CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 maggio 2015
444.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Disposizioni in materia di delitti contro la pubblica amministrazione, di associazioni di tipo mafioso e di falso in bilancio (C. 3008 Governo, approvata dal Senato e abb.)

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La VIII Commissione,
   esaminato, per le parti di competenza, il disegno di legge C. 3008 Governo, approvato in un testo unificato dal Senato, e abb. «Disposizioni in materia di delitti contro la pubblica amministrazione, di associazioni di tipo mafioso e di falso in bilancio»;
   rilevato che:
    il provvedimento in esame persegue l'obiettivo di contrastare i fenomeni corruttivi attraverso una serie di misure che vanno dall'incremento generalizzato delle sanzioni penali, comprese quelle accessorie, alla riformulazione di alcuni reati, per delimitare l'eventuale area di non punibilità;
    l'articolo 7, nel modificare l'articolo 129 delle disposizioni di attuazione del codice di procedura penale, impone al pubblico di informare dell'imputazione il Presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, quando esercita l'azione penale per specifici delitti;
    l'articolo 8, comma 1, nel recare modifiche all'articolo 1, comma 2, della legge 6 novembre 2012, n. 190, attribuisce all'Autorità nazionale anticorruzione anche l'esercizio della vigilanza e del controllo sui contratti esclusi in tutto o in parte dall'ambito di applicazione del codice dei contratti pubblici (contratti segretati o che esigono particolari misure di sicurezza; appalti aggiudicati in base a norme internazionali, particolari contratti di servizi), di cui agli articoli 17 e seguenti del decreto legislativo n. 163 del 2006;
    il comma 2 del medesimo articolo 8, integrando la formulazione del comma 32 dell'articolo 1 della legge sopra richiamata, prevede che, in riferimento ai procedimenti di scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi, le stazioni appaltanti debbano trasmettere all'Autorità nazionale anticorruzione una serie di informazioni relative all'appalto, quali la struttura proponente; l'oggetto del bando; l'elenco degli operatori invitati a presentare offerte; l'aggiudicatario; l'importo di aggiudicazione; i tempi di completamento dell'opera, servizio o fornitura; l'importo delle somme liquidate; esso, inoltre, introduce, all'articolo 1 della legge citata un nuovo comma 32-bis, che prevede che, nelle controversie concernenti le materie di cui al comma 1, lettera e) dall'articolo 133 del decreto legislativo n. 104 del 2010, il giudice amministrativo trasmette all'Autorità nazionale anticorruzione ogni informazione o notizia rilevante emersa nel corso del giudizio che, anche in esito a una sommaria valutazione, ponga in evidenza condotte o atti contrastanti con le regole della trasparenza;
    valutato che è necessario operare un coordinamento tra le disposizioni sopra richiamate e quelle presenti in altri provvedimenti attualmente all'esame del Parlamento incidenti in materia di appalti pubblici, in particolare con il disegno di legge S. 1678, che delega il Governo all'attuazione delle direttive europee in materia di appalti pubblici, in corso d'approvazione da parte del Senato,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 2

5-05576 Grimoldi: Iniziative del Governo per garantire il pagamento delle indennità di esproprio per il raddoppio del raccordo autostradale tra l'A4, l'A21 e l'aeroporto di Montichiari.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Al fine di garantire il risarcimento immediato degli agricoltori espropriati dei terreni per la realizzazione del raccordo autostradale cosiddetto «Cordamolle», in considerazione del perdurare della situazione di stallo per la liquidazione delle procedure espropriative da parte della Società Centro Padane e delle problematiche finanziarie in cui si è venuta a trovare la società stessa, il MIT ha avocato a sé la procedura espropriativa e, nel contempo, ha invitato ANAS ad anticipare il pagamento diretto agli espropriati di tutte le somme necessarie per la liquidazione degli oneri derivanti dalle attività di acquisizione delle aree, ivi comprese le spese notarili e le imposte per la registrazione degli atti di acquisto dei terreni.
  Pertanto, il MIT ha oggi il compito di concludere l’iter già avviato dalla società Centro Padane ricostruendo le pratiche degli espropriati fino al pagamento degli indennizzi in caso di accettazione delle proposte economiche formulate.
  Alla stipula degli atti verrà corrisposto con bonifico la somma dovuta riportata nel Verbale di accordo, calcolando gli interessi legali a far data dal detto Verbale e le tasse IMU/ICI che, qualora documentate e riferite agli immobili oggetto di esproprio, sono state sostenute dagli agricoltori.
  È intenzione del MIT procedere il più rapidamente possibile alla risoluzione dei numerosi casi pendenti, ritenendo di poter completare l'attività entro il corrente anno.

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ALLEGATO 3

5-05577 Segoni: Iniziative del Governo in seguito all'avvio della procedura di infrazione n. 2014/4011 relativa alla realizzazione dell'autostrada Livorno-Civitavecchia.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Come è noto, in data 16 aprile 2014, la Commissione Europea ha mosso allo Stato Italiano alcuni rilievi in ordine alla concessione di cui alla Convenzione Unica con la Società Autostrada Tirrenica (SAT) per la costruzione e l'esercizio della autostrada A12 Livorno-Civitavecchia, con particolare riferimento alla durata della concessione stessa e alle modalità di affidamento dei lavori. Tali rilievi sono stati successivamente confermati con parere motivato il successivo 16 ottobre.
  Proprio per superare detti rilievi, il Concedente ha trasmesso a SAT lo schema di Atto Aggiuntivo alla Convenzione Unica con il quale, in conformità alle indicazioni della Commissione Europea, si stabilisce:
   la scadenza della concessione al 31 dicembre 2043 in luogo del 31 dicembre 2046, come previsto dall'articolo 4 della Convenzione Unica;
   la predisposizione di un piano finanziario in equilibrio relativo al lotto 6A Civitavecchia-Tarquinia (in corso di completamento), oltre alle tratte già in esercizio;
   il completamento degli ulteriori lotti di completamento dell'autostrada al verificarsi delle condizioni economiche, tecniche e finanziarie per procedere alla realizzazione dei lotti stessi – da accertarsi congiuntamente tra Concedente e SAT – e con la sottoscrizione di nuovi Atti Aggiuntivi con allegati nuovi piani finanziari in equilibrio;
   l'impegno di affidare i lavori di completamento dell'autostrada tramite gara pubblica.

  Lo schema di Atto Aggiuntivo è stato quindi trasmesso dal Concedente alla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per le Politiche Europee, per il successivo inoltro alla Commissione Europea in data 23 ottobre 2014.
  Si ritiene che le azioni intraprese soddisfino le richieste dell'Unione Europea, dalla quale si attende riscontro positivo.
  Segnalo da ultimo che, proprio oggi, verrà sottoscritto tra il MIT, Regione Toscana, Regione Lazio, società SAT e Autostrade per l'Italia (azionista di maggioranza della SAT) apposito Protocollo di Intesa per la definizione progettuale dell'intera opera, con l'obiettivo di minimizzare i costi di realizzazione, utilizzando anche l'attuale SS 1 Aurelia nella tratta Grosseto-Cecina, contenere la tariffa per l'utenza, adottare sistemi di mutualità tra la Società azionista ASPI e la SAT attraverso il finanziamento dell'opera con recupero tramite un adeguamento tariffario minimale da inserire sull'intera rete ASPI. Il tutto dovrà essere formalizzato con un ulteriore Atto Aggiuntivo, ferma restando la scadenza della concessione al 2043.

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ALLEGATO 4

5-05578 Ribaudo: Iniziative del Governo per la messa in sicurezza del viadotto «Coda di Volpe» sulla strada statale 121.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Fin dall'epoca della costruzione, avvenuta negli anni ’70, il viadotto Coda di Volpe è stato interessato da alcuni fenomeni franosi che ne hanno spesso determinato la chiusura provvisoria per indispensabili interventi di messa in sicurezza, e quindi il ripristino temporaneo della funzionalità del vecchio tracciato della SS 121 ubicato a monte dell'opera d'arte.
  Nel 2012 la pila n. 6, a causa di un'ampia lesione sulla parete di valle, è stata oggetto anche di uno specifico intervento di ripristino con incamiciatura della parte d'opera. Nel contempo, è stato istituito un sistema di monitoraggio topografico finalizzato all'individuazione degli eventuali spostamenti di n. 12 punti di controllo ubicati sulle pile e sugli impalcati. Il monitoraggio del viadotto non ha tuttavia presentato, nel corso degli anni successivi, scostamenti dai valori iniziali rilevati.
  Le ultime misurazioni eseguite hanno evidenziato, sui punti di controllo ubicati in corrispondenza delle pile nn. 3 e 4, incrementi nelle variazioni dei punti di misura quale segno evidente della riattivazione della frana in prossimità dell'opera. Ciò a seguito delle incessanti precipitazioni che hanno caratterizzato l'inverno appena trascorso che, come è noto, hanno compromesso l'assetto idrogeologico di vaste aree della regione.
  Lo scorso 24 aprile si è quindi reso necessario procedere alla chiusura del traffico veicolare sul viadotto Coda di Volpe, con deviazione sulla bretella di servizio di monte, ex tracciato della SS 121. Tale deviazione permette un transito regolare senza eccessivi disagi all'utenza, con un incremento dei tempi di percorrenza di circa 2-3 minuti a causa delle indispensabili limitazioni di velocità imposte per la sicurezza della circolazione stradale.
  Concludo informando che l'ANAS ha in corso di progettazione un nuovo viadotto, finanziato direttamente dal MIT, parallelo a quello esistente ma non ricadente sulle aree interessate da movimenti franosi.