CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 4 novembre 2015
534.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
ALLEGATO

ALLEGATO

Misure per favorire l'emersione alla legalità e la tutela dei lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata (Testo unificato C. 1138 d'iniziativa popolare, C. 1039 Gadda, C. 1189 Garavini, C. 2580 Vecchio, C. 2786 Bindi, C. 2737 Bindi e C. 2956 Formisano).

PARERE APPROVATO

  La VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione),
   esaminato il testo unificato recante misure per favorire l'emersione alla legalità e la tutela dei lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata (C. 1138 d'iniziativa popolare, C. 1039 Gadda, C. 1189 Garavini, C. 2580 Vecchio, C. 2786 Bindi, C. 2737 Bindi e C. 2956 Formisano), nelle sedute del 3 e 4 novembre 2015;
   premesso che la tematica della gestione e della valorizzazione dei beni sequestrati e confiscati alle mafie è di centrale importanza per la lotta alla criminalità organizzata e per la rigenerazione civile e sociale in larghe parti del territorio dello Stato;
   ritenuto che l’iter del provvedimento è iniziato per la meritoria iniziativa legislativa popolare promossa da molte associazioni, tra cui CGIL, ACLI, ARCI, Libera, Avviso pubblico, Centro studi Pio La Torre, Legacoop e SOS impresa, e che esso si è via via arricchito a seguito dell'abbinamento di altre proposte;
   considerato, al riguardo, che presso la Commissione d'inchiesta sulla mafia e sulle altre associazioni criminali similari (istituita con legge n. 87 del 2013) si era svolto un ampio dibattito che ha portato all'approvazione di una specifica relazione sul tema (vedi Doc. XXIII, n. 1) e che successivamente erano state presentate le proposte di legge Bindi ed altri nn. 2737 e 2786 (di simile contenuto);
   tenuto conto che il provvedimento si prospetta ora come un'ampia e organica riforma del testo unico delle disposizioni di contrasto della mafia di cui al decreto legislativo n. 159 del 2011;
   osservato che in tale contesto le sue principali finalità sono quelle di superare il paradosso per cui – gestite da mafiosi – le aziende sono floride, mentre – quando passano in mano allo Stato dopo la confisca – rischiano di fallire; e di sostenere e agevolare la gestione dei beni confiscati con professionalità più ampie e diversificate e con procedure più trasparenti;
   auspicato, altresì, che sia data pronta esecuzione all'articolo 48, comma 1-bis, del decreto legislativo n. 159 del 2011, che prevede che il 3 per cento dei fondi versati al FUG dall'Agenzia dei beni confiscati sia destinato alle borse di studio, di cui all'articolo 18 del decreto legislativo n. 68 del 2012;
   tenuto presente, con più specifico riferimento alle competenze della VII Commissione, che il testo del provvedimento (articolo 34-bis che novella l'articolo 46 del decreto legislativo n. 159 del 2011), per il caso in cui sia dovuta la restituzione del bene confiscato, esclude la restituzione per equivalente (in ragione – verosimilmente – della circostanza che per i beni culturali sarà stata medio Pag. 126tempore molto difficile una destinazione incompatibile con la restituzione in natura);
   preso atto altresì che l'articolo 41 del provvedimento è volto a modificare l'articolo 111 del decreto legislativo n. 159 del 2011, prevedendo l'istituzione di un nuovo organo (il Comitato consultivo di indirizzo) di cui fa parte anche il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca,
  esprime a maggioranza

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente condizione:
   sia aggiunto all'articolo 22 del testo della Commissione, al comma 1, lettera a), capoverso comma 4, dopo il secondo periodo, il seguente: «Nel caso in cui si tratti di beni culturali, l'ufficio di coadiuzione è composto anche, secondo le caratteristiche del bene, da uno dei soggetti indicati nell'articolo 9-bis del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.».