CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 15 luglio 2015
482.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di associazione tra l'Unione europea e la Comunità europea dell'energia atomica e i loro Stati membri, da una parte, e la Georgia, dall'altra, fatto a Bruxelles il 27 giugno 2014 (C. 3131 Governo).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La IV Commissione (Difesa),
   esaminato, per le parti di propria competenza, il disegno di legge C. 3131 Governo, recante «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di associazione tra l'Unione europea e la Comunità europea dell'energia atomica e i loro Stati membri, da una parte, e la Georgia, dall'altra, fatto a Bruxelles il 27 giugno 2014»;
   rilevato che l'Accordo è finalizzato all'associazione politica ed all'integrazione economica fra l'Unione europea e la Georgia e si configura anche come Agenda per le riforme per il cui tramite la stessa Georgia può attuare il proprio avvicinamento a parametri e norme dell'Unione europea;
   considerato che l'articolo 2 e le disposizioni contenute nel Titolo II impegnano le Parti, tra l'altro, nella lotta alla non proliferazione delle armi di distruzione di massa e dei relativi vettori, e che tale impegno è considerato essenziale per lo sviluppo delle relazioni e della cooperazione tra le Parti e contribuisce alla pace ed alla stabilità della regione;
   considerato, altresì, che l'articolo 10 stabilisce che le Parti convengono di cooperare e di contribuire alla lotta contro la proliferazione di armi di distruzione di massa (ADM), garantendo il pieno rispetto e l'attuazione a livello nazionale degli obblighi assunti nell'ambito dei trattati e degli accordi internazionali in materia di disarmo e non proliferazione e che l'articolo 11 riguarda la cooperazione in materia di disarmo, anche con riferimento alla riduzione delle scorte di armi di piccolo calibro e leggere in eccesso, al controllo degli armamenti e delle esportazioni di armi;
   evidenziata la straordinaria valenza di questo Accordo che sarà sicuramente utile a rafforzare la posizione dell'Unione europea nel Caucaso e a consolidare le aspirazioni europee della democrazia georgiana,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-05611 Frusone: Sull'impiego di circa 2.400 militari per l'Expo di Milano.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'articolo 5, comma 3, del decreto-legge 18 febbraio 2015, n. 7, convertito, con modificazioni, in legge 17 aprile 2015, n. 43, ha autorizzato l'impiego, limitatamente alle esigenze di sicurezza del sito dove si svolge l'evento Expo 2015, di un contingente di 600 unità delle Forze armate dal 15 aprile scorso al 10 novembre 2015, oltre alle circa 600 unità già impegnate per l'operazione Strade Sicure a Milano.
  Successivamente, il Consiglio dei ministri, con delibera adottata nella riunione del 29 aprile 2015, ha autorizzato il commissario unico delegato del Governo per Expo 2015 a mettere a disposizione del prefetto di Milano una ulteriore Task Force pari a 1.255 unità, già dallo scorso 1o maggio fino al 1o novembre 2015.
  Considerato il rilevante incremento di personale, la disponibilità alloggiativa insufficiente presso le infrastrutture militari nell'area di Milano e nelle zone limitrofe, nonché i tempi estremamente brevi per il dispiegamento del personale (3 giorni dalla decisione), è stata individuata, quale soluzione contingente e con carattere di assoluta provvisorietà, la possibilità di alloggiare una parte del personale in tende presso le caserme «Montello» di Milano e «Babini» di Bellinzago Novarese.
  Alla data del 3 giugno, una parte del personale alloggiato alla caserma Babini di Bellinzago Novarese, allo scopo di ridurre i tempi verso il sito di «EXPO 2015», è stato riallocato in tendopoli realizzate a Milano, inizialmente presso le caserme Montello e Santa Barbara e, attualmente, solo presso la caserma Montello (441 unità). Naturalmente, tutti gli attendamenti sono dotati di bagni e docce.
  Allo scopo di dare migliore sistemazione ai militari impegnati in compiti di sorveglianza, sono state, comunque, poste in essere le opportune predisposizioni per ospitare il personale facente parte della 2a Task Force presso infrastrutture dell'Esercito e, tra l'altro, disponibilità alloggiative (pari a circa 200 posti) sono state ricavate dalla rimodulazione del dispositivo Strade Sicure.
  Ad oggi, la situazione alloggiativa è la seguente:
   145 militari sono presso la caserma «Annibaldi» di Milano, che è stata oggetto di interventi essenziali di ripristino e di messa in sicurezza degli spazi disponibili, recentemente ultimati;
   306 militari sono presso la caserma «Magenta» di Milano, anch'essa oggetto dei necessari interventi di ripristino e di messa in sicurezza di una palazzina a tre piani;
   134 militari sono presso la caserma «Santa Barbara» di Milano, 62 presso la caserma «Montello» di Milano, 43 presso la caserma «Ugo Mara» di San Vittore Olona, 57 presso la caserma «Babini» di Bellinzago Novarese e 30 presso la caserma «Locatelli» di Orio al Serio.

  Si rappresenta, in questa occasione, che le iniziali problematiche relative al supporto logistico al personale attendato, sono state da tempo risolte. In particolare, sono state ampliate le fasce orarie di fruizione del servizio mensa ed è stato incrementato Pag. 44il numero degli autobus per ridurre i tempi di flusso e deflusso del personale da e verso l'area Expo.
  Relativamente ai «costi», si rende noto che gli oneri di spesa per l'esigenza Expo 2015 nella sede di Milano sono pari a:
   7.243.189 di euro per l'impiego di 600 unità dal 15 aprile scorso al 1o novembre 2015, la cui copertura finanziaria è assicurata dalla società Expo;
   12.000.000 di euro per l'impiego di 1.255 unità dallo scorso 1o maggio al prossimo 1o novembre, la cui copertura è assicurata dalla società Expo, nel limite di 10.000.000 di euro e, per i restanti 2.000.00 di euro, a valere sui capitoli di bilancio dello stato di previsione del Ministero dell'interno.

  Invece, l'onerosità connessa all'impiego di 600 (ad oggi 451) militari a Milano nell'ambito dell'operazione Strade Sicure, dal 1o gennaio scorso al prossimo 30 giugno, trova copertura finanziaria nell'ambito dei fondi assegnati dal decreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192, convertito in legge 27 febbraio 2015, n. 11, e dal menzionato decreto-legge n. 7 del 2015, per l'impiego su tutto il territorio nazionale di 4.800 militari (complessivi 29.669.870 euro).
  Si rappresenta, infine, che il personale dell'Arma dei carabinieri impiegato per le esigenze dell'Expo 2015, è alloggiato nelle sedi dei reparti della provincia di Milano, in strutture alberghiere convenzionate o in idonee strutture installate all'interno del Campo Base Expo. I costi del personale non accasermato sono a carico della prefettura di Milano che ha stipulato apposite convenzioni, rispettivamente, con la società Expo e con le strutture ricettive individuate.

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ALLEGATO 3

Interrogazione n. 5-05863 Vito: Sul berretto dei militari della Folgore impiegati per l'Expo di Milano.

TESTO DELLA RISPOSTA

  La questione esposta dall'onorevole interrogante relativa al divieto di indossare il basco amaranto per i paracadutisti impegnati nelle operazioni di sorveglianza del sito «EXPO 2015», è da ricondurre unicamente alle particolari condizioni climatiche, con temperature particolarmente elevate che, in alcune giornate, hanno registrato picchi ben al disopra delle medie stagionali.
  In considerazione di ciò, lo Stato maggiore dell'esercito ha immediatamente disposto l'adozione di adeguate misure per mitigare gli effetti dell'intensa ondata di calore, procedendo con l'acquisizione di alcuni gazebo per consentire al personale di ripararsi dall'esposizione ai raggi solari.
  Contestualmente, in attesa di avere la disponibilità di tali strutture, è stato previsto l'utilizzo per tutto il personale militare coinvolto, senza distinzione di arma o di specialità, di un capo di vestiario in dotazione alla Forza armata (cappello tropicale a falde larghe) che offre migliori condizioni di benessere.
  Una volta acquisiti e collocati i gazebo lungo l'anello del sito «EXPO 2015», l'uso del cappello tropicale è stato sospeso ed è stato riattivato l'utilizzo del copricapo di specialità, tra cui il tradizionale basco amaranto dei paracadutisti.