furono aggiudicati ad una ATI con contratto stipulato il 26 maggio 2000 e consegna lavori del successivo 7 giugno.
  A seguito di attivazione del procedimento di accordo bonario richiesto dall'impresa mandataria ex articolo 31-bis della legge n. 109/94, si costituiva il Collegio Arbitrale la cui attività è ancora in corso. Pertanto, in attesa della risoluzione della controversia, l'opera non è stata ancora collaudata e consegnata alla stazione appaltante (FSE) ed è da ritenersi ancora «cantiere» affidato all'impresa esecutrice.
  Stante l'attuale stato di degrado della struttura e a tutela della pubblica incolumità, FSE ha intimato all'impresa esecutrice di sorvegliare e mettere in sicurezza il cantiere. Poiché detta richiesta è stata disattesa, il 26 gennaio scorso sempre FSE ha incaricato un'impresa privata di provvedere con somma urgenza alla messa in sicurezza; tale intervento è in via di ultimazione.
  Assicuro che il governo continuerà a vigilare sulla vicenda affinché si giunga al più presto alla piena funzionalità degli spazi antistanti la stazione di Noicattaro.
  Per completezza d'informazione, si allega una scheda dettagliata sull'intervento di Adeguamento e potenziamento delle ferrovie locali denominato «Bretella ferroviaria del sud-est barese».

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ALLEGATO 5

5-08110 Spessotto: Tempi e modalità di attuazione del programma di verifica delle emissioni inquinanti sul parco veicoli in circolazione ed eventuale applicazione di sanzioni pecuniarie a carico delle case costruttrici.

TESTO DELLA RISPOSTA

  A seguito del caso Volkswagen, sin dai primi giorni del mese di ottobre 2015 le strutture tecniche del MIT si sono attivate nell'individuazione di un organismo indipendente per realizzare le azioni necessarie a verificare l'effettiva consistenza delle emissioni inquinanti dei veicoli con motorizzazione diesel Euro 5b presenti sul mercato nazionale.
  Scopo di tale attività è quello di ottenere riscontri oggettivi sulla attendibilità, in ambito di emissioni inquinanti e specificatamente di ossidi di azoto, dei test di omologazione dei veicoli alla luce della possibilità tecnologica, dimostrata nel caso Volkswagen, di doppia mappatura della centralina elettronica, con conseguente possibilità di modificare artatamente la misura di omologazione condotta in laboratorio.
  È stata pertanto stipulata, il 14 dicembre 2015, una convenzione con un organismo indipendente per regolare le attività congiunte di misurazione delle emissioni inquinanti dei motori diesel Euro 5b da condursi mediante prove in laboratorio e prove su strada, nonché l'attività di elaborazione delle risultanze delle prove e di produzione della relativa reportistica scientifica.
  La campagna di test è iniziata nel mese di gennaio e comporterà, una volta conclusa, la verifica di oltre 30 veicoli di diversi costruttori; i modelli individuati sono di gran lunga i più diffusi e, di fatto, rappresentano un campione significativo (oltre il 70 per cento) di quelli diesel di categoria Euro 5b circolanti sulle strade del Paese. L'intera campagna di controllo appena descritta costituirà elemento imprescindibile per calibrare al meglio la più ampia e capillare azione di controllo e verifica da condursi facendo ricorso agli stanziamenti operati con legge di stabilità. Per inciso, segnalo che proprio lo scorso 26 febbraio è stato emanato apposito decreto dirigenziale che stabilisce modalità e procedure per la campagna di prove sui veicoli.
  Tali risorse infatti, da utilizzare con idonee procedure concorsuali di livello comunitario, consentiranno di incrementare le verifiche di conformità sia sui veicoli che sui loro dispositivi, sistemi di entità tecniche, all'insegna di una efficace azione volta alla sicurezza stradale e alla salute pubblica.
  Al termine della campagna, qualora dai risultati emergessero irregolarità, saranno irrogate le conseguenti sanzioni amministrative e le eventuali sanzioni penali connesse a reati emersi a seguito di indagine giudiziaria.
  Quanto alla promozione di politiche di mobilità a basso impatto ambientale, il Ministero dell'ambiente riferisce di proprie azioni volte al contenimento delle emissioni derivanti dal traffico urbano e al miglioramento delle condizioni di mobilità anche attraverso iniziative di sensibilizzazione finalizzate a promuovere stili di vita sostenibili nella scelta delle diverse modalità di trasporto pubblico e privato in ambito urbano e metropolitano.
  Allo stato attuale, la principale misura a sostegno della mobilità a basso impatto Pag. 123ambientale è quella rappresentata dall'articolo 5, commi 1 e 2, della legge n. 221/2015, che prevede lo stanziamento di euro 35.000.000 per la realizzazione del Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro. Il Programma è in fase di predisposizione e conterrà una serie di misure ammissibili a cofinanziamento, a favore di enti locali con popolazione pari ad almeno 100.000 abitanti. Tra le tipologie di azioni cofinanziabili si annoverano piedibus, car-pooling, car-sharing, bike-sharing, realizzazione di percorsi protetti per gli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro, a piedi o in bicicletta, laboratori e uscite didattiche con mezzi sostenibili, di programmi di educazione e sicurezza stradale e altri programmi di riduzione del traffico, dell'inquinamento e della sosta degli autoveicoli.
  Nell'ambito delle richiamate azioni di mobilità sostenibile, inoltre, con l'articolo 57 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, è stato previsto che possono essere concessi finanziamenti a tasso agevolato a soggetti privati che operano in alcuni specifici settori, e con decreto ministeriale del 2 febbraio 2016 è stata prevista l'estensione di tali finanziamenti a tasso agevolato anche a coloro i quali operano nei settori delle infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici e per l'erogazione di combustibili alternativi, trasporto collettivo e condiviso, e in generale mobilità sostenibile.

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ALLEGATO 6

5-08111 Tullo: Lunghezza massima degli autosnodati e dei filosnodati adibiti al servizio di linea per il trasporto di persone.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento alla lunghezza di autoveicoli adibiti al trasporto persone (categoria internazionale M2 ed M3), e in particolare degli autosnodati e i filosnodati, gli uffici tecnici del MIT fanno presente quanto segue.
  La direttiva 2002/7/CE che modifica la direttiva 96/53/CE, nonché da ultimo il Regolamento UE n. 1230/2012 concernente le dimensioni massime autorizzate nel traffico nazionale e internazionale e pesi massimi autorizzati nel traffico internazionale degli autoveicoli, prescrivono il limite di 18,75 metri quale lunghezza massima di un autosnodato.
  In tale fattispecie sono ricompresi i filoveicoli con alimentazione elettrica.
  Premesso ciò, in sede di revisione del Codice della strada di cui al disegno di legge di delega al Governo AS 1638, si potrà provvedere alla modifica dell'articolo 61 in coerenza con la norma comunitaria.

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ALLEGATO 7

5-08112 Attaguile: Regolamentazione del traffico aereo afferente al sistema lombardo, sulla base della differenziazione dell'offerta aeroportuale.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Al fine di dare attuazione alla decisione dell'Unione europea relativa al decreto ministeriale 1 ottobre 2014, n. 395, di modifica dei precedenti decreti cosiddetti Bersani, è stato dato mandato al competente Ente Nazionale per l'Aviazione Civile di svolgere la consultazione con gli utenti dello scalo di Linate, richiesta con tale decisione. La consultazione si è chiusa nel mese di gennaio 2016, con la maggioranza dei vettori che ha espresso posizioni favorevoli o neutrali alla manovra di liberalizzazione oggetto delle misure adottate con il citato decreto ministeriale.
  In ogni caso è intendimento del MIT mantenere inalterati i parametri di accesso all'aeroporto di Linate, relativi al numero massimo di movimenti orari praticabili (18), al tipo di aeromobili utilizzabili (narrow body), al tipo di servizi effettuabili (point to point da/per città europee) e alla nazionalità intra-UE dei vettori che effettuano servizi, sottolineando che i vettori extra-UE non possono operare da/per Linate neppure in code sharing con i vettori UE.
  Pertanto, resta fermo l'obiettivo di ottimizzare le capacità di utilizzo dello scalo di Linate e contestualmente di potenziare l’hub di Milano Malpensa, il cui ruolo di gate intercontinentale è stato riconosciuto sia dal Piano nazionale degli aeroporti, che dal decreto del Presidente della Repubblica n. 201/2015 di individuazione degli aeroporti di interesse nazionale; i risultati di traffico relativi all'anno 2015 confermano un trend di crescita positivo per entrambi gli aeroporti e quindi la fondatezza del percorso intrapreso.
  Si precisa peraltro che sia il documento di pianificazione della rete aeroportuale nazionale che l'atto normativo conseguente hanno riconosciuto a Milano Malpensa il ruolo di particolare rilevanza strategica nell'ambito del bacino nord-ovest insieme all'aeroporto di Torino, purché quest'ultimo realizzi, in relazione alle interconnessioni ferroviarie Alta velocità/Alta capacità tra le città di Torino e Milano, un sistema di alleanze con Malpensa, finalizzato a generare sinergie di sviluppo reciproco e dell'intero bacino del nord-ovest. In tale contesto, risulta assegnato allo scalo di Malpensa una funzione trainante dell'intero bacino e una caratterizzazione di ruolo che punta sui collegamenti intercontinentali operabili dallo stesso, oltreché su quelli interni all'Unione europea, questi ultimi senza i limiti già indicati per Milano Linate relativi alla tipologia di aeromobili utilizzabili, di servizi effettuabili point to point da/per città europee, nonché alla nazionalità intra-UE dei vettori che effettuano i servizi e ai movimenti orari massimi. Pertanto, il ruolo riconosciuto allo scalo di Linate si caratterizza essenzialmente in ambito intra europeo, con vincoli precisi.
  Ulteriore elemento della vocazione intercontinentale di Malpensa è rappresentato dalla posizione raggiunta di principale aeroporto nazionale per il trasporto merci, ambito quest'ultimo che le previsioni degli esperti danno in ulteriore crescita nei prossimi anni. Anche per gli altri scali lombardi è previsto una crescita del traffico per i prossimi anni, fermo restando Pag. 126che, per superare la conflittualità tra gli scali sull'intero territorio nazionale, sarà fondamentale perseguire sistemi di alleanze tra gli stessi e, laddove ve ne siano le condizioni, costituzioni di reti di aeroporti con unicità di gestione.
  Circa, poi, il piano degli investimenti è sufficiente ricordare che già risulta approvato il contratto di programma stipulato nel 2011 tra ENAC e SEA spa per il periodo 2011-2021, approvato con DPCM del 30 aprile 2012, nel quale è previsto un programma di rilevanti investimenti per gli aeroporti milanesi di Malpensa e Linate per un totale di circa 1 miliardo e 480 milioni di euro per l'intero periodo contrattuale (10 anni), di cui la quasi totalità riguarda lo scalo di Malpensa.
  Con riferimento, infine, all'argomento dell'apertura di nuove rotte in regime di quinta libertà su Milano Malpensa, si precisa che tale apertura, soggetta al rispetto della normativa nazionale e dell'Unione europea vigente in materia, impone la valutazione delle singole fattispecie sulla base della procedura delineata dall'articolo 28, comma 8-bis della legge n. 164/2014.