CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 2 luglio 2015
474.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-05948 Barbanti: Utilizzo delle graduatorie dei concorsi svolti presso l'Agenzia delle entrate per l'accesso alla qualifica di dirigente.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In relazione al documento di sindacato ispettivo in esame, sentiti gli uffici dell'Amministrazione finanziaria, si rappresenta quanto segue.
  Come si è già avuto modo di rappresentare in sede di risposta ad altri atti di sindacato ispettivo, con la sentenza n. 37 del 2015 la Corte costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della norma di cui all'articolo 8, comma 24, del decreto legge 2 marzo 2012, n. 16 e delle disposizioni successive che ne hanno prorogato l'efficacia, in base alle quali l'Agenzia delle entrate e l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno attribuito incarichi dirigenziali a tempo determinato a propri funzionari, all'esito di procedure di interpello e nelle more dell'espletamento delle procedure concorsuali, allo scopo di assicurare la migliore funzionalità operativa delle proprie strutture, volta a garantire una efficace attuazione delle misure di contrasto all'evasione.
  L'affidamento di incarichi dirigenziali a funzionari – coerentemente con la legislazione all'epoca vigente – si è rivelato uno strumento necessario per far fronte alle carenze di organico dirigenziale delle Agenzie in considerazione delle loro peculiarità e delle loro attività spiccatamente operative. L'intervento della Corte costituzionale non pregiudica la funzionalità delle Agenzie che – come affermato dalla stessa Corte – non è condizionata dalla validità degli incarichi dirigenziali previsti dalla disposizione censurata e che è assicurata, quanto alla validità degli atti, da regole organizzative interne che prevedono la possibilità di ricorrere all'istituto della delega anche a funzionari, per l'adozione di atti a competenza dirigenziale.
  Per quanto attiene la proposta degli Onorevoli Interroganti di coprire le posizioni dirigenziali rimaste vacanti a seguito di detta sentenza attingendo alle graduatorie di precedenti concorsi per dirigente, deve osservarsi che le graduatorie dei concorsi a cui si fa riferimento – banditi prima dell'avvio delle Agenzie fiscali – sono scadute ormai da diversi anni, trattandosi di concorsi che risalgono ad oltre quindici anni or sono.
  Infine, si fa presente che il Governo nella seduta del Consiglio dei Ministri del 26 giugno 2015, ha emanato, in attuazione della legge delega n. 23 del 2014, uno schema di decreto legislativo recante misure per la revisione della disciplina dell'organizzazione delle Agenzie fiscali.
  In merito al reclutamento del personale dirigenziale, l'articolo 2 di detto decreto prevede che per una sollecita copertura delle vacanze dell'organico dei dirigenti, le Agenzie sono autorizzate ad indire concorsi pubblici per soli esami, da espletare entro il 31 dicembre 2016, utilizzando modalità selettive definite con decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze, tenuto conto della peculiare professionalità alla cui verifica sono finalizzati i concorsi stessi.

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ALLEGATO 2

5-05949 Currò: Salvaguardia dell'assetto dell'ufficio territoriale di Milazzo dell'Agenzia delle entrate.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con il documento in esame, gli Onorevoli interroganti lamentano la chiusura dell'ufficio Territoriale di Milazzo dell'Agenzia delle entrate.
  Gli interroganti evidenziano che la paventata chiusura di tale Ufficio, tenuto conto della conformazione territoriale della zona, la presenza delle isole (ove insiste anche uno sportello dell'ufficio di Milazzo) e l'elevata urbanizzazione dell'area (seconda solo a Messina), comporterà enormi disagi sia per l'utenza privata che per i professionisti.
  Tanto premesso, gli Onorevoli interroganti chiedono al Ministro di assumere opportune iniziative, nei limiti delle proprie competenze, al fine di salvaguardare l'attuale assetto l'Ufficio Territoriale dell'Agenzia delle entrate di Milazzo, che risulta essere fondamentale presidio del territorio, risolvendo le eventuali problematiche riconducibili ai locali in cui detto Ufficio ha sede.
  Al riguardo, sentita l'Agenzia delle entrate, si rappresenta quanto segue.
  La chiusura dell'ufficio territoriale di Milazzo rientra in un piano di riorganizzazione delle strutture territoriali dell'Agenzia, predisposto in coerenza con le previsioni dell'articolo 23-quinquies del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, recante disposizioni urgenti per Sa revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario.
  Il decreto citalo ha stabilito che debba comunque essere ridotto il numero degli uffici territoriali delle amministrazioni pubbliche e ha specificato, tra i parametri in base ai quali va disposta la chiusura di un ufficio, quelli di un numero di dipendenti inferiori alle 30 unità, ovvero dislocati in immobili in locazione passiva.
  Conseguentemente, il piano messo a punto dall'Agenzia delle entrate prevede la chiusura di uffici molto piccoli la cui caratteristica comune e quella di avere carichi di lavoro così esigui da non giustificarne il mantenimento in funzione.
  In particolare, l'ufficio di Milazzo ha meno di 30 addetti, (precisamente 27, oltre ai 4 del dipendente sportello di Lipari) e i carichi di lavoro per addetto sono nettamente inferiori al valore medio nazionale. Prendendo in considerazione le dichiarazioni e gli atti del registro (le due tipologie di lavorazioni più rappresentative della domanda di servizi da parte dell'utenza), il loro numero è pari, per l'ufficio di Milazzo, a meno della metà del valore medio nazionale.
  L'ufficio di Milazzo, inoltre, occupa un immobile in locazione passiva, rientrando quindi, diversamente da quanto affermato dall'interrogante, in due dei tre parametri fissati dalla legge per individuare gli uffici da chiudere.
  Ciò posto, l'Agenzia delle entrate rileva che una distribuzione più razionale sul territorio del personale e delle strutture logistiche di supporto rende possibile, oltre al risparmio di spesa immediatamente quantificabile in termini di minori costi diretti, anche un sensibile recupero di produttività e di efficienza corrispondente alla chiusura di strutture con carichi di lavoro particolarmente esigui.Pag. 68
  Concentrando presso uffici con maggior carico di lavoro unità di personale, oggi non adeguatamente utilizzate nelle sedi in cui prestano servizio, si potrà indubbiamente ottenere un guadagno in termini di economia di scala e di sinergie di risorse.
  In questo modo, a ben vedere, non si affievolisce la presenza sul territorio, ma si crea piuttosto un presidio locale che – grazie proprie all'aggregazione di forze prima troppo disperse (nell'ufficio di Milazzo le unità in servizio sono appena 27, come si è prima detto) – può risultare alla fine più forte, ed in grado perciò di rendere servizi migliori e più qualificati a vantaggio dei contribuenti.
  Comunque, giova evidenziare, che a partire dalla data di chiusura dell'ufficio di Milazzo, non ancora stabilita, l'utenza potrà rivolgersi all'ufficio di Barcellona Pozzo di Gotto, che dista appena 11 km.
  Peraltro, l'Agenzia delle entrate manifesta la propria disponibilità, previa intesa con l'Amministrazione comunale per la condivisione dei relativi costi, a mantenere operative a Milazzo alcune postazioni di front-office, calibrandone il numero e la frequenza di apertura alle effettive richiede di servizi da parte dell'utenza.
  Inoltre, relativamente ai servizi all'utenza, occorre sottolineare che la revisione degli uffici deve tenere conto delle «innovate modalità operative connesse all'aumento dell'informatizzazione dei servizi come prevede l'articolo 8, comma 1, lettera f), del citato decreto-legge n. 95 del 2012.
  Sotto questo aspetto l'Agenzia delle entrate offre da tempo all'utenza tutta una serie di servizi di cui è possibile usufruire senza recarsi fisicamente allo sportello dell'ufficio. Tali servizi, che investono tutta la gamma di attività che è offerta dall'ufficio territoriale, sono resi con il canale telefonico, mediante il quale è possibile ottenere informazioni fiscali generali su normativa, scadenze e adempimenti nonché informazioni e assistenza sulle comunicazioni di irregolarità e sui rimborsi, ma soprattutto con i canali telematici Entratel (per le grandi imprese e gli intermediari professionali) e Fisconline (per i singoli cittadini).
  Per il tramite dei servizi on-line si può compilare e presentare la dichiarazione dei redditi, pagare le imposte, registrare i contratti di locazione, presentare numerose altre tipologie di dichiarazioni e comunicazioni.
  Per quanto riguarda i servizi informativi di base, inoltre, dal sito internet dell'Agenzia è possibile stampare la modulistica, consultare la normativa e le istruzioni, reperire i codici da utilizzare per effettuare i pagamenti e accedere a tutte le informazioni necessarie per adempiere gli obblighi fiscali.

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ALLEGATO 3

5-05950 Pisano: Dati relativi ai controlli in materia di ritenute operate nei confronti di imprese e professionisti.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con il question time in esame, gli Onorevoli interroganti ripropongono all'attenzione del Governo la problematica applicativa relativa al mancato rilascio, da pane del sostituto, della certificazione attestante le ritenute effettuate sui compensi entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta di imputazione dei compensi stessi, nonché della mancata dichiarazione delle ritenute stesse attraverso il modello 770.
  In particolare, gli Onorevoli interroganti, facendo riferimento al controllo formale delle dichiarazioni, effettuato ai sensi dell'articolo 36-ter del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, chiedono di conoscere quante dichiarazioni, presentate dalle imprese e dai professionisti a partire dall'anno di imposta 2011, evidenzino l'indicazione delle ritenute subite ed, in particolare, quante di esse indichino ritenute subite in misura non corrispondente a quelle dichiarate dai sostituti di imposta nei modelli 770.
  Gli Interroganti vogliono, inoltre, conoscere il numero dei controlli eseguiti in ordine alla verifica della regolarità delle ritenute subite e riportate in dichiarazione, specificando:
   il numero dei controlli definiti in «via breve»:
   il numero dei controlli conclusi senza recupero e con relativa archiviazione;
   il numero dei controlli iscritti a ruolo.

  Infine, gli onorevoli interroganti chiedono di conoscere il numero dei controlli eseguiti sulle dichiarazioni presentate dai sostituti, con il relativo esito.
Al riguardo, sentita l'Agenzia delle entrate, si riferisce quanto segue.
  Preliminarmente deve precisarsi che i dati ad oggi disponibili sono relativi esclusivamente all'anno di imposta 2011, in quanto il controllo dell'anno di imposta 2012 è ancora in fase di elaborazione e che tali dati non sono ancora definitivi.
  Inoltre, per quanto concerne la riscossione, si evidenzia che i contribuenti controllati, qualora abbiano richiesto la rateazione dell'importo, potrebbero non avere ancora completato il versamento del dovuto, e quindi, il dato degli incassi è ancora provvisorio.
  Il controllo formale è eseguito sulla base di una preventiva analisi e con l'individuazione di specifici criteri selettivi che consentono di estrapolare le dichiarazioni a maggior rischio fiscale.
  In particolare, il numero di posizioni che risultano indicate nel quadro AU della dichiarazione mod. 770/2012 di un sostituto di imposta è pari a n. 4.226.935.
  Per l'anno di imposta 2011, sono state segnalate per il controllo formale, sulla base dei sopra menzionati criteri selettivi, n. 316.351 posizioni (5.56 per cento sul totale), di cui n. 58.885 (1.03 per cento sul totale) sono state individuate per la presenza di ritenute non derivanti da lavoro dipendente e non riscontrate con i modelli 770.
  Dopo il controllo documentale effettuato dagli Uffici, n. 20.152 dichiarazioni Pag. 70sono state variate, producendo esiti a favore dell'erario pari ad euro 48.469.417 (il recupero è derivato non solo dalle ritenute ma anche da deduzioni, detrazioni e crediti di imposta indebitamente fruiti in dichiarazione dai contribuenti: il dato non è scorporabile).
  Su tali posizioni, ad oggi, gli Uffici hanno effettuato sgravi per un importo pari a 34.976 euro.
  Infine il numero degli accertamenti eseguiti nel biennio 2013-2014 nei confronti dei sostituti di imposta ed aventi ad oggetto, tra l'altro, il controllo sui dati indicati all'interno dei modelli di dichiarazione 770, è di circa 15 mila unità, per una maggiore imposta accertata totale di circa 2,1 miliardi di euro.
  Gli accertamenti definiti mediante gli istituti deflativi del contenzioso sono più di 4.200 per una maggiore imposta definita totale superiore a 530 milioni di euro. Di questi, il riscosso complessivo tramite I 24 ammonta, ad oggi, a circa 490 milioni di euro.
  Da ultimo, dall'Agenzia delle entrate riferisce che il numero degli accertamenti nei confronti dei sostituti d'imposta oggetto di impugnazione è di circa n. 2.400 unità.