CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 16 giugno 2015
464.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO

ALLEGATO

Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche (C. 3098 Governo, approvato dal Senato).

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

  La IV Commissione (Difesa),
   esaminato, per le parti di propria competenza, il disegno di legge C. 3098 Governo, approvato dal Senato, recante «Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche»;
   considerato che il disegno di legge è stato presentato dal Governo al Parlamento, nel luglio del 2014, a chiusura di una consultazione pubblica lanciata con una lettera aperta ai dipendenti pubblici e ai cittadini e si inserisce all'interno del più complessivo processo di riforma dello Stato che il Governo sta attuando;
   rilevato che l'articolo 3 novella la legge sul procedimento amministrativo (legge n. 241 del 1990), introducendo il nuovo istituto del silenzio-assenso tra amministrazioni pubbliche;
   considerato che il silenzio-assenso tra amministrazioni pubbliche si intende formato quando l'amministrazione richiesta non comunichi il proprio assenso, concerto o nulla osta entro, di regola, trenta giorni dal ricevimento degli atti da parte dell'amministrazione procedente;
   rilevato che, quando ad essere richieste sono amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, dei beni culturali e della salute dei cittadini, il provvedimento in esame prevede, per la formazione del silenzio-assenso, un termine ordinario più lungo (sessanta giorni);
   ritenuto opportuno che il termine più lungo (di sessanta giorni) sia previsto anche quando ad essere richieste sono le amministrazioni preposte alla difesa nazionale, alla pubblica sicurezza e all'immigrazione, alle quali attualmente non si applica la disciplina di cui all'articolo 20 della legge n. 241 del 1990 sul silenzio-assenso tra pubblica amministrazione e privati;
   richiamato l'articolo 7, che reca una delega al Governo per l'adozione di uno o più decreti legislativi per la riorganizzazione dell'amministrazione statale, mediante modifiche anche alla disciplina degli enti pubblici non economici nazionali, tra cui è annoverata anche l'Agenzia industrie difesa;
   evidenziato che l'articolo 11, comma 4, disciplina l'organizzazione e il funzionamento di servizi socio-educativi per la prima infanzia destinati alla popolazione minorile presso enti e reparti del Ministero della difesa, mettendo tali servizi a disposizione, oltre che dei figli minori di dipendenti dell'amministrazione della difesa, anche dei figli minori di dipendenti delle amministrazioni centrali e periferiche dello Stato, dei figli minori di dipendenti delle amministrazioni locali e dei minori che non trovano collocazione nelle strutture pubbliche comunali;
   considerato che la misura di cui al citato comma 4 è finanziata con l'incremento dell'apposito Fondo – per l'importo di 2 milioni di euro per l'anno 2015 e di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni Pag. 292016 e 2017 – mediante corrispondente riduzione della quota nazionale del Fondo per lo sviluppo e la coesione, programmazione 2014-2020,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   a) all'articolo 3, valuti la Commissione l'opportunità di prevedere, nell'ambito della disciplina del nuovo istituto del silenzio-assenso tra pubbliche amministrazioni, che anche per le pubbliche amministrazioni preposte alla difesa nazionale, alla pubblica sicurezza e all'immigrazione possa applicarsi il termine più lungo pari a sessanta giorni;
   b) all'articolo 11, comma 4, sia valutata l'esigenza di prevedere che tra gli organizzatori dei servizi erogati ai sensi del comma 1 dell'articolo 596 del codice dell'ordinamento militare siano ricompresi anche l'Arma dei carabinieri e il Corpo della Guardia di finanza, nonché l'esigenza di reperire le risorse finanziarie destinate a coprire gli oneri derivanti dalla nuova disciplina dei servizi socio-educativi per la prima infanzia senza ridurre la consistenza del Fondo per lo sviluppo e la coesione.