CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 11 febbraio 2016
590.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-07748 Molea: Sui requisiti richiesti nel bando di concorso indetto dal MIBACT.
5-07750 Pannarale: Sui requisiti richiesti nel bando di concorso indetto dal MIBACT.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Mi riferisco alle interrogazioni parlamentari con le quali l'Onorevole Molea e l'Onorevole Pannarale, unitamente ad altri onorevoli interroganti, formulano alcune osservazioni in merito all'avviso pubblico per l'assunzione con contratto a tempo determinato di 60 unità di personale.
  Vorrei evidenziare preliminarmente che l'avviso pubblico per titoli e colloquio finale per l'assunzione di 60 esperti con contratto a tempo determinato della durata di nove mesi è stato bandito allo scopo di far fronte ad esigenze temporanee per il miglioramento e il potenziamento degli interventi di tutela, vigilanza e ispezione, protezione e conservazione nonché valorizzazione dei beni culturali in istituti e luoghi della cultura statali.
  L'avviso è stato emanato in ottemperanza a quanto disposto dall'articolo 8, comma 1 del decreto-legge n. 83 del 2014 convertito con modificazioni dalla legge n. 106/2014 che dispone Misure urgenti per favorire l'occupazione presso gli istituti e i luoghi della cultura di appartenenza pubblica e che prevede espressamente che i professionisti da impiegarsi siano di età non superiore a quaranta anni.
  Relativamente ai requisiti di partecipazione (master di II livello, il dottorato di ricerca o diploma di specializzazione) si evidenzia che si è tenuto conto sia dei criteri di ottenimento dei titoli che della diversa durata, attribuendo infatti loro, all'articolo 4 del bando, punteggi diversi.
  Si evidenzia da ultimo, perché probabilmente l'osservazione è dovuta ad un errore materiale, che il bando contiene espressamente, ed all'inizio, il richiamo alla legge 241 del 1990.

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ALLEGATO 2

5-07751 Luigi Gallo: Sulle procedure di selezione dei contraenti da parte di Ales S.p.A.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Mi riferisco ad una interrogazione parlamentare con cui l'Onorevole Gallo, unitamente ad altri onorevoli interroganti, chiede se il Ministero non ritenga doverosa una modifica dello statuto di Ales spa al fine di impedire il ricorso alla somministrazione di lavoro a tempo determinato e di garantire l'effettività del controllo sulla società, in modo da assicurare l'imparzialità, la trasparenza e l'economicità dell'azione amministrativa.
  Vorrei preliminarmente rilevare che l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha, successivamente al parere citato nell'interrogazione, emanato un'ulteriore provvedimento riguardante ALES (si tratta, segnatamente, del parere AS1179 dell'11 marzo 2015), in cui si afferma che la «analisi dei nuovi elementi informativi forniti consente di superare le criticità concorrenziali rappresentate nel parere del 24 ottobre 2014».
  Segnalo inoltre che la legge 28 dicembre 2015, n. 208, c.d. legge di stabilità 2016, ha stabilito, all'articolo 1, comma 323, che – con decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo – viene adottato, entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della legge, il nuovo statuto della società ALES, nell'ambito del processo di fusione per incorporazione della società «ARCUS» nella società «ALES», al fine di assicurare risparmi della spesa pubblica e di razionalizzare le società strumentali del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Il nuovo statuto deve prevedere, peraltro, l'istituzione di un consiglio di amministrazione, con conseguente nomina dei nuovi organi della società.
  È in corso pertanto una profonda opera di rinnovamento della società, che interesserà anche il «Regolamento per l'indirizzo e il controllo analogo su Ales S.p.A», previsto dall'articolo 19 dello Statuto, regolamento da approvare con decreto del Direttore generale Bilancio del MiBACT, competente, insieme al comitato per il controllo analogo, ad esercitare i poteri di vigilanza e controllo sulla società. In tale regolamento troveranno spazio, come è ovvio, tutte le disposizioni necessarie ad assicurare in ogni situazione l'effettività del controllo sulla società.

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ALLEGATO 3

5-07752 Coscia: Sul personale delle Soprintendenze archivistiche e bibliografiche.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Mi riferisco all'interrogazione parlamentare con la quale l'Onorevole Coscia, unitamente ad altri onorevoli interroganti, richiede al Ministero rassicurazioni in merito al rispetto delle specifiche professionalità e competenze tra i profili di archivista e bibliotecario del personale tecnico che sarà assegnato alle soprintendenze archivistiche e bibliografiche istituite ai sensi del comma 327 dell'articolo 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 nell'ambito del più ampio processo di riorganizzazione degli uffici dirigenziali del Ministero.
  Vorrei, a tale proposito, rassicurare gli onorevoli interroganti. Il disegno di riorganizzazione del Ministero prevede l'istituzione delle Soprintendenze archivistiche e bibliografiche, cui saranno attribuite anche le funzioni di tutela del patrimonio librario, in seguito alle modifiche all'articolo 5 Codice dei beni culturali e del paesaggio introdotte dall'articolo 16, comma 1-sexies, del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2015, n. 125.
  Si tratta pertanto di un riassetto organizzativo necessario per far fronte alle nuove competenze statali in materia di tutela di beni librari.
  Quanto alla temuta carenza di personale che renderebbe difficoltoso l'esercizio dell'attività di tutela nonostante la prevista collaborazione del personale tecnico-scientifico delle Biblioteche statali, si fa presente che il comma 328 dell'articolo 1 della citata legge n. 208 del 2015, autorizza l'assunzione a tempo indeterminato presso il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo di 500 funzionari da inquadrare nella III area del personale non dirigenziale, posizione economica F1, tra gli altri, nei profili professionali di archivista, e bibliotecario.
  In tale ambito si potrà sopperire alle criticità ipotizzate attraverso la prevista procedura di reclutamento di funzionari archivisti e bibliotecari, da assegnare anche alle Soprintendenze archivistiche e bibliografiche.

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ALLEGATO 4

5-07753 Borghesi: Sull'aumento della dotazione finanziaria per la «Soprintendenza Pompei».

TESTO DELLA RISPOSTA

  Mi riferisco all'interrogazione parlamentare con la quale gli Onorevoli Borghesi e Guidesi richiedono al Ministero notizie in merito alla provenienza delle risorse a disposizione della Soprintendenza posto che, come è noto, è stata disposta la prosecuzione dell'attuazione del «Grande Progetto Pompei» ed è stato differito, dal 1o gennaio 2016 al 1o gennaio 2017, il momento in cui le competenze del Direttore generale di progetto, attribuite ai sensi dell'articolo 1 del decreto-legge 8 agosto 2013, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 ottobre 2013, n. 112, e successive modificazioni, confluiranno nella Soprintendenza Pompei.
  Vorrei precisare che tale proroga è coerente con la continuazione delle funzioni del Direttore generale di progetto, disposta dalla legge di conversione del decreto-legge n. 78 del 2015, in quanto le condizioni attuali non sono ancora idonee al richiamato confluire del «Grande Progetto Pompei» nell'ambito della Soprintendenza, anche alla luce dell'avvicendamento alla guida del «Grande Progetto Pompei», avvenuto di recente, con la nomina del Generale Curatoli quale Direttore generale di progetto, in sostituzione del Generale Nistri e dell'avvio del piano degli interventi riguardanti i territori esterni all'area archeologica, demandati all'Unità «Grande Pompei», consistenti in interventi infrastrutturali urgenti di miglioramento delle vie di accesso ai siti archeologici e di riqualificazione e recupero urbanistico-ambientale dei territori limitrofi.
  È pertanto necessario assicurare la prosecuzione delle attività della struttura di supporto, composta attualmente da 13 unità, a fronte delle 20 massime previste dalla legge.
  A tale proposito vorrei inoltre evidenziare che non è stato disposto alcun aumento delle risorse da destinarsi alla struttura di supporto.
  Il personale è in comando e mantiene il trattamento economico fondamentale ed accessorio, limitatamente alle voci fisse e continuative, spettante presso le amministrazioni di provenienza, con oneri posti a carico delle medesime. A carico dell'unità sono posti gli oneri relativi al trattamento economico accessorio variabile (componenti F.U.A. e compensi per lavoro straordinario).
  Poste tali premesse, si conferma che la Soprintendenza speciale per Pompei, Ercolano e Stabia, nell'ambito del proprio bilancio speciale, possiede ampia e documentata capienza, che ammonta ad oltre 28 milioni di euro.
  Peraltro, nel dettaglio, si precisa che, nel 2014, a fronte di 1.964.956 di visitatori paganti è derivato un introito netto di 19.565.774,04 di euro.