CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 18 giugno 2015
466.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-04329 Moretto: Istituzione della fermata di Portogruaro nel collegamento ferroviario ad alta velocità Trieste-Roma.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In relazione ai collegamenti ferroviari di media/lunga percorrenza tra il Veneto orientale e Roma e il servizio ferroviario regionale interessante la linea Venezia – Portogruaro, Ferrovie dello Stato Italiane (FS) evidenzia quanto segue.
  Nello specifico, per i collegamenti media/lunga percorrenza, la coppia di treni Frecciargento 9440/49 – 9404/11 Trieste – Roma e viceversa è effettuata in regime di mercato tra Roma e Venezia, mentre la tratta Venezia – Trieste (e viceversa) è regolata da una convenzione tra Trenitalia e la Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, che prevede un corrispettivo regionale in quanto su quest'ultima tratta i ricavi da traffico passeggeri sarebbero altrimenti insufficienti a coprire i costi di produzione.
  L'assenza di fermate tra Trieste e Venezia è determinata dall'esigenza di assicurare un collegamento il più veloce possibile tra il Capoluogo giuliano e la Capitale.
  Per quanto riguarda la stazione di Portogruaro, il collegamento diretto con Roma è assicurato da 4 treni Intercity, ai quali si aggiungono le numerose soluzioni con cambio a Mestre tra i treni del sistema Frecciargento e i Regionali o Frecciabianca, con tempi di percorrenza di poco superiori alla 4 ore e 30.
  Quanto al servizio regionale sulla tratta Portogruaro – Venezia, ricordo che, secondo la normativa vigente (decreto legislativo n. 422 del 1997), la programmazione dei servizi regionali, comprendente, fra l'altro, numero, fermate e orari dei collegamenti e relazioni da servire, è affidata alle singole Regioni, i cui rapporti con Trenitalia sono disciplinati da Contratti di Servizio. Compete, inoltre, a ciascuna Regione la determinazione delle tariffe per i servizi del proprio territorio.
  A partire dall'orario del 2014, la Regione Veneto – nell'ambito delle proprie competenze – ha avviato un progetto di riorganizzazione del servizio ferroviario regionale sull'intero territorio che ha comportato, fra l'altro, l'introduzione di un'offerta di tipo cadenzato, con un complessivo incremento di corse e – tenendo conto delle diverse combinazioni realizzabili con cambio treno – un numero maggiore di opzioni di viaggio.
  In particolare, la linea Venezia – Portogruaro, nel confronto tra gli anni 2013 e 2014, in un giorno feriale medio ha visto incrementare le corse giornaliere da 56 a 80 treni/giorno; la puntualità si è attestata oltre il 90 per cento e le soppressioni sono diminuite di circa il 50 per cento.
  Va rilevato, peraltro, che la Regione – anche sulla base delle richieste ricevute per l'attivazione di corse notturne e festive – ha disposto da metà maggio di quest'anno l'effettuazione del treno Regionale 10000 (Portogruaro p. ore 4.13 – a. ore Venezia 5.25) anche il sabato e nei giorni festivi, del Regionale 10001 (Mestre p. ore 5.25 – Portogruaro a. ore 6.23) il sabato e del Regionale 10005 (Venezia p. ore 6.11 Portogruaro a. ore 7.23) nei giorni festivi.
  Nel contempo, RFI sta completando la valutazione tecnico-economica di alcune soluzioni relative alla fascia serale – notturna, finalizzate a corrispondere a specifiche richieste dei Comitati pendolari.

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ALLEGATO 2

5-05250 Catalano: Adozione di strumenti volti a facilitare la mobilità delle persone con disabilità.

TESTO DELLA RISPOSTA

   La proposta di creare una banca dati nazionale per il Contrassegno Unificato Disabili Europeo (CUDE), chiaramente nel rispetto del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia di protezione dati personali), al fine di realizzare un sistema centralizzato che consenta il riconoscimento del diritto del disabile al di fuori del proprio comune di appartenenza, sarebbe auspicabile e potrebbe rientrare tra gli obiettivi dell'Associazione Nazionale Comuni d'Italia.
  L'eventuale collegamento, poi, tra un registro pubblico CUDE e l'archivio nazionale dei veicoli di cui agli articoli 225 e 226 del Codice della strada, ancorché possibile, non risulterebbe di particolare utilità. Infatti, il contrassegno rilasciato ad un diversamente abile è strettamente personale e non è vincolato a uno specifico veicolo; la titolarità del contrassegno consente quindi al disabile di poter usufruire di qualsiasi veicolo al proprio servizio e non è necessario che sia intestatario del mezzo.
  Quanto all'ipotesi di realizzare un CUDE con microchip elettronico di raccolta ed eventuale comunicazione dati – peraltro già previsto dal decreto del Presidente della Repubblica 30 luglio 2012, n. 151 – allo stato attuale non è realizzabile, considerata l'estrema diversità delle apparecchiature adottate dalle singole amministrazioni comunali in piena discrezionalità. Peraltro, l'adozione di uno standard unico di comunicazione, ancorché auspicabile, non può essere imposta dal MIT in quanto ricompresa nella competenza degli enti internazionali di unificazione.
  Infine, occorre evidenziare che l'omologazione delle apparecchiature di controllo dei varchi viene effettuata dal MIT su istanza del produttore; sono ammesse tutte le tecnologie disponibili e non può essere privilegiata, per ovvi motivi di garanzia della libera concorrenza, una specifica modalità di comunicazione a corto raggio terra-veicolo.

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ALLEGATO 3

5-05425 Crivellari: Riduzione da parte di Trenitalia dei servizi di trasporto ferroviario nella regione Veneto.
5-05498 Narduolo: Ipotesi di soppressione di alcune tratte ferroviarie in Veneto.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Rispondo congiuntamente agli atti n. 5-05425 dell'Onorevole Crivellari e n. 5-05498 dell'Onorevole Narduolo in quanto vertono sul medesimo argomento.
  Come è noto, la programmazione dei servizi regionali è in capo alle singole Regioni, disciplinata da Contratti di Servizio con Trenitalia, che definiscono, tra l'altro, le caratteristiche di tali servizi da effettuare sulla base delle risorse economiche rese disponibili dalle Regioni stesse.
  Per quanto riguarda la sospensione di alcuni collegamenti regionali durante il periodo estivo, Ferrovie dello Stato Italiane (FS) evidenzia che:
   il treno Regionale 20490 (p. Monselice h.19.38 – a. Legnago h. 20.21, ultimo collegamento della sera su questa relazione) circolerà anche durante il periodo estivo nei giorni lavorativi;
   è ugualmente confermata per il periodo estivo la circolazione del servizio sostitutivo VE 708 (p. Monselice h. 20.39 – a. Legnago h. 21.38);
   sempre durante l'estate 2015, secondo la programmazione definita dalla Regione Veneto, verrà sospesa la circolazione del treno Regionale 20795 e confermato come ultimo treno della sera tra Venezia e Rovigo il Regionale 20799 (p. Venezia S.L. h.19.49 – a. Rovigo h. 21.30), che circola tutti giorni.

  Sempre PS sottolinea, inoltre, che – a seguito di una serie di incontri sul territorio e di quanto emerso dal lavoro di vari tavoli tecnici – la Regione Veneto ha disposto delle variazioni all'offerta commerciale vigente in accoglimento di alcune specifiche richieste per venire incontro alle esigenze dei pendolari.

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ALLEGATO 4

5-05479 De Lorenzis: Gestione della società Ferrovie Appulo Lucane (FAL), anche con riguardo alle modalità di selezione del personale.

TESTO DELLA RISPOSTA

  La problematica evidenziata è stata già trattata di recente nel corso di una seduta di question time, ma l'esiguità dei tempi non ha consentito una approfondita disamina. Come già detto, la normativa nazionale di riferimento per il reclutamento del personale della società Ferrovie Appulo Lucane (FAL) non è il decreto legislativo n. 165 del 2001 bensì l'articolo 18, comma 2, del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito nella legge n. 133 del 2008, in quanto si tratta di società pubblica interamente partecipata dallo Stato che gestisce trasporto regionale e non pubblico locale. Tale norma prevede che questa tipologia di società possa adottare, con propri provvedimenti, criteri e modalità per il reclutamento del personale e per il conferimento degli incarichi nel rispetto dei principi, anche di derivazione comunitaria, di trasparenza, pubblicità e imparzialità.
  E infatti, FAL ha adottato apposito Regolamento interno sulle assunzioni approvato in Consiglio d'Amministrazione nel maggio 2010, successivamente integrato. Il Regolamento prevede, tra l'altro, che le procedure di selezione possano essere gestite direttamente da FAL o affidate a società esterne.
  Dal 2008 sono state bandite 5 procedure ad evidenza pubblica per la selezione del personale tutte affidate a società esterne, anch'esse selezionate con procedure ad evidenza pubblica. Tali procedure sono state seguite da FAL anche per il reclutamento di quelle figure professionali per cui le norme consentivano di fare ricorso a chiamata diretta. Per quanto riguarda le procedure relative a concorsi interni, FAL ha chiarito di aver operato nel rispetto delle leggi vigenti e dei principi di legalità, trasparenza e meritocrazia, affidando tale reclutamento alla Direzione del personale della medesima società, trattandosi perlopiù di lievi avanzamenti di carriera (quasi tutti di un solo parametro).
  Quanto ai tempi di pubblicazione dei bandi di concorso, questi sono stati regolarmente rispettati in tutte le procedure. Infatti, il Regolamento interno delle FAL sul reclutamento del personale, approvato dal Consiglio d'Amministrazione in data 14 maggio 2012 in ossequio al citato articolo 18, comma 2, del decreto-legge n. 112 del 2008 stabilisce che il termine perentorio di presentazione delle domande scade alle ore 24 del 15 giorno di calendario solare successivo a quello di pubblicazione dell'Avviso di procedura di selezione. Nei casi citati dagli Onorevoli Interroganti, FAL si è avvalsa di società esterne di selezione del personale individuate anch'esse con procedura di evidenza pubblica e gli avvisi relativi alle richiamate selezioni sono stati pubblicati on-line sia sul sito delle FAL, sia sul sito delle società incaricate delle selezioni, nel rispetto della normativa e del citato Regolamento.
  Quanto al signor Gabriele Di Stasio, FAL ha segnalato che lo stesso è stato assunto nel 2006 con procedure analoghe a quelle descritte.
  Relativamente all'assunzione di personale esterno, in ossequio al citato articolo 18, comma 2, del decreto-legge n. 122 del 2008, FAL ha proceduto a detto reclutamento, dopo aver valutato che all'interno dell'azienda non erano presenti risorse con requisiti di professionalità adeguati al Pag. 118posto da ricoprire e all'incarico da svolgere, non solo con riferimento ai titoli posseduti, ma anche all'esperienza professionale richiesta.
  Inoltre, per quanto concerne l'assunzione di avvocati da uno studio esterno la società ha comunicato che per tale figura professionale ha posto in essere una procedura selettiva al termine della quale è stato assunto un avvocato a fronte di due che sono andati in quiescenza. Detta società, come tutte le Pubbliche Amministrazioni e le partecipate, nel rispetto delle leggi conferisce alcuni specifici incarichi a legali esterni sulla base di apposito Regolamento interno e in cui gli onorari sono previsti con base minima da tariffario; FAL ha comunicato, inoltre, che non corrisponde al vero che negli ultimi 7 anni siano stati assunti ingegneri o giornalisti esterni con gli stessi requisiti e la stessa esperienza di personale interno.
  È stato assunto un responsabile delle relazioni istituzionali che, fra gli altri, fosse in possesso dei requisiti di iscrizione all'Albo dei giornalisti professionisti da 15 anni e di un'ottima conoscenza di due lingue straniere.
  Circa l'acquisto degli autobus, FAL ha comunicato che l'attività di acquisizione, sottoposta alla disciplina della delibera di Giunta regionale pugliese n. 982 del 15 luglio 1999 (FAL all'epoca escluse dalle erogazioni di fondi regionali per l'acquisto di nuovi autobus), è stata effettuata con fondi della società mediante una operazione di leasing per un importo pari ad – 144.000 mila a carico del capitale sociale. Agli inizi del 2007 la situazione dell'esercizio automobilistico risultava molto critica in quanto il parco autobus di 65 automezzi di proprietà della Regione Puglia era costituito per il 75 per cento da mezzi con anzianità superiore a 18 anni. Le difficoltà di gestione del servizio erano rese ancor più critiche per la necessità di un numero di mezzi suburbani superiore a quelli disponibili (24 su 28 necessari). In mancanza di prospettive a breve termine di acquisizione di nuovi mezzi mediante finanziamento pubblico, si presentò l'opportunità di acquisire 12 mezzi dismessi dalla società di trasporto pubblico di Ferrara, di tipo suburbano e di età inferiore a quella della maggior parte dei mezzi all'epoca disponibili. Pertanto, a seguito di parere positivo del Consiglio d'Amministrazione, furono avviate le pratiche tecniche e amministrative necessarie all'acquisizione che, partendo da una relazione costi/benefici del dirigente preposto, ad esito di un sopralluogo tecnico di verifica lo stato di efficienza dei mezzi e a valle delle necessarie autorizzazioni della Regione Puglia, si concluse con il ritiro dei mezzi e la loro messa in servizio. Peraltro lo stato di efficienza dei mezzi fu verificato anche dai tecnici FAL inviati a Ferrara: 10 mezzi arrivarono a Bari condotti da autisti FAL, per gli altri due fu necessario il trasporto «con cartellone», poiché non marcianti. Quest'ultimi erano destinati a scorte per pezzi di ricambio. I mezzi in parola hanno circolato regolarmente, consentendo la dismissione dalla circolazione e la rottamazione di altrettanti mezzi di circa 20 anni di età, fino alla loro alienazione avvenuta in conseguenza del recente rinnovo del parco autobus con acquisto di nuovi mezzi. È opportuno segnalare che i mezzi acquistati dalla società di Ferrara sono stati sottoposti annualmente da FAL alla prescritta visita di revisione e collaudo presso la Motorizzazione di Bari, con esito positivo.
  Infine, per quanto attiene al concorso per l'assunzione di 11 guardabarriere, FAL ha comunicato di avere affidato l'incarico ad una società esterna (anch'essa selezionata con procedura di evidenza pubblica) per assicurare la massima trasparenza, pubblicità e imparzialità. Pertanto, la società incaricata ha seguito in maniera diretta ed esclusiva la procedura concorsuale, fino alla consegna della relativa graduatoria.
  La società FAL assicura di aver garantito il rispetto delle norme e dei principi di pubblicità, trasparenza e meritocrazia nelle procedure di – reclutamento del personale e di progressione di carriera, nonché la valorizzazione delle capacità e dei risultati dagli stessi conseguiti per l'assegnazione di tutti gli incarichi, allo Pag. 119scopo di migliorare l'efficienza del servizio e favorire la trasparenza dell'operato.
  In ogni caso, il MIT, al fine di assicurare che la società operi con criteri di massima trasparenza e imparzialità, ha avviato pertinenti iniziative per fornire alla stessa opportune direttive in analogia con quanto previsto nelle «Linee guida per l'attuazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti di diritto privato controllati e partecipati dalle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici economici» definite dall'Autorità nazionale Anticorruzione, tenendo conto anche della Direttiva del MEF recante gli indirizzi per l'attuazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione di trasparenza nelle società controllate o partecipate dallo stesso MEF.
  Inoltre, evidenzio che la società in parola, costituita ai sensi dell'articolo 31 della legge n. 144 del 1999 in forma di srl con socio unico il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, è gestita, come previsto dall'articolo 2476 c.c., da un consiglio di amministrazione di tre membri nominati dall'Assemblea dei soci su indicazione del MIT e soggetta al controllo contabile di un collegio sindacale presieduto da un magistrato della Corte dei conti e composto da ulteriori due membri designati, rispettivamente, dal MEF e dal MIT.