CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 11 giugno 2015
461.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-05228 Carrescia: Sull'assegnazione dei posti di organico di diritto dei docenti nella regione Marche.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Gli Onorevoli interroganti, nell'evidenziare alcune criticità del sistema scolastico della Regione Marche, chiedono se il Ministro intenda assumere i necessari atti per il ripristino dei 131 posti aggiuntivi in organico di diritto autorizzati a partire dall'anno scolastico 2011/2012 e se, inoltre, intenda assegnare ulteriori risorse di organico al fine di corrispondere alle suddette criticità.
  Preliminarmente è opportuno precisare che la quantificazione degli organici del personale docente, stante la normativa attuale ed in attesa del definitivo varo del disegno di legge di riforma del sistema di istruzione e formazione attualmente all'esame del Senato, è effettuata in ottemperanza a quanto disposto dal decreto-legge n. 98 del 2011, convertito dalla legge n. 111, e in particolare dall'articolo 19, comma 7, il quale fissa, nella consistenza numerica degli organici del personale della scuola operanti nell'anno 2011/2012, il limite massimo delle dotazioni autorizzabili in termini di posti disponibili in via definitiva, cosiddetto «organico di diritto».
  Tale dotazione, poi, viene annualmente integrata da un numero di posti necessari all'adeguamento alle situazioni che i diversi uffici scolastici regionali segnalano come necessarie a far fronte ad evenienze che si creano prima dell'inizio dell'anno scolastico; situazioni che, rispettando il limite imposto dalla norma citata, si tende successivamente ad integrare nella dotazione prevista per l'anno scolastico seguente.
  Le autorizzazioni ad incrementare l'organico nascono dal presupposto che, aumentando il numero dei posti in organico di diritto, ma restando invariata la consistenza generale e complessiva di quelli attivati, non si accresce in sostanza la spesa pubblica e si rispettano i parametri fissati dall'articolo 64 del decreto-legge n. 112 del 2008 e dal citato articolo 19 del decreto-legge n. 98 del 2011. Ciò sul presupposto che non si dilati neppure la spesa per personale stabilizzato (nomine in ruolo) perché se è vero che si incrementa il numero dei posti disponibili è pur vero che la quota dei posti autorizzati per le nomine in ruolo è sempre inferiore al 100 per cento dei posti esistenti. Queste condizioni, tuttavia, sono venute meno con l'approvazione del piano triennale di assunzioni previsto dal decreto-legge n. 104 del 2013 (cosiddetto decreto Carrozza) che ha previsto la copertura di tutti i posti vacanti e disponibili. In costanza di tale legge, l'incremento dell'organico di diritto «a scomputo della situazione di fatto» non è più possibile poiché comporterebbe, di fatto, un incremento ingiustificato della spesa pubblica.
  Ciò posto, si evidenzia che attraverso la sopra descritta operazione di adeguamento, e la verifica dell'andamento demografico regionale, si è proceduto anche quest'anno alla definizione dell'organico del personale docente per ogni regione.
  Per la regione Marche, che quest'anno ha registrato, rispetto allo scorso anno, una diminuzione di 648 alunni, si è avuto Pag. 129un aumento delle classi costituite (+82) che ha determinato un conseguente sbilanciamento del fabbisogno.
  Tale condizione è da collegarsi alla mancata riconduzione alla dotazione organica di riferimento (quella dell'anno scolastico 2011/2012) delle situazioni che annualmente la direzione scolastica regionale ha chiesto di affrontare con ulteriori attivazioni di posti, aggiungendo all'organico le sopravvenute esigenze senza contemporaneamente sottrarre le sopravvenute riduzioni.
  Dal momento che, dopo la presente fase di definizione delle dotazioni organiche, si dovrà procedere, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, all'attuazione del processo di riforma, al momento in discussione, risulta necessario che per ogni regione si parta dalla situazione prevista dall'attuale normativa, al fine di non pregiudicare, data la consistenza nazionale degli organici della scuola, l'assetto di ciascun territorio.
  Non è, quindi, possibile aggiungere i posti richiesti dalla Regione Marche, come peraltro già ufficialmente comunicato alla locale direzione scolastica regionale, se non altro perché lo schema di decreto interministeriale, attualmente in fase di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, prevede un saldo nazionale.
  Infine, occorre evidenziare, che se da un lato, nell'auspicabile applicazione della nuova normativa attualmente in discussione in Parlamento, si potrà tener conto delle esigenze territoriali che vengono sottolineate nell'atto di sindacato ispettivo, dall'altro lato permane il dato oggettivo della contrazione della popolazione scolastica regionale.

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ALLEGATO 2

Interrogazioni pendenti e sollecitate presso la VII Commissione.

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