CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 30 settembre 2015
513.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
ALLEGATO

ALLEGATO

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2015 (Doc. LVII, n. 3-bis).

PARERE APPROVATO

  La I Commissione,
   esaminata, per i profili di competenza, la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2015 (Doc. LVII, n. 3-bis.);
   rilevato che la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2015 aggiorna il quadro programmatico di finanza pubblica per il quinquennio 2015-2019 rispetto a quello contenuto nel Documento di economia e finanza dello scorso aprile;
   osservato che la Nota di aggiornamento fa notare che le politiche economiche e strutturali del Governo stanno innescando un circuito della fiducia che passa dalla crescita del prodotto alla maggiore e migliore occupazione fino ad arrivare ai consumi;
   valutato che il nuovo quadro programmatico evidenzia, infatti, una maggiore previsione di crescita del PIL per il 2016 rispetto a quanto indicato nel quadro programmatico del DEF, dall'1,4 per cento all'1,6 per cento;
   rilevato che anche le proiezioni per gli anni seguenti sono indicate più positive rispetto al programmatico del DEF (nell'ordine di 0,1 punti percentuali), nell'ambito comunque di una valutazione che – come sottolineato dalla Nota – rimane prudenziale dato il pesante lascito della crisi degli ultimi anni;
   rilevato che il quadro macroeconomico programmatico per gli anni 2016 e successivi presentato nella Nota include l'impatto sull'economia delle misure che saranno adottate con la prossima legge di stabilità per il 2016, caratterizzata da una strategia di politica fiscale più favorevole alla crescita e da misure di stimolo agli investimenti;
   preso atto che il profilo della attuale manovra indicata nella Nota avrebbe effetti leggermente più espansivi sull'economia di quanto stimato nel DEF e, pertanto, che il profilo del programmatico viene marginalmente rivisto al rialzo;
   preso atto, altresì, che nella presente Nota di aggiornamento, il Governo dichiara di voler utilizzare pienamente i margini di flessibilità in materia di riforme strutturali con riferimento al 2016 (ulteriore 0,1 punti percentuali di PIL, rispetto agli 0,4 sopra citati) e di chiedere l'applicazione della clausola per gli investimenti per 0,3 punti percentuali di PIL;
   rilevato che la Nota di aggiornamento reca una esposizione sintetica delle azioni già avviate o da avviare in futuro in risposta alle Raccomandazioni rivolte all'Italia il 14 luglio scorso dal Consiglio UE, a seguito delle valutazioni della Commissione europea sul Programma nazionale di riforma 2015 e sul Programma di stabilità 2015 presentati dall'Italia;
   preso atto che, per il settore istituzionale, la Nota collega alla Raccomandazione 3 – con la quale il Consiglio europeo ha invitato l'Italia ad adottare e attuare le leggi in discussione intese a migliorare il quadro istituzionale e a modernizzare la pubblica amministrazione, nonché riformare l'istituto della prescrizione entro la metà del 2015 – il percorso di riforme Pag. 22istituzionali avviato dal Governo, rappresentato dall'approvazione del disegno di legge di riforma elettorale e dall'esame ancora in corso della riforma costituzionale, considerata parte integrante delle modifiche all'architettura istituzionale su cui il Governo punta per modernizzare il Paese;
   rilevato altresì che, sempre per il settore istituzionale, la Nota, tra le azioni che il Governo indica in risposta alla raccomandazione del Consiglio europeo, richiama l'approvazione da parte del Parlamento, della legge delega di riforma della pubblica amministrazione (legge 7 agosto 2015, n. 124), definita già nel Programma nazionale di riforma (PNR) 2015 come asse principale per l'ammodernamento strutturale e l'efficientamento della Pubblica Amministrazione;
   preso atto poi che la Nota collega alla Raccomandazione 6 l'azione di riduzione degli oneri amministrativi, sottolineando come al 31 agosto 2015 il 90 per cento delle scadenze previste dall'Agenda per la semplificazione e dalla relativa pianificazione di dettaglio risultavano rispettate;
   sottolineato come le azioni della stessa Agenda per la semplificazione sono rafforzate dalla approvazione della richiamata legge delega di riforma della pubblica amministrazione, soprattutto laddove si è intervenuto in materia di silenzio assenso tra amministrazioni pubbliche e tra amministrazione pubbliche e gestori di pubblici servizi, autotutela amministrativa e semplificazione dei procedimenti amministrativi;
   ritenuto di condividere le valutazioni espresse dal Governo nella Nota in esame,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE.