CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 18 febbraio 2016
595.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-02674 Catalano: Sullo sviluppo dell'utilizzo della licenza creative commons in ambito educativo, artistico e letterario.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In materia di utilizzo delle licenze creative commons in ambito educativo, artistico e letterario, si rappresenta, per quanto di competenza, anzitutto che il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca sta ponendo in essere iniziative per accelerare l'attuazione dell'autoproduzione di libri digitali, come previsto dall'articolo 6 della legge n. 128 del 2013.
  Infatti, l'Azione 23 del Piano Nazionale Scuola Digitale, concernente la promozione delle Risorse Educative Aperte (OER, Open Educational Resources) e la produzione di linee guida sull'autoproduzione dei contenuti didattici digitali, intende dare piena realizzazione a quanto già espresso attraverso il decreto ministeriale n. 781 del 2013 ed il suo allegato n. 1, e a quanto previsto all'articolo 6, comma 2-bis, del decreto-legge n. 104 del 2013 che ha modificato l'articolo 15 del decreto-legge n. 112 del 2008, assicurando che le scuole abbiano criteri certi per quanto riguarda l'autoproduzione di contenuti didattici digitali.
  In questo contesto, sarà promosso l'utilizzo delle licenze creative commons, in modo da concedere a chi voglia fare uso del materiale didattico una serie di facoltà, tra cui la riproduzione e la redistribuzione del materiale stesso, nonché, in taluni casi, la possibilità di creare materiale derivato, nell'ottica del riuso, della diffusione, della produzione collaborativa di materiale didattico digitale.
  Ed in quest'ottica, già nel corso del 2015, il MIUR ha preselezionato alcuni progetti sperimentali che, in risposta a un apposito bando (che si concluderà entro l'estate prossima con la premiazione dei proponenti che avranno conseguito i migliori risultati), hanno previsto la messa a punto e il successivo sviluppo di massive online open courses (MOOC), corsi on-line aperti ad un numero illimitato di studenti per i quali era condizione indispensabile, oltre all'accesso gratuito per garantire la fruizione massiva del corso, anche il rilascio di licenze creative commons sia da parte di soggetti privati sia da parte di soggetti pubblici e in particolare degli Atenei.
  Questi ultimi, nell'ambito della loro autonomia, in alcuni casi, stanno ancora valutando quali strategie adottare con riferimento a questa tipologia di offerta formativa e, in altri, hanno anche già elaborato insegnamenti da erogare con modalità telematica, in formato aperto, adottando piattaforme tecnologiche di proprietà degli Atenei stessi.
  Gli insegnamenti in formato aperto e massivo rappresentano, soprattutto, un'opportunità per far conoscere concretamente l'offerta formativa degli Atenei, i quali hanno interesse diretto ad organizzare autonomamente tale tipologia di insegnamenti, senza bisogno di incentivazioni ulteriori da parte del Ministero.
  Per quanto riguarda, in generale, le politiche di tutela e di diffusione della proprietà intellettuale, gli Atenei hanno una propria regolamentazione, all'interno della quale, seppure con formulazioni giuridiche differenti, di fatto, già disciplinano anche le licenze di tipo creative commons, rispetto alle finalità commerciali o meno dell'opera e rispetto agli utilizzi, più o Pag. 96meno aperti, che l'autore intende sostenere, anche di concerto con la comunità scientifica di riferimento.
  In generale, per quanto di competenza, il MIUR sostiene politiche di diffusione e di condivisione dei dati scientifici, che possano essere utilizzati per approfondimenti scientifici, senza finalità commerciali.
  Parimenti, si ritiene che l'offerta formativa massiva, aperta e on-line rappresenti un'opportunità in più per coloro che, molto volenterosi, non hanno mezzi sufficienti per proseguire i propri studi dopo le scuole secondarie di II grado ed una possibilità per coloro che, in età più avanzata, desiderino approfondire materie specifiche.
  In conclusione, tutto ciò sicuramente si traduce in un'ottima opportunità di formazione continua, erogabile in forma individuale, anche se, si osserva, il livello altamente scientifico di un insegnamento universitario potrebbe in alcuni casi non essere coerente con il termine «massivo», dato che vi sono conoscenze di base, propedeutiche, che caratterizzano i corsi universitari per il loro valore particolarmente selettivo.

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ALLEGATO 2

5-07033 Chimienti: Sull'erogazione degli stipendi ai docenti che effettuano supplenze.
5-07110 Pannarale: Sul pagamento degli stipendi ai docenti che svolgono supplenze.
5-07112 Malpezzi: Sul pagamento degli stipendi ai docenti che hanno svolto supplenze.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Gli onorevoli interroganti chiedono quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda intraprendere per risolvere con urgenza il ritardo nell'erogazione delle retribuzioni al personale con contratto di supplenza e per garantire continuità consentire un puntuale pagamento delle competenze spettanti e di evitare il ripetersi di simili problematiche in futuro.
  Occorre subito precisare che il problema evidenziato nell'atto di sindacato ispettivo è stato risolto attraverso la collaborazione congiunta degli Uffici del MIUR e quelli del MEF, ferme restando le rispettive specificità e competenze in merito.
  In particolare, in data 23 dicembre 2015, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca e il Ministro dell'economia e delle finanze hanno firmato il decreto che stanzia i fondi necessari per il completamento dei pagamenti relativi alle supplenze brevi degli ultimi mesi del 2015 e per assicurare la regolarità dei pagamenti per tutto il 2016.
  Invero, una prima tranche di pagamenti era già stata effettuata, mentre per i pagamenti delle supplenze rimanenti, il Miur sin dal mese di dicembre ha posto in essere ogni possibile iniziativa con carattere di urgenza volta a mettere le istituzioni scolastiche nelle condizioni di poter concludere le procedure amministrativo-contabili volte a liquidare le somme dovute al personale. In particolare, l'Amministrazione ha chiesto alle scuole con nota prot. n. 19689 del 18 dicembre 2015 di effettuare l'autorizzazione delle rate dei contratti del personale supplente breve e saltuario che a quella data risultavano ancora non validate dal Dirigente Scolastico e dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi. Inoltre nella nota medesima si sono invitate le scuole a completare comunque tutte le procedure per l'erogazione delle competenze arretrate entro il 28 dicembre 2015 al fine di poter far rientrare tale personale nei pagamenti calendarizzati nella prima metà del mese di gennaio 2016.
  Nel mese di gennaio 2016, conseguentemente, sono state calendarizzate, su sollecitazione del MIUR, due emissioni straordinarie da parte di «NOIPA – MEF» relativamente alle spettanze del 2015 ancora da erogare:
   1) è stato effettuato un primo pagamento con emissione straordinaria del 12 gennaio 2016 ed accredito in data 19 gennaio 2016. In tale emissione sono andati in pagamento 200.000 contratti per un importo complessivo di 77 milioni di euro;
   2) il secondo pagamento, previsto con data di emissione il 15 gennaio 2016 (esigibilità il 22 gennaio 2016), ha permesso Pag. 98di pagare altri 24.000 contratti (per un totale di circa 21.000 supplenti) per ulteriori 17 milioni di euro.

  Da ultimo, si evidenzia che permane una percentuale contenuta di istituzioni scolastiche che, nonostante le iniziative straordinarie poste in essere, non hanno concluso entro le date di scadenza sopra riportate le procedure necessarie all'erogazione delle somme in questione entro il mese di gennaio. Per tali contratti si sta sollecitando una nuova emissione speciale sempre da parte di «NOIPA – MEF».

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ALLEGATO 3

5-07749 Bechis: Sui lavori edilizi a Villa Strohl-Fern a Roma.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Mi riferisco all'interrogazione con la quale l'onorevole Bechis chiede notizie in merito ai lavori di ristrutturazione interessanti l'edificio presente nella Villa Strohl Fern a Roma che ospita il Liceo francese Chateaubriand.
  A tale proposito vorrei riferire all'onorevole interrogante che gli Uffici periferici del nostro Ministero, ai quali come noto spetta il rilascio delle eventuali autorizzazioni ai lavori da effettuarsi su immobili vincolati, quale appunto l'edificio in questione, hanno puntualmente comunicato in merito ai vari provvedimenti rilasciati per il Liceo Chateaubriand.
  In particolare, la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Lazio, allora competente al rilascio delle autorizzazioni, in una nota del 3 gennaio 2014, indirizzata al comune di Roma, sulla scorta dei pareri già espressi sia dalla Soprintendenza archeologica che da quella ai beni architettonici e paesaggistici, rilevava che la soluzione progettuale di recupero funzionale dell'edificio scolastico ospitato nel «Casone» proponeva, tra le altre modifiche, la realizzazione di un nuovo corpo scala e vano ascensore, ubicati nella parte del complesso architettonico originario.
  A parere della stessa Direzione regionale tale soluzione progettuale, a ridosso della facciata della parte più antica dell'edificio, comportava, in particolare per il corpo scala, il taglio delle finestrature esistenti determinando in ogni caso un impatto visivo.
  Rilevava inoltre ulteriori inesattezze che non consentivano di appurare, nei prospetti, se i lavori richiesti avrebbero comportato la realizzazione di un nuovo volume in copertura.
  Per tali motivi la Direzione regionale esprimeva parere negativo alla nuova localizzazione di corpo scala ed ascensore nella parte più antica del complesso architettonico e parere positivo, con prescrizioni, per le restanti opere.
  Rilevava inoltre che non risultavano ancora pervenuti i chiarimenti richiesti in merito alla riqualificazione degli spazi aperti e concludeva restando in attesa del progetto modificato in accoglimento delle richieste avanzate dai Vigili del Fuoco e secondo quanto concordato nel corso del tavolo tecnico riunito presso la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici.
  Poiché il progetto di variante proposto successivamente aveva in gran parte recepito le indicazioni date dagli Uffici Territoriali del Ministero, la stessa Direzione regionale esprimeva il suo parere favorevole il 23 luglio del 2015.
  Per quanto riguarda gli aspetti statici, comunico che sia nel corso del sopralluogo congiunto sia nei pareri definitivi ed endoprocedimentali gli uffici del Ministero hanno richiesto opportune verifiche statiche.
  In particolare la Soprintendenza per Beni Architettonici e Paesaggistici per il comune di Roma nel luglio del 2014 ha imposto tale condizione:
   «pur se non verranno più effettuati interventi di demolizione al piano interrato per l'inserimento di apparati tecnologici, dovranno comunque essere effettuate Pag. 100idonee verifiche statiche e di valutazioni sismiche per tutti gli interventi a carattere strutturale e di consolidamento degli apparati murari previsti in progetto;
   dovranno essere documentati anche con saggi specifici (foto in corso d'opera, eccetera), i ripristini previsti in progetto degli originari vani finestra e dovrà essere fornita alla scrivente, anche nel corso di sopralluoghi, una campionatura delle finiture delle finestre e porte finestra che verranno eventualmente sostituite e che dovranno essere conformi alle finiture originarie».

  Assicuro comunque l'onorevole interrogante in merito all'attento controllo degli uffici del Ministero al riguardo.

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ALLEGATO 4

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2015. C. 3540 Governo.

RELAZIONE APPROVATA

   La VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione),
   esaminato, per i profili di competenza, il disegno di legge di delegazione europea;
   udito il dibattito nelle sedute del 16 e 18 febbraio 2016;
   considerato che nell'allegato B del provvedimento è inserita la direttiva sul diritto d'autore e sui diritti connessi, argomento di estrema rilevanza che dovrà essere attentamente esaminato, al fine di recepire nell'ordinamento italiano l'indirizzo europeo con i temperamenti necessari alla luce dell'esperienza nazionale e valutando i contenuti di diverse proposte di legge già depositate presso la Camera dei deputati,

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE

  con la seguente osservazione:
   sia verificata la possibilità, sussistendone le condizioni, di recepire la direttiva sul diritto d'autore e sui diritti connessi direttamente nell'articolato della legge e non tramite la delega al Governo.

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ALLEGATO 5

Istituzione del Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione e deleghe al Governo per la ridefinizione del sostegno pubblico all'editoria.
Testo unificato C. 3317 Coscia e C. 3345 Pannarale.

EMENDAMENTI 2.300, 2.301, 2.302, 3.300, 5.300 E 5.301 DEL RELATORE E SUBEMENDAMENTI PRESENTATI ALL'EMENDAMENTO 2.301 DEL RELATORE

ART. 2.

  Al comma 4, sostituire le parole: in materia con le seguenti: sulle pensioni.

  Conseguentemente:
   al comma 5, lettera a), dopo le parole: disciplina generale aggiungere le seguenti: sulle pensioni;
   al medesimo comma 5, lettera a), dopo le parole: ai fini dell'accesso aggiungere le seguenti: agli ammortizzatori sociali e.
2. 300. Relatore.
(Approvato)

  All'emendamento 2.301, apportare le seguenti modificazioni:
   a)
il numero 1) è sostituito dal seguente:
    1) competenze in materia di accesso alla professione e formazione;
   b) il numero 3) è sostituito dal seguente:
    3) numero dei componenti da ridurre fino ad un massimo di 60 consiglieri, tenendo conto della rappresentanza regionale, di cui due terzi giornalisti professionisti e un terzo pubblicisti, purché questi ultimi abbiano una posizione previdenziale attiva con riferimento alla professione giornalistica;.
0. 2. 301. 1. Pisicchio.

  All'emendamento 2.301, al numero 3) sostituire le parole: fino a un massimo di 36 consiglieri, di cui due terzi giornalisti professionisti e un terzo pubblicisti con le seguenti: fino a un massimo di 60 consiglieri, di cui tre quinti giornalisti professionisti e due quinti pubblicisti.
0. 2. 301. 2. Simonetti, Borghesi, Caparini.

  All'articolo 2, comma 5, sostituire la lettera b) con la seguente:
   b)
riordino e razionalizzazione del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti nei seguenti ambiti:
    1) competenze in materia di formazione;
    2) procedimento disciplinare. A tal riguardo, in particolare, eliminazione della facoltà di cumulo delle impugnative dei provvedimenti in sede disciplinare con quelle giurisdizionali e previsione della loro natura alternativa, salvo il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica per il caso che sia scelto il ricorso al Consiglio nazionale dell'Ordine;
    3) numero dei componenti, da ridurre fino a un massimo di 36 consiglieri, di cui due terzi giornalisti professionisti e un terzo pubblicisti, purché questi ultimi abbiano come tali una posizione previdenziale Pag. 103attiva presso l'Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani;
    4) adeguamento del sistema elettorale, garantendo la massima rappresentatività territoriale.
2. 301. Relatore.
(Approvato)

  All'articolo 2, comma 5, sostituire la parola: sentiti con le seguenti: di concerto con.

  Conseguentemente, al medesimo comma, dopo le parole: giustizia e aggiungere la seguente: sentito.
2. 302. Relatore.
(Approvato)

ART. 3.

  Al comma 3, primo periodo, sopprimere le parole: e con firma digitale.
3. 300. Relatore.
(Approvato)

ART. 5.

  Aggiungere, in fine, il seguente comma:
  2-bis. All'articolo 51 del decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, il comma 10 è sostituito dal seguente: «10. Le somme versate a titolo di sanzioni amministrative per le violazioni previste dal presente articolo sono versate nel Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione istituito nello stato di previsione della Presidenza del Consiglio dei ministri».
5. 300. Relatore.
(Approvato)

  Aggiungere, in fine, il seguente comma:
  2-bis. Con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, da emanarsi entro tre mesi dall'entrata in vigore della presente legge, sono determinate le modalità di versamento del contributo di cui all'articolo 1, comma 2, lettera e).
5. 301. Relatore.
(Approvato)