CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 19 novembre 2015
544.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-07040 Frusone: Sulle notizie riguardanti l'acquisizione di parti di velivolo F-35 nella versione a decollo verticale.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Desidero rappresentare, in premessa, che nel Documento programmatico pluriennale 2015 sono state fornite ampie indicazioni sullo stato di avanzamento e sugli impegni assunti per il programma F-35, sui ritorni economici e occupazionali previsti nonché sugli indirizzi governativi. Mi preme ribadire ancora una volta che le comunicazioni in materia sono sempre state improntate alla massima trasparenza, correttezza d'informazione e onestà d'intenti.
  Ciò detto, dal profilo di acquisizione previsto e in linea con quanto approvato in sede parlamentare, si conferma che gli unici impegni contrattuali sino ad ora assunti dall'Italia riguardano 8 velivoli. Tale fatto è chiaramente evidenziato anche nella «Nota Aggiuntiva allo stato di previsione per la Difesa per l'anno 2016» (trasmessa dal Ministero della Difesa al Parlamento il 9 novembre 2015).
  Nel merito delle questioni poste, va detto che le lavorazioni svolte dalla BAE a cui si fa riferimento con l'atto in discussione, riguardano componenti del velivolo, i cosiddetti long lead items, che devono essere ordinati con notevole anticipo. Tali parti sono realizzate in funzione di una presunta pianificazione di acquisizione.
  In presenza di una variazione di pianificazione o di una rimodulazione dei quantitativi da ordinare, come già accaduto in passato, queste parti possono essere destinate ad altre nazioni partner del programma che abbiano priorità diverse.
  È utile evidenziare, inoltre, che le ditte e i relativi fornitori, per evitare l'interruzione della linea di produzione, tendono – a proprio rischio – a proseguire le lavorazioni pur in assenza di un impegno contrattuale definitivo di acquisizione dei velivoli. È evidente che tali attività addizionali, qualora non venisse firmato il citato contratto, rimarrebbero a carico delle ditte che, in alcun modo, potrebbero rivalersi sul potenziale cliente.

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ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-07041 Artini: Sulle iniziative atte a garantire la sicurezza del personale italiano operante sui velivoli Eurofighter Typhoon.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'F2000 è un programma quadri-nazionale costituito da Italia, Germania, Spagna e Regno Unito.
  La produzione dei velivoli è suddivisa tra le rispettive EPC (European Partner Company), ovvero l'italiana AleniaAermacchi, la BAE System britannica e Airbus Defence & Space tedesca e spagnola.
  In particolare, la sezione di coda, menzionata nel quesito, è prodotta dalla BAE System.
  Il velivolo F2000, in dotazione all'Aeronautica Militare dal 16 marzo del 2004, ha totalizzato più di 65.000 ore di volo in Italia e più di 300.000 in Europa, se si considera l'attività svolta dalle altre Forze Aree.
  Venendo ai quesiti dell'interrogante, in virtù dei processi di controllo e qualità, che vengono regolarmente svolti all'interno delle industrie, è stato riscontrato che la cianfrinatura dei fori di alloggiamento di alcuni bulloni posti alla base del timone direzionale è risultata essere stata effettuata con un raggio di svasatura più ampio di quello necessario.
  Queste evidenze raccolte dall'industria sono state correttamente e prontamente riportate all'attenzione delle Nazioni e delle autorità responsabili per la certificazione e l'aeronavigabilità.
  Tutte le Nazioni, quindi, compresa la Germania, sulla base delle evidenze rese disponibili dall'industria, hanno valutato che l'inconveniente riscontrato non compromette la sicurezza del volo e, pertanto, non sono state imposte limitazioni all'utilizzo dei velivoli, prevedendo, tuttavia, a titolo precauzionale, ispezioni periodiche atte a verificare l'integrità dell'accoppiamento.
  La decisione della Germania di sospendere temporaneamente l'accettazione dell'ultima tranche di velivoli, attualmente in consegna, riguarda i processi di natura Tecnico/Amministrativa disciplinati da normative di quella nazione.
  L'Italia, congiuntamente alla Spagna e al Regno Unito si è avvalsa degli strumenti contrattuali procedendo a trattenere, per i velivoli al momento in consegna, una quota parte del pagamento (definita contrattualmente «ritenzione») fino a soluzione certificata del problema, tenuto conto, comunque, che sui velivoli attualmente in produzione il problema è stato sanato.
  Inoltre, sui velivoli attualmente in linea, come detto, considerato che l'inconveniente non compromette la sicurezza del volo, saranno le ispezioni cadenzate periodicamente a verificare il persistere dell'integrità della parte strutturale in questione e sarà cura dell'industria porvi, eventualmente, rimedio.
  In conclusione, si ribadisce l'efficacia e l'importanza dei processi di controllo di qualità dell'industria aerospaziale europea, e degli enti nazionali preposti per la certificazione e l'aeronavigabilità che hanno consentito di riscontrare l'inconveniente tecnico riportato dall'interrogante.
  Relativamente all'inconveniente verificatosi in Germania per lo sgancio accidentale di una tanica di carburante in Pag. 48fase di rullaggio, si rappresenta, come riferito dallo Stato maggiore dell'Aeronautica, che:
   l'evento non ha alcuna correlazione con i profili di qualità delle bullonature in oggetto dell'interrogazione;
   l'investigazione condotta dall'industria ha escluso che l'evento potesse essere attribuito a fattori tecnici, individuando come causa dell'incidente, errori manutentivi durante la fase d'installazione. Pertanto, in via precauzionale, la ditta ha raccomandato procedure addizionali di controllo finalizzate a garantire la corretta installazione delle taniche. Tali raccomandazioni sono già state recepite in ambito nazionale.