CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 24 settembre 2015
510.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-05503 Basilio: Sul trasferimento di ufficiali dell'Arma dei carabinieri appartenenti alla rappresentanza militare.

TESTO DELLA RISPOSTA

  I criteri di impiego degli ufficiali dell'Arma dei Carabinieri sono molteplici e rispondono alla necessità di assicurare il corretto espletamento degli obblighi di comando, di evitare le lunghe permanenze negli incarichi, di garantire il turn over da e per le aree sensibili, di assolvere alle esigenze di funzionalità dei reparti e alla diversificazione delle esperienze professionali del personale interessato.
  L'effettiva movimentazione degli ufficiali avviene previa consultazione dei cosiddetti promemoria annuali, redatti dagli interessati, nonché attraverso contatti preliminari al fine di acquisire indicazioni sulle aspirazioni professionali e sulle esigenze familiari, tenendo nella dovuta considerazione l'attività lavorativa del coniuge, il ciclo di studi dei figli e le problematiche sanitarie dei congiunti.
  Tanto premesso, una volta individuato il bacino complessivo del personale soggetto a reimpiego, nel caso in cui siano presenti membri della rappresentanza militare, viene acquisito il parere del Consiglio di cui fanno parte prima di procedere alla movimentazione, ai sensi dell'articolo 1480 del decreto legislativo n. 66 del 2010 (che disciplina i casi di trasferimento del delegato) e dell'articolo 883 del decreto del Presidente della Repubblica n. 90 del 2010 (che disciplina, invece, la durata del mandato).
  Si rende noto, infine, con espresso riferimento al dato numerico dei trasferimenti di rappresentanti della categoria «A» (ufficiali), che per l'anno 2015 sono stati posti in reimpiego 10 delegati della rappresentanza militare, tutti con il loro pieno gradimento.

Pag. 66

ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-05970 Rostellato: Sulla chiusura della caserma Piave di Padova e sulla necessità di ampliamento dell'Archivio di Stato della provincia.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Per gli aspetti di competenza si rende noto che la caserma «Piave» di Padova è una infrastruttura già ritenuta dismissibile e, pertanto, inserita nel Decreto Direttoriale n. 1/2/5/2010 datato 5 marzo 2010 dell'allora Direzione Generale del genio e dei lavori della Difesa; la stessa, tuttavia, non è ancora stata portata all'attenzione dell'Agenzia del Demanio in quanto le attività di riallocazione delle funzioni attualmente ivi svolte dovrebbero concludersi non prima del 2018.
  Infatti, l'utilizzazione per altre finalità delle infrastrutture non più necessarie alle Forze armate rientra tra le competenze della citata Agenzia che, ai sensi della vigente normativa, esercita per conto del Ministero dell'Economia e delle Finanze la proprietà su tutti i beni dello Stato, compresi quelli in uso alla Difesa.
  Tanto premesso, si rende noto che l'infrastruttura in argomento, nell'attualità è sede di alcune articolazioni del Comando Forze di Difesa Interregionale Nord (Comfodin) come l'ufficio logistico, la sala operativa, l'ufficio documentale e relativi archivi.
  Nell'ambito delle ipotesi di razionalizzazione delle infrastrutture per la specifica piazza di Padova è stato previsto di trasferire le funzioni residuali del citato Comfodin e dell'ufficio documentale all'interno della caserma «Salomone» (attualmente sede del Comando Infrastrutture Nord, della sezione staccata della Direzione di amministrazione dell'esercito e del nucleo di assistenza fiscale del Centro unico stipendiale dell'esercito), negli spazi resi disponibili a seguito della soppressione del Comando Logistico Nord, avvenuta lo scorso 30 giugno.
  Come accennato in premessa, a seguito della recente soppressione del Comando Logistico il Comfodin ha già avviato le attività per il trasferimento delle proprie articolazioni dalla caserma «Piave» alla caserma «Salomone».
  Per completezza di informazione, infine, e a testimonianza della particolare attenzione del Dicastero nei riguardi del territorio, si evidenzia che lo scorso 9 dicembre è stato sottoscritto un accordo tra la Difesa, l'Agenzia del Demanio ed il Comune di Padova, finalizzato alla valorizzazione/dismissione delle caserme «Romagnoli», «Barzon» e Palazzo «Rinaldi», ritenute non più utili per i fini istituzionali della Forza armata.