CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 26 novembre 2015
548.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Risoluzioni 7-00837 Zanin e 7-00855 Parentela: Sulle misure di pianificazione agricola da intraprendere con riferimento ai cambiamenti climatici.

RISOLUZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La XIII Commissione,
   premesso che:
    dal 30 novembre all'11 dicembre 2015 si svolgerà a Parigi la XXI COP delle Parti (COP 21) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC), dedicata a stabilire accordi internazionali ai fini di contenere il cambiamento climatico; l'obiettivo della conferenza è quello di concludere, per la prima volta in oltre 20 anni di mediazione da parte delle Nazioni Unite, un accordo vincolante e universale sul clima, accettato da tutte le nazioni. Si tratta di un appuntamento che viene definito da molti come decisivo, sia in ordine a scelte non più rinviabili, sia in ordine alla qualità condivisa degli obiettivi per gli stati e le popolazioni del pianeta. In questo contesto diventa decisivo il fatto che tutti i soggetti operino con la consapevolezza delle proprie responsabilità;
    in particolare, tra i contesti produttivi, l'agricoltura, settore che produce notevoli quantità di gas serra, nei prossimi decenni sarà inevitabilmente e pesantemente condizionata dai cambiamenti climatici in atto a livello planetario: disponibilità idrica, rese colturali, tipologie produttive, tutela del suolo, sistemi assicurativi, sono solo alcune delle variabili che il mutamento climatico inevitabilmente sta portando in gioco in modo inedito (per esemplificare, secondo il Comitato intergovernativo per i cambiamenti climatici (IPCC), l'agricoltura nei prossimi trent'anni subirà un calo di resa del 50 per cento nelle coltivazioni di riso, grano e mais, con rendimenti destinati a ridursi del 10 per cento per ogni grado di aumento (diventa decisivo dunque assumere da dentro il contesto agricolo, a livello locale, nazionale ed internazionale, una specifica iniziativa che prepari ed accompagni il mutamento in atto, anche a tutela del reddito agricolo nazionale);
    le più recenti simulazioni sugli impatti attesi dal cambiamento climatico sull'agricoltura europea (prospettiva 2030-2050) indicano abbastanza chiaramente che i sistemi produttivi che risentiranno più negativamente del global warming saranno quelli del Sud Europa. Il centro nord Europa avrà prevalentemente vantaggi in termini di produzioni attese delle principali colture. Questo trend generale va poi declinato negli specifici contesti della variegata agricoltura europea, per cui è possibile che in uno stesso distretto rurale ci saranno sistemi produttivi che trarranno vantaggi, altri che invece saranno svantaggiato o non subiranno alcun effetto. Quel che è praticamente certo è che l'incremento della frequenza di ondate di calore avrà effetti molto gravi soprattutto sulla produzione di latte bovino, determinerà un aumento dei consumi irrigui delle colture e un aumento degli attacchi parassitari, soprattutto nell'Europa mediterranea. L'aumento della frequenza di eventi estremi potrà avere effetti particolarmente devastanti nei territori in cui prevale l'abbandono dell'agricoltura e il dissesto idrogeologico. Inoltre la penetrazione del cuneo salino, causata dall'innalzamento Pag. 342del livello marino, provocherà effetti di pesante trasformazione della fascia costiera, destinata a compromettere, oltre all'agricoltura, anche la stessa vegetazione spontanea. Per quanto concerne il nostro paese e la sua fascia climatica, assistiamo, e assisteremo, ad un progressivo aumento delle temperature e a una progressiva riduzione delle precipitazioni, peraltro paradossalmente accompagnata da una accentuazione dei fenomeni di elevata intensità e breve durata. L'impatto sull'agricoltura potrebbe rivelarsi devastante, con condizioni necessariamente differenziate tra le varie aree regionali. Se nel breve periodo la relativa resilienza del sistema sarà probabilmente sufficiente a mascherare gli effetti del clima, in un orizzonte temporale più lungo (10-30 anni) dovranno necessariamente essere approntate adeguate strategie di adattamento, che richiedono tempo per essere individuate, studiate e calibrate. La qualità politica dei sistemi nazionali e internazionali, com’è chiaro anche dal dibattito preparatorio della stessa COP 21, si misura in questo senso con la capacità di uscire rapidamente dalla sottovalutazione del fenomeno, prodotta dall'attuale lentezza percepita della trasformazione in atto. Si impone quindi da subito l'avvio di una riflessione sul ruolo futuro delle diverse produzioni agricole, sia alla luce dei diversi requisiti climatici, sia, in relazione agli effetti economici, alla luce della dinamica dei mercati;
    di fronte a questo scenario le strategie da mettere in atto comprendono due strade tra loro distinte ed integrabili: mitigazione e adattamento;
    da un lato vi sono le tecniche di riduzione delle emissioni di gas serra dal comparto agricolo (mitigazione), quali, ad esempio, il ricorso a energie rinnovabili, l'accumulo di carbonio organico in forma stabile nel suolo (C-sink), la riduzione dell'impiego di fertilizzanti azotati. Particolare attenzione sarà necessario porre alla scelta delle tecniche di allevamento e nel pianificare l'intensità delle produzioni animali, forti produttori di gas serra, anche alla luce delle possibili evoluzioni culturali e del mercato;
    dall'altro vi sono le tecniche di adattamento ai cambiamenti climatici, ovvero il complesso delle azioni possibili, a livello istituzionale e a scala locale, mirate a garantire le produzioni agrarie e la sopravvivenza economica del comparto. Si tratta anche di avviare una riflessione per decidere quali produzioni agricole risultino strategiche nel lungo periodo rispetto alle relative esigenze climatiche e tenuto conto del fabbisogno idrico, e di mettere in atto adeguate azioni di ricerca per selezionare varietà e specie vegetali particolarmente capaci di resistere alle mutate condizioni del clima. Parallelamente sarà necessario investire nella formazione degli addetti per la messa in atto delle pratiche agricole più adeguate, nell'integrazione dei sistemi di monitoraggio e allerta per mitigare gli effetti degli eventi idro-meteorologici estremi, di una adeguata pianificazione del territorio rurale ai fini di contenere i fenomeni di dissesto idrogeologico. Le risposte adattative non necessariamente dovranno essere recessive. Potrebbero esserlo se ci si limitasse a chiedere ulteriori sussidi o a finanziare contratti di assicurazione, che in sostanza andrebbero a vantaggio delle compagnie e non certo degli agricoltori. È però possibile interpretare l'adattamento in modo strategico, quindi non solo legato al cambiamento della varietà, ma anche a creare le condizioni per una maggiore sinergia tra aziende e distretti produttivi con evidenti complementarietà (come per esempio tra i distretti asciutti e quelli irrigui), che aggregandosi in reti, potranno così permettersi un maggior supporto organizzato da parte di professionisti dell'assistenza tecnica e mondo della ricerca scientifica, valorizzando potenziali oggi per lo più inespressi;
    si tratta in tutti i casi di percorsi che richiedono una notevole dose di ricerca, di investimenti e di tecniche, aspetti che rinviano più in generale ad una distribuzione capillare prima delle informazioni e poi delle applicazioni. La resilienza Pag. 343del sistema-agricoltura è legata in misura notevole al tradizionale passaggio generazionale di conoscenze, che nella maggior parte dei casi sorpassa un sistema di istruzione capace di fornire strumenti tecnici e scientifici oggettivi. L'esperienza diretta, tramandata di padre in figlio, o in generale attraverso le organizzazioni di categoria orientate in primo luogo alla tutela del reddito, consente di adeguare le tecniche di produzione nel contesto di una limitata variabilità del clima, ovvero la tipica variabilità annuale o del breve periodo. L'esperienza non è tuttavia sufficiente a percepire il trend climatico di medio e lungo periodo, configurandosi piuttosto come elemento capace di mascherarne in qualche modo gli effetti, rendendolo finalmente un elemento critico solo quando l'alterazione assume dimensioni non più gestibili;
    si configura quindi come indispensabile un mutamento di paradigma, dato che in generale è strategico a questo fine che si istituisca un legame stretto fra ricercatori e consulenti aziendali degli agricoltori, per operare fattivamente in campo le scelte necessarie ad una produzione che tra l'altro rispetti l'ambiente nel mentre è in corso una modificazione strutturale che potrebbe condurre a forzature per assicurare la continuità dello status quo. Le istituzioni di istruzione, formazione e assistenza devono assumere in questo senso un ruolo primario per coadiuvare gli agricoltori, mentre le organizzazioni agricole devono collaborare nel progetto coerente di innovazione dei processi produttivi. Innovazione che assume una configurazione dinamica non essendo possibile, a priori, definire nel dettaglio le future interazioni tra clima e agricoltura. La potenziali rapidità di taluni mutamenti indotti dai cambiamenti climatici, suggerisce in questo senso una grande flessibilità di approcci;
    in questo processo dovranno essere salvaguardate, sia pure in un'ottica di trasformazione, quelle caratterizzazioni locali che enfatizzano, specialmente nella realtà italiana, la variabilità della produzione del comparto primario e che offrono le peculiarità e le diversità dei prodotti tipicamente italiani assai appetiti dai mercati internazionali. Non si tratterà quindi di individuare e trasmettere, o peggio imporre, nuove tecniche di produzione e nuove varietà da seminare, bensì di offrire quelle competenze tecniche e scientifiche che risultano tipicamente carenti nei processi decisionali autonomi basati sulla mera esperienza; l'agricoltore, già ora responsabile delle proprie azioni, dovrà rimanere autonomo ma accompagnato da un lato dalla consapevolezza che lo scenario agricolo sta rapidamente cambiando, dall'altro dalla possibilità di accedere a risorse culturali e scientifiche per attuare al meglio le trasformazioni necessarie;
    un ruolo strategico in questo senso per l'intero sistema hanno le reti di sperimentazioni agronomiche di lunga durata. Ce ne sono alcune in Italia che durano dal 1962, oggi mantenute in vita su base per lo più volontaria da alcune strutture universitarie e del CREA. Questo tipo di iniziative sta evolvendo verso la costituzione di una rete internazionale che vede l'Italia – rispetto ad altri paesi – particolarmente sofferente per la carenza di risorse disponibili per la ricerca. Esse rappresentano un patrimonio nazionale inestimabile per poter calibrare i modelli matematici di sistema colturale, strumenti insostituibili nella valutazione degli effetti di lungo termine sulla fertilità del suolo di diverse pratiche agronomiche;
   preso atto inoltre che:
    sono già stati messi in atto alcuni tentativi di affrontare il tema del ruolo dell'agricoltura nei mutati scenari climatici, come ad esempio i progetti finalizzati Agroscenari e Climagri finanziati dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, il libro bianco Sfide ed opportunità dello sviluppo rurale per la mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, o, più in generale, gli Elementi per una strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici del Pag. 344Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Gli elementi dominanti in tutti questi studi sono però l'assenza di una prospettiva concreta di pianificazione del medio e lungo periodo e la proposta di attuare strategie e tecniche di adattamento che sono già mature e consolidate. Al contrario la sfida, ancora sottovalutata, sarà tale da richiedere forti elementi di innovazione e un radicale cambiamento di prospettiva. Inoltre si tratta di progetti di respiro relativamente breve, perlopiù avviati e conclusi nel giro di pochi anni, a fronte della evidente necessità di un tavolo permanente capace di cogliere con continuità la dinamica dei cambiamenti del clima, dell'evoluzione della tecnica, degli sviluppi dei mercati,

impegna il Governo:

   a costituire presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali un organismo permanente, qualificato scientificamente e capace di far tesoro delle esperienze positive già maturate, che valorizzando adeguatamente sia gli istituti di ricerca scientifica istituzionale sia le realtà indipendenti del settore, sia le organizzazioni di settore e i consulenti aziendali, promuova la pianificazione agricola nazionale nell'ambito dei cambiamenti climatici, con traguardi verificabili in termini di mitigazione e attraverso la redazione di studi evolutivi del comparto agricolo in relazione ai mutamenti climatici, con un raggio previsionale di almeno trent'anni da aggiornare ogni cinque anni;
   a valorizzare la qualità strategica di questa pianificazione per porre politicamente e tecnicamente per tempo in sede di UE la scelta di investimenti adeguati sull'adattamento agricolo, a beneficio in primo luogo delle aree agricole europee più svantaggiate e a tutela del sistema produttivo nazionale. Questa pianificazione deve sia supportare le valutazioni per comprendere quanto l'adattamento resiliente e necessario per mantenere in vita i sistemi produttivi attuali confligga con le attuali (e future) politiche agricole, ambientali e climatiche a scala europea, sia spingere a rafforzare gli strumenti assicurativi mirati alla mitigazione dei danni dovuti agli effetti del cambiamento climatico;
   a farsi portavoce in sede internazionale di una politica, attraverso l'adozione di piani di investimento che includano una pianificazione ed una strategia di lungo periodo, in grado di valorizzare soprattutto le realtà agricole dei paesi in via di sviluppo e dei coltivatori diretti, che sono i più penalizzati dal sistema produttivo agroindustriale in atto che causa alterazioni climatiche, a discapito delle pratiche eco-sostenibili;
   a promuovere, attraverso la conferenza Stato-Regioni, un preciso orientamento di integrazione tra ricerca scientifica e assistenza tecnica agronomica al mondo produttivo, con corsi di aggiornamento e formazione sul campo, coinvolgendo tutti i soggetti interessati dai produttori agricoli alle realtà scientifiche in grado di adottare pratiche agronomiche capaci di contrastare le alterazioni climatiche, coinvolgendo a tal fine singoli enti a livello territoriale. Tale indirizzo di collaborazione del mondo scientifico in termini di aggiornamento e formazione, nel merito delle evoluzioni agronomiche di contesto regionale contrassegnate dai cambiamenti climatici, è volto a potenziare le buone qualità tecniche già presenti e potrebbe realizzarsi negli specifici enti preposti a livello territoriale, sia direttamente nei propri organismi direttivi, sia attraverso specifici comitati;
   ad assicurare il sostegno per il mantenimento e l'implementazione di una rete di sperimentazioni agronomiche di lunga durata, per poter calibrare i modelli matematici di sistema colturale, strumenti insostituibili per la valutazione degli effetti di lungo termine sulla fertilità del suolo di diverse pratiche agronomiche;
   a valutare iniziative rivolte a promuovere un modello di agricoltura sostenibile, incoraggiando le comunità locali a gestire la produzione e il consumo delle proprie risorse, promuovendo la transizione Pag. 345verso l'agroecologia e le pratiche resilienti, ivi compreso il sostegno ai progetti volti a diffondere un'educazione alimentare che tenga conto delle conseguenze sul clima dei prodotti collegati alla filiera produttiva di origine animale e ad identificare e ridurre le vulnerabilità dei sistemi di pesca ed acquacoltura;
   ad impegnarsi fattivamente per l'attuazione della «New York declaration on forest», l'accordo siglato in occasione del vertice Onu «Climate Summit 2014», con l'obiettivo di fermare la deforestazione delle foreste naturali entro il 2030, rafforzando gli incentivi per l'investimento a lungo termine e la tutela forestale e a favorire l'applicazione di pratiche che favoriscono il «sequestro» della CO2 atmosferica, attraverso l'attività fotosintetica, nella biomassa vegetale e nei suoli sotto forma di sostanza organica.
(8-00156) «Zanin, Parentela, Sani, Schullian, Oliverio, Zaccagnini, Luciano Agostini, Antezza, Benedetti, Massimiliano Bernini, Busto, Capozzolo, Carra, Cova, Dal Moro, Falcone, Fiorio, Gagnarli, Gallinella, L'Abbate, Lavagno, Lupo, Marrocu, Mongiello, Palma, Prina, Romanini, Taricco, Tentori, Terrosi, Venittelli».

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ALLEGATO 2

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2016) (C. 3444 Governo, approvato dal Senato).

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2016 e per il triennio 2016-2018 e relativa nota di variazioni (C. 3445 Governo, approvato dal Senato e C. 3445-bis Governo, approvato dal Senato).

Tabella n. 12: Stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per l'anno finanziario 2016 e per il triennio 2016-2018.

PROPOSTA DI RELAZIONE DEL RELATORE

  La XIII Commissione Agricoltura,
   esaminato il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2016 e per il triennio 2015-2017 (C. 3445 Governo, approvato dal Senato) e relativa nota di variazioni (C. 3445-bis Governo, approvato dal Senato) con riferimento allo stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Tabella n. 12) e le connesse parti del il disegno di legge C. 3444, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2016)» (C. 3444 Governo, approvato dal Senato);
   premesso che:
    il disegno di legge C. 3444, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2016)», e il disegno di legge C. 3445, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2016 e bilancio pluriennale per il triennio 2016-2018, presentati dal Governo al Senato della Repubblica per l'esame in prima lettura, sono stati parzialmente modificati;
    il disegno di legge di stabilità 2016, comprensivo degli emendamenti approvati in prima lettura dal Senato della Repubblica, comporta un incremento del saldo netto da finanziare di circa 20,3 miliardi di euro nel 2016, di circa 24,8 miliardi di euro nel 2017 e di 24,2 miliardi nel 2018;
    il disegno di legge di stabilità per il 2016 assicura il conseguimento degli obiettivi programmatici di finanza pubblica indicati nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (DEF) 2015 e nella Relazione al Parlamento 2015, con un livello dell'indebitamento netto pari al 2,2 per cento per il 2016;
    qualora siano riconosciuti in sede europea i margini di flessibilità connessi all'emergenza immigrazione (cosiddetta clausola migranti), pari a 3,2 miliardi di euro, l'entità della manovra potrà ulteriormente aumentare e i saldi di bilancio e di finanza pubblica potranno essere conseguentemente rideterminati;
   sottolineato che:
    coerentemente con l'intenzione del Governo di impostare, mantenendo l'equilibrio dei conti pubblici, una politica fiscale maggiormente favorevole alla crescita, così da consolidare, anche nel lungo periodo, i segnali di ripresa, il disegno di legge di stabilità per il 2016 prefigura una Pag. 347manovra espansiva, attraverso politiche economiche e strutturali volte a incentivare le imprese e a sostenere le famiglie per stimolare la domanda di beni e servizi, e politiche fiscali più favorevoli alla crescita e all'occupazione, in particolare attraverso la riduzione del carico fiscale e la decontribuzione del lavoro;
   ritenuto che:
    la manovra agisce oltre che sul piano della produttività, anche su quello della sostenibilità e della solidarietà, attraverso misure per la tutela delle fasce più deboli della popolazione e la lotta contro la povertà;
    importanti misure sono specificamente adottate per la promozione del patrimonio culturale del paese, che viene tutelato e valorizzato come motore del suo sviluppo;
   rilevato che, per i profili di propria competenza, la manovra mette in primo piano il settore agricolo, dedicando allo stesso una serie di interventi di natura fiscale ed economica particolarmente favorevoli per le imprese del settore che dovrebbero permettere di liberare nuove risorse finanziarie da utilizzare per la crescita economica;
   considerato, comunque, che occorre prestare particolare attenzione ad alcuni settori come quello zootecnico, già in difficoltà a causa di uno spread tra i costi e i prezzi che non contente un'adeguata remunerazione dei fattori di produzione e anche a causa delle conseguenze delle dichiarazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità in ordine al consumo di carne rossa hanno inciso fortemente sui consumi delle famiglie determinando un drastico calo degli acquisti di carne con un aumento delle sofferenze finanziarie delle imprese del settore;
   altro settore in particolare difficoltà è il settore della pesca, chiamato a misurarsi con le limitazioni previste a livello europeo per una gestione sostenibile dello sforzo di pesca e con la concorrenza dei Paesi non soggetti a tali restrizioni. A tal fine risulta fondamentale assicurare adeguate risorse al Piano nazionale triennale della pesca affinché possa essere assicurata una politica a favore dell'incremento della redditività delle attività d'impresa, con la salvaguardia dell'occupazione e della coesione territoriale delle realtà costiere;
   ritenuto, altresì, che il fenomeno della povertà ha assunto negli ultimi anni dimensioni sempre più preoccupanti e che occorre garantire adeguate forniture di alimenti ai più bisognosi;
   considerato che occorre chiarire che l'esenzione dal pagamento dell'IRAP per i soggetti che operano nel settore dell'agricoltura e della pesca include anche le cooperative di imprenditori agricoli che forniscono ai soci beni o servizi diretti alla cura ed allo sviluppo di un ciclo biologico;
   ritenuto necessario garantire risorse adeguate al settore ippico, anche in vista della prospettata riforma dell'intero comparto;
   considerato opportuno estendere gli ecoincentivi già previsti per gli immobili anche agli interventi di manutenzione degli spazi verdi di pertinenza degli immobili;
   ritenuta l'importanza di ridurre l'accisa alla produzione e commercializzazione di birra prodotta con metodi artigianali e in impianti di piccola dimensione;
   considerato altresì necessario riservare, visto anche il successo dell'Expo, nell'ambito del piano straordinario per la promozione del made in Italy, specifiche risorse per la lotta alla contraffazione e all’italian sounding e per il sostegno dell’export agroalimentare;
   considerata, infine, la necessità di definire compiutamente il quadro giuridico dei dipendenti di Buonitalia interessati dal transito degli organici nell'ICE,

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE

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  con le seguenti condizioni, riferite al disegno di legge di stabilità 2016:
   sia previsto un apposito stanziamento a favore delle imprese del settore zootecnico che possa configurarsi come quota nazionale aggiuntiva rispetto alle risorse finanziarie a sostegno del comparto approvate in sede europea;
   siano previste risorse aggiuntive, in misura pari ad almeno 10 milioni per l'anno 2016, sul Fondo nazionale per la distribuzione delle derrate alimentari agli indigenti di cui all'articolo 58, comma 1, del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134;
   sia rifinanziato il Programma nazionale triennale 2013-2015 della pesca e dell'acquacoltura al fine di consentire la realizzazione delle azioni a sostegno del settore;
   sia chiarito che l'esenzione dal pagamento dell'IRAP disposta dall'articolo 1, commi 38-40, include le cooperative di imprenditori agricoli che forniscono ai soci beni o servizi diretti alla cura ed allo sviluppo di un ciclo biologico.
  con le seguenti osservazioni:
   valuti la Commissione di merito l'opportunità di includere nell'esenzione dal pagamento dell'IMU e dell'IRAP le cooperative che svolgono attività di agricoltura sociale ed i giovani agricoltori che svolgono la loro attività su terreni in affitto;
   valuti la Commissione di merito di aumentare lo stanziamento relativo al Fondo di solidarietà nazionale in ragione delle numerose emergenze registrate nel corso del 2015;
   valuti la Commissione di merito la possibilità di garantire risorse adeguate al settore ippico, anche in vista della prospettata riforma dell'intero comparto;
   valuti la Commissione di merito la possibilità di estendere gli ecoincentivi già previsti per gli immobili anche agli interventi di manutenzione degli spazi verdi di pertinenza degli immobili;
   valuti la Commissione di merito la possibilità di ridurre l'accisa alla produzione e commercializzazione di birra prodotta con metodi artigianali e in impianti di piccola dimensione;
   valuti la Commissione di merito la possibilità di definire compiutamente il quadro giuridico dei dipendenti di Buonitalia visto il processo di riforma che prevede il transito degli organici presso l'ICE;
   valuti la Commissione di merito la possibilità di riservare nell'ambito del piano straordinario per la promozione del made in Italy specifiche risorse per la lotta alla contraffazione e all’italian sounding e per il sostegno dell’export agroalimentare.

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ALLEGATO 3

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2016) (C. 3444 Governo, approvato dal Senato).

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2016 e per il triennio 2016-2018 e relativa nota di variazioni (C. 3445 Governo, approvato dal Senato e C. 3445-bis Governo, approvato dal Senato).

Tabella n. 12: Stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per l'anno finanziario 2016 e per il triennio 2016-2018.

PROPOSTA DI RELAZIONE ALTERNATIVA PRESENTATA DAL GRUPPO MISTO – ALLEANZA LIBERALPOPOLARE AUTONOMIE ALA – MAIE – MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO

  La XIII Commissione (Agricoltura),
   esaminato il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2016 e per il triennio 2016-2018 (C.3445 Governo), con riferimento allo stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Tabella n. 12) e le connesse parti del disegno di legge di stabilità per il 2016 (C. 3444 Governo);
   premesso che:
    per il disegno di legge di bilancio 2016-2018, le parti di interesse della Commissione Agricoltura sono rinvenibili prevalentemente nella Tabella 12-bis dello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Tabella 12) ed, in parte, nella Tabella 2-bis dello stato di previsione del Ministero dell'economia, nel cui stato di previsione è allocato uno dei programmi della Missione Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca. Lo stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali si articola in 6 missioni e 9 programmi, intesi quali aggregati diretti al perseguimento degli obiettivi definiti nell'ambito delle missioni;
   considerato che:
    nell'ambito delle disposizioni previste in materia di agricoltura, il disegno di legge di stabilità per il 2016 interviene in numerosi ambiti sia sotto il profilo fiscale, che economico e di rilancio del comparto, in considerazione degli interventi, stabiliti attraverso i commi dal 9 all'11 in cui si provvede al complessivo riassetto delle agevolazioni per i terreni agricoli, a tal fine esentando dall'IMU:
     a) i terreni agricoli ricadenti in aree montane o di collina, come individuati ex lege; i terreni agricoli posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola, indipendentemente dalla loro ubicazione;
     b) i terreni agricoli ubicati nei comuni delle isole minori indipendentemente, dunque, dal possesso e dalla conduzione da parte di specifici soggetti nonché infine i terreni agricoli con specifica destinazione, ossia con immutabile destinazione agro-silvo-pastorale e proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile, dunque indipendentemente in tal caso da ubicazione e possesso;Pag. 350
   valutato che le ulteriori misure che intervengono in ambito fiscale in favore dell'agricoltura riscontrate:
    1) dal comma 517 che fissa nel 30 per cento, in luogo dell'attuale 7 per cento, la rivalutazione dei redditi dominicale e agrario a decorrere dal periodo di imposta 2016, escludendo i terreni agricoli e quelli non coltivati posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, iscritti alla previdenza agricola;
    2) dai commi dal 18 al 21 che escludono i macchinari funzionali al processo produttivo (ivi compresi i cosiddetti imbullonati) dalla rendita catastale e, quindi, dalle imposte immobiliari;
    3) dai commi dal 38 al 40 che riguardano l'esenzione dal pagamento dell'IRAP per i settori dell'agricoltura e della pesca, a decorrere dal 2016, consentiranno alle imprese agricole professionali di recuperare risorse per gli investimenti finalizzati all`innovazione e alla crescita dell`occupazione in un settore particolarmente dinamico come l'agroalimentare made in Italy;
   considerato che con riferimento alle misure di crescita e competitività del settore agricolo, il disegno di legge di stabilità, con il comma 196, prevede uno stanziamento di 50 milioni di euro per l'anno 2016 per il potenziamento delle azioni dell'ICE-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane relative al Piano straordinario per la promozione del made in Italy, mentre con il comma 260 si rifinanzia la razionalizzazione e la riconversione della produzione bieticolo-saccarifera in Italia, mediante il fondo costituito presso l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA), la cui misura favorirà la ripresa del settore;
   valutato che con i commi da 375 a 380, si prevedono misure di contenimento e razionalizzazione della spesa pubblica, attraverso l'incorporazione di diritto della società Istituto per lo sviluppo agroalimentare S.p.A. (ISA) e della società Gestione fondi per l'agroalimentare S.r.l. (SFGA) nell'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA);
   considerato che il disegno di legge di bilancio per il 2016 con la Nota di variazione al bilancio (A.C. 3445-bis) presentata dal Governo sconta gli effetti contabili determinati dalle modifiche apportate al disegno di legge di stabilità, molte delle quali hanno determinato un'estensione dei benefici fiscali per il settore agricolo con la necessità di coprire attraverso riduzione di alcuni capitoli di bilancio;
   valutato che all'interno del programma 1.5 Politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca, dell'ippica e mezzi tecnici di produzione è iscritto lo stanziamento inerente le Spese connesse alla gestione, vigilanza e controllo del settore ippico (cap. 2295 e 2298), che riguardano rispettivamente:
    a) il montepremi al traguardo di tutte le corse disputate in Italia, i cui interventi subiscono la riduzione da 102,4 milioni di euro del 2015 ai 90,5 milioni di euro del 2016 (-11,9 milioni di euro)
    b) le spese per la gestione, vigilanza e controllo delle corse, ovvero gli ippodromi, i giudici di gara ed i controlli antidoping le cui misure sono ridotte da 87 milioni del 2015 ai 79,5 milioni del 2016, con una diminuzione di 7,5 milioni di euro che presumibilmente andranno tagliati a tutti agli ippodromi che passeranno da uno stanziamento di 57 milioni del 2015 ai 49,5 del 2016,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente osservazione, riferita al disegno di legge di bilancio 2016 e all'allegata Tabella n. 12:
   che si ripristino le riduzioni previste nei riguardi del settore ippico, ripristinando Pag. 351gli stanziamenti contenuti nelle voci 2295 e 2296 che risultano complessivamente pari a 170 milioni di euro, evitando ulteriori penalizzazioni nei confronti del comparto medesimo, i cui ritardi anche nell'avvio della Lega ippica italiana, contenuti nella delega fiscale non ancora approvata, contribuiscono a rallentare la ripresa economica del settore interessato.

Pag. 352

ALLEGATO 4

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2016) (C. 3444 Governo, approvato dal Senato).

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2016 e per il triennio 2016-2018 e relativa nota di variazioni (C. 3445 Governo, approvato dal Senato e C. 3445-bis Governo, approvato dal Senato).

Tabella n. 12: Stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per l'anno finanziario 2016 e per il triennio 2016-2018.

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La XIII Commissione Agricoltura,
   esaminato il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2016 e per il triennio 2015-2017 (C. 3445 Governo, approvato dal Senato) e relativa nota di variazioni (C. 3445-bis Governo, approvato dal Senato) con riferimento allo stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Tabella n. 12) e le connesse parti del il disegno di legge C. 3444, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2016)» (C. 3444 Governo, approvato dal Senato);
   premesso che:
    il disegno di legge C. 3444, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2016)», e il disegno di legge C. 3445, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2016 e bilancio pluriennale per il triennio 2016-2018, presentati dal Governo al Senato della Repubblica per l'esame in prima lettura, sono stati parzialmente modificati;
    il disegno di legge di stabilità 2016, comprensivo degli emendamenti approvati in prima lettura dal Senato della Repubblica, comporta un incremento del saldo netto da finanziare di circa 20,3 miliardi di euro nel 2016, di circa 24,8 miliardi di euro nel 2017 e di 24,2 miliardi nel 2018;
    il disegno di legge di stabilità per il 2016 assicura il conseguimento degli obiettivi programmatici di finanza pubblica indicati nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (DEF) 2015 e nella Relazione al Parlamento 2015, con un livello dell'indebitamento netto pari al 2,2 per cento per il 2016;
    qualora siano riconosciuti in sede europea i margini di flessibilità connessi all'emergenza immigrazione (cosiddetta clausola migranti), pari a 3,2 miliardi di euro, l'entità della manovra potrà ulteriormente aumentare e i saldi di bilancio e di finanza pubblica potranno essere conseguentemente rideterminati;
   sottolineato che:
    coerentemente con l'intenzione del Governo di impostare, mantenendo l'equilibrio dei conti pubblici, una politica fiscale maggiormente favorevole alla crescita, così da consolidare, anche nel lungo periodo, i segnali di ripresa, il disegno di legge di stabilità per il 2016 prefigura una Pag. 353manovra espansiva, attraverso politiche economiche e strutturali volte a incentivare le imprese e a sostenere le famiglie per stimolare la domanda di beni e servizi, e politiche fiscali più favorevoli alla crescita e all'occupazione, in particolare attraverso la riduzione del carico fiscale e la decontribuzione del lavoro;
   ritenuto che:
    la manovra agisce oltre che sul piano della produttività, anche su quello della sostenibilità e della solidarietà, attraverso misure per la tutela delle fasce più deboli della popolazione e la lotta contro la povertà;
    importanti misure sono specificamente adottate per la promozione del patrimonio culturale del paese, che viene tutelato e valorizzato come motore del suo sviluppo;
   rilevato che, per i profili di propria competenza, la manovra mette in primo piano il settore agricolo, dedicando allo stesso una serie di interventi di natura fiscale ed economica particolarmente favorevoli per le imprese del settore che dovrebbero permettere di liberare nuove risorse finanziarie da utilizzare per la crescita economica;
   considerato, comunque, che occorre prestare particolare attenzione ad alcuni settori come quello zootecnico, già in difficoltà a causa di uno spread tra i costi e i prezzi che non contente un'adeguata remunerazione dei fattori di produzione e anche a causa delle conseguenze delle dichiarazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità in ordine al consumo di carne rossa hanno inciso fortemente sui consumi delle famiglie determinando un drastico calo degli acquisti di carne con un aumento delle sofferenze finanziarie delle imprese del settore;
   altro settore in particolare difficoltà è il settore della pesca, chiamato a misurarsi con le limitazioni previste a livello europeo per una gestione sostenibile dello sforzo di pesca e con la concorrenza dei Paesi non soggetti a tali restrizioni. A tal fine risulta fondamentale assicurare adeguate risorse al Piano nazionale triennale della pesca affinché possa essere assicurata una politica a favore dell'incremento della redditività delle attività d'impresa, con la salvaguardia dell'occupazione e della coesione territoriale delle realtà costiere;
   ritenuto, altresì, che il fenomeno della povertà ha assunto negli ultimi anni dimensioni sempre più preoccupanti e che occorre garantire adeguate forniture di alimenti ai più bisognosi;
   considerato che occorre chiarire che l'esenzione dal pagamento dell'IRAP per i soggetti che operano nel settore dell'agricoltura e della pesca include anche le cooperative di imprenditori agricoli che forniscono ai soci beni o servizi diretti alla cura ed allo sviluppo di un ciclo biologico;
   ritenuto necessario garantire risorse adeguate al settore ippico, anche in vista della prospettata riforma dell'intero comparto;
   considerato opportuno estendere gli ecoincentivi già previsti per gli immobili anche agli interventi di manutenzione degli spazi verdi di pertinenza degli immobili;
   ritenuta l'importanza di ridurre l'accisa alla produzione e commercializzazione di birra prodotta con metodi artigianali e in impianti di piccola dimensione;
   considerato altresì necessario riservare, visto anche il successo dell'Expo, nell'ambito del piano straordinario per la promozione del made in Italy, specifiche risorse per la lotta alla contraffazione e all’italian sounding e per il sostegno dell'export agroalimentare;
   considerata, infine, la necessità di definire compiutamente il quadro giuridico dei dipendenti di Buonitalia interessati dal transito degli organici nell'ICE,

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE

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  con le seguenti condizioni, riferite al disegno di legge di stabilità 2016:
   sia previsto un apposito stanziamento a favore delle imprese del settore zootecnico che possa configurarsi come quota nazionale aggiuntiva rispetto alle risorse finanziarie a sostegno del comparto approvate in sede europea;
   siano previste risorse aggiuntive, in misura pari ad almeno 10 milioni per l'anno 2016, sul Fondo nazionale per la distribuzione delle derrate alimentari agli indigenti di cui all'articolo 58, comma 1, del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134;
   sia rifinanziato il Programma nazionale triennale 2013-2015 della pesca e dell'acquacoltura al fine di consentire la realizzazione delle azioni a sostegno del settore;
   sia chiarito che l'esenzione dal pagamento dell'IRAP disposta dall'articolo 1, commi 38-40, include le cooperative di imprenditori agricoli che forniscono ai soci beni o servizi diretti alla cura ed allo sviluppo di un ciclo biologico;
  e con le seguenti osservazioni, riferite al disegno di legge di stabilità 2016:
   valuti la Commissione di merito l'opportunità di includere nell'esenzione dal pagamento dell'IMU e dell'IRAP le cooperative che svolgono attività di agricoltura sociale ed i giovani agricoltori che svolgono la loro attività su terreni in affitto;
   valuti la Commissione di merito di aumentare lo stanziamento relativo al Fondo di solidarietà nazionale in ragione delle numerose emergenze registrate nel corso del 2015;
   valuti la Commissione di merito la possibilità di garantire risorse adeguate e aggiuntive al settore ippico, anche in vista della prospettata riforma dell'intero comparto;
   valuti la Commissione di merito la possibilità di estendere gli ecoincentivi già previsti per gli immobili anche agli interventi di manutenzione degli spazi verdi di pertinenza degli immobili;
   valuti la Commissione di merito la possibilità di ridurre l'accisa alla produzione e commercializzazione di birra prodotta con metodi artigianali e in impianti di piccola dimensione;
   valuti la Commissione di merito la possibilità di definire compiutamente il quadro giuridico dei dipendenti di Buonitalia visto il processo di riforma che prevede il transito degli organici presso l'ICE;
   valuti la Commissione di merito la possibilità di riservare nell'ambito del piano straordinario per la promozione del made in Italy specifiche risorse per la lotta alla contraffazione e all’italian sounding e per il sostegno dell’export agroalimentare.