CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 18 giugno 2015
466.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2014 (C. 3123 Governo, approvato dal Senato).

EMENDAMENTI PRESENTATI

ART. 9.

  Al comma 1, dopo la lettera t), aggiungere la seguente:
  t-bis
) prevedere, per quanto attiene ai derivati su merci agricole di cui all'articolo 88 della direttiva 2014/65/UE, l'adozione di limiti di posizione efficaci per gli investitori non commerciali e di idonei meccanismi che intervengano sulle contrattazioni in situazioni di mercato che possono determinare condizioni di grave squilibrio sui mercati delle materia prime agricole;.
9.1. Franco Bordo, Zaccagnini, Paglia.

ART. 17.

  Sopprimerlo.
*17.1. Dorina Bianchi.

  Sopprimerlo.
*17.2. Romanini.

  Sopprimerlo.
*17.3. Fedriga, Guidesi.

  Sostituire le parole da: norme a consumatore con le seguenti: che, nel caso in cui il miele è originario di più Stati membri o paesi terzi, l'indicazione dei paesi d'origine venga sostituita da una delle indicazioni, a seconda dei casi, previste dall'articolo 1, comma 1, lettera a), della direttiva 2014/63/UE.
**17.4. Dorina Bianchi.

  Sostituire le parole da: norme a consumatore con le seguenti: che, nel caso in cui il miele è originario di più Stati membri o paesi terzi, l'indicazione dei paesi d'origine venga sostituita da una delle indicazioni, a seconda dei casi, previste dall'articolo 1, comma 1, lettera a), della direttiva 2014/63/UE.
**17.5. Romanini.

  Sostituire le parole da: norme a consumatore con le seguenti: che, nel caso in cui il miele è originario di più Stati membri o paesi terzi, l'indicazione dei paesi d'origine venga sostituita da una delle indicazioni, a seconda dei casi, previste dall'articolo 1, comma 1, lettera a), della direttiva 2014/63/UE.
**17.6. Fedriga, Guidesi.

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ALLEGATO 2

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2014 (C. 3123 Governo, approvato dal Senato).

PROPOSTA DI RELAZIONE DEL RELATORE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La XIII Commissione Agricoltura,
   esaminato, per la parte di competenza, il disegno di legge C. 3123 Governo, approvato dal Senato: «Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2014»,
   premesso che:
    l'articolo 6 contiene la delega al Governo per l'attuazione della direttiva 2014/40/UE del Parlamento europeo e del Consiglio e che l'allegato B contiene la direttiva 2014/36/UE, direttiva 2014/63/UE e la direttiva (UE) 2015/412 del Parlamento europeo e del Consiglio intese a disciplinare materie che rivestono interesse per il settore primario, avendo ad oggetto rispettivamente i lavoratori stagionali, di particolare rilievo per i lavori stagionali agricoli, il miele e gli OGM;
    la direttiva 2014/36/UE determina le condizioni di ingresso e di soggiorno per lavoro stagionale di cittadini di Paesi terzi e definisce i diritti dei medesimi lavoratori, non incidendo sul diritto degli Stati membri di determinare il volume di ingresso nel proprio territorio di cittadini di Paesi terzi per motivi di lavoro stagionale, e consente pertanto di considerare inammissibile o rigettare la domanda, stabilendo altresì che il periodo massimo di soggiorno per i lavoratori stagionali non dovrà essere inferiore a cinque mesi e non superiore a nove mesi in un dato periodo di dodici mesi, salva possibilità di proroga in limitati casi determinati e che gli Stati membri agevoleranno, tramite procedure semplificate e accelerate, il reingresso dei cittadini di Paesi terzi ammessi nello Stato membro interessato, in qualità di lavoratori stagionali, i quali abbiano rispettato le condizioni applicabili ai lavoratori stagionali previste dalla direttiva;
    la direttiva 2014/40/UE disciplina aspetti relativi alla lavorazione e alla vendita dei prodotti del tabacco, coltivazione che riveste rilievo nell'ambito del comparto agricolo, con lo scopo di migliorare il funzionamento del mercato interno del tabacco e dei prodotti correlati, regolando profili rilevanti, sulla base di un alto livello di protezione della salute umana, tra i quali livelli di emissione di catrame e nicotina, ingredienti, etichettatura e confezionamento, vigilanza e sanzioni, queste ultime affidate agli Stati membri,
  delibera di

RIFERIRE IN SENSO FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   valuti la Commissione di merito l'opportunità di introdurre nella delega per il recepimento della direttiva 2014/63/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 maggio 2014, che modifica la direttiva 2001/110/CE del Consiglio concernente il miele, la cui scadenza è il 24 giugno 2015, la possibilità di richiedere che il Governo introduca ulteriori disposizioni per salvaguardare Pag. 166la completezza delle informazioni sulla provenienza del miele a vantaggio dei consumatori e anche di impegnare lo stesso Governo in sede UE a richiedere la modifica della direttiva stessa per introdurre, anche per le produzioni confezionate fuori Italia, analogo livello di trasparenza nei confronti dei consumatori per quanto concerne la indicazione di provenienza del miele, già oggi previsto per le produzioni prodotte e confezionate nel nostro paese;
   valuti la Commissione di merito l'opportunità, fermo restando il divieto di coltivazione di OGM introdotto ai sensi degli articoli 53 e 54 del regolamento CE n. 78 del 2002 nonché in attuazione delle misure transitorie stabilite dalla direttiva 2015/412/UE, la previsione, nei decreti legislativi di attuazione della direttiva stessa, di avvalersi positivamente di tale possibilità al fine di salvaguardare gli habitat naturali, gli ecosistemi, i paesaggi e la biodiversità, e anche nel campo della ricerca, fermo restando il divieto di coltivazione in campo aperto, di prevedere misure tali da prevenire contaminazioni sulle altre colture da coltivazioni geneticamente modificate;
   valuti la Commissione di merito, con riferimento al recepimento della Direttiva 2015/36/UE relativo alle condizioni di ingresso e di soggiorno dei cittadini di paesi terzi per motivi di impiego in qualità di lavoratori stagionali, di porre grande attenzione alla peculiarità del lavoro agricolo, in particolare relativamente all'impiego in vendemmia o nella raccolta di frutta e ortaggi, per quanto concerne le tempistiche e la necessaria semplificazione delle procedure formali.

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ALLEGATO 3

Programma di lavoro della Commissione per il 2015 – Un nuovo inizio (COM(2014)910 final).
Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2015 (Doc. LXXXVII-bis, n. 3).
Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea (1o luglio 2014-31 dicembre 2015) elaborato dalle future presidenze italiana, lettone e lussemburghese (10948/1/14).

PROPOSTE DI PARERE ALTERNATIVO DEL GRUPPO M5S

  Il Gruppo Movimento 5 Stelle,
   esaminata la Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2015 (Doc. LXXXVII-bis, n. 3),
   premesso che:
    rispetto agli obiettivi più volte annunciati dal Presidente del Consiglio dei ministri relativi alla necessità di promuovere un graduale mutamento dell'indirizzo politico dell'Ue affiancando la crescita e l'occupazione alle esigenze di consolidamento economico e fiscale, l'azione del governo italiano non appare particolarmente incisiva e molto resta ancora da fare con riferimento alla revisione dei meccanismi di funzionamento delle istituzioni dell'Unione;
    relativamente ad una delle iniziative più significative dell'anno in corso, il fondo europeo per gli investimenti strategici FEIS, le aspettative sono notevoli e occorre che fatti concreti seguano alle dichiarazioni; il cosiddetto «piano Junker» ricomprende molte priorità: crescita ed occupazione, Europa digitale, mercato unico dell'energia, cambiamento climatico, tutela dei diritti fondamentali, gestione delle migrazioni. Tuttavia le criticità sono notevoli e vanno dalla governance del fondo fino alla impossibilità per i Paesi che contribuiscono ad esso di poter contare su un ritorno economico certo;
    un'altra delle questioni più rilevanti per l'agenda europea è il negoziato in corso per la conclusione dell'accordo commerciale tra l'Ue e gli USA noto come TTIP; a tal proposito è necessario che il Governo italiano, anche dando seguito a degli impegni presi su richiesta del Parlamento, prenda una posizione decisa affinché si rivedano i termini dell'accordo al fine di escludere qualsiasi intesa che di fatto limiti la portata delle leggi nazionali ed in particolare si riconsideri il meccanismo di composizione delle controversie tra investitori e Stati che non preveda un organismo terzo rispetto ai tribunali tradizionali. Per quanto riguarda il capitolo agricolo del negoziato e in particolare la tutela delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche, questione di rilevanza eccezionale per il nostro Paese leader di prodotti agroalimentari «made in Italy», nessuna intesa può essere concordata senza l'assenso statunitense alla limitazione dell'utilizzo del nome generico sugli alimenti europei con indicazione protetta come peraltro già previsto in altri trattati internazionali; né tanto meno appare una soluzione condivisibile la proposta di modificare il sistema di etichettatura americano con l'indicazione dell'origine di un prodotto esposto sugli scaffali di negozi americani e che tuttavia rechi un nome italiano e sia di origine americana;Pag. 168
    è indispensabile un impegno più deciso del governo italiano per la tutela delle produzioni nazionali e per la garanzia di sicurezza e alta qualità dei prodotti quale elemento chiave per lo sviluppo del settore agricolo; il continuo rimando della messa a punto della normativa sul «made in» è lo specchio dei rapporti di forza nell'Unione europea e quindi della debolezza del nostro Paese che ha una legge sull'etichettatura d'origine ad oggi inapplicabile per contrasto con la normativa europea;
    per quanto concerne le politiche in materia di pesca l'azione del governo italiano dovrebbe ulteriormente promuovere lo sviluppo sostenibile e l'innovazione e dare impulso alla diversificazione della normativa in considerazione della peculiarità dei singoli ambienti marini europei nell'ottica di una pesca che tuteli l'ecosistema marino unitamente alla concorrenza e competitività delle imprese di pesca,
  esprime

PARERE CONTRARIO.

  Il Gruppo Movimento 5 Stelle,
   esaminato il Programma di lavoro della Commissione per il 2015 – Un nuovo inizio (COM(2014)910 final),
   premesso che:
    il programma di lavoro della Commissione per il 2015 si articola in 23 nuove iniziative che l'esecutivo comunitario si impegna a realizzare e circa 80 esistenti che per motivi tecnici o politici intende ritirare o modificare;
    tra le nuove iniziative, le priorità più significative sono: un piano di investimenti per l'Europa; il mercato unico digitale; l'Unione europea per l'energia; equità fiscale; un nuovo approccio all'immigrazione legale; una unione economica e monetaria più profonda;
    relativamente all'elenco delle proposte pendenti ritirate o decadute si segnalano:
     la proposta di regolamento sul finanziamento del regime di aiuti per la distribuzione di ortofrutticoli, banane e latte nelle scuole COM/2014/0032/2014/0014 COD;
     la proposta di regolamento relativo alla produzione biologica e all'etichettatura dei prodotti biologici COM/2014/00175/2014/0097/COD;
     la proposta di regolamento relativo alla produzione e alla messa a disposizione sul mercato di materiale riproduttivo vegetale COM/2013/0262/2013/COD,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   con riferimento alla proposta di regolamento sul finanziamento del regime di aiuti per la distribuzione di ortofrutticoli, banane e latte nelle scuole COM/2014/ 0032/2014/0014/COD il Governo intervenga affinché l'Ue continui a sostenere tali iniziative ancorché nel rispetto dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità;
   con riferimento alla proposta di regolamento relativo alla produzione biologica e all'etichettatura dei prodotti biologici COM/2014/00175/2014/0097/COD è fortemente auspicabile che la materia armonizzata si limiti alle parti relative alle informazioni ai consumatori e ai controlli e si lasci agli Stati membri la regolazione degli aspetti di dettaglio;
   con riferimento alla proposta di regolamento relativo alla produzione e alla messa a disposizione sul mercato di materiale riproduttivo vegetale COM/2013/0262/2013/COD, si accoglie con favore il ritiro della proposta a seguito della bocciatura del testo da parte del parlamento europeo e si impegna il Governo a mettere in atto tutte le iniziative utili al fine di Pag. 169tutelare il libero scambio delle sementi tra gli agricoltori e la loro non brevettabilità a tutela della biodiversità, fatta salva l'esigenza di assicurare i necessari controlli a garanzia degli utilizzatori.
  Il Gruppo Movimento 5 Stelle,
   esaminato il Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea (1o luglio 2014-31 dicembre 2015) elaborato dalle future presidenze italiana, lettone e lussemburghese (10948/1/14),
   premesso che:
    da quanto si apprende dal documento in titolo, le tre presidenze, Italia, Lettonia e Lussemburgo continueranno a promuovere lo sviluppo sostenibile, innovativo e rispettoso dell'ambiente del settore agricolo, alimentare e della pesca nell'Unione europea, e a lavorare per migliorare la competitività della produzione;
    le tre presidenze garantiranno che l'UE continuerà ad impegnarsi pienamente nelle discussioni internazionali sull'agricoltura e la sicurezza alimentare, particolarmente nel quadro dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) e del Comitato per la sicurezza alimentare mondiale;
    il trio continuerà ad affrontare le questioni veterinarie, alimentari e fitosanitarie e si concentrerà, in via prioritaria, sullo sviluppo del quadro legislativo e strategico in materia con l'obiettivo di assicurare che tutti i cittadini dell'UE abbiano accesso ad alimenti sicuri; le tre presidenze concentreranno i lavori sull'adozione del nuovo regolamento sui nuovi prodotti alimentari presentato dalla Commissione nel dicembre 2013, accanto alle proposte sul divieto di produzione di alimenti a partire da animali clonati e l'interdizione della tecnica di riproduzione per clonazione a fini di allevamento;
    riguardo ai negoziati tra l'UE e i paesi terzi, le tre presidenze faranno il possibile per conseguire una maggiore conformità alle norme sanitarie internazionali previste dall'Accordo sull'applicazione delle misure sanitarie e fitosanitarie (SPS) e per promuovere l'esportazione di prodotti agroalimentari;
    in materia di foreste, le tre presidenze proseguiranno i negoziati su un «accordo giuridicamente vincolante sulle foreste in Europa» e assicureranno l'attuazione della nuova strategia forestale per l'UE, con particolare attenzione al potenziamento dell'utilizzo efficiente e sostenibile delle risorse forestali nel contesto della futura strategia per il clima e l'energia per il 2030. Un contributo importante alla diffusione e alla promozione a livello globale del modello europeo di gestione delle foreste con l'obiettivo di assicurare una gestione delle foreste sostenibile e responsabile in tutto il mondo sarà rappresentato dal Forum delle Nazioni Unite sulle foreste (New York, 4-15 maggio 2015);
    relativamente al settore della pesca, per le tre presidenze, la priorità principale sarà compiere ogni sforzo per conseguire progressi significativi nella preparazione della base giuridica e concentrarsi sull'attuazione della nuova politica comune della pesca (PCP) e del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP). Si dedicherà inoltre particolare attenzione all'acquacoltura in vista dell'aumento della produzione nell'UE, potenziando i fattori di competitività rappresentati dal rispetto dell'ambiente e degli ecosistemi, dalla sicurezza alimentare e dalla qualità. Le tre presidenze si concentreranno sulla conclusione di accordi sulle possibilità di pesca nel 2015-2016 nelle acque dell'UE e internazionali (TAC e quote: regolamento per le acque UE e internazionali, Mar Baltico, Mar Nero, specie di acque profonde), che dovranno essere coerenti con gli obiettivi della nuova PCP. Per assicurare la gestione sostenibile delle risorse della pesca e, in particolare, l'obiettivo del rendimento massimo sostenibile per tutti gli stock, le tre presidenze lavoreranno all'elaborazione di piani di gestione pluriennali. Il nuovo quadro di misure tecniche sarà considerato un elemento essenziale di questo sforzo. Proseguirà pertanto il lavoro di Pag. 170allineamento al trattato di Lisbona di diversi regolamenti esistenti. Alla luce dei dati insoddisfacenti riguardanti gli stock del Mar Mediterraneo, le tre presidenze intendono promuovere le procedure regionali ammesse dalla nuova PCP – anche attraverso l'adozione di piani di gestione – al fine di assicurare misure condivise da parte degli Stati membri interessati, nonché l'azione della Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (CGPM) in vista dell'introduzione di un'appropriata gestione delle misure, condivise anche dai paesi terzi interessati,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   in considerazione del passaggio da un sistema di produzione lattiera-casearia contingentato ad uno completamente liberalizzato, che il Governo intervenga in sede di Consiglio agricoltura affinché sia assicurato un monitoraggio continuo a livello europeo del mercato nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari alla luce dell'operatività delle misure del pacchetto latte;
   che il Governo intervenga in sede di Consiglio pesca affinché l'Ue assicuri una rappresentazione e un coordinamento adeguati della sua posizione nelle negoziazioni degli accordi di partenariato con i paesi terzi e nelle riunioni previste con le organizzazioni multilaterali e con i paesi costieri nel settore della pesca e compia altresì ogni utile azione affinché i Paesi di nuova adesione che si affacciano sui bacini marittimi comuni, quali il mare Adriatico, adottino senza deroghe la normativa europea sulla pesca.

Pag. 171

ALLEGATO 4

Programma di lavoro della Commissione per il 2015 - Un nuovo inizio (COM(2014)910 final)
Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2015 (Doc. LXXXVII-bis, n. 3)
Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea (1o luglio 2014-31 dicembre 2015) elaborato dalle future presidenze italiana, lettone e lussemburghese (10948/1/14)

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La XIII Commissione,
   esaminati congiuntamente per le parti di competenza il Programma di lavoro della Commissione per il 2015 (COM(2014)910 fin.), la Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2015 (Doc. LXXXVII-bis, n. 3) e il Programma dei diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea (1o luglio 2014-31 dicembre 2015) elaborato dalle future presidenze italiana, lettone e lussemburghese (10948/1/14);
   considerato favorevolmente quanto affermato nel programma di lavoro della Commissione per il 2015 circa la necessità di conseguire nei negoziati tra l'UE ed i Paesi terzi l'assunzione di impegni vincolanti in merito al rispetto delle norme sanitarie internazionali previste dall'Accordo sull'applicazione delle misure sanitarie e fitosanitarie (SPS);
   ritenuto opportuno, altresì, prestare particolare attenzione, sempre in ambito di negoziati tra l'Unione europea ed i Paesi terzi, alla protezione efficace delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche agroalimentari, del vino e delle bevande spiritose registrate ai sensi dei quattro regolamenti europei vigenti, nonché all'introduzione della certificazione di origine delle materie prime alla base delle produzioni;
   apprezzati gli impegni già assunti e richiamati nella Relazione programmatica che dà conto dell'attività svolta dalle istituzioni dell'Unione europea e delle corrispondenti iniziative assunte dal Governo italiano sia in relazione alla partecipazione ai negoziati a livello europeo sia ai fini dell'attuazione della normativa dell'Unione nell'ordinamento italiano;
   considerato importante che nella nuova OCM approvata (reg. 1308/2013) sulle modalità di gestione dei diritti di reimpianto del comparto viticolo, il Governo abbia concordato opportune misure per contenere possibili rischi di eccesso di produzione, per ridurre i vincoli, per semplificare gli adempimenti e nel contempo evitare il rischio della perdita di potenziale viticolo nazionale;
   ritenuto, altresì, importante che il Governo si impegni per una revisione della nuova Ocm (reg. 1308/2013) relativamente alla modalità di gestione delle autorizzazioni all'impianto, della conversione dei diritti di impianto e di autorizzazioni al reimpianto del comparto viticolo per ridurre i vincoli e per evitare il rischio della perdita di potenziale viticolo nazionale;
   rilevato che la Relazione è stata trasmessa alle Camere il 27 marzo 2015 mentre, ai sensi dall'articolo 13, comma 2, della legge n. 234 del 2012, avrebbe dovuto Pag. 172essere trasmessa entro il 28 febbraio 2014;
   considerato che tale ritardo nella trasmissione richiede un'attenta valutazione delle questioni di rilievo per la partecipazione dell'Italia all'Unione Europea emerse in corso d'anno e, in particolare, durante il semestre italiano di Presidenza dell'Unione, dell'attività legislativa, di indirizzo e di controllo e dei relativi lavori in Parlamento;
   considerato, inoltre, che il Programma di lavoro della Commissione europea è stato elaborato nei primi mesi del 2014 ed è già in fase di attuazione, essendo riferito al periodo 1 luglio 2014 – 31 dicembre 2015, nel quale la Presidenza italiana si è alternata con la Presidenza lettone cui seguirà quella lussemburghese,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:

  valuti la Commissione di merito l'opportunità di richiedere al Governo:
   a) di sollecitare l'Unione europea ad intervenire finanziariamente per sostenere le azioni poste in essere a livello nazionale per fronteggiare le situazioni di emergenza che caratterizzano talune produzioni agroalimentari a causa di particolari crisi di mercato o di specifici problemi fitosanitari;
   b) di mantenere un'attenzione costante alle iniziative legislative europee volte a tutelare le produzioni di qualità, a riconoscerne il valore, in particolare attraverso un sistema trasparente di etichettatura e di informazione ai consumatori;
   c) di sollecitare l'adozione di semplificazioni dei meccanismi che consentano di adeguare il nuovo sistema di autorizzazioni all'impianto e al reimpianto dei vigneti allo sviluppo del mercato;
   d) di tenere conto, in vista dell'approvazione della proposta di regolamento sul finanziamento del regime di aiuti per la distribuzione di ortofrutticoli, banane e latte nelle scuole (COM (2014)32), della decisione adottata dal Parlamento europeo nella seduta plenaria del 27 maggio 2015 concernente il mandato negoziale (2015/2659-RSP), nella quale si sottolinea l'importanza di incrementare tali iniziative sia con un maggiore sostegno finanziario sia con l'aggiunta di prodotti con provati benefici per la salute dei bambini dando priorità ai prodotti locali e regionali;
   e) di intervenire in ambito europeo nelle sedi opportune affinché, soprattutto in considerazione del passaggio da un sistema di produzione lattiera-casearia contingentato ad uno completamente liberalizzato, sia assicurato un monitoraggio continuo a livello europeo del mercato nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari;
   f) di sollecitare l'Unione europea nonché il Consiglio agricoltura e pesca affinché sia assicurato un coordinamento efficace nell'ambito dei negoziati degli accordi di partenariato con i paesi terzi nonché nelle riunioni con le organizzazioni multilaterali e con i paesi costieri nel settore della pesca, affinché i Paesi di nuova adesione, che si affacciano sui bacini marittimi comuni, quali il mare Adriatico, senza deroghe la normativa europea sulla pesca;
   g) di garantire la vincolatività del principio di precauzione e la massima trasparenza nell'informazione ai consumatori (etichettatura, confezioni e qualunque materiale o strumento informativo sugli stessi) nell'ambito delle proposte in materia attualmente all'esame delle istituzioni europee, nonché del riesame del processo decisionale per l'autorizzazione di nuovi alimenti e mangimi geneticamente modificati – oggetto della recente proposta di regolamento COM(2015)177;
   h) di sottolineare la necessità della massima trasparenza sulle materie prime utilizzate e sulla loro provenienza, con particolare riferimento all'origine;Pag. 173
   i) di prorogare il divieto transitorio sulla clonazione di animali delle specie bovina, suina, ovina, caprina ed equina allevati e fatti riprodurre a fini agricoli, ai fini dell'immissione sul mercato di prodotti alimentari ottenuti da cloni animali (COM (2013) 892) e (COM (2013) 893), in modo da permettere una reale verifica sulla percorribilità della scelta, garantendo una rigorosa applicazione del principio di precauzione ed una distinzione sul piano terminologico dei prodotti ottenuti, diversificandoli e distinguendoli rispetto alle produzioni ordinarie, e prevedendo, infine, una chiara indicazione al riguardo in etichetta;
   j) di sostenere la necessità di addivenire ad un accordo definitivo sulla proposta di regolamento relativa alla produzione biologica e all'etichettatura dei prodotti biologici COM(2014)180, all'esame del Consiglio Agricoltura del prossimo 16 giugno, che consenta di valorizzare, attraverso una disciplina uniforme, la tipicità, il potenziale del settore assicurando nel contempo maggiore tutela nei confronti dei consumatori;
   k) di trasmettere quanto prima alle Camere la relazione consuntiva relativa al 2014, in modo da consentire in termini utili e tempestivi l'esame delle attività svolte dal Governo a livello europeo e, in particolare, del seguito dato agli atti di indirizzo approvati dalle Camere.