CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 4 novembre 2015
534.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

7-00749 Rizzetto: Iniziative per la ricollocazione di lavoratori già occupati presso la società Getek Information Communication Technology.

RISOLUZIONE APPROVATA

  La XI Commissione,
   premesso che:
    con atto di sindacato ispettivo n. 5/03436, del 5 agosto 2014, sono stati richiesti urgenti provvedimenti al Ministro del lavoro e delle politiche sociali a tutela di 73 lavoratori di Crotone assunti con contratto a tempo indeterminato dalla società Getek Information Communication Technology, con sito operativo a Crotone, i quali hanno perso il loro posto di lavoro a causa di un cambio di appalto;
    questi lavoratori per cinque anni hanno svolto le proprie mansioni per una commessa INPS/INAIL, svolgendo il servizio informativo al numero verde e per tale mansione hanno ricevuto una specifica formazione in materia previdenziale direttamente dai funzionari INPS. Nell'anno 2010, la gara per prestare il servizio informativo del contact center INPS/INAIL, è stata aggiudicata alla società Transcom Worldwide spa con sede legale a L'Aquila. Tuttavia, nel bando di gara non è stata inserita la clausola di salvaguardia dei posti di lavoro e, pertanto, mentre tutti gli operatori dei vari siti sono stati assorbiti nella nuova commessa, quelli di Crotone sono stati esclusi, nonostante la riconosciuta professionalità. A seguito di tale appalto gli operatori di Crotone dopo essere stati posti prima in cassa integrazione ordinaria per un anno e, successivamente, in cassa integrazione straordinaria, dal mese di ottobre 2012 sono stati messi in mobilità che, ad oggi, è ormai scaduta;
    è paradossale che, negli anni, invece di provvedere al riassorbimento dei dipendenti di Crotone, sono state formate ed assunte centinaia di persone per svolgere lo stesso servizio;
    il Sottosegretario Massimo Cassano ha dato riscontro in modo che è apparso ai firmatari del presente atto assolutamente insoddisfacente all'atto di sindacato ispettivo n. 5/03436 poiché si è limitato a ribadire l'impegno al recupero di queste maestranze, sia da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali che dell'Inps, ma non ha riferito dello svolgimento di concrete azioni di ricollocamento dei lavoratori in questione. Inoltre, il Sottosegretario ha affermato che in questa vertenza non è stato richiesto dalle parti sociali alcun incontro per l'esame della situazione occupazionale, invece, tale richiesta è stata avanzata formalmente dall'UGL con missive direttamente indirizzate al Ministero del lavoro e delle politiche sociali del 3 luglio 2014, prot. 108/2014, nonché del 2 settembre 2014, prot. 215/2014;
    successivamente, si è proceduto all'ulteriore richiesta d'intervento del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, con atto di sindacato ispettivo n. 5/04389, dell'8 gennaio 2015, con il quale è stata reiterata la richiesta di adottare provvedimenti per ricollocare i 73 operatori di Crotone, evidenziando la gravità del fatto che di questa vicenda erano a conoscenza da anni il Ministro interrogato e il direttore generale dell'Inps, ma, nonostante le loro continue promesse di ricollocamento, nulla di concreto era stato mai fatto. Anche in tale sede è stata insoddisfacente la risposta resa dal Governo che tra l'altro, Pag. 173ancora una volta, ha rilevato che le parti sociali non hanno provveduto a richiedere un incontro per l'esame della situazione occupazionale in questione, circostanza invece di fatto smentita dalle specifiche richieste dell'UGL e degli stessi lavoratori ex Getek inviate al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, anche tramite il primo firmatario del presente atto;
    ebbene, si ritiene assurda la situazione in cui versano questi lavoratori, che prima hanno perso improvvisamente il posto di lavoro a causa di un cambio di appalto e poi sono stati illusi, negli anni, dalle istituzioni con promesse che prevedevano l'impegno di farsi parte attiva con le società aggiudicatarie di ulteriori appalti nel settore, per consentire il loro ricollocamento presso le stesse. Ad oggi, non è stato mai promosso alcun concreto intervento, addirittura non si è proceduto neanche a dare seguito alla richiesta più volte avanzata dal primo firmatario del presente atto di convocare un tavolo presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali con le parti sociali e l'Inps, al fine di individuare idonei interventi per ricollocare questi lavoratori;
    si ritiene non corretto da parte di soggetti istituzionali creare delle aspettative per poi disattendere gli impegni presi, nei confronti di persone che si trovano con le loro famiglie in grave difficoltà a causa della perdita del posto di lavoro. Nella vicenda in questione, ad avviso dei firmatari del presente atto, non solo sono state avanzate promesse di ricollocamento non mantenute, ma non risulta assolutamente compiuta una concreta e sufficiente attività istituzionale che configuri un'azione responsabile e dimostri la seria volontà di addivenire ad una soluzione di questa vertenza;
    si ribadisce, inoltre, che i connotati di questa vicenda risultano essere ancora più gravi se si pensa che nel tempo invece di ricollocare i 73 lavoratori di Crotone, la cui professionalità è stata dispersa, si è permesso che centinaia e centinaia di altre persone venissero formate e assunte per il medesimo servizio;
    non è più ammissibile il trascorrere di ulteriore tempo senza che vengano adottate idonee iniziative per ricollocare questi lavoratori,

impegna il Governo

a valutare e sostenere, nel minor tempo possibile e, comunque, entro l'anno in corso, anche attraverso l'interlocuzione con le istituzioni locali, ogni utile iniziativa volta a tutelare le esigenze dei lavoratori di cui in premessa.
(8-00149) «Rizzetto, Barbanti, Baldassarre, Turco, Artini, Prodani, Segoni, Bechis, Mucci».

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ALLEGATO 2

Contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato (Nuovo testo C. 2039 Governo e abb.).

PARERE APPROVATO

  La XI Commissione,
   esaminato il nuovo testo dei progetti di legge Atto Camera n. 2039 Governo e abbinati, in materia di contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato;
   osservato che il provvedimento reca disposizioni volte a promuovere la valorizzazione e la tutela del suolo, con particolare riguardo alle superfici agricole e alle aree sottoposte a tutela paesaggistica, al fine di contenerne il consumo, anche in funzione della prevenzione e della mitigazione degli eventi di dissesto idrogeologico e dell'adattamento ai cambiamenti climatici;
   considerato che, in questa ottica, il provvedimento stabilisce, in via generale, il principio secondo cui, fatte salve eventuali previsioni di maggiore tutela delle aree inedificate introdotte dalla legislazione regionale, il consumo di suolo è consentito esclusivamente nei casi in cui non esistono alternative consistenti nel riuso delle aree già urbanizzate e nella rigenerazione delle stesse;
   rilevato come, in tale ambito, l'articolo 6 del provvedimento dispone che gli enti territoriali, al fine di favorire lo sviluppo economico sostenibile del territorio anche attraverso la riqualificazione degli insediamenti rurali locali, possano qualificarli come compendi agricoli neorurali, in modo che essi possano offrire nuove possibilità di sviluppo sul piano economico e occupazionale;
   ritenuto che, nel loro complesso, le disposizioni del provvedimento, che mira al recupero e alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e alla riduzione del consumo del suolo agricolo, possano costituire un utile strumento anche in termini di promozione della creazione di nuovi e qualificati posti di lavoro,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE