CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 9 febbraio 2016
588.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
ALLEGATO

ALLEGATO

Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2016 (Doc. LXXXVII-bis, n. 4).

Programma di lavoro della Commissione europea per il 2016 (COM(2015)610 final).

Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea (1o gennaio 2016-30 giugno 2017) (15258/15).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La XI Commissione,
   esaminati, per quanto di competenza, la Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2016 (Doc. LXXXVII-bis, n. 4), il Programma di lavoro della Commissione europea per il 2016 – È il momento di andare oltre l'ordinaria amministrazione (COM(2015)610 final) e il Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea per il periodo 1o gennaio 2016 – 30 giugno 2017 (15258/15);
   considerato che, anche alla luce delle novità introdotte dalla legge n. 234 del 2012, che ha rafforzato il raccordo tra il Parlamento e il Governo nell'ambito dell'attività dell'Unione europea, l'esame degli strumenti programmatici da essa previsti assume particolare valore, ai fini della definizione degli indirizzi da sostenere in sede europea sulle materie di competenza della Commissione;
   rilevato come l'esame degli strumenti programmatici relativi all'attività dell'Unione europea e alla partecipazione del nostro Paese all'Unione stessa rappresenti un'utile occasione di riflessione sugli orientamenti delle Istituzioni europee in materia di politiche per l'occupazione, nonché sulle priorità che il Governo intende perseguire, in linea con le indicazioni contenute nella relazione programmatica per l'anno in corso;
   considerato che, specialmente a seguito dell'introduzione delle procedure del Semestre europeo, le politiche nazionali in materia di occupazione devono sempre più essere valutate nel quadro degli orientamenti dell'Unione europea in materia di politica economica, anche alla luce delle raccomandazioni annualmente formulate a ciascuno Stato membro dalle Istituzioni dell'Unione con riferimento al programma nazionale di riforma e al programma di stabilità;
   considerato che il programma di lavoro della Commissione europea per il 2016 si muove nella direzione, fortemente sostenuta dal nostro Paese, di individuare strumenti tesi a perseguire la progressiva uscita dalla crisi economica e finanziaria, la promozione della crescita e l'occupazione di qualità;
   valutata favorevolmente la sinergia adottata dalle Istituzioni europee nell'individuazione dei campi in cui intervenire e dei dossier sui quali concentrare l'impegno, che consente di leggere in un quadro unitario il Programma di lavoro della Commissione e il programma di diciotto mesi delle tre presidenze del Consiglio dell'Unione Europa;
   apprezzato il rilievo dato alla necessità di coniugare le esigenze di riequilibrio dei fattori macroeconomici con il rafforzamento Pag. 150della dimensione sociale dell'Unione europea, che appare in linea con la necessità, più volte sottolineata dal Governo italiano, di promuovere politiche che, senza incrinare la sostenibilità delle finanze pubbliche, sostengano in modo più deciso la ripresa dei consumi e il sostegno delle fasce più deboli della popolazione;
   considerata con favore la proposta della Commissione europea di rinnovare l'esercizio del Semestre europeo al fine di rafforzare il coordinamento dell'area euro e di incrementare l'incisività dei programmi nazionali di riforma, nonché di assicurare un maggiore coinvolgimento dei Parlamenti nazionali e delle parti sociali sin dalle prime fasi della procedura del Semestre;
   rilevato che, in materia di occupazione e di mercato del lavoro, le istituzioni europee e il Governo italiano concordano sulla necessità di procedere con interventi che stimolino la ripresa economica e la domanda di lavoro, soprattutto nei settori a maggiore richiesta di lavoratori altamente qualificati;
   condiviso l'obiettivo, indicato dal Governo, di dare continuità all'Iniziativa europea per l'occupazione giovanile al fine di assicurare il proseguimento degli interventi previsti a livello nazionale, che si inseriranno in un quadro istituzionale sensibilmente rinnovato a seguito dell'entrata in vigore del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150, che ha istituito l'Agenzia nazionale per le politiche del lavoro;
   considerato che le Istituzioni europee riaffermano il loro impegno a dare nuovo impulso ai dossier ancora non conclusi, quali quello relativo alla riforma della Rete europea dei servizi dell'occupazione (EURES) e quello per l'istituzione di una piattaforma europea per il rafforzamento della cooperazione volta a prevenire e scoraggiare il lavoro sommerso, proposte sulle quali, peraltro, anche la XI Commissione si è già espressa favorevolmente, nonché la proposta di raccomandazione del Consiglio volta a promuovere il rientro nel mercato del lavoro dei disoccupati di lunga durata;
   rilevato che la Commissione europea intende proporre un Pacchetto sulla mobilità dei lavoratori, articolato in una comunicazione sulla mobilità dei lavoratori, in una revisione mirata della direttiva sul distacco dei lavoratori e nella revisione dei regolamenti sul coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale, pacchetto sul quale anche il Consiglio europeo si è espresso con favore;
   valutata favorevolmente la convergenza tra le Istituzioni europee e il Governo italiano sulla necessità di adoperarsi per la revisione della normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro attraverso la revisione della direttiva 89/391/CEE, concernente l'attuazione di misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori e di ventitré direttive correlate, al fine di rafforzarne l'efficacia e l'efficienza;
   osservato che il Governo italiano, in linea con le intenzioni delle Istituzioni europee di promuovere iniziative, legislative e non legislative, per favorire una migliore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, ha recentemente approvato in Consiglio dei ministri un disegno di legge che disciplina, tra l'altro, il cosiddetto lavoro agile, ridisegnando l'organizzazione del lavoro senza penalizzare i percorsi di carriera delle donne, e consentendo loro di meglio conciliare lavoro e vita familiare,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   a) in linea con quanto indicato nella Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea e con le posizioni espresse da parte italiana nel corso del Semestre di Presidenza dell'Unione europea, si solleciti la Commissione europea ad affrontare celermente la discussione sulla revisione della Strategia Europa 2020, che mira a promuovere una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, al fine di individuare obiettivi che tengano conto dei profondi mutamenti intervenuti Pag. 151nel contesto macroeconomico rispetto al momento dell'adozione della Strategia stessa, nonché di rafforzare le misure in grado di favorire il raggiungimento degli obiettivi previsti in materia di occupazione;
   b) con riferimento alle proposte prioritarie in sospeso indicate nel Programma di lavoro della Commissione europea per il 2016, si sostenga la celere conclusione dell’iter della proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ad una rete europea dei servizi per l'impiego, all'accesso dei lavoratori ai servizi di mobilità e ad una maggiore integrazione dei mercati del lavoro e della proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa all'istituzione di una piattaforma europea per il rafforzamento della cooperazione volta a prevenire e scoraggiare il lavoro sommerso, sulle quali la XI Commissione si è in passato espressa in senso favorevole, nonché della proposta di raccomandazione del Consiglio sull'inserimento dei disoccupati di lungo periodo nel mercato del lavoro;
   c) in linea con gli intendimenti indicati nella Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, si promuova, nell'ambito della revisione di medio termine del quadro finanziario pluriennale dell'Unione, l'estensione dell'efficacia dell'Iniziativa europea per l'occupazione giovanile, in modo da assicurare continuità alle misure adottate a livello nazionale nell'ambito del Programma operativo nazionale «Iniziativa occupazione giovani».