CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 16 luglio 2015
483.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-05999 Cominardi: Costi sostenuti per la realizzazione delle iniziative previste della Convenzione tra Expo 2015 e INPS.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento all'atto parlamentare dell'onorevole Cominardi – inerente alle iniziative previste dalla convenzione stipulata tra l'INPS e la società Expo 2015 spa nell'ambito dell'evento Expo Milano 2015 – passo ad illustrare gli elementi informativi acquisiti presso l'INPS.
  In primo luogo, con riferimento alla iniziativa in favore dei pensionati e dei lavoratori con reddito imponibile inferiore a 10 mila euro, l'INPS ha reso noto che i costi dallo stesso sostenuti per la selezione degli utenti e la distribuzione dei certificati convertibili in biglietti gratuiti sono di minima entità (6.000 euro) e che tali oneri appaiono ampiamente compensati dai benefici per i destinatari dell'iniziativa quantificati in una platea di circa due milioni di persone.
  L'INPS ha altresì evidenziato che la predetta iniziativa testimonia l'impegno da sempre profuso dall'Istituto nella condivisione di operazioni ad alto valore sociale che coinvolgono le fasce meno abbienti della popolazione le quali, diversamente, rimarrebbero escluse per motivi economici.
  Per quanto riguarda, invece, la tempistica per il rilascio del Documento unico di regolarità contributiva (DURC) – richiesto dalla società Expo 2025 alle imprese che hanno lavoravano nei cantieri di Expo Milano 2015, e a quelle che attualmente vi lavorano – l'INPS ha reso noto di aver adottato una particolare modalità operativa che – in deroga al principio generale della competenza territoriale sulla base della sede legale dell'impresa – ha consentito la gestione, presso un'unica sede (Milano centro), di tutte le istanze relative al rilascio del DURC.
  La predetta iniziativa – che è stata realizzata al fine di agevolare le imprese – non ha, tuttavia, comportato una riduzione dei tempi di rilascio dei DURC rispetto alle medie del territorio nazionale.
  In proposito, occorre evidenziare che, lo scorso 1o luglio, è entrato in vigore il decreto ministeriale 30 gennaio 2015 che prevede il rilascio in tempo reale del DURC a tutti gli operatori del territorio nazionale mediante una nuova modalità di verifica, per via telematica, delle banche dati degli Istituti previdenziali e delle Casse edili da parte degli interessati.
  Tale iniziativa, denominata DURC on-line, è attualmente oggetto di una capillare campagna di informazione a cura del Ministero che rappresento e della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
  Per quanto riguarda, invece, la presenza del personale dell'INPS al Centro servizi per i partecipanti – sede operativa delle competenti Amministrazioni centrali e periferiche dello Stato ospitante – l'Istituto ha precisato che tale partecipazione consente di garantire alle aziende e ai cittadini un servizio di front-end analogo a quello quotidianamente fornito sul territorio nazionale da qualsiasi punto-utente dell'INPS, nonché in occasione di iniziative rivolte ad un pubblico numeroso (manifestazioni, fiere, eccetera). Tale servizio – che testimonia la flessibilità organizzativa e la concreta sensibilità dell'Istituto alle molteplici istanze sociali – non comporta alcun costo aggiuntivo in quanto il personale Pag. 159INPS impiegato presso il Centro servizi, allorquando non è impegnato con il pubblico, continua a lavorare in back-office come se fosse in sede.
  Parimenti non comporta alcun onere l'utilizzo, da parte dell'Istituto, dei locali del Centro servizi in quanto gli stessi sono messi a disposizione da Expo 2015) così come le utenze e i servizi di pulizia.
  Da ultimo, e più in generale, l'Istituto ha evidenziato che la sua presenza sul territorio nazionale, connotata da diversi moduli organizzativi in funzione della platea e del contesto economico-sociale di riferimento, costituisce uno dei principi cardine della propria filosofia gestionale volta a fornire agli utenti servizi sempre più efficaci e tempestivi.

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ALLEGATO 2

5-05987 Zappulla: Erogazione del trattamento di fine rapporto a lavoratori cassaintegrati dello stabilimento di Siracusa della Pirelli & C.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con il presente atto parlamentare, l'onorevole interrogante richiama l'attenzione del Governo sulla situazione concernente l'erogazione del trattamento di fine rapporto ai lavoratori cassaintegrati dello stabilimento di Siracusa della Pirelli & C. s.p.a.;
  Come noto, per la cassa integrazione guadagni in deroga l'obbligo di corrispondere il trattamento di fine rapporto maturato durante i periodi di intervento spetta al datore di lavoro e non all'INPS.
  Al riguardo, faccio presente che con il decreto direttoriale del 3 febbraio 2015, è stata concessa dal Ministero che rappresento la proroga del trattamento straordinario di integrazione salariale in favore dei lavoratori della Pirelli & C. s.p.a. impegnati nei lavori socialmente utili promossi dal Comune di Siracusa per un numero massimo di 17 unità fino al 31 dicembre 2014.
  Voglio evidenziare che l'INPS, interpellato espressamente sulla questione, ha rappresentato che la risoluzione del rapporto di lavoro dei dipendenti della Pirelli Cavi s.p.a. (unità produttiva stabilimento di Siracusa) risulta a far data dal 28 febbraio 1996, termine che è stato successivamente differito alla data del 30 aprile 2003 al solo fine di consentire, a seguito delle intese raggiunte nelle opportune sedi istituzionali, il proseguimento del trattamento di integrazione salariale.
  Per quanto concerne più specificamente la richiesta di corresponsione delle quote maturate di trattamento di fine rapporto in favore dei lavoratori in argomento, faccio presente che l'orientamento dell'INPS sinora applicato è quello di non autorizzare il rimborso delle suddette quote, in quanto la condizione di sospensione dal lavoro per intervento della Cig in deroga non rientra in alcuna fattispecie normativa che ne preveda il rimborso, essendo la prestazione finanziata da risorse di natura non contributiva.
  Da ultimo, segnalo che sulla questione oggetto del presente atto parlamentare sono in corso ulteriori approfondimenti da parte del Ministero che rappresento.

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ALLEGATO 3

Abolizione del finanziamento pubblico all'editoria. (C. 1990).

PARERE APPROVATO

  La XI Commissione,
   esaminata, per quanto di competenza, la proposta di legge Atto Camera n. 1990, recante abolizione del finanziamento pubblico all'editoria;
   considerato che l'articolo 1 della proposta abroga disposizioni vigenti in materia di sostegno all'editoria destinando le relative risorse alla realizzazione, da parte di comuni o di reti di comuni, di nuovi sistemi di informazione e all'incentivazione, in tale ambito, di investimenti delle imprese editoriali di nuova costituzione, diretti unicamente all'innovazione tecnologica e digitale e all'ingresso di giovani professionisti di età inferiore a trentacinque anni e freelance, qualificati nel campo dei mezzi di comunicazione;
   ritenuto che, al fine di provvedere a una opportuna ridefinizione della disciplina del sostegno pubblico all'editoria, si renda necessario un intervento assai più sistematico, in grado non solo di assicurare un adeguato supporto al settore in un contesto di crisi, ma anche di promuovere l'innovazione e il pluralismo dell'offerta informativa, tenendo altresì conto dell'evoluzione della tecnologia informatica;
   osservato, in particolare, che le disposizioni della proposta di legge in esame non assicurano una adeguata stabilità del sistema, determinando ricadute negative sui livelli occupazionali del settore, anche in considerazione della circostanza che i nuovi incentivi previsti escluderebbero una parte assai rilevante delle imprese e dei lavoratori dell'editoria che attualmente beneficiano del sostegno pubblico;
   esprime

PARERE CONTRARIO.